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Malattia linguaggio dell'anima

Ultimo Aggiornamento: 14/12/2013 12:35
12/12/2013 13:05
 
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ElPaiche, 12/12/2013 12:27:



La psoriasi psicosomatica e un sarcoma non possono andare indagati alla stessa maniera..
Cioè, ma dico..




Perchè no ???



lara







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Sullo stomaco da "malattia e destino":


Il primo luogo dove arriva il nostro cibo è lo stomaco, che ha la funzione primaria di accettare ed accogliere. Lo stomaco assorbe tutte le impressioni che vengono da fuori, accoglie quello che deve essere digerito. La capacità di accogliere presume apertura, passività, disponibilità nel senso di capacità di donarsi. Date queste qualità, lo stomaco rappresenta il polo femminile. Come il principio maschile è caratterizzato dalla capacità di irradiare e di svolgere un'attività (elemento fuoco), così il principio femminile mostra la capacità di accettare, di donarsi, di assorbire le impressioni, di accogliere e custodire (elemento acqua). Sul piano psicologico è la capacità di sentire, il mondo dei sentimenti (non delle emozioni!), che realizza l'elemento femminile. Se una persona reprime dalla propria coscienza la capacità di sentire, questa funzione cala nel corpo e lo stomaco deve assumersi oltre alle impressioni fisiche prodotte dal cibo anche quelle psicologiche. In questo caso non vale soltanto il detto L'amore passa attraverso lo stomaco, ma anche l'espressione Avere qualcosa sullo stomaco, e Digerire qualcosa. Oltre alla capacità di accogliere, troviamo nello stomaco un'altra funzione, che sarebbe da attribuire al polo maschile: produzione ed emanazione dei succhi gastrici. Il succo gastrico morde, disfa, aggredisce - è senza alcun dubbio aggressivo. Se una persona non riesce ad esprimere o a vincere consapevolmente la propria aggressività, ed è costretta ad inghiottire dei bocconi amari, la sua aggressività si somatizza: lo stomaco reagisce, produce per reazione succhi gastrici in eccesso per elaborare sul piano fisico sentimenti non materiali - un'impresa difficile, che fa capire che sarebbe di gran lunga preferi* bile non inghiottire forzatamente i sentimenti e non affidarli per la digestione allo stomaco. Il malato di stomaco ha quindi i suoi problemi. Gli manca la capacità di controllare consapevolmente la propria rabbia e la propria aggressività e quindi di risolvere responsabilmente conflitti e problemi. Il malato di stomaco o non esprime affatto la propria aggressività (inghiotte tutto) o mostra un'aggressività esagerata: entrambi gli estremi non lo aiutano affatto a risolvere veramente i problemi perché gli manca la fede in se stesso che è la base indispensabile per superare ogni tipo di problema: ne abbiamo già parlato a proposito della masticazione. Tutti sanno che un cibo masticato male è difficilmente digeribile per uno stomaco ipersensibile, che produce succhi gastrici in eccesso. Masticare significa però aggressività. Se manca la masticazione, cioè il comportamento aggressivo, il peso diviene troppo grave per lo stomaco, che è costretto a produrre più succhi gastrici. Il malato di stomaco è una persona che non può permettersi alcun conflitto, che inconsapevolmente desidera ritornare alla situazione dell'infanzia, che è priva di conflitti. Il suo stomaco vuole di nuovo le pappine. Infatti il malato di stomaco si nutre di cibo predigerito, di alimenti che sono già stati passati al setaccio, filtrati, che hanno cioè già dimostrato la loro non pericolosità. Il malato di stomaco non può più permettersi di ingerire bocconi pesanti: i problemi sono rimasti nel setaccio. Non ingerisce neppure cibi crudi, troppo primitivi, troppo pericolosi. Il cibo deve venire prima ucciso dal processo aggressivo della cottura, deve passare attraverso il fuoco prima di essere inghiottito. Anche il pane integrale è difficile da digerire, perché contiene ancora troppi problemi. Tutti i cibi piccanti, alcool, caffè, nicotina e dolciumi rappresentano uno stimolo troppo forte perché il malato di stomaco possa permetterseli. La vita e il cibo devono essere esenti da tutte le provocazioni. I succhi gastrici producono un senso di oppressione, che impedisce di far proprie altre impressioni. Il malato di stomaco che prende medicamenti acidi finisce per eruttare sovente, cosa che produce un senso di sollievo, dato che l'eruttazione è una manifestazione aggressiva rivolta verso l'esterno: ci si è liberati dell'aria e la pressione è un po' diminuita. Anche i tranquillanti (per esempio il Valium) prescritti dalla medicina ufficiale indicano chiaramente il medesimo rapporto: col medicamento il collegamento tra psiche e sistema vegetativo viene interrotto chimicamente, un'operazione che nei casi più gravi viene fatta dal chirurgo, che stacca certi fasci nervosi che producono troppi acidi (vagotomia). Entrambi questi interventi della medicina ufficiale interrompono il rapporto sentimentostomaco, affinché lo stomaco non debba più digerire somaticamente i sentimenti. Lo stomaco viene protetto dagli stimoli esterni. Lo stretto rapporto esistente tra psiche e secrezione gastrica è noto da quando Pavlov compi i suoi famosi esperimenti (Pavlov dava ai suoi cani del cibo e contemporaneamente sonava una campanella, producendo così un riflesso condizionato, per cui dopo qualche tempo bastava il suono della campana per produrre la secrezione gastrica). La consuetudine di dirigere sentimenti e aggressività non verso l'esterno, ma verso l'interno, contro se stessi, porta come conseguenza a ulcere gastriche, che non sono formazioni nuove, ma perforazioni della parete dello stomaco. Chi ha ulcere gastriche digerisce non le impressioni esterne, ma la parete del proprio stomaco, digerisce se stesso: si autodivora.

