08/12/2013 17:36 |
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| | | Post: 5.061 | Registrato il: 06/12/2011 | Sesso: Femminile | Moderatore | Utente Master | incantevole albicocchina | | OFFLINE |
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ForsakenLinux, 08/12/2013 15:59:
@Sisil: Genetica e l'ambiente stesso.
C'è chi è per costituzione più forte e regge stili di vita anche dannosi meglio di altri, magari perché cresciuto in un contesto diverso e più sano, e chi invece è debole per natura.
Poi si sa: lo stress, il nervosismo e tanti elementi caratteriali come rabbia e irascibilità non fanno bene al proprio corpo, ma questo non ha nulla a che vedere con il discorso di Lara.
Invece secondo me tutto ha a che vedere con tutto...perché scindere? Poi, magari, se ci si riflette su, ci si accorge di dare definizioni diverse agli stessi fattori/fenomeni |
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08/12/2013 18:05 |
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| | | Post: 1.621 | Registrato il: 30/09/2011 | Sesso: Maschile | Obino | Utente Veteran | | OFFLINE |
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Indirettamente tutto ha a che vedere con tutto, ma bisogna andare a controllare le cause dirette che portano ad un tale fenomeno: questa è l'unica cosa possibile.
Out of business. |
09/12/2013 07:40 |
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| | | Post: 297 | Registrato il: 08/07/2011 | Sesso: Femminile | Obino | Utente Junior | | OFFLINE |
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Riporto ancora un brano di "Malattia e destino"
"L'uomo crede di essere soltanto ciò in cui si identifica, o di essere solo come si vede. Questo modo personale di valutare, secondo noi è disonesto. Naturalmente parliamo sempre di disonestà verso se stessi.
Tutti gli inganni di questo mondo sono nulla se confrontati con quelli che l'uomo nel corso della vita fa a se stesso. Onestà nei confronti di se stesso è uno dei compiti più difficili che si possono porre. Per questo da sempre a tutti coloro che cercano la verità viene posto come primo è più difficile compito la conoscenza di se stessi. Conoscere se stessi significa trovare il proprio Sé, non l'io, perché il Sé comprende TUTTO, mentre l'io con le sue limitazioni impedisce costantemente la conoscenza del Sé, che è globalità.
Tuttavia per colui che va cercando una maggiore onestà nei confronti di se stesso, la malattia può divenire un aiuto grandioso.
Perché la malattia rende onesti...!! Nel sintomo patologico noi viviamo chiaramente e visibilmente ciò che nella nostra psiche vogliamo eliminare e reprimere.
La malattia compensa tutte le unilateralità e riporta al centro. Spariscono gli egoismi e le pretese di potere, molte illusioni vengono di colpo distrutte e il destino viene improvvisamente messo in discussione".
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09/12/2013 10:56 |
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| | | Post: 10.538 | Registrato il: 01/10/2006 | Sesso: Maschile | Astral + | Utente Gold | Autostoppista galattico | | OFFLINE |
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E qui mi viene di parlare di "scopo". (ehm...)
Saremmo quindi venuti al mondo per giocare a nascondino?
Il "se" prevede una negazione dell'"io"?
ps: ci lasceremmo sedurre anche stavolta dalla tentazione di parlare di "equilibrare le due cose bla bla"?
Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend
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09/12/2013 13:15 |
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| | | Post: 298 | Registrato il: 08/07/2011 | Sesso: Femminile | Obino | Utente Junior | | OFFLINE |
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mistermoog, 09/12/2013 10:56:
E qui mi viene di parlare di "scopo". (ehm...)
Saremmo quindi venuti al mondo per giocare a nascondino?
Il "se" prevede una negazione dell'"io"?
ps: ci lasceremmo sedurre anche stavolta dalla tentazione di parlare di "equilibrare le due cose bla bla"?
Mi sembrava di aver capito, Moog, che ritenessi che ciò che SIAMO, nella totalità, vada ben oltre i confini fisici e psicologici che ci delimitano, ed in cui ci identifichiamo. Ma evidentemente ho mal interpretato i tuoi criptici interventi.
