vegetariani vs carnivori (continua da "fermatelo...")

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mistermoog
00venerdì 25 marzo 2011 04:02
Re: Re:
a cosa sto pensando in qu, 24/03/2011 20.28:


credo per tradizione, e attualmente perché anche se siamo in guerra non siamo ancora ridotti alla fame






Akko, per fame si mangia pure la merda, io mi riferivo all'alimentazione scelta.
E comunque la domanda rimane. Se è un fatto culturale, mi chiedo come mai non dilaghi la cultura vegana laddove nessuno (o quasi) se la sentirebbe più di uccidere con le proprie mani...

Plato la voglia di dileguarmi viene dopo 19 anni degli stessi discorsi...
Platone84
00venerdì 25 marzo 2011 11:26
Re: Re: Re:
mistermoog, 25/03/2011 04.02:



Plato la voglia di dileguarmi viene dopo 19 anni degli stessi discorsi...
mistermoog, 25/03/2011 04.02:




Si, certo... molto comprensibile (dico sul serio).
Quello che sottolineavo è che 19 anni degli stessi discorsi non hanno fermato il tuo impulso a "lanciare il sasso"... [SM=g27822]

mistermoog, 25/03/2011 04.02:



Se è un fatto culturale, mi chiedo come mai non dilaghi la cultura vegana laddove nessuno (o quasi) se la sentirebbe più di uccidere con le proprie mani...
mistermoog, 25/03/2011 04.02:



Guarda, io sono molto scettico riguarda ai dati che vengono messi in circolazione. Tuttavia, almeno a livello teorico, proviamo ad analizzarli.
Se lasciamo da parte il veganesimo (che credo converrai costituisce un attimino un discorso più complesso), e ci focaliziamo più in generale sui vegetariani, sembra che, magari ad agio dal tuo punto di vista, stiano dilagando per davvero!
Negli ultimi dieci anni sono quintiplicati!
Oggi sono stimati 7 milioni di vegetariani su una popolazione di 60 milioni (compresi infanti e ultra settantetti che difficilmente, credo, si mettano a quell'età a cambiar dieta), cioè circa il 12%.
(poi io mi chiedo dove cavolo siano tutti sti vegetariani: interpretando i numeri praticamente, vorrebbe dire che in goni classe di'Italia media, con cioè circa 25 alunni, dovrebbero esserci in media 3 vegetariani.... [SM=x431244] bho... sarà che forse sono concentrati in alcune fasce d'età e in alcune regioni, ma io tutti sti vegetariani non li vedo proprio...)
La tendenza sembra in aumento, e diverse stime attestano intorno al 2050 (o fra 50 anni, non ricordo con esattezza) il sorpasso dei vegetariani sugli onnivori...
Sono esagerati questi dati?? Forse.
Rimane il fatto che sembra sia un fenomeno che sta prendendo piede.
Platone84
00venerdì 25 marzo 2011 11:28
MM, ho fatto casino nel quotarti... e non capisco dove sia l'errore...
Se ti va provvedi...
Alfea77
00venerdì 25 marzo 2011 11:54
Quei dati mi sembrano francamente esagerati, ma è anche vero che il fenomeno è in aumento di sicuro. Negli ultimi anni ho conosciuto (oltre alle persone del forum) diverse persone vegetariane. C'è da sottolineare che ho iniziato a frequentare anche gente un po' anomala. In ambienti dove si incontrano persone che fanno un certo percorso spirituale o dove c'è una tendenza new age o una sensibilità particolare per la natura è facile incontrare vegetariani. Inoltre senza dubbio anche la moda influenza, c'è un ritorno a un'alimentazione più equilibrata, biologica...macrobiotica e quindi orientata verso certe tipologie di prodotti. Vegetale è di solito il termine che più si addice a un'idea di naturale e sano.
Quel piccolo locale vegano dove ogni tanto vado a mangiare nella pausa pranzo sta avendo un successo fuori dall'immaginabile. Qualcosa si muove quindi...
mistermoog
00venerdì 25 marzo 2011 13:52
Re:
Platone84, 25/03/2011 11.28:

MM, ho fatto casino nel quotarti... e non capisco dove sia l'errore...
Se ti va provvedi...



