| | | Post: 1.478 | Registrato il: 23/06/2010 | Città: SANNAZZARO DE' BURGONDI | Età: 48 | Sesso: Maschile | Astral + | Utente Veteran | | OFFLINE |
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Zapo, vorrei portarti la mia esperienza, poi fai tu se ti può essere d'esempio o meno, spero se non altro che ti faccia riflettere.
Io fino a non molto tempo fa ero più che carnivoro, mi definivo "cannibale".
Perchè mi nutrivo di animali?
Semplice, mangiare è mangiare e sono stato "educato" così.
Oggi sono vegetariano eppure non ho cambiato idea in merito.
Penso ancora che se si parla di nutrimento una vita è una vita, quindi piante o animali fa poca differenza per me, però continuo ad essere vegetariano.
Ora giustamente ti chiederai " ma che sei scemo?" hehehe...e un po' c'hai pure ragione se te lo chiedi, ma il fatto è che l'allevamento di animali per farne ( o ricavarne ) cibo provoca loro sofferenza, soprattutto se si segue la logica del profitto.
Sono cresciuto in campagna, ho assistito alle peggio cose in fatto di macellazione, ma gli animali vivevano liberi e con la pancia sempre piena, non perchè dovessero ingrassare ma perchè era giusto che stessero bene...poi li mangiavo.
Ora quello che per me è diventato sempre più importante nel tempo è il rispetto per la vita, nutrirsene è un fatto inevitabile, ciò che è evitabile è la sofferenza.
Oggi se mangio un animale ho la pretesa di averlo visto nascere e vivere felice e sereno e sento il dovere, per un fatto di responsabilità, di toglierli la vita con le mie mani se desidero nutrirmene, quindi per il momento continuo ad essere vegetariano, forse più per comodità che per altro, ma finche posso permettermi questa comodità.... |