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Che c'entrano i quanti? Ovvero: teoria e pratica di una teoria..

Ultimo Aggiornamento: 26/09/2011 08:33
20/09/2011 18:11
 
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Perchè una teoria della fisica microscopica dovrebbe essere applicata alla realtà?
Come già abbozzato in una discussione privata, mi piacerebbe capire un punto di vista che mi sembra piuttosto in voga...la meccanica quantistica applicata alla vita reale.
Perchè? Che senso ha applicare una teoria della fisica (volta a completare la teoria della relatività su scala infinitesimale) su scala macroscopica, ed addirittura alla vita di tutti i giorni?


20/09/2011 18:23
 
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Maila scrisse:

(...) per capirne l'origine devi andare a ritroso fin al suo elementi primario.
Prendi un fiore.
Puoi misurarne il peso,la dimensione,la consistenza etc,etc.
Ma per capire come si è creato è dal seme che devi partire.
Anche il seme,può essere misurato e calcolato...è vero.
Ma prima del seme?cosa c'èra?
La scienza è qui che si ferma.In questo ciclo continuo...senza capo nè coda.Il ciclo della vita.
Ma alcuni scienziati non si son voluti fermare alla comprensione del ciclo vitale,perchè mirano a comprendere qualcosa che invece non è misurabile con alcuno strumento.
Ovvero...la fonte della vita stessa.Detto in altri termini,l'energia vitale.
L'unico motivo per cui scienza classica e quantistica non si incontrano è solo perchè la prima ha la presunzione di delimitare la realtà entro i confini dei suoi limiti,rifiutando tutto ciò che si oppone ad essi e accettando solo ciò che rientra nei suoi percorsi logici.
Non dico che sia sbagliato a priori,anzi è il contrappeso che porta all'equilibrio,ma per capire l'imponderabile e renderlo ponderabile,occorrono menti che abbiano il coraggio di guardare oltre e di mettere in discussione tutto,persino ciò che era certo.
D'altronde,la terra non è mica piatta.No?
Eppure povero pazzo il primo che se ne accorse,senza poterlo mai dimostrare...o ,detto impropriamente,"misurare"...



Ho da fare un appunto: la fisica CONTIENE al suo interno la branca della fisica quantistica, è pienamente riconosciuta, anzi su di essa si fonda buona parte della fisica del XX secolo. Anche se Einstein la pensava diversamente, la detestava, pensando che "Dio non gioca coi dadi"!
Detto questo, non credo che la scienza attuale si fermi...anzi, il suo scopo è quello di riconoscere OGNI fenomeno...e ci sta riuscendo perfettamente, mi sembra, trasferendo le conoscenze acquisite in tecnologia. Anche nel campo della vita piano piano le conoscenze si stanno trasformando in "tecnologia della vita"...da Dolly agli OGM, e stanno smantellando, così parrebbe, la sacralità della vita stessa, rendendola una mera questione di "numeri"..una questione complicata, certo, meravigliosamente difficile, ma perfettamente riproducibile e riconducibile ad una sequenza di eventi riproducibili volendo in maniera "industriale". L'anima diventa qualcosa di superfluo, non necessario. Così come la presenza di Dio. Nella Mteoria, la possibilità degli infiniti multiuniversi con creazione ciclica, continua ed eterna rende la figura del creatore assolutamente superflua. La scinza, in pratica, tende a spostare la spiritualità dell'uomo da "realtà" a "fantasia umana".
E' per questo che mi chiedo come possa la scienza dare una mano a comprendere la spiritualità dell'uomo...
[Modificato da giano76 20/09/2011 18:25]
20/09/2011 18:24
 
