09/05/2011 13:19 |
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mistermoog, 09/05/2011 12.35:
Io non ho avuto un'esperienza inspiegabile, io sono l'inspiegabile.
E non ho formulato l'eterna domanda dell'uomo "chi sono io?" in termini filosofici, ho detto che io sono l'inspiegabile.
Ecco, a volte non avrei mai voluto vedere chi sono io. La domanda classica citata ti pone di fronte a una sfinge. L'aver guardato invece è stato, è, come un "cosa sei venuto a fare qui ora?" Dove "sei" non è neppure rivolto a te stesso...(perdonatemi!!)
La meditazione e tutto il resto li ho sempre trovati spiegabili, con modalità soggettive mie e altrui, naturalmente. Anche tu, Lara, stai "spiegando".
Ma, sono un abisso. Hai mai visto l'abisso "alieno" che sei? Non è filosofia Lara, è. Non c'è morte al di sopra dell'abisso. Non c'è morte che lo termini.
Capito perché amo "Giovanni" o qualunque altra cosa del sogno in cui mi trovo?
(ancora perdono)
...ma Moog....caspita....io sostengo che non c'è un IO che si chiama Giovanni o Lara...quindi, più NON SO di così...non si può, credo.
Io non spiego, niente....io, semplicemente, sperimento che IO non esiste come entità assoluta e separata. Di questo ne faccio esperienza...o perlomeno....ne ho fatto esperienza come un barlume di chiara consapevolezza e ora mi è impossibile tornare indietro a concepire un "me stessa" indipendente da...tutto.
Io non ho risposte. Nel senso che CHI osserva i pensieri che sorgono nella meditazione è proprio l'abisso di cui tu parli...è il "senza nome" è l'inconoscibile...l'indefinibile, l'inspiegabile.
Quindi, Moog....non capisco perchè, pur ammettendo l'impossibilità di conoscere l'inconoscibile...che SIAMO....continui a considerare come REALE ...Giovanni.....??
lara
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