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Io sono DIO (maneggiare con cura)

Ultimo Aggiornamento: 02/12/2012 20:26
14/06/2011 11:11
 
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Sì, molto interessante...
Grazie per il pensiero.










Ah, tutto accade una volta soltanto,
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08/02/2012 22:59
 
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Re:
mistermoog, 22/04/2011 05.46:


Tempo fa stavo per inserire un topic del genere, per una serie di fortuite circostanze (si chiama "salvataggio in extremis" quello vostro naturalmente) il post non partì...boh? Ci riprovo. Se qualcosa non dovesse funzionare, amen.

L'input stavolta me lo ha dato il topic di The Light, quello sugli alieni. Lì scrissi un mio punto di vista. Una delle poche cose che non ho ancora sentito da nessuna parte, che è nata proprio dentro dentro me, quindi, per voi tutti varrà come il due di briscola, per me (almeno per il momento)no. .

Dissi che secondo me non esistono altre forme di vita.
Ho detto pure che non esiste la reincarnazione (ma per ora metto da parte questo).

E' sempre più insistente in me l'idea che l'uomo, per sua natura, sia antropocentrico.
E penso che questa caratteristica la porti con sé anche quando si pone i limiti. Ad esempio, esisto io piccolo (uomo) e il resto del creato. Oppure, esisto io e qualcuno che viene dal di fuori: gli extraterrestri. La prerogativa dell'uomo, oltre a non capire cosa esso stesso sia, rimane sempre quella di stabilire che la vita, qui o altrove abbia sempre gli stessi "comportamenti". Esisto io e l'altro. L'altro è qualcosa di simile a me, una serie di individui fatti così e cosà, magari deformi, o chissà che, verdi, alti, bassi, orrendi, splendidi gassosi, legnosi, l'importante è che siano altro da me, e: tutte caratteristiche della forma, ovvero, tutte caratteristiche della vita così come sappiamo essa sia. Cioè, umano o non umano che sia, sempre del nostro modo di concepire è.
Qui si parla spesso (ancor più ultimamente) di meditazione...
E' mai capitato a nessuno di raggiungere un livello che io chiamo di "spersonalizzazione"?
Spersonalizzazione è quando "tu" non sei più tu. E non intendo quando sei andato fuori di testa o simili. Intendo, una coscienza limpida, chiara, netta ma ENORME, e ALIENA. Chi non conosce la vera accezione di questo termine l'approfondisca.

Il nostro modo di vedere l'intero universo "ama troppo l'osservatore".
Esisto io, gli altri simili a me, insieme abbiamo fatto tante scoperte, come il fatto che la Terra è rotonda. Ma anche chelo spazio è grandissimo, forse infinito. Le stelle sono infinite, un giorno forse le raggiungeremo e incontreremo mia sorella. Cioè, no, incontreremo questi fantasmagorici mostriciattoli o strafighi...

uhmmm

Ma non è questo un modo troppo, come dire,"umano" di ragionare? E certo direbbe chiunque, noi umani siamo.
Noi siamo che?
Ma tutte quelle belle teorie che sposano bene qua e là la fisica quantistica, quelle belle filosofie orientali che ci spiegano che Maya è illusione e noi ne siamo gli artefici...abbiamo presente?
Ma se fossimo noi, anzi, parliamo in prima persona, se fossi io a raccontarmi, come faccio con tutto, che io sono "un essere umano", mi alzo al mattino perché la sera vado a dormire, mangio, caco, bevo, faccio l'amore, penso, soffro, rido, insomma, ao', essere umano sono! Bene, oggi ho pure scoperto, grazie alle sopracitate scienze e filosofie di essere io l'artefice di tutto, e quindi...e quindi ora passiamo ai fratellini dell'universo. Questi oscuri extraterrestri.
Ma un attimo. Se io sono l'artefice di tutto, potrei essere anche l'artefice degli extraterrestri?? delle stelle, delle galassie?? Cioè, ho appena imparato a emanciparmi dal vincolo delle pass...ehm, quella era un'altra. Ho appena imparato a emanciparmi dall'idea di essere uno spettatore, ho capito di essere parte attiva di ciò che mi circonda e dovrei fermarmi a quello che succede a pochi milioni di chilometri? Cioè, io sarei l'artefice e poi lascio che il caos regni sovrano poco oltre casa mia? I marzianelli, le stelle, i buchi neri, tutto da scoprire e tutto così fuori dalla mia natura attuale?
uhmmm

Avrei messo in piedi tutto 'sto teatrino e altri dei da altre parti remote dell'universo (che a 'sto punto chi l'ha messo in piedi 'st'altro ?(l'universo)) starebbero facendo qualcosa di simile??