L'errore sta proprio nel quotare me.

a cosa sto pensando in qu
00venerdì 25 marzo 2011 20:36
Re: Re: Re:
mistermoog, 25/03/2011 04:02:



Se è un fatto culturale, mi chiedo come mai non dilaghi la cultura vegana laddove nessuno (o quasi) se la sentirebbe più di uccidere con le proprie mani...



appunto per il fatto che le tradizioni sono dure a morire. E' come chiedere a un ateo di lavorare pure la domenica, no?
Per esserci un dilagare, occorre una necessità impellente. E siccome trovarsi una fetta di carne bella pronta nel piatto o del prosciutto in vaschetta è molto diverso dall'uccidere con le proprie mani, non ci sarà per il momento e nel prossimo futuro, alcun dilagare.
Al massimo ci sarà una presa di coscienza che cresce lentamente.

Io che tutti gli anni faccio vendemmia so che assieme all'uva finiscono a ribollire anche molti ragni. Quindi nel vino del contadino, oltre all'uva marcia c'è anche succo di ragno. Altrimenti si opta per qualche veleno, così quando raccogli l'uva trattata è bella da vedere come se fosse finta.
Il più delle volte, non vedere il processo che ti porta il cibo in tavola ha un effetto tranquillante.
mistermoog
00venerdì 25 marzo 2011 21:40
Comunque era una domanda retorica la mia, fulmine leptospirotico.
daneconnie
00martedì 29 marzo 2011 12:05
Re:
andrea997, 24/03/2011 12.16:

si, ricetta!!!!
me la mandi via ffzmailll?



Non mi ero dimenticata Andre!
Solo che il mio inconscio, nel tentativo vano di dimagrire, aveva nascosto la ricetta da qualche parte...
Te la mando anche via ffz, però la volevo postare anche qui, chiedo scusa so che non è un forum di ricette quindi cancellatela pure se volete, l' ho messa che si sa mai qualcuno possa essere interessato a trascriverla...

Torta al cioccolato vegana
Ingredienti:

100 grammi di margarina vegetale (io ne uso una particolare della marca Vallé, controllate sia davvero vegetale perché molti invece mettono una percentuale di latte).
7 cucchiai di olio di mais
350 grammi di farina bianca
6 o 7 cucchiai di cioccolato amaro senza zucchero
100 grammi di zucchero
200 grammi di miele di acacia
400 ml di latte di riso o soya
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito (se volete vanigliato o aggiungere vanillina)
se volete, gocce di cioccolato amaro, rhum, scorzette di arancia, cocco in scaglie a scelta!

Mescolare la margarina vegetale ammorbidita a temperatura ambiente con l' olio di mais, il miele di acacia e lo zucchero.
A parte mescolare farina bianca, cacao amaro, lievito e vanillina e pizzico di sale.
Aggiungere le farine all' impasto morbido con la margarina e pian piano versare anche il latte fino a ottenere un impasto morbido e piuttosto liquido.
Se volete potete anche mettere le gocce di cioccolato amaro o altro.
Insomma, credo sia estremamente versatile! Si può anche tagliare a metà e condire con marmellata di arancia.
Il mio forno è scaccionissimo, è andata a 180 gradi per 45 minuti, ma credo in un forno decente basti mezz' ora. In ogni caso dopo mezz' ora aprite lo sportellino del forno e controllate, volendo anche mettendo uno stuzzicadenti al centro per vedere se è umida...

Bon appetit!!!





andrea997
00mercoledì 30 marzo 2011 12:25
ed eccola qua =)



BUONISSIMA!!!!
daneconnie
00giovedì 31 marzo 2011 10:40
Ahahahah Andre! Ma che bravo! Mi era sfuggita la foto!
:-)
Melchiah91
00giovedì 31 marzo 2011 16:37
Sbaaaaaaaaaaaaaaaaaavvvvvvvvvv!!!!!!! Ma quand'è che ci mangiamo una fetta di torta tutti insieme in astrale? Anzi direi che la torta più è "fisica" meglio è!
daneconnie
00sabato 2 aprile 2011 18:06
Vegani e vegetariani (e non) del forum, ho bisogno di un parere!

