vegetariani vs carnivori (continua da "fermatelo...")

Noooo, per favore Fabio, ok ok. Come dici tu.
Se fossi amico mio ti direi vaffanculo tu e azione cattolica. Ma siccome non lo meriti ancora...

Ma grazie a tutti, quanti complimentoni! :-) In realtà sono, più che speciale, piuttosto psicolabile eheheheh! Forse dovrei farmi meno paranoie!
Non ho ancora capito se siamo soli o meno. Vado a giornate, non ho un parere definitivo in merito!

Hei… ma vedi un po’ che post mi ero perso!!
Quanto è complesso questo discorso…
Mi sembra ti abbiano già consigliato bene.

Credo di poter capire le tue tribolazioni: da una parte la volontà di rimanere coerente con ciò che, immagino, consideri “la cosa giusta”, dall’altra la difficoltà, almeno a tratti, che questa coerenza comporta con lo sconforto che tutti i pensieri annessi portano.
La dieta vegana dovrebbe avere come risultato il farti sentire meglio con te stessa: se vedi che questo non avviene come vorresti evidentemente devi ancora cercare il punto di equilibrio giusto.
Come ti dicevano, non è necessario rientrare strettamente in una categoria; non ha senso dire “io sono vegana, quindi non posso mangiare mai il formaggio, altrimenti non sarei più vegana, e se non sono vegana allora sono al più una semplice vegetariana, e se alla grigliata fossi ceduta nell’assaggiare un po’ di quel pesce, sarei ridiventata una volgare onnivora”.

Se non vuoi mangiare uova e formaggi perché il pensare come vengono prodotti ti fa stare male (e di conseguenza l’astenertene meglio) non dovresti mangiarne.
Ma se il peso di questa astensione non dovessi trovarlo sopportabile alla lunga, probabilmente (e sottolineo probabilmente) la soluzione migliore potrebbe essere quella di assumerli con molta parsimonia.
Non c’è un termine per catalogare chi segue una simile dieta?? Echissene!! Daglielo te
Inoltre, andando sul terra terra, perché sei vegana?
Dalle tue parole si intuisce che lo sei per motivi etici relativa al maltrattamento animale

---

il fatto è che la mia scelta vegana è stata fino ad ora legata più alla produzione intensiva che sfrutta gli animali.

---

Se quel consorzio produce latte e uova senza fare violenza sugli animali (e senza macellarli) non vedo perché dovresti sentirti in colpa se mangi di quel latte o di quelle uova…
Con questo non voglio consigliarti di farlo; solo, nel mio piccolo, provare a tranquillizzarti su un punto che, date le condizioni da te esposte, credo non si ponga, e immaginando che se per te costituisce in qualche modo un problema è solo perché vivendolo in prima persona, percepisci quel pensiero come una falla nel sistema coerente di motivazioni e convinzioni che ti sei costruita a sostegno della tua scelta vegana.

La mente e la pancia (non nel senso di appetito, ma del ”sentire d’istinto”) vanno accordate al meglio: non si può vivere in conflitto con una di esse.

Un abbraccio

daneconnie, 02/04/2011 18.06:

---

Non lo so, forse è anche il fatto che i pesci si mangiano pure tra di loro, vivono poco, il salmone fa davvero una vita di merda, o assomigliano molto di meno a noi esseri umani... ok lo so che sto trovando giustificazioni inutili e stupide, però in realtà mi fa star peggio pensare a come producono il latte (e me ne asterrei senza problemi), rispetto al pescare un pesce.

---

Dane, so che te lo hanno già detto e volevo astenermi dal coro di congratulazioni e complimenti a catena, ma davvero, davvero non so quante persone avrebbero il coraggio di mettersi così tanto a nudo (anche se su un forum) parlando e esaltando prima di veganesimo e poi scrivendo così a stretto giro una frase come quella quotata.
Qualsiasi cosa farai, l'umiltà e la consapevolezza che mostri dovrebbero scacciare ogni eventuale senso di inferiorità che potresti provare da chi ostenta sicurezze, certezze e convinzioni che magari non sempre ha.