E se invece nella Maya, nell'illusione ci fosse anche quel casino, quelle stelle, quelle galassie, quello spazio, quel tempo, quegli ometti dietro gli oblò...
Se tutto ciò fosse "opera" mia?
Provo ad immaginare: La Terra, tanto tempo fa, non si sapeva che forma avesse. Lei viveva nella Mia Mente, in uno stato quantico di probabilità. Nel tempo, maturai (Io) l'idea che la Terra potesse essere sferica, e così decisi e scoprii.
Tempo dopo IMMAGINAI che il cielo potesse non essere immobile, c'erano altri corpi celesti che compivano orbite intorno ad altri corpi celesti, c'erano corpi celesti che compivano rivoluzioni intorno al centro di sistemi a cui appartenevano (galassie), tutto quello che immaginavo prima o poi, tra direzione "sbagliate" e poi "corrette", si concretava. La realtà, prendeva forma.
Ma ancora ho tanto da immaginare, certo, immagino altre forme di vita, altri mondi abitati, altre leggi della fisica...non mi farò mancare nulla...scoprirò tante altre cose. Ma tutte quelle cose, sono già nella mia Mente. Aspetto solo il momento giusto per partorirle, questa è la CREAZIONE.
Cosa è "uomo"? Quella forma con cui mi penso, mi racconto e niente più.
Quindi, penso, nella misura in cui non esistono "altre" forme di vita, non esisto io uomo. Perché io "uomo" semplicemente non sono.
(forse è ora di andare a letto)

Pardon, mm


edit:
(cazzo, ci risiamo, non è mai stato così problematico per me inserire un post...cosa cazzo succede? "Ehi lassù, vi sto rompendo le uova nel paniere???"

edit 2: mi ha dato una pagina assurda come se fossi entrato nel sito del pentagono, si è rotto pure il mouse...ma alla fine ce l'ho fatta!

ah, per favore, sparate a Calderoli e Speroni, così cambio 'sta firma. Dato che ci siete, sparate pure a quell'altro...




Moog questo me lo ero perso e ringrazio Cassy per avermelo mostrato... ora mediterò un mese su questo post perchè probabilmente io non esisto...e se i miei neuroni fanno il girotondo come "immagino", qualcuno di loro sta "pensando" di lasciare la mano a quello accanto così probabilmente con un bell'effetto a catena cadranno tutti a terra...

Grazie, uno dei più bei post di tutto il forum a prescindere dal fatto che possa o non possa condividere o anche altro...
10/02/2012 00:29
 
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Il patio ce l'ho davvero.

Comunque, divido la discussione e la passo in astral.
Ho incasinato la discussione di Giovanni.
Lascio solo questo messaggio per 24 h, per far capire agli utenti che magari hanno letto, dov'è finita la discussione.
21/02/2012 00:05
 
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Cioè io sono dio perché in un certo senso "invento" il mio mondo pensiero carino!



Perché la gente non riesce a capire che non c e miglior consigliere di se stessi? Forse dovrei chiederlo a qualcuno
08/10/2012 19:45
 
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E perché mai tu vuoi tenere fuori la cagnolina dall'inconscio collettivo? Bell'egoista!
Se la cagnolina e gli alberi e i licheni non appartenessero all'i c, non potrebbero morire, poveri loro.
[Modificato da mistermoog 08/10/2012 19:53]