Considerazioni come "scopo" e "giocare a nascondino" e i vari bla, bla, bla, sono congetture a cui ho rinunciato da tempo...mi limito ad osservare e vedere.
ciao
lara [Modificato da l@r@_ 09/12/2013 13:45] |
09/12/2013 13:54 |
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| | | Post: 10.540 | Registrato il: 01/10/2006 | Sesso: Maschile | Astral + | Utente Gold | Autostoppista galattico | | OFFLINE |
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l@r@_, 09/12/2013 07:40:
Riporto ancora un brano di "Malattia e destino"
"L'uomo crede di essere soltanto ciò in cui si identifica, o di essere solo come si vede. Questo modo personale di valutare, secondo noi è disonesto. Naturalmente parliamo sempre di disonestà verso se stessi.
Tutti gli inganni di questo mondo sono nulla se confrontati con quelli che l'uomo nel corso della vita fa a se stesso. Onestà nei confronti di se stesso è uno dei compiti più difficili che si possono porre. Per questo da sempre a tutti coloro che cercano la verità viene posto come primo è più difficile compito la conoscenza di se stessi. Conoscere se stessi significa trovare il proprio Sé, non l'io, perché il Sé comprende TUTTO, mentre l'io con le sue limitazioni impedisce costantemente la conoscenza del Sé, che è globalità.
Tuttavia per colui che va cercando una maggiore onestà nei confronti di se stesso, la malattia può divenire un aiuto grandioso.
Perché la malattia rende onesti...!! Nel sintomo patologico noi viviamo chiaramente e visibilmente ciò che nella nostra psiche vogliamo eliminare e reprimere.
La malattia compensa tutte le unilateralità e riporta al centro. Spariscono gli egoismi e le pretese di potere, molte illusioni vengono di colpo distrutte e il destino viene improvvisamente messo in discussione".
Allora ti chiedo, qui di chi, "cosa", stiamo parlando?
[Modificato da mistermoog 09/12/2013 13:56]
Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend
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09/12/2013 13:55 |
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| | | Post: 299 | Registrato il: 08/07/2011 | Sesso: Femminile | Obino | Utente Junior | | OFFLINE |
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Stiamo parlando della totalità che siamo.
Ritieni che ciò che sei sia solo ciò in cui ti identifichi ??
lara [Modificato da l@r@_ 09/12/2013 13:55] |
09/12/2013 14:01 |
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| | | Post: 5.064 | Registrato il: 06/12/2011 | Sesso: Femminile | Moderatore | Utente Master | incantevole albicocchina | | OFFLINE |
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l@r@_, 09/12/2013 13:55:
Stiamo parlando della totalità che siamo.
Ritieni che ciò che sei sia solo ciò in cui ti identifichi ??
lara
Secondo me ora come risposta ti arriva un'altra domanda...
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09/12/2013 15:43 |
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| | | Post: 1.622 | Registrato il: 30/09/2011 | Sesso: Maschile | Obino | Utente Veteran | | OFFLINE |
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Riporto ancora un brano di "Malattia e destino"
"L'uomo crede di essere soltanto ciò in cui si identifica, o di essere solo come si vede. Questo modo personale di valutare, secondo noi è disonesto. Naturalmente parliamo sempre di disonestà verso se stessi.
Tutti gli inganni di questo mondo sono nulla se confrontati con quelli che l'uomo nel corso della vita fa a se stesso. Onestà nei confronti di se stesso è uno dei compiti più difficili che si possono porre.
Fino a qui potevo anche essere d'accordo...
Per questo da sempre a tutti coloro che cercano la verità viene posto come primo è più difficile compito la conoscenza di se stessi. Conoscere se stessi significa trovare il proprio Sé, non l'io, perché il Sé comprende TUTTO, mentre l'io con le sue limitazioni impedisce costantemente la conoscenza del Sé, che è globalità.
Tuttavia per colui che va cercando una maggiore onestà nei confronti di se stesso, la malattia può divenire un aiuto grandioso.
Perché la malattia rende onesti...!! Nel sintomo patologico noi viviamo chiaramente e visibilmente ciò che nella nostra psiche vogliamo eliminare e reprimere.
La malattia compensa tutte le unilateralità e riporta al centro. Spariscono gli egoismi e le pretese di potere, molte illusioni vengono di colpo distrutte e il destino viene improvvisamente messo in discussione".
...ma questo pezzo lascia troppa roba all'interpretazione.