Ora però, tanto per alleggerire un po' il tono: che un salmone faccia una vita di merda, credo sia tutta uan questione di prospettiva; se fossi un salmone credo non potresti desiderare esistenza migliore

Platone84, 05/04/2011 02.18:

---

Ora però, tanto per alleggerire un po' il tono: che un salmone faccia una vita di merda, credo sia tutta uan questione di prospettiva; se fossi un salmone credo non potresti desiderare esistenza migliore

---

Su un libro di fiabe indiane ho trovato una bella storia che a questo proposito vorrei condividere con voi... un piccolo spunto di riflessione:

Testo nascosto - clicca qui

"Un giorno un guru ebbe una visione di ciò che sarebbe stata la sua vita successiva. Allora chiamò il suo discepolo preferito e gli chiese che cosa avrebbe fatto per il suo guru in cambio di tutto ciò che aveva ricevuto. Il discepolo si dichiarò pronto a fare qualunque cosa il guru gli avesse chiesto.
Il guru lo fece promettere e disse: "Bene, ecco la mia richiesta. Ho appena scoperto che nella prossima vita dovrò rinascere sotto forma di maiale. Il momento della mia morte è molto vicino. Vedi quella scrofa che mangia rifiuti nel cortile? Io rinascerò nel quarto porcello della sua prossima cucciolata. Mi riconoscerai da un segno scuro che avrò sulla fronte. Quando la scrofa si sarà sgravata, cerca il quarto porcellino con un segno scuro in fronte e uccidilo con un colpo deciso del tuo coltello. Così sarò liberato da una vita da porci. Farai tutto questo per me?"
Il discepolo ascoltò quella storia con grande tristezza ma acconsentì a fare ciò che aveva promesso.
Poco tempo dopo quella conversazione il guru morì. E ben presto la scrofa partorì quattro porcellini. Un giorno il discepolo cominciò ad affilare il proprio coltello e prese il quarto porcellino, quello che in effetti portava una macchia scura sulla fronte. Ma proprio quando stava per sferrare il colpo con il coltello e sgozzare l'animale, improvvisamente il maiale si mise a parlare. "Fero, non uccidermi!" gridò.
Il ragazzo rimase impietrito nell'udire un maiale che parlava con voce umana. E prima che potesse riprendersi, il maiale continuò: "Non uccidermi! Voglio continuare a vivere come maiale. Quando ti ho chiesto di uccidermi, non sapevo come fosse una vita da porci. Ma è bellissima! Lasciami andare!".
Il discepolo non ascoltò le parole del suo guru e lo uccise e ne fece salami. (Questo finale l'ho aggiunto io per un po' di suspance in più... eh eh! )

Disgraziata! m'hai fatto venire un colpo m'hai..!!

Ragazzi scusate se non ho più risposto... intanto vi sono grata per i vostri consigli, che in effetti sono estremamente sensati, credo proprio che li seguirò. In effetti ho mangiato delle uova e non mi sento per nulla in colpa. Attenzione che le ho comprate di categoria zero, allevate a terra, coccolate e hanno almeno cinque metri quadrati di terreno a gallina eh! :-)
Ho assaggiato anche un quadretto di parmigiano bio... ehm, direi che il latte (e derivati) invece non lo tocco mai più, eh! Sono intollerante pesantemente e ho passato i due giorni successivi in bagno per un pezzettino di formaggio! Tié, col cavolo che ci ricasco!
Sentite un po', vi va se vi riporto cosa ha scritto la famigerata guida spirituale del mio fidanzato tramite scrittura automatica, sull' alimentazione??? Al massimo ve la ridete un po'... più tardi ricopio.

daneconnie, 06/04/2011 12.45:

---

Sentite un po', vi va se vi riporto cosa ha scritto la famigerata guida spirituale del mio fidanzato tramite scrittura automatica, sull' alimentazione??? Al massimo ve la ridete un po'... più tardi ricopio.

---

Non so se ci crederai....
Ma stavo proprio pensando se chiederti o meno di dirci cosa fosse uscito dalla scrittura automatica a tal proposito (dato che avevi detto che avevi posto domande sul veganesimo).
Temevo di sembrare troppo invadente