Mi vergogno un po' a parlarvi di questa cosa dopo avervi fatto due palle così sul veganesimo.
Negli ultimi tre giorni ho una crisi isterica, in pratica avrei un ripensamento, e mi sento un po' in colpa.
Oggi una mia cliente che conosco da due anni mi ha parlato del fatto che da qualche mese si è iscritta ad un consorzio di produzione etica e biologica della zona (visitabilissimo). Qui allevano decentemente le galline ovaiole all' aria aperta, senza ammazzare pulcini o fare altri danni.
Producono anche del latte e del parmigiano senza stimolare con ormoni le mucche o toglier loro i vitellini appena nati.
Non mi dispiacerebbe ogni tanto mangiare qualche uovo o un pezzettino di parmigiano... il fatto è che la mia scelta vegana è stata fino ad ora legata più alla produzione intensiva che sfrutta gli animali.
Difatti, il mio problema è anche che il pesce lo mangerei volentieri... pigliatemi per cretina quale sarò di certo, ma a me purtroppo i piccoli pesci non mi fanno poi tanta pena. Non come le mucche, il pollo o il maiale, che non mangerò veramente mai più. Non lo so, forse è anche il fatto che i pesci si mangiano pure tra di loro, vivono poco, il salmone fa davvero una vita di merda, o assomigliano molto di meno a noi esseri umani... ok lo so che sto trovando giustificazioni inutili e stupide, però in realtà mi fa star peggio pensare a come producono il latte (e me ne asterrei senza problemi), rispetto al pescare un pesce.
Insomma, sono in piena crisi. E' un percorso più lungo di quello che credevo...
Sarà anche il fatto che mi pare di lottare con poche persone che la pensano come me contro i mulini a vento, contro gente che costruisce centrali nucleari o crea ogm o sfrutta gli animali, in presenza della maggior parte delle persone che non si pone domande o si crea problemi al riguardo... mi pare che i miei sforzi facciano gran poco.
Tra l' altro sono anche una buona forchetta e appena annuso un piatto di spaghetti con le vongole piango...
mi sento anche in colpa per i pensieri che sto facendo, ed eventualmente se ritornassi un po' sui miei passi mi vedrei un po' perdente... non so... voi che ne pensate? Sisisi, che non sto bene mentalmente lo so eh!
mistermoog
00sabato 2 aprile 2011 20:29
Dane...sei una traditrice! Che delusione, e io che pensavo fossi DIVENTATA VEGETARIANA!



Quando ti diranno questo o qualcosa di vagamente simile, pensa a me che sto tirando loro una pernacchia...oppure tiragliela tu.

Dane, intanto ti do un bacio per la tua invidiabile umiltà (avercela io che devo invece sempre sembrare il più cazzuto in tutto quello che faccio, e male per giunta).
Il problema sta sempre in come consideriamo o meno queste scelte o non scelte che siano.
Tu devi fare solo quello che senti Dane, non quello che va bene far vedere. Non devi rendere conto proprio a nessuno. Non esiste una regola nel mangiare. Non esiste nessuna etichetta. I "vegetariani" chi accidenti sono? Ch'è 'sta parola? E' un modo comodo per farsi capire subito, punto. Mangia quello che ti fa stare bene, e non mangiare quello che ti fa stare male o non ti fa sentire, come dire, a posto con te stessa. Vedrai come si evolverà in te questo approccio col cibo...
Non fare le cose perché ormai avevi detto così o cosà...
Tu sei quello che sei ogni giorno. Ogni santa mattina in cui ti svegli sei un'altra Dane, uguale, simile o diversa a quella di ieri, ma deve essere sempre un nuovo giorno con una nuova Dane, coi suoi occhi orecchie e bocca nuovi.
Così penso.
BOTAKKI
00sabato 2 aprile 2011 21:14
Sò che a MM non piace essere quotato, e chiedo scusa per questo intervento, ma ha espresso delle parole che ai miei occhi in questo momento sono verità assoluta,è esattamente quello che penso (dal secondo Dane in poi perlomeno...) e ci tenevo a dare un piccolo incoraggiamento a Dane in questo momento di bisogno.
Coraggio Dane.
CanisLupus...
00sabato 2 aprile 2011 21:19
beh... ma io lo amo sto strano "ragazzo"!!