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giano...mi pare ovvio.
perché la fisica quantistica è parte della fisica tradizionale.
ora non vorrei che prendessi questo mio messaggio come qualcosa che non è, non sto parlando di the secret e non sto parlando di magia (guarda!un fotone che si comporta da particella o da onda a seconda di come lo voglio vedere io!), ma solo di quello che è.
la teoria dei quanti è solo una parte della fisica (quella microscopica), diciamo che non si conosce il confine tra questa e la fisica classica, come del resto non si conosce il confine tra la fisica classica e la fisica del cosmo (che ha delle leggi diverse ma ben definite).
quindi, che senso ha?
l'unico possibile.
tra l'altro c'è anche da dire che non è l'unica teoria possibile sulla fisica microscopica in quanto anche la teoria delle stringhe la dice lunga e sembra possa legare il macro ed il micro (ma non è il mio campo e quindi mi limito a lanciare un sasso che non saprei motivare più di così).
[Modificato da andrea997 20/09/2011 18:25]


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20/09/2011 18:35
 
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Re:
andrea997, 20/09/2011 18.24:

giano...mi pare ovvio.
perché la fisica quantistica è parte della fisica tradizionale.
ora non vorrei che prendessi questo mio messaggio come qualcosa che non è, non sto parlando di the secret e non sto parlando di magia (guarda!un fotone che si comporta da particella o da onda a seconda di come lo voglio vedere io!), ma solo di quello che è.
la teoria dei quanti è solo una parte della fisica (quella microscopica), diciamo che non si conosce il confine tra questa e la fisica classica, come del resto non si conosce il confine tra la fisica classica e la fisica del cosmo (che ha delle leggi diverse ma ben definite).
quindi, che senso ha?
l'unico possibile.
tra l'altro c'è anche da dire che non è l'unica teoria possibile sulla fisica microscopica in quanto anche la teoria delle stringhe la dice lunga e sembra possa legare il macro ed il micro (ma non è il mio campo e quindi mi limito a lanciare un sasso che non saprei motivare più di così).


Andrea, forse mi sono spiegato male: ho visto un documentario, e mi è stato consigliato di leggere/vedere teorie che legano la meccanica quantistica alla realtà umana. Non avendo alcuna conoscenza di tali teorie (ho visto solo un film, ma mi ha lasciato un po' perplesso), volevo capirne di più. Mi sembra che si ipotizzi di ampliare lo spettro di influenza della meccanica quantistica alle realtà macroscopiche, rendendola per così dire "incerte": la mia realtà è incerta, e diviene certa soltanto riconoscendola tale. Sbaglio? Qualcuno può illuminarmi?
20/09/2011 18:35
 
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Beh, personalmente ho apprezzato molto il pensiero che Dio stesso possa essere in realtà la nostra coscienza collettiva nella forma di energia in stato vibrazionale (cioè l'insieme delle stringhe nel multiverso). Così noi stessi saremmo parte di Dio e non sue creature. Se poi è vera l'ipotesi che anche nel macroscopico si possono avere effetti della fisica quantistica... allora la realtà, in misura minore che in astrale, potrebbe essere modificata/plasmata dai nostri pensieri (come del resto afferma la PNL).

Il problema che tutto rimane congettura, secondo me, fino a quando non si avrà la dimostrazione scientifica che l'astrale esiste non solo nella nostra mente.
[Modificato da Garrick79 20/09/2011 18:37]


Quando hai la gioia nel cuor tu ti senti sollevar
e se il mondo coi suoi guai alle spalle lascerai
le nubi puoi varcar... puoi volar, puoi volar, puoi volar.
20/09/2011 18:55
 
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Re:
Garrick79, 20/09/2011 18.35:

Beh, personalmente ho apprezzato molto il pensiero che Dio stesso possa essere in realtà la nostra coscienza collettiva nella forma di energia in stato vibrazionale (cioè l'insieme delle stringhe nel multiverso). Così noi stessi saremmo parte di Dio e non sue creature.


Piace molto anche a me! Ma che senso avrebbe, allora, Dio? Non è più creatore. E' una forma di "intelligenza collettiva"...avrebbe senso? La mettiamo così soltanto perchè non abbiamo più un ruolo da affibbiargli? Se Dio non crea più...che funzione gli diamo??? Diventa non più necessario! Diventa un accessorio, un contorno, a cui siamo affezionati, per carità, ma dove dobbiamo ricollocarlo? E soprattutto..perchè?