Dane, tesoro...
Posso abbracciarti?
Il mondo ha il diritto di fare di sè ciò che vuole e non per questo dobbiamo sentirci in colpa.
E' giusto cercare di fare meno male possibile all'universo che ci circonda, ma se non hai tempo per andare da NaturaSi a comprare il detersivo per i piatti ecocompatibile, non devi rinunciare a mangiare perchè altrimenti non potresti lavare i piatti! Non è colpa tua se quando hai fretta al negozio sotto casa vendono solo lo Svelto!
Le scelte personali hanno un costo. Se il costo è troppo elevato è giusto cambiare la scelta, anche se pensi che sia la più giusta.
E non per questo devi sentirti in colpa.
Personalmente, penso che sia meglio fare una scelta sbagliata, piuttosto che sforzarsi talmente tanto per farne una giusta da immettere una quantità esagerata di energie negative!
Un anno fa ho avuto un crollo emotivo, mi sentivo debole e demotivata e non sapevo nemmeno più cosa fosse giusto e cosa no (la discussione che ho aperto all'epoca, "Riflessioni sul Tao", ne è stata il parto...).
Risultato, ho rinunciato per un paio di settimane alla scelta vegetariana, perchè in fondo a che serviva? Poi, dopo una bistecchina e qualche fetta di prosciutto sono ritornata sui miei passi, perchè alla fine il vegetarianesimo poteva anche non servire, ma era la MIA scelta ed era quella che mi piaceva di più.
Che dici, per quelle 2 settimane di peccato mortale mi inginocchio sui ceci o mi perdono?

Canis, la prossima volta che quoti una storia, non commentarla!

mondstrahl, 06/04/2011 15.12:

---

Canis, la prossima volta che quoti una storia, non commentarla!

---

A me quell'ultima frase lapidaria (e inaspettata) mi ha faddo davvero morire invece

Ragazzi, posto la conversazione che ha avuto il mio 'moroso con la sua guida Amalia riguardo all' alimentazione. Questo è quello che ne è uscito, prendetelo per quel che è, e che ognuno giustamente si faccia la sua idea in merito! Magari sono tutte cavolate assurde, però a me sembra piuttosto sensato...

Marcello: " Mi parleresti di alimentazione?"
Guida Amalia: " L' alimentazione è una questione che riguarda personalmente ogni uomo, non ci sono regole ferree, fisse o altro, ma semplicemente scelte diverse che vanno rispettate. Chi mangia carne non va condannato, per quanto possa sembrare crudele uccidere un animale e nutrirsene: è ciò che accade in Natura e l' animale-uomo non si differenzia per istinto dai suoi simili, per quanto meno evoluti. Ciò nonostante nutrirsi di un animale mantiene vivi proprio quegli istinti che impediscono di evolvere a livelli superiori. Alimentati come fai ora e ne beneficerà il tuo corpo, ma soprattutto la tua Anima.

Marcello: "Uova, latte e derivati animali sono altrettanto dannosi a livello evolutivo?"
Guida Amalia: "Ciò che è di origine animale ne condivide la natura e pertanto il discorso resta lo stesso per quanto non serva uccidere per procurarsi tali alimenti. Le sostanze e i cibi animali non fanno male di per sé, ma nel contesto in cui si mangiano. Ciò significa che il corpo sa gestirne l' ingestione, ma ciò che ne deriva energeticamente è un impoverimento del livello vibrazionale. Ovviamente parlo dell' alimento in generale e non della qualità effettiva di ciò che arriva sulla tavola."

Marcello: " Per quale motivo i vegetali, che sono qualcosa di evolutivamente inferiore, non danno lo stesso problema?"
Guida Amalia: " Si tratta di un problema di interferenza, la vibrazioni di un vegetale non arrivano a disturbare la vibrazione umana così come fanno quelle animali"

ovviamente questo vuol dire che sono di un evoluto che più evoluto non si può, eh! :-)

(molto ironico che sennò qui passiamo a scannarci!)

daneconnie, 06/04/2011 16:58:

---

la vibrazioni di un vegetale non arrivano a disturbare la vibrazione umana così come fanno quelle animali

---

ma cosa sarebbero queste vibrazioni?

a cosa sto pensando in qu, 06/04/2011 20.46:

---

ma cosa sarebbero queste vibrazioni?

---

Non saprei, è una libera interpretazione!

Dane, la prima cosa che mi viene da pensare è:
"Cacchio, ma la guida scrive proprio così!!!??"
Io mi aspettavo poche parole senza articoli; espressioni chiave; singole parole su cui meditare; o anche dei semplici "si", "no", "a volte", ecc, alle domande.
Questa invece scrive dei pipponi (per essere una guida in telescrittura si intende )

Venendo al contenuto. A prescindere da ch l'abbia scritto (la guida o il soggetto che avrebbe dovuto veicolarla), direi che effettivamente su tante cose il discorso ha senso.
La questione di non rinunciare alla carne per motivi etici ma per "una questione di frequenza vibratoria" non è nuova.
Leggevo qualche tempo fa un discorso di un moderno guru indiano (doveva trattarsi con ogni probabilità o di Osho o di Maharishi, ma non ne sono sicuro) che consigliava la dieta vegetariana ai suoi discepoli perché il mangiar carne “appesantisce”, e ostacola a distaccarsi dalle cose del mondo.
Seppur con termini diversi (anche se io sto riportando solo il concetto, le parole esatte non le ricordo), mi sembra siano alquanto accostabili le due cose.

