Alfy, ti dico come la penso.
Non è (necessariamente) necessario (scusa il gioco di parole) farsi una cultura di cucina ligure.
Io sono pugliese, e i piatti della tradizione sono quasi tutti vegetariani.
Tutta la dieta mediterranea tradizionale è tendenzialmente vegetariana, o comunque facilmente adattabile ad una tale dieta.
Gli alimenti che hai citato (o per lo meno quelli che di quell'elenco conosco) non sono "chissà che roba strana"; sono alimenti vegetali che semplicemente non appartengono alla nostra cultura alimentare.
La soia è un comune legume che oramai coltivano abbondantemente anche in Italia; il seitan è (a conti fatti) acqua e farina; il kamut è un tipo di grano che da decenni vieni usato per la preparazione di cibi per i celiaci...
Certo, si potrebbe benissimo farne a meno, "la nostra cucina non ha nulla da invidiare", e quant'altro.
Ma da una parte credo venga naturale (o almeno lo viene a me) sforzarsi di inserire nuovo alimenti quando da una dieta ne vengono esclusi altri (anche se magari ci sono piatti della nostra terra che non conosco).
Dall'altra il pregio di questi alimenti è a mio avviso non tanto la sostituzione a livello organolettico della carne, quanto il fatto che condividano la stessa "praticità".
Tornare a casa alle 13:30 e non essersi organizzati in tempo è una cosa per me comunissima.
Si fa sempre in tempo a buttare degli spaghetti e a mettere in padella una schiacciatina o una fettina (ancora surgelata
); in una dieta vegetariana si ha la praticità di prendere una cotoletta di soya e mangiare 5 minuti dopo uno secondo sostanzioso e neanche tanto male...
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