Fa piacere anche a me potermi confrontare con te .duro
Mi dispiace, ma continuo a ritenere che prima di poter applicare il criterio del giusto mezzo bisogna valutare i "due poli": se sono di per se "positivi" anche se in qualche modo in antitesi, allora ha senso cercarne il giusto mezzo.
Non c'è nessuna trappola logica: semplicemente la schiavitù non è "positiva", è chiaramente "sbaglaita", e di conseguenza non ha più sneso cercare un giusto mezzo,
Ma mentre tra libertà e schiavitù siamo tutti concrdi in cosa sia "bene" e cosa "male", non è così ad esempio per il fatto di mangiar carne.
C'è chi, per diverse ragioni, non considera la carne un alimento per l'uomo (o comunque ritiene "sbaglaito" mangiarla). Non vanno quindi a violare il principio del gusto mezzo; semplicemente non ci vedono le condizioni per applicarlo.
Inoltre la questione, anche per come l'hai posta tu, non è quanta carne mangiare, ma "è la carne elegibile a pasto?". Ribadisco che a questa domanda si può rispondere si o no (a prescindere poi da cosa una faccia, se la mangia o meno, e quanto eventualmente ne mangia), ma non "un poco", oppure "a volte".
Scusa l'esasperazione e la provocazione, ma è per chiarazza: ci sono animali (panda, alcune scimmie, ecc) che si nutrono anche di feci.
Immagino tu non appartenga a questa categoria, e non perchè violi il principio del giusto mezzo, ma perchè non consideri il mangiar feci "un polo" verso il quale cercare un giusto mezzo. Altrimenti dovresti convenire che, chessò, una vlta al mese si potrebbe anche fare...
[Modificato da Platone84 24/03/2011 16:45]
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