(chiaramente, aggiungo io, l'ulcera è la cronicizzazione della gastrite.)


Riporto questo brano (che è parte di una trattazione ulteriormente approfondita) che tratta la simbologia della stomaco, così si comprende meglio la questione delle analogie simboliche che fa l'autore.

Astrologicamente le problematiche dello stomaco sono legata alla luna e al segno del Cancro, ed effettivamente la simbologia, con quanto detto sopra, c'è tutta.

n.b. per P.G.Soul...notare il fatto che sei lontano da casa = luna...questo è sicuramente un punto cruciale in termini ampi, cioè la casa è il luogo delle sicurezze, della tranquillità, dell'assenza (di solito) di conflitti [SM=x431230]

lara

[Modificato da l@r@_ 12/12/2013 13:31]


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Re: Re:
Alfea77, 11/12/2013 23:07:

ForsakenLinux, 11/12/2013 22:02:

Acciacchino? Oltre le ferite e relativi dolori temporanei che mi procuro di tanto in tanto,



Uhm...interessante!



Beh capita :D
Sono una persona molto attiva, con tendenze autodistruttive, e visto che amo star fuori di notte ma non ho la vista da gatti, capita che mi faccia male accidentalmente :D

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Re:
Alfea77, 12/12/2013 12:14:

Direi che l'analisi che hai fatto mi trova pienamente d'accordo.
Il punto è capire cos'è lo stress per ciascuno di noi. Per esempio il fatto che tu ti senta fuori dal tuo habitat potrebbe essere molto importante per te.
Abitare lontano casa per alcuni potrebbe essere stimolante per altri invece no, sentire la mancanza della propria terra, delle proprie abitudini e dei propri cari potrebbe essere fonte di un'ansia sottile ma costantemente presente.
La gastrite poi è un disturbo tipico causato dallo stress. E' molto diffusa di sti tempi. Spesso è collegata a un senso di impotenza di fronte a una situazione o a mancanza di fiducia in sè.
Parlando di chakra potremmo dire che va a colpire il plesso solare, Manipura, è il centro energetico sotto il diaframma collegato all'energia vitale. E' di colore giallo, non è un caso che io abbia spesso mal sopportato questo colore e invece molto amato il suo complementare.
Il mio metodo di ricerca ti sembrerà un po' troppo allargato eppure alla fine tutto aiuta e soprattutto tutto torna!


P.s. Freddo? Dove lo senti il freddo? E' l'inverno più caldo che questa città abbia mai visto...considerati fortunato!
Cmq le passeggiate curative le ho fatte questa estate in Veneto. Adesso invece ne faccio altre di "mantenimento".
Moneglia-Riva Trigoso questa domenica. Un tramonto spettacolare e un caldo da paura, giravo in maglietta!