Se poi è vera l'ipotesi che anche nel macroscopico si possono avere effetti della fisica quantistica... allora la realtà, in misura minore che in astrale, potrebbe essere modificata/plasmata dai nostri pensieri (come del resto afferma la PNL).


E' vero, potrebbe essere plasmata..ma non v'è prova che si riesca a plasmare. Nessuna prova. Da questo intuisco non sia possibile plasmare l'energia e la materia a proprio piacimento (con la forza del pensiero - che forza?)Io riesco a plasmare i miei pensieri, i miei sogni...già non riesco a plasmare gli ambienti in "astrale". In realtà per plasmare l'ambiente circostante occorre energia, e le leggi della fisica classica hanno già descritto perfettamente il mondo, non se ne esce...(ehm..cos'è la PNL?)


Il problema che tutto rimane congettura, secondo me, fino a quando non si avrà la dimostrazione scientifica che l'astrale esiste non solo nella nostra mente.


Secondo te sarà possibile mai dimostrarlo scientificamente?
20/09/2011 19:03
 
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Re: Re:
giano76, 20/09/2011 18.35:


Mi sembra che si ipotizzi di ampliare lo spettro di influenza della meccanica quantistica alle realtà macroscopiche, rendendola per così dire "incerte": la mia realtà è incerta, e diviene certa soltanto riconoscendola tale. Sbaglio? Qualcuno può illuminarmi?



ecco, ora non ti ho capito.
io non ho parlato di "realtà" anche perché non staremmo più parlando di fisica quantistica ma di filosofa (e da qui mi allaccio anche al discorso di Garrik su dio ecc.).
ovviamente se vuoi riportare il discorso su noi, sull'essere umano e la sua esperienza mi viene da farti un esempio di "dimensioni" (e poi dicono che non contano) e di "tempo".
in scala microscopica il tempo è accelerato e la realtà che ne deriva sarà sicuramente differente da quella che puoi misurare nella nostra dimensione umana, così come per quella cosmica.
c'è relazione fra le 3 leggi (che poi è solo una) ma non è misurabile nello stesso istante, credo che si chiami qualcosa come indeterminazione o una roba simile.
quindi, per il mio punto di vista, la realtà è certa per la misura che se ne può dedurre, oppure, non ho capito una ceppa e sto sparando frasi a caso. (e questa si chiama relatività...)


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20/09/2011 19:14
 
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Re: Re: Re:
andrea997, 20/09/2011 19.03:



ecco, ora non ti ho capito.
io non ho parlato di "realtà" anche perché non staremmo più parlando di fisica quantistica ma di filosofa (e da qui mi allaccio anche al discorso di Garrik su dio ecc.).
ovviamente se vuoi riportare il discorso su noi, sull'essere umano e la sua esperienza mi viene da farti un esempio di "dimensioni" (e poi dicono che non contano) e di "tempo".
in scala microscopica il tempo è accelerato e la realtà che ne deriva sarà sicuramente differente da quella che puoi misurare nella nostra dimensione umana, così come per quella cosmica.
c'è relazione fra le 3 leggi (che poi è solo una) ma non è misurabile nello stesso istante, credo che si chiami qualcosa come indeterminazione o una roba simile.
quindi, per il mio punto di vista, la realtà è certa per la misura che se ne può dedurre, oppure, non ho capito una ceppa e sto sparando frasi a caso. (e questa si chiama relatività...)