TUTTO che vuol dire? Cosa c'è nell'uomo oltre l'Io in cui si identifica?
E ancora questo superficiale discorso della malattia e la comprensione dei sintomi per crescere...
Va beh, posso ammettere che nella sofferenza della malattia si abbia tempo di riflettere sulle priorità della vita, ma da qui a desumere una relazione causale fra "lezione da imparare" => "malattia" ce ne vuole eh!
Out of business. |
09/12/2013 16:37 |
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| | | Post: 300 | Registrato il: 08/07/2011 | Sesso: Femminile | Obino | Utente Senior | | OFFLINE |
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ForsakenLinux, 09/12/2013 15:43:
...ma questo pezzo lascia troppa roba all'interpretazione.
TUTTO che vuol dire? Cosa c'è nell'uomo oltre l'Io in cui si identifica?
Cosa c'è oltre l'IO in cui ci si identifica ...?
Ma tutto il lavoro di Freud (come minimo)..???.....tempo perso proprio....
Oltre l'IO in cui ci identifica c'è tutto ciò che si proietta "fuori" perché non "collima" con l'immagine che abbiamo di noi stessi.
lara
[Modificato da l@r@_ 09/12/2013 16:38]
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09/12/2013 17:01 |
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| | | Post: 1.623 | Registrato il: 30/09/2011 | Sesso: Maschile | Obino | Utente Veteran | | OFFLINE |
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Visto che citi Freud...
Da Wikipedia:
L'Es è una struttura totalmente inconscia, che spinge per la soddisfazione delle pulsioni inconsce dell'individuo. Solo attraverso i sogni o le associazioni mentali affiorano i contenuti dell'inconscio, che durante la notte "sfuggono" al controllo delle azioni della coscienza.
Il Super-Io è una struttura quasi del tutto inconscia, costituita dalla rappresentazione psichica delle regole e dei divieti morali della persona. Esso trae origine dall'interiorizzazione delle figure genitoriali durante la prima fase di vita dell'individuo. Tale rappresentazione non corrisponde al genitore reale, ma ad una sua immagine interiorizzata più severa ed autoritaria. Il Super-Io ha il compito di impedire che l'Es soddisfi liberamente le proprie pulsioni.
L'Io è ciò che più si avvicina alla concezione di Sé. È la struttura organizzatrice della personalità e il suo compito principale è quello di fare da mediatore tra le richieste dell'Es e le esigenze della realtà. Inizialmente deve trovare un compromesso tra l'esigenza di soddisfare le pulsioni istintuali dell'Es e le restrizioni della realtà e della società; successivamente, con lo sviluppo del Super-Io, assume il compito di mediatore tra le pulsioni e i divieti imposti da quest'ultimo.
Per assolvere a questi compiti l'Io ha a disposizione dei meccanismi di difesa e la capacità di gestire la realtà attraverso funzioni quali percezione, attenzione, memoria, problem solving e, naturalmente, la coscienza.
Le basi dell'Io vengono a crearsi tramite processi di identificazione con gli oggetti del desiderio dell'Es: quando tale desiderio viene frustrato, l'assimilazione dell'oggetto (per mezzo dell'identificazione) andrà a costituire la base l'Io.
Ok, ora ripeto la domanda: cosa c'è nell'uomo oltre l'Io che, come leggiamo, nasce dall'identificazione con gli oggetti del desiderio dell'Es?
Di cosa stiamo parlando?
Del Super-Io? Dell'Es?
...oppure di una forma di coscienza trascendente? (...non scegliere questa, non scegliere questa, non scegliere questa...)
EDIT: Aspetta, mi viene l'atroce dubbio che l'autore utilizzi in modo improprio il termine "identificarsi." [Modificato da ForsakenLinux 09/12/2013 17:05]
Out of business. |
09/12/2013 17:59 |
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| | | Post: 301 | Registrato il: 08/07/2011 | Sesso: Femminile | Obino | Utente Senior | | OFFLINE |
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@FORS
Fors, caro Fors...ho citato Freud perché mi sembra assodato che ciò che in cui ci identifichiamo, non sia tutto ciò che siamo....c'è dell'altro...cioè tutti i contenuti rimossi, negati, proiettati..(perchè devi scomodare termini che non conosci e nemmeno io bene, e quindi non uso ???).