Non vorrei fare un analisi di me in questo topic, comunque senza entrare troppo nel dettaglio posso dirti schematicamente che:
- Sicuramente hai centrato la questione "habitat";
- Fiducia in me ne ho abbastanza;
- Senso di impotenza: questo è un fattore che posso prendere in considerazione, visto che spesso "sento" miei i problemi degli altri. Questo, volendo vedere un collegamento malattia/anima, si traduce nel mal di schiena (a mio avviso). Devo ammettere che sto lavorando su questa cosa e che sto migliorando molto (sia fisicamente che emotivamente).

Chakra giallo. Prendo nota. E come dici tu: "tutto aiuta e tutto torna". Se parlassimo di chakra e non di gastrite, qualcuno può aiutarmi con il giallo? :D

Risposta al Ps. Cara, io abito un pò più in alto di te. Tu sei nel "bello". Io non vedo né l'alba e né il tramonto e c'è un freddo porco! [SM=g27828] Esempio questa notte -2° con un tasso di umidità che mi è entrato nell'anima!
Comunque si, quest'anno è più caldo, almeno per adesso.. [SM=g27822]

L@r@... quando finisco di leggere ti dico! [SM=x431243]
12/12/2013 14:12
 
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Aiutarti con il giallo? Lo Zenzero ad esempio. L'olio essenziale è
ottimo per i problemi digestivi. E c'entra con il giallo, come la melissa e il limone. Basta fare qualche ricerchina.

P.p.s. Che ne sai dove abito io? Là ci sono andata apposta, mica sarai in catene no?!
Ora vado a leggere Lara. Ciao

12/12/2013 14:18
 
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Re:
l@r@_, 12/12/2013 13:21:

Sullo stomaco da "malattia e destino":