:) Eh..ci riprovo...
- Come nella meccanica quantistica c'è il principio di indeterminazione, nella vita di un singolo essere umano c'è lo stesso principio.
Io non sono, sono solo la proiezione di un io possibile (o roba simile) e c'è di mezzo una sorta di coscienza creatrice del tutto...una specie di coscienza collettiva in grado di modificarsi a seconda delle volontà (credo di aver intuito così la questione che mi veniva posta...ma più cerco di capire e più fraintendo, mi sa..)
Che ho scritto? QUALCUNO MI AIUTI!! [SM=x431219]


20/09/2011 19:28
 
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allora ti parti dall'assunto che:
esisti tu, esiste una coscienza collettiva creatrice (diciamo Dio?) e che l'indeterminazione sia data dal principio stesso della meccanica quantistica.
quindi il tuo concetto è:
se nella meccanica quantistica esistono universi paralleli per ogni possibilità, anche io esisto in tante possibilità quante ne esistono negli infiniti universi possibili.
si...e no!
(sempre che io abbia colpito nel segno visto che mi sto perdendo).
ma se ho capito bene, ti cito il paradosso del gatto di schroedinger (tanto caro agli studiosi di fisica, ottica e meccanica quantistica).
il paradosso dice che se si prende un gatto, lo si infila in una scatola e poi si spara un fotone contro una fialetta di veleno che è contenuta in quella scatola, per il principio di indeterminazione del fotone (che si può comportare sia da onda [e quindi non rompere la fialetta] sia da particella [e quindi rompere la fialetta] nello stesso istante, in quella scatola coesisteranno un gatto morto avvelenato ed un gatto vivo!
tutto questo verrà risolto solo aprendo la scatola e quindi "osservando".
da qui il mio pippone precedente.
ciao!


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20/09/2011 19:38
 
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Giano,
abbiamo discusso un po' di queste cose,ma vorrei vedere una mente curiosa e attiva come la tua,imbarcarsi in acque ben più profonde di quelle dove galleggia quel video/documentario che hai visto.
Quello sai benissimo cos'è(esattamente come lo hai definito tu privatamente.)Serviva giusto per darti una vaga idea.
Vorrei che tu approfondissi,non perchè sono certa che sia la direzione giusta,nè perchè voglio indirizzartici.Solo per godermi lo scenario dei tuoi perchè e dei tuoi per come...(inteso in senso assolutamente positivo e nella migliore delle interpretazioni e senza alcun tono ironico).

[Modificato da Maila1 20/09/2011 19:41]
21/09/2011 00:08
 
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Probabilmente in questa discussione mi è sfuggito qualcosa (la parte privata che non ho letto).
Non ho voglia di intervenire sulla questione della coscienza collettiva, non perchè non mi interessi, ma perchè proprio non riesco a capire il senso che possa avere il tirare la meccanica quantistica per la giacchetta con l'intento di spiegare ogni "questione paranormale" o "spirituale". Io sono anche convinto che tante cose oggi considerate tali saranno spiegate dalla scienza, ma non mi piace l'approccio di appiccicare una teoria al fenomeno (magari fra 100 anni si scoprirà che con i fenomeni paranormali la MQ non ci ha nulla a che fare così come non ci ha nulla a che fare la fisica newtoniana).

Detto questo vorrei fare solo un paio di precisazioni:
una a giano: non è che Einstein detestasse la MQ; semplicemente considerava la teoria formalizzata nelle scuole di Copenaghen e Gottinga incompleta, e riteneva necessario un completamento causale della teoria (da qui la frase che tu hai citato)

a Maila:

L'unico motivo per cui scienza classica e quantistica non si incontrano è solo perchè la prima ha la presunzione di delimitare la realtà entro i confini dei suoi limiti,rifiutando tutto ciò che si oppone ad essi e accettando solo ciò che rientra nei suoi percorsi logici.


ma veramente, e potrei sbagliarmi, mi pare che la MQ faccia lo stesso. Il fatto che poi i "processi logici" della MQ siano di tipo probabilistico più che deterministico è un altro discorso.
In ogni caso la scienza non potrebbe operare diversamente.
Se il metodo scientifico non vi soddisfa, o ritenete non sia l'unico metodo degno di ascolto e capaci di raggiungere delle "verità", più che legittimo; ma non cercate di portare la scienza fuori dai suoi binari: diverrebbe un'altra cosa...




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Re: Re: Re: Re:
giano76, 20/09/2011 19.14:


- Come nella meccanica quantistica c'è il principio di indeterminazione, nella vita di un singolo essere umano c'è lo stesso principio.