Pensa Dane che appena ho letto il tuo post avevo iniziato una risposta molto semplice, partiva più o meno così: "mangia quello che ti senti di mangiare, fai quello che ritieni giusto e non essere severa con te stessa"... poi ho pensato che era meglio aspettare, che la "sua" voce sarebbe arrivata con parole più giuste e appropriate delle mie.

una frase di Moog apprezzo sopra tutte: "non esiste nessuna etichetta"
Non sei ciò che mangi...

Da quando ho smesso di fumare (cos'era, novembre?) ho trovato il coraggio di parlare con le persone a me più vicine e ho chiesto loro, per favore, di non insistere nel farmi mangiare tutto quello che mi veniva messo nel piatto.
E' bastato pochissimo e son stata etichettata "vegetariana"... ogni giorno ripeto che non sono vegetariana, solo che mi fa senso mangiare una cosa che poche ore prima era vitale. Le olive non sono animali eppure mi fanno altrettanto senso, è solo questione di gusti, spiego a chi fa troppe domande, ed ogni volta finisco dicendo "magari un giorno mi passeranno 'ste paturnie e mi farò una bella fiorentina"

E' una lotta ogni giorno contro le etichette... vegetariano, vegano, polentone, terrone, permaloso, geloso, juventino, milanista, operaio, dirigente, italiano, rumeno, tunisino, bianco, nero, giallo, maschilista, femminista, fascista, anarchico, fancazzista, crumiro, lecchino, spendaccione, taccagno, ignorante, pazzo.

uno, nessuno e centomila.

mistermoog, 02/04/2011 20.29:


Tu sei quello che sei ogni giorno. Ogni santa mattina in cui ti svegli sei un'altra Dane, uguale, simile o diversa a quella di ieri, ma deve essere sempre un nuovo giorno con una nuova Dane, coi suoi occhi orecchie e bocca nuovi.
Così penso.



daneconnie
00domenica 3 aprile 2011 00:55
Ragazzi grazie mille per le vostre parole, davvero. Stasera sono stata dai miei cugini per una grigliata di pesce... non me la sono sentita di mangiarlo, ci ho anche provato forchetta alla mano, ma nulla.
Più che altro sto cercando di capire cosa è più giusto per me, e in effetti penso che carne e pesce, mi sa che davvero gli ho abbandonati per sempre. Non so, è scattato in me qualcosa l' estate scorsa, da un giorno all' altro, e basta... non ho più il coraggio di addentarli. Ne ricordo il sapore e non posso dire che ogni non mi manchi, i miei genitori mi hanno cresciuto a carne e formaggi e carboidrati, mio papà è cacciatore e così suo padre e il padre di suo padre ancora.
Credo però che andrò a visitare l' allevamento delle galline, magari qualche ovetto ogni tanto non mi pesa sulla coscienza se so da dove proviene, e se le mucchine sono trattate bene magari il parmigiano e il burro e la panna una volta al mese li compro...
Il fatto è che ultimamente mi sento in colpa non solo per il cibo, ma anche per il detersivo dei piatti che ho usato fin' ora, per l' auto che uso ogni giorno inquinando, per quello che noi uomini stiamo facendo alla terra.
Sarà un po' di crisi esistenziale credo. E vi faccio 'na capa enorme!
In questo momento è così... domani chissà. Forse il cibo è un po' la punta dell' iceberg di alcuni cambiamenti più profondi e del lavoro che sto facendo su me stessa per, tornando al discorso delle cause delle malattie, capire perché ho questa benedetta sindrome fibromialgica. Cerco di capirlo da anni... credo sia un problema di accettazione del dolore della vita in generale, non accetto il dolore dell' essere umano, dell' animale, della terra stessa. Conseguenza: il dolore non mi abbandona mai. Ho iniziato a soffrirne il giorno dell' attacco alle torri gemelle con forti dolori alla cervicale, avevo 15 anni ed è stato uno shock, ho pianto per ore. Da allora cerco di capire perché l' uomo soffre. Cerco di evitare l' altrui soffrire per causa mia: non litigo mai, reagisco solo se istigata più volte ma dopo veramente contato fino a 50. Uso molta diplomazia. Faccio l' erborista, desidero far star meglio la gente, ma non ho avuto il coraggio di iscrivermi a medicina o infermeria perché avrei visto troppo dolore...
E il cibo. Sto iniziando a cercare di evitare il dolore degli animali, per quel poco che dipende da me.
Forse dovrei accettare che per ora le cose su questa terra vanno così, non so, avere più fede in chissà cosa che ci sia uno scopo più ampio... avere più fede :-)
E siccome desidero stare lontana chilometri da qualsiasi religione organizzata, dipende solo da me!