Il primo luogo dove arriva il nostro cibo è lo stomaco, che ha la funzione primaria di accettare ed accogliere. Lo stomaco assorbe tutte le impressioni che vengono da fuori, accoglie quello che deve essere digerito. La capacità di accogliere presume apertura, passività, disponibilità nel senso di capacità di donarsi. Date queste qualità, lo stomaco rappresenta il polo femminile. Come il principio maschile è caratterizzato dalla capacità di irradiare e di svolgere un'attività (elemento fuoco), così il principio femminile mostra la capacità di accettare, di donarsi, di assorbire le impressioni, di accogliere e custodire (elemento acqua). Sul piano psicologico è la capacità di sentire, il mondo dei sentimenti (non delle emozioni!), che realizza l'elemento femminile. Se una persona reprime dalla propria coscienza la capacità di sentire, questa funzione cala nel corpo e lo stomaco deve assumersi oltre alle impressioni fisiche prodotte dal cibo anche quelle psicologiche. In questo caso non vale soltanto il detto L'amore passa attraverso lo stomaco, ma anche l'espressione Avere qualcosa sullo stomaco, e Digerire qualcosa. Oltre alla capacità di accogliere, troviamo nello stomaco un'altra funzione, che sarebbe da attribuire al polo maschile: produzione ed emanazione dei succhi gastrici. Il succo gastrico morde, disfa, aggredisce - è senza alcun dubbio aggressivo. Se una persona non riesce ad esprimere o a vincere consapevolmente la propria aggressività, ed è costretta ad inghiottire dei bocconi amari, la sua aggressività si somatizza: lo stomaco reagisce, produce per reazione succhi gastrici in eccesso per elaborare sul piano fisico sentimenti non materiali - un'impresa difficile, che fa capire che sarebbe di gran lunga preferi* bile non inghiottire forzatamente i sentimenti e non affidarli per la digestione allo stomaco. Il malato di stomaco ha quindi i suoi problemi. Gli manca la capacità di controllare consapevolmente la propria rabbia e la propria aggressività e quindi di risolvere responsabilmente conflitti e problemi. Il malato di stomaco o non esprime affatto la propria aggressività (inghiotte tutto) o mostra un'aggressività esagerata: entrambi gli estremi non lo aiutano affatto a risolvere veramente i problemi perché gli manca la fede in se stesso che è la base indispensabile per superare ogni tipo di problema: ne abbiamo già parlato a proposito della masticazione. Tutti sanno che un cibo masticato male è difficilmente digeribile per uno stomaco ipersensibile, che produce succhi gastrici in eccesso. Masticare significa però aggressività. Se manca la masticazione, cioè il comportamento aggressivo, il peso diviene troppo grave per lo stomaco, che è costretto a produrre più succhi gastrici. Il malato di stomaco è una persona che non può permettersi alcun conflitto, che inconsapevolmente desidera ritornare alla situazione dell'infanzia, che è priva di conflitti. Il suo stomaco vuole di nuovo le pappine. Infatti il malato di stomaco si nutre di cibo predigerito, di alimenti che sono già stati passati al setaccio, filtrati, che hanno cioè già dimostrato la loro non pericolosità. Il malato di stomaco non può più permettersi di ingerire bocconi pesanti: i problemi sono rimasti nel setaccio. Non ingerisce neppure cibi crudi, troppo primitivi, troppo pericolosi. Il cibo deve venire prima ucciso dal processo aggressivo della cottura, deve passare attraverso il fuoco prima di essere inghiottito. Anche il pane integrale è difficile da digerire, perché contiene ancora troppi problemi. Tutti i cibi piccanti, alcool, caffè, nicotina e dolciumi rappresentano uno stimolo troppo forte perché il malato di stomaco possa permetterseli. La vita e il cibo devono essere esenti da tutte le provocazioni. I succhi gastrici producono un senso di oppressione, che impedisce di far proprie altre impressioni. Il malato di stomaco che prende medicamenti acidi finisce per eruttare sovente, cosa che produce un senso di sollievo, dato che l'eruttazione è una manifestazione aggressiva rivolta verso l'esterno: ci si è liberati dell'aria e la pressione è un po' diminuita. Anche i tranquillanti (per esempio il Valium) prescritti dalla medicina ufficiale indicano chiaramente il medesimo rapporto: col medicamento il collegamento tra psiche e sistema vegetativo viene interrotto chimicamente, un'operazione che nei casi più gravi viene fatta dal chirurgo, che stacca certi fasci nervosi che producono troppi acidi (vagotomia). Entrambi questi interventi della medicina ufficiale interrompono il rapporto sentimentostomaco, affinché lo stomaco non debba più digerire somaticamente i sentimenti. Lo stomaco viene protetto dagli stimoli esterni. Lo stretto rapporto esistente tra psiche e secrezione gastrica è noto da quando Pavlov compi i suoi famosi esperimenti (Pavlov dava ai suoi cani del cibo e contemporaneamente sonava una campanella, producendo così un riflesso condizionato, per cui dopo qualche tempo bastava il suono della campana per produrre la secrezione gastrica). La consuetudine di dirigere sentimenti e aggressività non verso l'esterno, ma verso l'interno, contro se stessi, porta come conseguenza a ulcere gastriche, che non sono formazioni nuove, ma perforazioni della parete dello stomaco. Chi ha ulcere gastriche digerisce non le impressioni esterne, ma la parete del proprio stomaco, digerisce se stesso: si autodivora.

(chiaramente, aggiungo io, l'ulcera è la cronicizzazione della gastrite.)


Riporto questo brano (che è parte di una trattazione ulteriormente approfondita) che tratta la simbologia della stomaco, così si comprende meglio la questione delle analogie simboliche che fa l'autore.

Astrologicamente le problematiche dello stomaco sono legata alla luna e al segno del Cancro, ed effettivamente la simbologia, con quanto detto sopra, c'è tutta.

n.b. per P.G.Soul...notare il fatto che sei lontano da casa = luna...questo è sicuramente un punto cruciale in termini ampi, cioè la casa è il luogo delle sicurezze, della tranquillità, dell'assenza (di solito) di conflitti [SM=x431230]

lara




Lettura interessante, ma preoccupante.
Posso solo dire che forse, per non so quale fine, sono meno aggressivo e mi sforzo di essere più buono, perché tento di immedesimarmi nelle altre persone. Prima probabilmente avevo lo sfogo giusto per la mia aggressività.
Per quello che riguarda il cibo, sinceramente non mi trovo. Sono sempre stato un sacco della spazzatura ed ho ingurgitato qualsiasi cosa "sicura" e non.
Per quello che riguarda il discorso "casa" per me non è un terreno esime da problemi, un luogo sicuro, anzi. Quello è un legame nell'anima. E' come un amore ed è come essere costretti a stargli lontano. E' un discorso lungo e profondo che, come dicevo prima, richiederebbe troppo spazio, rischiando di andare off-topic.