Per esempio tu così rigoroso, razionale, scientifico è probabile che neghi quella parte di te più "irrazionale" in cui non riesci a identificarti e quindi, per esempio, la devi vivere attraverso gli altri....magari ritieni me irrazionale e misticheggiante ed è così che il cerchio della totalità che sei (che siamo), si chiude
lara
[Modificato da l@r@_ 09/12/2013 18:02] |
09/12/2013 18:08 |
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| | | Post: 1.625 | Registrato il: 30/09/2011 | Sesso: Maschile | Obino | Utente Veteran | | OFFLINE |
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Io razionale e scientifico?
Nononononononono hai sbagliato persona :D
Non nego affatto la mia parte irrazionale, anzi, più che irrazionale direi intuitiva ed emotiva, ma anche per questo non concepisco certe aperture forzate e, permettimi, un po' superficiali che cercano segni e lezioni da imparare ovunque.
Per me l'Universo è neutro, siamo noi che attribuiamo significati alle cose e non viceversa.
Out of business. |
09/12/2013 20:44 |
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| | | Post: 148 | Registrato il: 24/02/2008 | Sesso: Maschile | Obino | Utente Junior | | OFFLINE |
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ForsakenLinux, 09/12/2013 17:01:
Visto che citi Freud...
Da Wikipedia:
Il Super-Io ha il compito di impedire che l'Es soddisfi liberamente le proprie pulsioni.
"
Al contrario ...le modula.
Forse dovevo rispondere al 3d sul "male"
E' l'eterna lotta tra il bene e il male.
Ma la vedete con quel pizzico di cattolicesimo che guasta sempre.
Detta anche "cattiva" inclinazione, lo Yetzer harà, più o meno corrispondente all'"Es" freudiano, è una componente necessaria dell'uomo, quindi non intesa in senso negativo, come nell'accezione cristiana, ma indispensabile per la sopravvivenza (istinto e desiderio di mangiare, bere, accoppiarsi e procreare, provare piacere ecc), sulla quale si deve esercitare l'influenza dello yetzer ha tov , la "buona" inclinazione, il "Super Io" che ne modula le tendenze, ricercando l'equilibrio dell'Io.
E' da qui che è nato Satana dei cattolici. Ritenere sbagliate alcune pulsioni naturali dell'uomo assolutamente necessaria invece per la sua evoluzione..se ben equilibrate, o involuzione viceversa. |
09/12/2013 20:44 |
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| | | Post: 302 | Registrato il: 08/07/2011 | Sesso: Femminile | Obino | Utente Senior | | OFFLINE |
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ForsakenLinux, 09/12/2013 18:08:
Per me l'Universo è neutro, siamo noi che attribuiamo significati alle cose e non viceversa.
Quindi l'IO separato da tutto il resto, attribuisce dei significati a ciò che IO non è.
Ma l'IO senza tutto il resto, a cui attribuire significati, ci sarebbe ??
mah...
lara
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09/12/2013 20:50 |
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| | | Post: 1.626 | Registrato il: 30/09/2011 | Sesso: Maschile | Obino | Utente Veteran | | OFFLINE |
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l@r@_, 09/12/2013 20:44:
Quindi l'IO separato da tutto il resto, attribuisce dei significati a ciò che IO non è.
Ma l'IO senza tutto il resto, a cui attribuire significati, ci sarebbe ??
mah...
lara
Se dico "NO" mi picchi?
Out of business. |
09/12/2013 20:59 |
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| | | Post: 303 | Registrato il: 08/07/2011 | Sesso: Femminile | Obino | Utente Senior | | OFFLINE |
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ForsakenLinux, 09/12/2013 20:50:
Se dico "NO" mi picchi?
Ma cos'è "tutto il resto" se l'IO non c'è ?
Ti prego, non rispondermi....
lara
[Modificato da l@r@_ 09/12/2013 21:00] |
09/12/2013 21:01 |
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| | | Post: 1.627 | Registrato il: 30/09/2011 | Sesso: Maschile | Obino | Utente Veteran | | OFFLINE |
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l@r@_, 09/12/2013 20:59:
Ma cos'è "tutto il resto" se l'IO non c'è ?
Ti prego, non rispondermi....
lara
Se un albero cade nella foresta e nessuno lo sente, fa rumore?