Dopo questa autopsicoanalisi on line, mi aspetto di essere bannata all' istante! Dovrei scrivere un diario invece di rompere i maroni...
Grazie per l' ascolto!
Alfea77
00domenica 3 aprile 2011 11:12
Dane in realtà è un piacere leggerti. Cioè, non fraintendere...mi spiace che tu stia male ora, ma il tuo outing mi porta inevitabilmente a fare tante riflessione che sono sicura oltre che essere utili a te lo saranno anche ad altre persone.
L'unica cosa che posso dirti, come ti hanno già detto gli altri è di fare quello che ti senti. Io penso che qualunque cosa mangi, per farti stare bene, deve essere accompagnato dalla tuo benessere interiore. Devi essere serena nel momento in cui lo porti alla bocca, altrimenti, carne, pesce o verdura che sia sarà sempre veleno per te. Il vero cambiamento sarà utile a te e a tutti quando in te maturerà uno stato mentale e non una scelta sociale.
Un abbraccio
Saluti_e_Baci
00lunedì 4 aprile 2011 23:16

A parte tutti questi bei discorsi sul mangiare sano e coscienzioso e la lunga querelle alla quale ci siamo sottoposti tu,Dane, ci stai insegnando veramente tanto dal punto di vista umano...
Sei un essere speciale...
Non farti carico di tutti i mali esistenziali del mondo...
Lascia fare un pò anche agli altri...
Fai quel poco che riesci a fare e rincuorati nello spirito pensando che siamo in tanti...
[SM=g27811]

Auguri di cuore, Dane.
mistermoog
00martedì 5 aprile 2011 00:06
Ecco, pur nulla togliendo all'elogio di fabio, è l'opposto di ciò che dicevo io.
Noi siamo soli. Nella nostra percezione intendo, nella nostra esperienza siamo solo e sempre soli. Questo fa di noi, di te Dane, qualcosa di veramente grande quando muoviamo il passo.
Saluti_e_Baci
00martedì 5 aprile 2011 00:21
Non siamo soli!
Siamo soli se vogliamo "ESSERE SOLI!"
mistermoog
00martedì 5 aprile 2011 00:32
Noooo, per favore Fabio, ok ok. Come dici tu.
Se fossi amico mio ti direi vaffanculo tu e azione cattolica. Ma siccome non lo meriti ancora...

daneconnie
00martedì 5 aprile 2011 01:15
Ma grazie a tutti, quanti complimentoni! :-) In realtà sono, più che speciale, piuttosto psicolabile eheheheh! Forse dovrei farmi meno paranoie!
Non ho ancora capito se siamo soli o meno. Vado a giornate, non ho un parere definitivo in merito!
Platone84
00martedì 5 aprile 2011 02:10
Hei… ma vedi un po’ che post mi ero perso!!
Quanto è complesso questo discorso…
Mi sembra ti abbiano già consigliato bene.

