Probabilmente in questa discussione mi è sfuggito qualcosa (la parte privata che non ho letto).
Non ho voglia di intervenire sulla questione della coscienza collettiva, non perchè non mi interessi, ma perchè proprio non riesco a capire il senso che possa avere il tirare la meccanica quantistica per la giacchetta con l'intento di spiegare ogni "questione paranormale" o "spirituale". Io sono anche convinto che tante cose oggi considerate tali saranno spiegate dalla scienza, ma non mi piace l'approccio di appiccicare una teoria al fenomeno (magari fra 100 anni si scoprirà che con i fenomeni paranormali la MQ non ci ha nulla a che fare così come non ci ha nulla a che fare la fisica newtoniana).
Detto questo vorrei fare solo un paio di precisazioni:
una a giano: non è che Einstein detestasse la MQ; semplicemente considerava la teoria formalizzata nelle scuole di Copenaghen e Gottinga incompleta, e riteneva necessario un completamento causale della teoria (da qui la frase che tu hai citato)
a Maila:
L'unico motivo per cui scienza classica e quantistica non si incontrano è solo perchè la prima ha la presunzione di delimitare la realtà entro i confini dei suoi limiti,rifiutando tutto ciò che si oppone ad essi e accettando solo ciò che rientra nei suoi percorsi logici.
ma veramente, e potrei sbagliarmi, mi pare che la MQ faccia lo stesso. Il fatto che poi i "processi logici" della MQ siano di tipo probabilistico più che deterministico è un altro discorso.
In ogni caso la scienza non potrebbe operare diversamente.
Se il metodo scientifico non vi soddisfa, o ritenete non sia l'unico metodo degno di ascolto e capaci di raggiungere delle "verità", più che legittimo; ma non cercate di portare la scienza fuori dai suoi binari: diverrebbe un'altra cosa...
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