---

per quanto possa sembrare crudele uccidere un animale e nutrirsene: è ciò che accade in Natura e l' animale-uomo non si differenzia per istinto dai suoi simili

---

Sul fatto che l’uomo abbia gli istinti di un predatore non ne sarei così convinto (ma in fondo chi sono io per contraddire una guida spirituale??! )
Per il resto, ossia per il fatto che la Natura preveda la morte di qualcuno per la sopravvivenza di qualcun altro (mi riferisco sia alle prede che ai predatori nel caso non cacciassero), questo continua ad essere un mio grande dilemma, con il quale non so se riuscirò mai ad appacificarmi.
Con buona pace di mond, io sono ancora fermo al leone e alla gazzella…

Ho letto tutto il dialogo Dane.
E' affine al mio pensiero.
Quando ho smesso di mangiare carne,in più di un'occasione,ho pensato che la carne desse un'energia che io definisco terribile.
Ho avvertito la differenza...ma a parole non saprei spiegarla.
Questo è uno dei motivi per cui ancora non mangio carne.Anche se ho gente attorno che dopo la scoperta dell'intolleranza a tutti i tipi di legumi possibili ed immaginabili(non era allergia,ci sono buone speranze che in tre mesi io riesca a integrarli piano piano) ci prova in ogni modo.Anche io in combutta con me stessa e il mondo attorno a me, al momento.Per questo non sono mai intervenuta al tuo discorso.Ti capisco tyroppo,per poter dire una parola sensata e utile.Tu sei una persona splendida.
Con i derivati animali la mia golosità vince.
Ho scelto di integrare alcuni tipi di pesce.Almeno quello non mi fa schifo.I sensi di colpa,andranno via.

Amalia...si chiama?
Buon nome non mente...

Vero! Grazie Daniela, me l'ero dimenticato (aspé, dov'è... funziona sempre)

Giuro, domani lo preparo. Anche senza uova non dovessi reperire quelle "felici"
Comunque somiglia molto al mio gateau di patate.

Hei... ma quanti bei consigli e discorsi!

Però... forse sarò troppo pignolo, ma non adreppero postate nell'altro topic queste cose (il "ma che te mangi")?

Sia per una questione di aderenza al topic stesso, sia perchè, anche se al tempo in cui fu creato non c'ero ancora, associo questo topic nel migliore dei casi ad un luogo in cui si discute di questoni "filosofiche" (sia scolastiche che di vita quotidiana); nel peggiore ad una stanza in cui si entra per litigare...

Comunque oramai che siamo qui....

Il tempeh non l'avevo neanche mai sentito.

Nel mio paese ci sono solo due piccolissimi negozietti bilogici (ed è un miracolo che non abbiano ancora chiuso dato che non ci vedo dentro quasi mai nessuno).
Li ho trovato tofu, seitan e burger di soia.
Il tofu non mi da praticamente di nulla, e dopo pochi morsi non ne ho più voglia; ho provato a farlo a fette marinarlo nella salsa di soia e ad impanarlo e passarlo in padella... mangiabile, ma nulla di che.
Col seitan ci ho fatto un ragù e delle "scaloppine": devo dire niente male.
Anche i burger e le cotolette di soia sono alquanto soddisfacenti.

In alternativa potrei andare al piccolo naturasì di bari: ho trovato essenzialmente le stesse cose ma con più marche; oltre a cose particolari come wurstel, salame, affettati ecc. Tutte cose che mi fanno abbastanza senso (hanno dei colori assurdi) e che non ho preso.

Un'altra cosa che mi incuriosisce e vorrei provare è il fantomatico muscolo di grano che non ho trovato neanche al naturasì di bari (ai due negozietti biologici, in uno mi hanno detto che non lo ordinano, nell'altro non sapevano cosa fosse )

Hai ragione Plato. Distrazione mia fu. Provvedo subito.