Credo di poter capire le tue tribolazioni: da una parte la volontà di rimanere coerente con ciò che, immagino, consideri “la cosa giusta”, dall’altra la difficoltà, almeno a tratti, che questa coerenza comporta con lo sconforto che tutti i pensieri annessi portano.
La dieta vegana dovrebbe avere come risultato il farti sentire meglio con te stessa: se vedi che questo non avviene come vorresti evidentemente devi ancora cercare il punto di equilibrio giusto.
Come ti dicevano, non è necessario rientrare strettamente in una categoria; non ha senso dire “io sono vegana, quindi non posso mangiare mai il formaggio, altrimenti non sarei più vegana, e se non sono vegana allora sono al più una semplice vegetariana, e se alla grigliata fossi ceduta nell’assaggiare un po’ di quel pesce, sarei ridiventata una volgare onnivora”.

Se non vuoi mangiare uova e formaggi perché il pensare come vengono prodotti ti fa stare male (e di conseguenza l’astenertene meglio) non dovresti mangiarne.
Ma se il peso di questa astensione non dovessi trovarlo sopportabile alla lunga, probabilmente (e sottolineo probabilmente) la soluzione migliore potrebbe essere quella di assumerli con molta parsimonia.
Non c’è un termine per catalogare chi segue una simile dieta?? Echissene!! Daglielo te [SM=g27823]
Inoltre, andando sul terra terra, perché sei vegana?
Dalle tue parole si intuisce che lo sei per motivi etici relativa al maltrattamento animale

il fatto è che la mia scelta vegana è stata fino ad ora legata più alla produzione intensiva che sfrutta gli animali.


Se quel consorzio produce latte e uova senza fare violenza sugli animali (e senza macellarli) non vedo perché dovresti sentirti in colpa se mangi di quel latte o di quelle uova…
Con questo non voglio consigliarti di farlo; solo, nel mio piccolo, provare a tranquillizzarti su un punto che, date le condizioni da te esposte, credo non si ponga, e immaginando che se per te costituisce in qualche modo un problema è solo perché vivendolo in prima persona, percepisci quel pensiero come una falla nel sistema coerente di motivazioni e convinzioni che ti sei costruita a sostegno della tua scelta vegana.

La mente e la pancia (non nel senso di appetito, ma del ”sentire d’istinto”) vanno accordate al meglio: non si può vivere in conflitto con una di esse. [SM=g27822]

Un abbraccio
Platone84
00martedì 5 aprile 2011 02:18
Re:
daneconnie, 02/04/2011 18.06:

Non lo so, forse è anche il fatto che i pesci si mangiano pure tra di loro, vivono poco, il salmone fa davvero una vita di merda, o assomigliano molto di meno a noi esseri umani... ok lo so che sto trovando giustificazioni inutili e stupide, però in realtà mi fa star peggio pensare a come producono il latte (e me ne asterrei senza problemi), rispetto al pescare un pesce.




Dane, so che te lo hanno già detto e volevo astenermi dal coro di congratulazioni e complimenti a catena, ma davvero, davvero non so quante persone avrebbero il coraggio di mettersi così tanto a nudo (anche se su un forum) parlando e esaltando prima di veganesimo e poi scrivendo così a stretto giro una frase come quella quotata.
Qualsiasi cosa farai, l'umiltà e la consapevolezza che mostri dovrebbero scacciare ogni eventuale senso di inferiorità che potresti provare da chi ostenta sicurezze, certezze e convinzioni che magari non sempre ha.

