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Vaticano II me

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2014 10:58
14/06/2009 09:50
 
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Lettera degli sfrattati dal Vaticano al Presidente della CEI


Monsignore Bagnasco,

siamo un gruppo di famiglie in affitto nelle case di proprietà dell’Apsa, dello IOR e di altri importanti enti religiosi.

Ci rivolgiamo a lei nella consapevolezza che possa dirci parole di verità e di speranza.

Da anni oramai ci troviamo quotidianamente a convivere con l’incubo di finire in mezzo alla strada, espulsi dai contesti sociali in cui abbiamo vissuto per decenni: la procedura di sfratto è in fase esecutiva.

Secondo le statistiche il nostro reddito è al limite della soglia di povertà, ed avendo al nostro interno anziani, figli e disabili, sino al 15 ottobre abbiamo potuto bloccare lo sfratto. Nei prossimi giorni molti di noi attendono la visita dell’ufficiale giudiziario e della forza pubblica.

Al di là delle questioni legali, non riusciamo a capire il perché di questo calvario.

Siamo stati dei bravi inquilini: abbiamo sempre pagato l’affitto (nessuno sfratto è per morosità bensì per finita locazione) e avuto cura dell’appartamento. Se, come spesso accadeva, non avevano bagno nè riscaldamento, i lavori erano a nostre spese.

Eppure veniamo sbattuti fuori.

Sappiamo che la crescita del mercato immobiliare rende le nostre case molto appetibili -con 100 mq si possono oggi far pagare più di 2000 euro al mese-, ma è possibile che la nostra storia, la nostra realtà, non valga più nulla?

Quando nelle settimane passate l’abbiamo sentita invocare “uno slancio collettivo” per risolvere l’emergenza abitativa, una piccola speranza è nata dentro di noi: che il massimo esponente della Chiesa cattolica italiana, nominato per volere del Pontefice, potesse fermare la frenesia speculativa che si è impossessata della Chiesa.

Nessuno però ci ha proposto di rinnovare il contratto, ne tanto meno gli sfratti si sono fermati.

Siamo noi in torto, perché ci sono persone più bisognose a cui dare le nostre case, oppure i mercanti sono di nuovo nel tempio?

A lei Monsignore, che come Presidente della CEI esercita un controllo diretto sugli enti ecclesiastici ed ha sicuro ascolto ai vertici del Vaticano, chiediamo un intervento, o per lo meno una risposta.

http://lnx.mariostaderini.it/staderini/?q=node/198


...ogni commento è ovviamente superfluo

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