Qualche anno fa mio marito, zompando come un bimbetto mentre eravamo in fila per entrare in una fiera e indicando col dito nella folla: "LA VOGLIO, LA VOGLIO ANCH'IO!!!!!"
Mi giro e vedo uno con una maglietta con su scritto "Save a cow, eat a vegetarian".
Consòlati, Dane, io il nemico ce l'ho in casa!
Comunque è una domanda che mi sono fatta pure io molto spesso e la risposta che mi sono data non è positiva nei confronti di 'ste teste di cacio.
Qualsiasi scelta etica presuppone (erroneamente e per partito preso, non perchè sia insito nella scelta etica stessa) che sia "migliore" o "peggiore" del suo contrario; chi non condivide questa scelta etica (qualunque sia) tende a minimizzarla o peggio a denigrarla per sottolineare che lui non la condivide non per debolezza, per mancanza di informazione, per disinteresse, ma perchè la scelta stessa è sciocca e quindi condividerla è solo una perdita di tempo.
E' una specie di autodifesa automatica che scatta quando qualcuno davanti a noi ci fa notare che ha perso tempo a riflettere su qualcosa a cui noi non abbiamo mai pensato. Chi è intelligente e non frustrato pensa, semplicemente, "chissenefrega, non mi interessa", oppure "ma si, vale la pena di pensarci".
Invece i frustrati, gli sfigati, quelli che si sentono una nullità e devono per forza dimostrare agli altri la propria importanza e il numero esorbitante degli impegni che hanno, si sentono subito attaccati e la risposta più semplice è "ma chi te lo fa fare, è evidente che non c'hai gnente da fa'!"
Ci sono andata in bestia per anni, mo' ci ho fatto il callo, pensando che vale per qualsiasi argomento, non solo per il vegetarianesimo.
Giusto per tirarti su di morale, pensa che 4 anni fa ho fatto discussioni infinite con i miei condomini sull'opportunità o meno di sforzarsi per fare la raccolta differenziata. E se non la facciamo, semplicemente non ci raccolgono la monnezza! Quindi all'epoca la mia posizione non era manco tanto etica: c'ho 'na montagna di mmerda puzzolente davanti casa e i netturbini non la raccolgono, volete impegnarvi un po'? Risposta (la solita...) "ma non hai proprio niente di meglio da fare?".
(giusto per info, la faccenda non si è ancora risolta, ma è decisamente migliorata quando ho minacciato di chiamare l'ASL per sollecitare una multa a tutto il condominio...)
Il raggiungimento dell'illuminazione, secondo me, passa anche da qui: essere in grado di fare una scelta e di portarla avanti senza preoccuparsi dei commenti, delle incomprensioni, delle critiche, pur ascoltandole con serenità per controllare se per caso non ci è sfuggito qualcosa che potrebbe farci cambiare idea e modificare la scelta stessa.
(e quando riuscirete a farlo fatemi un fischio, così mi spiegate come si fa
)
[Modificato da mondstrahl 25/05/2011 11:03]