Prendo questa simpatica provocazione di moog per aggiungere un'altra cosa.
Non è rivolta a nessuno del forum in particolare: è solo un'osservazione generale.
Mi è capitato molte volte di sentire gente (tipicamente appartenente ad una delle due seguenti categorie: gente della strada o studenti, ma anche laureati, in filosofia) usare nozioni scientifiche per argomentare le proprie speculazione.
Non che io ritenga l'operazione illecita di per se. Ma quasi sempre viene fatta malissimo, appiccicando la teoria scientifica, o il singolo enunciato (teorema), con la forza e "mezzi illeciti" pur di farlo incastrare nel discorso (un po' come Homer che usava le forbici per sagomare un tassello di un puzzle per farlo entrare dove gli serviva).
Gli errori che si commettono sono tipicamente uno dei seguenti due:
1) si sbaglia la definizione; o meglio, si riporta il termine usato per una definizione tecnica (quindi con un ben specifico e particolare significato) al significato che la stessa parola ha nella lingua parlata di tutti i giorni. In questa categoria rientrano l'esempio riportato da moog sull'
indeterminazione, oppure l'uso improprio che si fa di quello di
relatività, o anche il semplice uso del concetto di
vero.
2) oppure, si applica a macchinetta l'asserzione finale del teorema dimenticandosi della parte più importante di esso: le IPOTESI!
In questo caso rientra ugualmente anche il caso dell'indeterminazione sopra citato, oppure mi è capitato di sentir applicare a qualsiasi cosa i teoremi di indecidibilità di Godel (per chi sa cosa sono); e così via...
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