acro, permettimi, la mia umilissima opinione è che tutto questo scervellarsi razionalmente per estrapolare il concetto, trovare il senso, la relazione tra piano fisico, astrale, realtà, illusione, e nostre percezioni... allontana dalla comprensione, invece che avvicinare.
Quel che vediamo non va oltre noi stessi: questa è una verità che vale in ogni caso, svegli, addormentati, o in viaggio che sia.
Quello di cui è fatta la realtà superiore non possiamo vederlo semplicemente perchè i nostri strumenti percettivi hanno una taratura inadeguata.. Per vedere di più è necessario attraversare un intenso e totale processo alchemico, distruggere e ricreare noi stessi, e vedremo più in là anche nella realtà materiale, perchè non è solo il piano astrale ad essere più ricco di quel che sembra. Ci sono tante cose che non vediamo e le abbiamo davanti agli occhi...
E qui mi soffermo: l'equilibrio prima di tutto, come è in alto così è in basso, e viceversa: il mondo che abbiamo davanti, quello tanto snobbato della realtà materiale, offre sfaccettature impensate, segreti inimmaginabili, realtà nascoste.. non vediamo nulla di ciò, come possiamo sperare di vedere qlcsa di ancor più invisibile?
Il problema è che non risuciamo a sfuggire alla prigione della nostra mente? Ma la mente non è una prigione! E' l'idea stessa ad esserlo! La mente è infinita e infinita è la sua creatività.
Tutto e nulla sono la stessa cosa, la mente è tutto, e tutte le menti sono una. Cercare di capire cosa è vero e cosa non lo è, è come un gatto che si morde la coda.
Utiliziamo la creatività per creare le situazioni che ci permettono di evolvere, comprendere, crescere, avvicinarci all'UNO.
E con queste sagge parole vi lascio meditare, miei prediletti...
(boooooo!!! Ma vattene, santone del c@#[ð!!!!
)
A.