Ora però, tanto per alleggerire un po' il tono: che un salmone faccia una vita di merda, credo sia tutta uan questione di prospettiva; se fossi un salmone credo non potresti desiderare esistenza migliore [SM=g27828]
CanisLupus...
00martedì 5 aprile 2011 18:01
Re: Re:
Platone84, 05/04/2011 02.18:


Ora però, tanto per alleggerire un po' il tono: che un salmone faccia una vita di merda, credo sia tutta uan questione di prospettiva; se fossi un salmone credo non potresti desiderare esistenza migliore [SM=g27828]



Su un libro di fiabe indiane ho trovato una bella storia che a questo proposito vorrei condividere con voi... un piccolo spunto di riflessione:

Testo nascosto - clicca qui
mistermoog
00martedì 5 aprile 2011 18:45
Disgraziata! m'hai fatto venire un colpo m'hai..!!
daneconnie
00mercoledì 6 aprile 2011 12:45
Ragazzi scusate se non ho più risposto... intanto vi sono grata per i vostri consigli, che in effetti sono estremamente sensati, credo proprio che li seguirò. In effetti ho mangiato delle uova e non mi sento per nulla in colpa. Attenzione che le ho comprate di categoria zero, allevate a terra, coccolate e hanno almeno cinque metri quadrati di terreno a gallina eh! :-)
Ho assaggiato anche un quadretto di parmigiano bio... ehm, direi che il latte (e derivati) invece non lo tocco mai più, eh! Sono intollerante pesantemente e ho passato i due giorni successivi in bagno per un pezzettino di formaggio! Tié, col cavolo che ci ricasco!
Sentite un po', vi va se vi riporto cosa ha scritto la famigerata guida spirituale del mio fidanzato tramite scrittura automatica, sull' alimentazione??? Al massimo ve la ridete un po'... più tardi ricopio.
Platone84
00mercoledì 6 aprile 2011 13:19
Re:
daneconnie, 06/04/2011 12.45:


Sentite un po', vi va se vi riporto cosa ha scritto la famigerata guida spirituale del mio fidanzato tramite scrittura automatica, sull' alimentazione??? Al massimo ve la ridete un po'... più tardi ricopio.




Non so se ci crederai....
Ma stavo proprio pensando se chiederti o meno di dirci cosa fosse uscito dalla scrittura automatica a tal proposito (dato che avevi detto che avevi posto domande sul veganesimo).
Temevo di sembrare troppo invadente [SM=g27823]
mondstrahl
00mercoledì 6 aprile 2011 15:12
Dane, tesoro...
Posso abbracciarti?
Il mondo ha il diritto di fare di sè ciò che vuole e non per questo dobbiamo sentirci in colpa.
E' giusto cercare di fare meno male possibile all'universo che ci circonda, ma se non hai tempo per andare da NaturaSi a comprare il detersivo per i piatti ecocompatibile, non devi rinunciare a mangiare perchè altrimenti non potresti lavare i piatti! Non è colpa tua se quando hai fretta al negozio sotto casa vendono solo lo Svelto!
Le scelte personali hanno un costo. Se il costo è troppo elevato è giusto cambiare la scelta, anche se pensi che sia la più giusta.
E non per questo devi sentirti in colpa.
Personalmente, penso che sia meglio fare una scelta sbagliata, piuttosto che sforzarsi talmente tanto per farne una giusta da immettere una quantità esagerata di energie negative!
Un anno fa ho avuto un crollo emotivo, mi sentivo debole e demotivata e non sapevo nemmeno più cosa fosse giusto e cosa no (la discussione che ho aperto all'epoca, "Riflessioni sul Tao", ne è stata il parto...).
Risultato, ho rinunciato per un paio di settimane alla scelta vegetariana, perchè in fondo a che serviva? Poi, dopo una bistecchina e qualche fetta di prosciutto sono ritornata sui miei passi, perchè alla fine il vegetarianesimo poteva anche non servire, ma era la MIA scelta ed era quella che mi piaceva di più.
Che dici, per quelle 2 settimane di peccato mortale mi inginocchio sui ceci o mi perdono? [SM=g27823]

Canis, la prossima volta che quoti una storia, non commentarla!
[SM=x431248]
Platone84
00mercoledì 6 aprile 2011 15:47
Re:
mondstrahl, 06/04/2011 15.12:

Canis, la prossima volta che quoti una storia, non commentarla!
[SM=x431248]




A me quell'ultima frase lapidaria (e inaspettata) mi ha faddo davvero morire invece [SM=g8930]
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