Cioè, vuoi dire che non si può determinare mediante osservazione contemporaneamente la posizione e la quantità di moto di un essere umano?












Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend

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Prendo questa simpatica provocazione di moog per aggiungere un'altra cosa.
Non è rivolta a nessuno del forum in particolare: è solo un'osservazione generale.
Mi è capitato molte volte di sentire gente (tipicamente appartenente ad una delle due seguenti categorie: gente della strada o studenti, ma anche laureati, in filosofia) usare nozioni scientifiche per argomentare le proprie speculazione.
Non che io ritenga l'operazione illecita di per se. Ma quasi sempre viene fatta malissimo, appiccicando la teoria scientifica, o il singolo enunciato (teorema), con la forza e "mezzi illeciti" pur di farlo incastrare nel discorso (un po' come Homer che usava le forbici per sagomare un tassello di un puzzle per farlo entrare dove gli serviva).
Gli errori che si commettono sono tipicamente uno dei seguenti due:
1) si sbaglia la definizione; o meglio, si riporta il termine usato per una definizione tecnica (quindi con un ben specifico e particolare significato) al significato che la stessa parola ha nella lingua parlata di tutti i giorni. In questa categoria rientrano l'esempio riportato da moog sull' indeterminazione, oppure l'uso improprio che si fa di quello di relatività, o anche il semplice uso del concetto di vero.
2) oppure, si applica a macchinetta l'asserzione finale del teorema dimenticandosi della parte più importante di esso: le IPOTESI!
In questo caso rientra ugualmente anche il caso dell'indeterminazione sopra citato, oppure mi è capitato di sentir applicare a qualsiasi cosa i teoremi di indecidibilità di Godel (per chi sa cosa sono); e così via...




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[Modificato da andrea997 21/09/2011 11:18]


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Re:
andrea997, 21/09/2011 11.17:

sei abrasivo...
([SM=x431243])




Ma dici a me? [SM=x431237]

Nel caso, pur ammettendo possa essere così in generale, non capisco perchè lo sarei stato in questo caso...




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21/09/2011 13:22
 
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Re:
Platone84, 21/09/2011 00.08:



a Maila:

L'unico motivo per cui scienza classica e quantistica non si incontrano è solo perchè la prima ha la presunzione di delimitare la realtà entro i confini dei suoi limiti,rifiutando tutto ciò che si oppone ad essi e accettando solo ciò che rientra nei suoi percorsi logici.


ma veramente, e potrei sbagliarmi, mi pare che la MQ faccia lo stesso. Il fatto che poi i "processi logici" della MQ siano di tipo probabilistico più che deterministico è un altro discorso.
In ogni caso la scienza non potrebbe operare diversamente.
Se il metodo scientifico non vi soddisfa, o ritenete non sia l'unico metodo degno di ascolto e capaci di raggiungere delle "verità", più che legittimo; ma non cercate di portare la scienza fuori dai suoi binari: diverrebbe un'altra cosa...




Sì,Plato,quella che hai letto è porzione di un paio di mail private tra me e Giano ed era in risposta ad una precisa considerazione.
Comunque sia parlavo dei loro approcci differenti ai vari fenomeni e del motivo per cui all'oggi non viaggiano all'unisono(che poi non è sempre così(ma dovrei tirar fuori nomi,episodi e i vari Award assegnati dalla scienza agli scienziati che solo pochi anni prima avevano definito "pazzi").
Il metodo scientifico può andare benissimo,ma ha i suoi limiti portati dal suo steso approccio(guai però se non fosse così...staremmo ancora a credere che il fulmine è la manifestazione dell'ira divina).Molti dei limiti scientifici, sin dalla notte dei tempi,sono stati oltrepassati grazie a qualche pazzo che è uscito fuori proprio da quei binari magari avendo come base di studio solo la semplice osservazione comportamentale del fenomeno.
Però ci tengo a quotare anche questa parte del mio discorso e che seguiva quella che hai riportato:
"Non dico che sia sbagliato a priori,anzi è il contrappeso che porta all'equilibrio".


