mistermoog, 25/03/2011 04:02:
Se è un fatto culturale, mi chiedo come mai non dilaghi la cultura vegana laddove nessuno (o quasi) se la sentirebbe più di uccidere con le proprie mani...
appunto per il fatto che le tradizioni sono dure a morire. E' come chiedere a un ateo di lavorare pure la domenica, no?
Per esserci un dilagare, occorre una necessità impellente. E siccome trovarsi una fetta di carne bella pronta nel piatto o del prosciutto in vaschetta è molto diverso dall'uccidere con le proprie mani, non ci sarà per il momento e nel prossimo futuro, alcun dilagare.
Al massimo ci sarà una presa di coscienza che cresce lentamente.
Io che tutti gli anni faccio vendemmia so che assieme all'uva finiscono a ribollire anche molti ragni. Quindi nel vino del contadino, oltre all'uva marcia c'è anche succo di ragno. Altrimenti si opta per qualche veleno, così quando raccogli l'uva trattata è bella da vedere come se fosse finta.
Il più delle volte, non vedere il processo che ti porta il cibo in tavola ha un effetto tranquillante.