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01/12/2012 13:33
 
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Stamattina mentre facevo la mia ora di corsetta, ho visto un gabbiano adulto nutrire un altro gabbiano altrettanto adulto.
Non so perché lo stesse facendo, non sapevo nemmeno che tra loro esistesse un' organizzazione sociale che prevede che uno si prenda cura dell'altro al punto da nutrirlo.
Mentre assistevo alla scena mi son detta: quello che vedi non esiste, è solo ciò che la coscienza manifesta.
Forse però il punto è che non è vero che nulla esiste.
Forse tutto ciò che esiste è sempre esistito e sempre esisterà perché tutto esiste in maniera indifferenziata.
Forse sì, il ruolo che svolge la coscienza è quello di dare all' Esistenza delle forme discriminanti: il gabbiano vola, il gabbiano nutre l' altro gabbiano, il gabbiano fa il gabbiano.
Ma se la coscienza non esistesse, le cose, tutte, potrebbero esistere lo stesso, solo che non lo saprebbero.
Ci sarebbero e basta.
Quindi che dio fasullo sarei se il massimo delle potenzialità della mia coscienza è quello di inventarmi delle forme per tradurre ciò che esiste in maniera indiscriminata e a prescindere da me, solo perché altrimenti non lo capirei?

Niente, questa è colpa dei discorsi di una persona che mi ha consigliato di leggere "L' ultima domanda" di Asimov.
Leggetelo, è bellissimo, ma poi non andate a correre in riva al mare: questo è il risultato.
[Modificato da Maila1 01/12/2012 13:35]
01/12/2012 14:12
 
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Per quel che ne sai, "Dio" è un concetto umano. Ergo non esisterebbe al di fuori dell'umano.










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01/12/2012 15:20
 
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Sono molto colpita di leggere queste cose. Meravigliata no, in quanto il simile cerca il simile e se io vi ho cercati, non potete essere tanto diversi da me. Per simili in questo caso intendo l'approccio alla vita, che probabilmente è la cosa che di più ci caratterizza come esseri umani. Vorrei tanto avere il tempo di leggere tutta la discussione, ma sono così rapita da questo forum che se continuo così penso che finirò per laurearmi nel 2030. E non è un bene. La filosofia che c'è dietro quel poco che sono riuscita a leggere è degna dei grandi pensatori della storia del mondo. Ed è stimolante riflettere su temi così alti, l'importante non è trovare soluzioni, l'importante è rifletterci, improntare la propria esistenza sulla riflessione, l'unica cosa che ci rende attori della nostra esistenza e non spettatori passivi e aridi. Che bel percorso. ci sono molti viaggi in questo forum, meglio allacciare bene le cinture. vado alla mia tesi, riflettendo.
01/12/2012 15:22
 
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"Per simili in questo caso intendo nell'approccio alla vita, che probabilmente è la cosa che di più ci caratterizza come esseri umani."
01/12/2012 18:05
 
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Re:
violetta(87), 01/12/2012 15:20:

Sono molto colpita di leggere queste cose. Meravigliata no, in quanto il simile cerca il simile e se io vi ho cercati, non potete essere tanto diversi da me. Per simili in questo caso intendo l'approccio alla vita, che probabilmente è la cosa che di più ci caratterizza come esseri umani. Vorrei tanto avere il tempo di leggere tutta la discussione, ma sono così rapita da questo forum che se continuo così penso che finirò per laurearmi nel 2030. E non è un bene. La filosofia che c'è dietro quel poco che sono riuscita a leggere è degna dei grandi pensatori della storia del mondo. Ed è stimolante riflettere su temi così alti, l'importante non è trovare soluzioni, l'importante è rifletterci, improntare la propria esistenza sulla riflessione, l'unica cosa che ci rende attori della nostra esistenza e non spettatori passivi e aridi. Che bel percorso. ci sono molti viaggi in questo forum, meglio allacciare bene le cinture. vado alla mia tesi, riflettendo.




Ciao Violetta,
colgo l' occasione di darti il mio benvenuto qui, strappando la regola del seguire il topic.
Spunti in questo forum con le tue parole in un momento in cui mi ero fatta una domanda la cui risposta è celata nel tuo post.
Il simile attrae simile, ma a volte anche gli opposti si attraggono, fosse per il solo scopo di giungere al punto in cui le differenze si annullano.
Ma una cosa è certa: ciò che cerchi, prima o poi trovi.