[Modificato da Maila1 21/09/2011 13:43]
21/09/2011 13:42
 
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Maila, preso per buono che il tuo discorso era estrapolato e quindi incompleto, se non ho quotato la frase che hai messo in grassetto e semplicemente non perchè io l'abbia ignorata, ma semplicemente perchè, a mio avviso, quella precisazione non toccava in nulla il fatto secondo me errato che la MQ non pretende di delimitare la realtà entro i suoi confini logici.

Sul fatto che il metodo scientifico abbia i suoi limiti d'accordo, sul fatto che non sia l'unico metodo che posso portare al raggiungimento di una qualceh "verità" l'avevo già detto io... ma attenzione, perchè lo "scienziato pazzo" che "oltrepassa i limiti", in realtà ha il coraggio di oltrepassare "solo" (si fa per dire) i limiti della teoria scientifica corrente, e non i limiti del metodo scientifico stesso... o almeno non del metodo scientifico privo di un protocollo stretto.
Se credi che non sia così, portami un esempio... può essere che ignori questi fatti...




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21/09/2011 14:27
 
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Premettendo che (vista la foto!) non mi permetterei mai di contraddire Maila (aiut)...
Mi sembra che Platone abbia centrato il problema: qui si "sfruttano" teorie ben delineate ed applicate concretamente mediante formule ecc, e comunque verificabili e verificate sperimentalmente, a cose che nulla c'entrano.
Il mio cruccio è capire questa visione...se c'è una sorta di teoria, se si tratti di una similitudine ecc..
E poi: parliamo di scienza che si contrappone a? Cosa? Maila, quando parli di contrapposizione...c'è la scienza...ma dall'altra parte cosa c'è? Che nome gli diamo?

Ad esempio, cito qui (del tutto impropriamente) l'11/9 e le teorie cospirative. Da una parte c'è una ricostruzione degli eventi, dall'altra cosa c'è? C'è un'altra ricostruzione? Io ci vedo solo tentativi di smantellare una teoria più o meno solida...

Forse è proprio questo il nocciolo della questione; ed è per questo che mi piacerebbe capire l'altra visione del mondo. Io penso (e mi piacerebbe essere smentito) che sia errato "impadronirsi" di porzioni di teorie applicandole a qualcosa che non rientra nella branca medesima, anzi, a qualcosa di non meglio definito, che non posso neanche nominare poichè...non so dargli un nome!

@ mistermoog: E' vero! Me l'ha detto mio cuggino...che sstoria!
21/09/2011 14:55
 
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giano scusa ma ora mi pare che tu stia parlando di tutt'altro.

strage dell'11/9 - contro - teorie cospirative.
fisica quantistica - contro - (...).

a meno che tu non abbia sostituito i puntino con fenomeni da baraccone come the secret e similari, io non sto capendo la domanda.

cos'è che centra questo tuo ultimo post, col primo?

(a volte so' veramente rincoglionito)


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21/09/2011 15:01
 
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Da un lato c'è l scienza classica e dall'altro quella che chiamerei fisica moderna.
La scienza classica non è ancora riuscita a dare spiegazioni accettabili al "Perchè" di alcuni dei fenomeni dirigendosi(e limitandosi) ad approfondirne il "Come" per poterne così gestire il più possibile le conseguenze pratiche e concrete.Questo focalizzarsi unicamente sui fenomeni manifesti(tautologia,fenomeni manifesti...bleah) ha creato una voragine di domande aperte e questioni irrisolte.
La fisica moderna con i suoi modelli di realtà tenta di spingersi verso il perchè e, a mio avviso,potrebbe far luce sulle zone d’ombra di determinati fenomeni.
Ragazzi ma quando parlate di appropriazione di porzione di teorie parlate di "The secret"?Oppure del video di "Want the Bleep do we KnoW"?(il libro è più simpatico).
Se è così avete ragione.Giano lo sai,e sai che ti ho anche detto che sono storielle date in pasto alla massa(ma non è sempre negativo.Io ho imparato l'anatomia grazie ad un cartone animato....ehm...vabbè non solo grazie a questo!)
Non state parlando della fisica quantistica,giusto?
Giano andiamo alla tua domanda del primo post:Perchè una teoria della fisica microscopica dovrebbe essere applicata alla realtà?
Il perchè è semplice.
Quando a seguito di studi sulle microparticelle ti accorgi che si comportano seguendo il principio della non località devi per forza di cose trovare un modello di realtà compatibile, in grado di risolvere il problema di come
possa una particella alterare istantaneamente lo stato di un’altra, considerando che la velocità della luce è considerata "una costante universale".