Vorrei aggiungere che forse il vero problema, causa e con causa di tutte le problematiche anima/corpo, è il mio lavoro che credo di aver cannato in pieno! [SM=g27828] L'unica cosa che mi rimprovero e non avere il coraggio di lasciarlo (dettato anche dal momento storico che viviamo), per il semplice fatto che sento la responsabilità verso la mia famiglia.

Per il resto sono al 100% contento di me stesso! [SM=g27811]
12/12/2013 17:22
 
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Mi piacerebbe essere "esaminato" sia dal punto di vista astrologico che dal punto di vista psicologico. Ho provato a seguire entrambi i 3d ma trovo tutto generalizzato e non riesco a cogliere il fulcro della situazione, perdendomi.

Ho una data di nascita ..diciamo particolare e pure qualche acciacco psicosomatico (lo chiamo cosi anche se è una sidrome cronica degenerativa), e, a questo punto, anche un sacco di curiosità.

...magari se qualcuno ha tempo [SM=x431237]
12/12/2013 17:42
 
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Re: Re:
P.G.soul, 12/12/2013 14:18:




Posso solo dire che forse, per non so quale fine, sono meno aggressivo e mi sforzo di essere più buono, perché tento di immedesimarmi nelle altre persone. Prima probabilmente avevo lo sfogo giusto per la mia aggressività.

******


Per il resto sono al 100% contento di me stesso! [SM=g27811]




Questo approccio non implica un fare qualcosa per cambiare le cose.

Questo è un punto cruciale e molto difficile da capire perché la nostra cultura ci abitua a esattamente al contrario...a sforzarci di cambiare, a essere più buoni, meno aggressivi ecc.ecc. ma è proprio in questo modo che si divide, si separa e si nega quegli aspetti di noi "indesiderabili " a favore di quelli "positivi" e adeguati a discapito della totalità che siamo.

Nel momento in cui ciò che è in "ombra" viene illuminato (quindi viene semplicemente visto, riconosciuto per ciò che è), il sintomo non ha più motivo di essere e il cambiamento accade da sè.

lara






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12/12/2013 17:46
 
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Re:
deinfinito, 12/12/2013 17:22:

Mi piacerebbe essere "esaminato" sia dal punto di vista astrologico che dal punto di vista psicologico. Ho provato a seguire entrambi i 3d ma trovo tutto generalizzato e non riesco a cogliere il fulcro della situazione, perdendomi.





Ma siamo proprio qui per imparare insieme, dai... [SM=x431230]

Anche dal punto di vista astrologico, ha più senso un analisi fatta da te che può andare in profondità e mostrarti IL modello che ti appartiene, che da un estraneo che inevitabilmente rimane in superficie.


ciao

lara


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Re: Re: Re:
l@r@_, 12/12/2013 17:42:




Questo approccio non implica un fare qualcosa per cambiare le cose.

Questo è un punto cruciale e molto difficile da capire perché la nostra cultura ci abitua a esattamente al contrario...a sforzarci di cambiare, a essere più buoni, meno aggressivi ecc.ecc. ma è proprio in questo modo che si divide, si separa e si nega quegli aspetti di noi "indesiderabili " a favore di quelli "positivi" e adeguati a discapito della totalità che siamo.

Nel momento in cui ciò che è in "ombra" viene illuminato (quindi viene semplicemente visto, riconosciuto per ciò che è), il sintomo non ha più motivo di essere e il cambiamento accade da sè.

lara







Però non ho ancora sentito qualcosa al di là del bene e del male...











Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
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Re: Re: Re: Re:
mistermoog, 12/12/2013 19:11:



Però non ho ancora sentito qualcosa al di là del bene e del male...





Qualcosa che potresti dire tu...
12/12/2013 20:30
 
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Re: Re: Re:
l@r@_, 12/12/2013 17:42:




Questo approccio non implica un fare qualcosa per cambiare le cose.