Sfogo di una vegetariana dopo il pranzo di Pasqua.
(se qualcuno si sente offeso perchè fa qualcuna delle cose che elencherò, sticazzi. Se non le fate, non sentitevi tirati in causa. Non ce l'ho con il genere non-vegetariano, ma col genere idiota. So che ci sono anche vegetariani idioti, ma spero che comprendiate che il problema che sollevo ora non è il confronto tra quozienti intellettivi)

Caro non-vegetariano scarso di comprendonio:
visto che è così difficile per te capirlo da solo, ti dò qualche suggerimento per comprendere meglio noi alieni che abbiamo fatto questa scelta assurda.
Prima di tutto, io non ti chiedo continuamente, giorno per giorno, perchè hai deciso di metterti quella maglietta, perchè ti sei tagliato i capelli in quel modo, perchè hai comprato la bici gialla e la macchina verde. Non ti chiedo perchè sei andato al cinema e non al teatro e non devi darmi spiegazioni sul perchè a casa tua la finestra è aperta o chiusa.
Tu non farmi domande assurde ogni volta che infilo cibo in bocca.
Ho fatto 'sta scelta. L'ho fatta IO e non ti chiedo di condividerla. Tu non farmi passare tutti i miei pranzi a dare spiegazioni, perchè anche il Dalai Lama ad un certo punto si rompe le palle!
Se mi inviti a pranzo, sforzati per farmi stare a mio agio.
Se non mangio carne non è proprio necessario farcirmi di uova come un cappone. Non pretendo il secondo e preferisco saltare piuttosto che cibarmi di frittate. L'uovo fritto fa male, anche se è Pasqua.
Se prepari una pasta, una torta salata, una ratatouille di verdure e ci aggiungi carne, io non la mangio, anche se il 99% degli ingredienti sono vegetali.
Non mangio l'insalata col tonno, perchè anche se la chiami "insalata" non è vegetale. Puoi chimarla pure Eufrasia, ma rimane NON VEGETALE!
E la frase "ho messo il prosciutto nella pizza, tanto tu lo puoi scansare" non è carina. Equivale a dire "me ne frego del fatto che tu non lo mangi, a me piace e se ti fai problemi non mi riguarda". Levare la carne DOPO non è la stessa cosa che non metterla proprio.
Lo so che la MIA scelta non deve forzare nessuno, ma è proprio necessario portare a tavola 20 portate di carne (di cui 2 di agnello...) e solo 2 senza? (...e sempre 2 frittate....)
Non pretendo che tu abbia una cultura infinita sui cibi da non darmi e non mi offendo se mi offri un Campari o una galatina al limone. E' ovvio che tu non sappia che il Campari o le gelatine non sono vegetariane. Ma non farmi passare il prosciutto come veg, per favore. Oppure non lamentarti quando divento volgare ed esterno i miei sproloqui poliglotti!
Lo so che sfamare una che si crea problemi da sola è un ulteriore impiccio per il tuo povero cervello superaffaticato, ma se proprio ti dà fastidio preoccuparti anche per me c'è sempre la soluzione più semplice: non invitarmi a pranzo.
Noi vegetariani possiamo tranquillamente prepararci da mangiare da soli e raggiungervi solo per il caffè.
Quindi, non offendetevi se da ora in poi accetterò di mangiare con voi solo al ristorante. Almeno al ristorante posso ordinare io quel che voglio!

Cara Mond,
ti quoto appieno.
Infatti ieri sono andata a pranzo da amici, e mi sono portata io il cibo, cucinato da me.
Mi pare li abbia sollevati alquanto...

Mond, non sai quanto ti capisco, pur non essendo vegetariano. Ti capisco perché purtroppo TUTTO ciò che è diverso dalla massa, in un certo senso la spaventa. E ce ne sono di esempi da fare... Pensa te che spesso e volentieri vengo additato dalle vecchie bigotte piazzate davanti alla chiesa come "delinquente" solo perché ho il pizzetto! Ma ti pare???

Melchiah91, 26/04/2011 13.43:

---

spesso e volentieri vengo additato dalle vecchie bigotte piazzate davanti alla chiesa come "delinquente" solo perché ho il pizzetto! Ma ti pare???

---

chissà cosa dicevano di me quando avevo i capelli blu elettrico... menomale che vivevo più di notte che di giorno, almeno non le sentivo!

Cara Mond, il problema non è suo. Il problema è che tu sei una persona che ha scelto di frequentare un CAFONE e non un "carnivoro"...