Platone84, 24/03/2011 16.44:
Mi dispiace, ma continuo a ritenere che prima di poter applicare il criterio del giusto mezzo bisogna valutare i "due poli": se sono di per se "positivi" anche se in qualche modo in antitesi, allora ha senso cercarne il giusto mezzo.
La bontà dei polì è in balia alla soggettività
Platone84, 24/03/2011 16.44:
Inoltre la questione, anche per come l'hai posta tu, non è quanta carne mangiare, ma "è la carne elegibile a pasto?". Ribadisco che a questa domanda si può rispondere si o no (a prescindere poi da cosa una faccia, se la mangia o meno, e quanto eventualmente ne mangia), ma non "un poco", oppure "a volte".
Direi proprio di no, perché nel mio primo post in questo topic non c'era alcuna domanda nella frase "la carne è elegibile a pasto"
Ovvero che quella è la mia opinione personale, perché so che gli altri ne avranno altre oggettive, e quindi ribadisco che non mi chiedo se sia giusto o no, ho già detto si perché non antepongo il bene altrui al mio bene, non mi sono ne ho posto alcun quesito
Platone84, 24/03/2011 16.44:
Scusa l'esasperazione e la provocazione, ma è per chiarazza: ci sono animali (panda, alcune scimmie, ecc) che si nutrono anche di feci.
Immagino tu non appartenga a questa categoria, e non perchè violi il principio del giusto mezzo, ma perchè non consideri il mangiar feci "un polo" verso il quale cercare un giusto mezzo. Altrimenti dovresti convenire che, chessò, una vlta al mese si potrebbe anche fare...
Vedo l'esasperazione e la provocazione, tuttavia nel mio precedente post ho detto che la natura non può essere uniforme, e la conseguenza è che quel detto romano non è applicabile a tutto. Questo esempio è inutile, già lo so che non può essere applicato a tutto, perché è la natura che lo dice
P.S.
Sono le 17:30 ed avevo gli oro saiwa già con la nutella spalmata di là in cucina, non farmeli buttare nell'umido :D