[Modificato da Maila1 21/09/2011 15:27]
21/09/2011 15:15
 
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Giano, tuo cugino ha ragione, ma in parte. Solo parte di ciò che proviene da un essere umano è impossibile da rilevare nelle due caratteristiche sopraccitate contestualmente alla stessa osservazione. Ricordo ancora l'equipe scientifica attonita di fronte a una mia emissione di gas che per le caratteristiche di imprevedibilità all'atto della misurazione definì (cit.) "qualcosa di magico e spirituale al contempo". Gli stessi componenti dell'equipe si scannarono poco dopo nel tentativo di trovare una visione comune circa il fatto che se l'"emissione" non fosse stata osservata non si sarebbe certo sentita. Al contrario di quanto afferma invece la prof.ssa Maria Chefet.
[Modificato da mistermoog 21/09/2011 15:17]










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
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21/09/2011 16:14
 
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Re:
mistermoog, 21/09/2011 15.15:

Giano, tuo cugino ha ragione, ma in parte. Solo parte di ciò che proviene da un essere umano è impossibile da rilevare nelle due caratteristiche sopraccitate contestualmente alla stessa osservazione. Ricordo ancora l'equipe scientifica attonita di fronte a una mia emissione di gas che per le caratteristiche di imprevedibilità all'atto della misurazione definì (cit.) "qualcosa di magico e spirituale al contempo". Gli stessi componenti dell'equipe si scannarono poco dopo nel tentativo di trovare una visione comune circa il fatto che se l'"emissione" non fosse stata osservata non si sarebbe certo sentita. Al contrario di quanto afferma invece la prof.ssa Maria Chefet.


Certo, tutto ciò è illuminante, come affermava Phil Delaluch, e anche Philip De L'alta Tension.

Per aumentare l'entropia della discussione aggiungo che un minuto fa ho parlato con un laureando in fisica (questa volta non scherzo), il quale mi ha rivelato che al CERN sono piuttosto preoccupati. L'acceleratore NON sta dando le risposte sperate, e le ultime teorie ne uscirebbero un po' (tanto) compromesse..ci capisco davvero poco, ma (a quel che ho capito) sia il bosone di higgs che le eventuali dimensioni parallele arrotolate non si riescono a trovare..

21/09/2011 16:16
 
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Re:
Maila1, 21/09/2011 15.01:


La scienza classica non è ancora riuscita a dare spiegazioni accettabili al "Perchè" di alcuni dei fenomeni dirigendosi(e limitandosi) ad approfondirne il "Come" per poterne così gestire il più possibile le conseguenze pratiche e concrete.Questo focalizzarsi unicamente sui fenomeni manifesti(tautologia,fenomeni manifesti...bleah) ha creato una voragine di domande aperte e questioni irrisolte.
La fisica moderna con i suoi modelli di realtà tenta di spingersi verso il perchè e, a mio avviso,potrebbe far luce sulle zone d’ombra di determinati fenomeni.