Out of business. |
09/12/2013 21:05 |
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| | | Post: 304 | Registrato il: 08/07/2011 | Sesso: Femminile | Obino | Utente Senior | | OFFLINE |
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ForsakenLinux, 09/12/2013 21:01:
Se un albero cade nella foresta e nessuno lo sente, fa rumore?
Sicuro, sicuro che parliamo della stessa cosa....???!!!
lara
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09/12/2013 21:06 |
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| | | Post: 1.628 | Registrato il: 30/09/2011 | Sesso: Maschile | Obino | Utente Veteran | | OFFLINE |
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Sì, te lo assicuro.
Tu hai chiesto "cosa sarebbe" tutto il resto se non esistesse l'Io, giusto?
Ecco, cosa sarebbe il rumore senza nessuno che lo ascolti?
Out of business. |
09/12/2013 21:15 |
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| | | Post: 305 | Registrato il: 08/07/2011 | Sesso: Femminile | Obino | Utente Senior | | OFFLINE |
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ForsakenLinux, 09/12/2013 21:06:
Sì, te lo assicuro.
Tu hai chiesto "cosa sarebbe" tutto il resto se non esistesse l'Io, giusto?
Ecco, cosa sarebbe il rumore senza nessuno che lo ascolti?
Fors...non ci capiamo.
Me ne farò una ragione...
lara
[Modificato da l@r@_ 09/12/2013 21:15] |
09/12/2013 21:33 |
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| | | Post: 1.629 | Registrato il: 30/09/2011 | Sesso: Maschile | Obino | Utente Veteran | | OFFLINE |
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Uffa. S'è così tu nemmeno t'impegni eh.
Out of business. |
09/12/2013 22:32 |
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| | | Post: 6.693 | Registrato il: 07/03/2006 | Età: 46 | Sesso: Femminile | Astral + | Utente Master | | OFFLINE |
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Secondo me così vi perdete il punto del discorso.. Mah!
(Devo capire dove c'è scritto nel mio tema natale che sono negata per i filosofeggiamenti ma che trovo il bandolo nella matessa sempre e comunque nella pratica concretissima!)
Ma dai, davvero in questo forum c'è ancora qualcuno che pensa che le malattie siano completamente slegate dalle questioni interiori?
Ma dite sul serio?
E io che credevo che fosse così..ovvio!!
Ma come si può cercare i viaggi astrali senza mai essersi soffermati almeno una volta su questo punto??!
Dai, va beh...non è che voglio fare la presuntuosa, però sul serio pensavo che per natura, chi è qui, fosse più portato a integrare il dentro con il fuori!
Poi vi racconto due cosette.. [Modificato da Alfea77 09/12/2013 22:34] |
09/12/2013 22:36 |
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| | | Post: 306 | Registrato il: 08/07/2011 | Sesso: Femminile | Obino | Utente Senior | | OFFLINE |
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Alfea77, 09/12/2013 22:32:
Ma dai, davvero in questo forum c'è ancora qualcuno che pensa che le malattie siano completamente slegate dalle questioni interiori?
Ma dite sul serio?
E io che credevo che fosse così..ovvio!!
Ma come si può cercare i viaggi astrali senza mai essersi soffermati almeno una volta su questo punto??!
Dai, va beh...non è che voglio fare la presuntuosa, però sul serio pensavo che per natura, chi è qui, fosse più portato a integrare il dentro con il fuori!
P.
Giuro, giuro, giuro che ho pensato la stessa cosa, ma non osavo dirlo....
lara
[Modificato da l@r@_ 09/12/2013 22:37] |
09/12/2013 22:41 |
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| | | Post: 6.695 | Registrato il: 07/03/2006 | Età: 46 | Sesso: Femminile | Astral + | Utente Master | | OFFLINE |
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Ma appunto! Cazzarola!
Quel libro che hai citato Lara, "Ogni sintomo un messaggio"..
Ogni volta che lo vedo in una libreria vado a darci una sbirciata se ho qualcosa che voglio "tradurre"!
Alla fine non l'ho mai comprato perché lo trovo troppo semplicistico, anche se in alcuni casi potrebbe aiutare.
Credo che la ricerca della causa delle malattie sia un percorso davvero complesso che ognuno dovrebbe fare da se attraverso un'introspezione profonda. |
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