@ Moog

Il punto non è Dio, ma è che finora si è spesso sostenuta la tesi dell' osservatore ponendosi come dubbio amletico, se ciò a cui la coscienza non presta attenzione, smette di esistere (vedi la storiella dell' albero che cade nella foresta e blabla).
Adesso sono giunta ad un' altra possibile interpretazione: l' osservatore tramite la consapevolezza determina la "forma" di ciò che percepisce, ma ciò non implica necessariamente che ne determini anche l' esistenza.
Quindi non crea (ecco cosa intendevo per dio) ma traduce a suo modo ciò che trae da un tutto indifferenziato.
Parrebbe non esserci differenza, ma c'è ed è anche sostanziale:"Fiat lux et lux fuit..."
[Modificato da Maila1 01/12/2012 19:20]
01/12/2012 21:02
 
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ciao maila! ti ringrazio per il tuo strappo alla regola.
fai attenzione alla parola simile.. che è diversa dalla parola uguale. Gli opposti che si attraggono..si, sono bella teoria. Penso però che per attrarsi, anche se opposti, qualcosa in comune debbano averla. :) mi spiego meglio.. Come esempio mi viene in mente l'analogia elettrica: una carica positiva ed una negativa si attraggono. sono cariche opposte, e si incontrano dove si annulla la loro differenza di potenziale, citandoti. :) ma sono pur sempre cariche, sono entrambe simili per natura.. anche se opposte.
Penso che sarebbe meraviglioso assistere ad un discorso sulla creazione tenuto da un cristiano ed un buddista.. penso che non ci sarebbe nessun discorso sulla creazione tra un cristiano ed una persona affatto interessata all'origine del mondo. Spero di essermi spiegata un pò.. come la vedi?
01/12/2012 22:01
 
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Io credo che l'essere simili attenui la solitudine...essere simili spesso significa comprensione, conforto, sostegno, in un certo senso anche certezze. E' come aprire una porta, sapendo già che essa condurrà in un luogo familiare e non ostile...verso il simile si tende in maniera naturale, e altrettanto naturale appare tenderci e non opporvi, quindi, resistenza.
Essere "opposti" è tutt'altra cosa...è porre una domanda senza sapere assolutamente quale sarà la risposta!Credo sia la cosa più affascinante...stimola la curiosità e appaga con l'attesa di ciò che di certo ci sorprenderà!In più l'opposto permette il confronto, con l'altro e con noi stessi, nel bene e nel male, per questo a volte può essere difficile da accettare.
Le differenze possono anche non annullarsi, anzi...penso che ciò che debba annullarsi sia la convinzione che le differenze siano un male e non una ricchezza.
01/12/2012 22:16
 
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Ragazze, se volete discutere ampiamente di questo, dobbiamo aprire la discussione in un' altra sezione.
Domani sposto i vostri post e ne parliamo altrove.
02/12/2012 20:11
 
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Ci sarebbe da discutere effettivamente.. soprattutto sull'accezione delle parole simile e opposto.. che è il fulcro della questione, secondo me. La diversità è un valore, contenuto anche nella somiglianza che, appunto per questo, non è identità. Quindi sono d'accordo con te Sisil. Che gli opposti si attraggono l'ho sperimentato personalmente, e so bene quanto possa essere stimolante e deludente allo stesso tempo. Forse questo mi condiziona nelle mie valutazioni. Con l'affermazione che le differenze siano una ricchezza sfondi una porta aperta, e soprattutto non contraddici il mio pensiero nè le mie parole :), appunto perchè di differenze tra simili ne troveresti, eccome! così si cresce d'altronde, no?
02/12/2012 20:26
 
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Ciao violetta, per risponderti aspetto che Maila sposti i messaggi in una discussione più adatta, credo che qui siamo andate un po' off topic!
Sono certa che ne verrà fuori un bel confronto, sono temi affrontati più volte ma ascoltare il parere altrui è sempre interessante e stimola la riflessione [SM=g27823]
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