Forse è una semplice questione di linguaggio, ma io la vedo proprio al contrario!
Intanto la "scienza classica" (che poi non è che è un'altra scienza, è solo un nome di comodo per indicare gli sviluppi della fisica negli anni a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento) aveva a mio avviso molte più pretese di descrivere realmente la realtà così com'è. La fisica newtoniana aveva la pretesa di assoluta completezza (almeno a livello teorico) e di essere una perfetta descrizione di un reale oggettivo. Forse solo la termodinamica classica era consapevole di modellizzare le caratteristiche medie di un sistema.
La MQ nella sua versione ufficiale (quella accademica per intenderci) rinuncia completamente ad una comprensione ontologica del reale e si limita a valutare solamente gli "aspetti misurabili".

La domanda "perchè" è inestirpabile dalla scienza. Ma andando a guardare bene, ci si è scesi più a compromessi con la MQ che non con la fisica classica. Il fatto che la fisica classica non riusciva a dare tutti i perchè (non credo mai nessuna teoria sarà in grado di farlo) non voleva dire che rinunciava a priori a quella conoscenza; mentre la MQ ufficiale alla domanda "perchè un elettrone eccitato di comporta in un modo piuttosto che in un altro?" risponde: boh! E non un "boh" nel senso "non lo sappiamo", ma un "boh" nel senso "non possiamo strutturalmente saperlo"!




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21/09/2011 17:45
 
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Re: Re:
@ platone
Ti vedo solido e competente riguardo l'argomento...sto finendo di leggere La trama del Cosmo di Brian Greene, ed in effetti alla fine si spinge ad affermare che, a proposito delle ultime teorie, si tratta di "speculazioni"..sono praticamente indimostrabili..parlandone anche con l'amico fisico (in divenire), mi parla di equazioni oltre il confine della difficoltà che si autosostengono e si sviluppano quasi per conto proprio, rimanendo assolutamente fuori dal limite dello sperimentabile, e di cui pochissimi riescono ad avere la visione d'insieme.
A quel livello si tratta quasi di "fede"...
Se le ultime voci di corridoio fossero vere, cioè nessuna delle previsioni teoriche si avverasse all'interno dell'acceleratore, 30 anni di ricerche sarebbero da buttare nel cestino, tra lacrime e stridor di denti di generazioni di scienziati...
Qual è allora il limite della scienza? Perchè porsi la domanda "cosa c'era prima del big bang" se si sa già in partenza che le sue condizioni iniziali rimangono al di fuori della nostra portata? Non sarà un'atto di superbia, o una voglia iconoclasta di "distruggere Dio" e liberarsi di una figura scomoda con la teoria del multiuniverso?
Se cade la M-teoria sarà un colpo micidiale...bisognerà ricominciare a ripensare l'universo ripartendo dagli anni '80..

@andrea: Abbi pazienza, a volte le idee superano la velocità delle dita sulla tastiera. Il mio era solo uno stupido esempio, che mi sarà uscito estemporaneo e male, per dire che per contrapporre una teoria ad un'altra, bisogna essere in presenza di due teorie!
E come nel caso degli attacchi del 9/11 c'è una teoria da una parte e un blob informe cospirativo dall'altra, così mi sembra per la "scienza" come convenzionalmente riconosciuta: da una parte qualcosa di concreto, funzionale e dimostrato, dall'altra un blob di teorie fumose, che spesso traggono spunto "dall'altra parte" applicandone i concetti come meglio credono.
Ecco, io credo, allo stato attuale, che le cose debbano rimanere su binari diversi. Finchè non ci sarà un riconoscimento di eventi ed avvenimenti come l'obe, l'aldilà ecc.. è inutile aggrapparsi a teorie che con questi c'entrano poco o niente.

@ mistermoog ...quindi? Qui attendiamo....
[Modificato da giano76 21/09/2011 17:45]
21/09/2011 18:35
 
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Platone la vediamo in maniera diametralmente opposta.
Ma che più opposta non si può.

Giano distruggere Dio?
Per la scienza DIO non è un fenomeno.
Non esiste.Non c'è.
Nada.Distruggere cosa?Qualcosa che di per sè è giù nulla.

E comunque ci trovo molto più Dio dentro il "popolo" dei quanti,se dobbiamo dirla tutta.
[Modificato da Maila1 21/09/2011 18:37]
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