Questo è un punto cruciale e molto difficile da capire perché la nostra cultura ci abitua a esattamente al contrario...a sforzarci di cambiare, a essere più buoni, meno aggressivi ecc.ecc. ma è proprio in questo modo che si divide, si separa e si nega quegli aspetti di noi "indesiderabili " a favore di quelli "positivi" e adeguati a discapito della totalità che siamo.

Nel momento in cui ciò che è in "ombra" viene illuminato (quindi viene semplicemente visto, riconosciuto per ciò che è), il sintomo non ha più motivo di essere e il cambiamento accade da sè.

lara







La mia era una semplice constatazione, una bozza di autoanalisi, a seguito di quello che avevi scritto.
Cosa fareste voi al mio posto e come? :-)
12/12/2013 21:13
 
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Re: Re: Re: Re:
mistermoog, 12/12/2013 19:11:



Però non ho ancora sentito qualcosa al di là del bene e del male...





MOog.....che palleeeee !!!!!


Ti sembra abbastanza al di là del bene e del male ??

lara













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E' statisticamente dimostrato che due donne insieme non possono avere ragione su nulla.
("Che palle" non è un argomento, è un sintomo ben preciso che ne dimostra assenza...orsù)










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
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E' statisticamente dimostrato, però, che due donne insieme possono far perdere la ragione ad un uomo... [SM=x431250] [SM=x431219]
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Ma questa è storia vecchia.










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
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Re:
mistermoog, 13/12/2013 13:04:

Ma questa è storia vecchia.



E va be', storia vecchia=storia maggiormente dimostrata!
Quella nuova...poi te la racconto...

13/12/2013 13:26
 
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In pratica non abbiamo concluso niente e stiamo parlando di aria fritta (io compreso eh!) da ben quattro pagine.
Anche questa è storia vecchia.

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ForsakenLinux, 13/12/2013 13:26:

In pratica non abbiamo concluso niente e stiamo parlando di aria fritta (io compreso eh!) da ben quattro pagine.
Anche questa è storia vecchia.




Mah, forse tu non avrai concluso niente [SM=x431230]

lara




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Re: Re:
l@r@_, 13/12/2013 13:32:




Mah, forse tu non avrai concluso niente [SM=x431230]

lara





Se nessuno ha aumentato le proprie conoscenze vuol dire che nessuno ha concluso niente e tutto quello che ho letto sono state persone che confermavano a vicenda le proprie idee mentre chi era scettico tale è rimasto.

Out of business.
13/12/2013 14:11
 
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Re:
mistermoog, 13/12/2013 12:59:




("Che palle" non è un argomento, è un sintomo ben preciso che ne dimostra assenza...orsù)



"che palle" esprime la frustrazione di chi vorrebbe argomentare in un reciproco, costruttivo scambio.


lara





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Re: Re: Re:
ForsakenLinux, 13/12/2013 14:10:



Se nessuno ha aumentato le proprie conoscenze vuol dire che nessuno ha concluso niente e tutto quello che ho letto sono state persone che confermavano a vicenda le proprie idee mentre chi era scettico tale è rimasto.




Fors, non condivido questo tuo modo polemico di porti. Se non condividi l'argomento, benissimo. Come ho detto fin dall'inizio non è mio intento convincere chi è scettico, non reputo sia questo lo scopo della condivisione di un argomento.

Quindi queste generalizzazioni che fai, rendendoti portavoce dell'opinione generale (secondo te), che senso hanno ?

E' una domanda retorica. NOn rispondere, grazie.

lara

[Modificato da l@r@_ 13/12/2013 14:44]


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Re: Re: Re:
ForsakenLinux, 13/12/2013 14:10:



Se nessuno ha aumentato le proprie conoscenze vuol dire che nessuno ha concluso niente e tutto quello che ho letto sono state persone che confermavano a vicenda le proprie idee mentre chi era scettico tale è rimasto.




Io qualcosa l'ho imparata...
E poi mica si deve per forza cambiare idea.. Se ogni discussione ci facesse cambiare idea forse ci sarebbe qualcosa che non quadra!
:-)
13/12/2013 15:11
 
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Dal "che palle" in poi mi verrebbero tante cose da dire a più persone, ma non concluderei niente con chi ha già concluso tutto.

P.G. Soul invece con te andiamo avanti, appena riesco ti rispondo alla ffz, ora sono di corsa.
Il bello di non con"chiudere"...è che rimani aperto!

Ciao
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