08/08/2011 21:00 |
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| | | Post: 20 | Registrato il: 08/07/2011 | Sesso: Femminile | Obino | Utente Junior | | OFFLINE |
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Fritto Mistico, 08/08/2011 19.49:
Hai risposto a questa?
Fritto Mistico, 08/08/2011 15.23:
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Qual è la tua esperienza?
La mia esperienza è quella di cui stiamo parlando...
ciao lara |
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08/08/2011 22:24 |
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| | | Post: 7 | Registrato il: 03/08/2011 | Età: 27 | Sesso: Maschile | Obino | Utente Junior | | OFFLINE |
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non ci ho capito nulla...
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09/08/2011 01:02 |
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| | | Post: 1.429 | Registrato il: 16/11/2007 | Sesso: Femminile | Astral | Utente Veteran | "viaggiatrice marziale" | | OFFLINE |
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non credo di poter riuscire ad addentrarmi profondamente su tutte le botte e risposte di questo topic, anche perchè quando ci si sofferma troppo nel "dettaglio" si rischia di perdere la "giusta" visione delle cose ( questo è solo ciò che penso io in base alla mia esperienza...)
Vorrei solo comunicare il mio pensiero sul fattore della vacuità/realtà etc...
Se noi abbiamo la precezione del soggetto (qualsiasi esso sia) come reale, nel senso che esiste in se stesso come essere assolutamente indipendente , allora avremmo una realtà distorta.
Prendiamo per esempio la rosa che ho qui sul tavolo...( chi me l'ha regalata non c'entra...hehehehehehe o forse sì ...) se noi la percepiamo come essere reale ed indipendente è una visione della realtà limitata e quindi non completamente reale...ma distorta. Se noi visualizziamo la stessa rosa, comprendendo che non può essere un essere indipendente ma la sua forma dipende da moltissimi altri fattori: acqua, sole , terra, aria e che quindi tutti questi componenti fanno parte del suo essere, abbiamo una visione totale e completa della sua effetiva realtà. Quindi, tutto può essere osservato individualmente, ma per avere una visione ed una percezione, ripeto, completa e totale della realtà , forse dobbiamo comprendere che alla fine niente esiste individualmante. Quindi non ha senso dire "tutto esiste o viceversa"...é la "CONSAPEVOLEZZA" che cambia il concetto. Ciò non toglie che sia gradevole, saggio e giusto osservare "umanamente" la rosa , sentire il suo profumo, incantarsi nelle sfumature ed acoltare le emozioni che ti evoca. Certo che poi, se si fluisce verso il suo "essere" e verso il tutto che la compone...è un esperienza armoniosa ed entusiasmante...parola di giovane marmotta!!! ( esperienza)
per capire il cielo ....affonda le mani nella terra e ascolta i suoi profondi silenzi... |
09/08/2011 09:10 |
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| | | Post: 21 | Registrato il: 08/07/2011 | Sesso: Femminile | Obino | Utente Junior | | OFFLINE |
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Scusa Fritto,
so che sono vaga ma per esperienza so che su questo genere di argomenti o ci si capisce al volo perchè si ha una visione comune, altrimenti tutti i tentativi di spiegarsi risultano fonte di incomprensioni e fraintendimenti.
ciao lara |
09/08/2011 09:13 |
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| | | Post: 22 | Registrato il: 08/07/2011 | Sesso: Femminile | Obino | Utente Junior | | OFFLINE |
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Ciao Raam
Sono d’accordo anche io, come ho detto a Fritto, che più si cerca di capire razionalmente queste questioni più ci si allontana dalla comprensione.
Avevo ripreso questa discussione, proprio spinta dall’entusiasmo per aver afferrato meglio il significato di vacuità dopo anni che ci giravo intorno.
Infatti quello di cui tu parli non è la vacuità ma l’interdipendenza di tutte le cose ….e anche io facevo questa confusione.
La vacuità è proprio il VUOTO sostanziale di ogni cosa. Niente “contiente” natura essenziale e assoluta. Per esempio se voglio approfondire la conoscenza dell’occhio umano, prima mi dedicherò all’osservazione superficiale, del colore, della forma, delle pieghe della pelle ecc.scoprirò che è formato da parti…iride, sclera, ecc…poi realizzerò che è di forma diversa da quella che appare, poi andrò ancora più in profondità fino alla composizione dei tessuti…ecc, ecc...e l’occhio da cui sono partita…..dove’è finito ?? Cos’è ??
Ma in termini puramente relativi l’occhio ha una funzione decisamente…reale.
Ciao
lara [Modificato da l@r@_ 09/08/2011 09:13] |
09/08/2011 11:38 |
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| | | Post: 8 | Registrato il: 03/08/2011 | Età: 27 | Sesso: Maschile | Obino | Utente Junior | | OFFLINE |
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l@r@_, 09/08/2011 09.13:
La vacuità è proprio il VUOTO sostanziale di ogni cosa. Niente “contiente” natura essenziale e assoluta. Per esempio se voglio approfondire la conoscenza dell’occhio umano, prima mi dedicherò all’osservazione superficiale, del colore, della forma, delle pieghe della pelle ecc.scoprirò che è formato da parti…iride, sclera, ecc…poi realizzerò che è di forma diversa da quella che appare, poi andrò ancora più in profondità fino alla composizione dei tessuti…ecc, ecc...e l’occhio da cui sono partita…..dove’è finito ?? Cos’è ??
Ma in termini puramente relativi l’occhio ha una funzione decisamente…reale.
Ciao
lara
forse ora ho capito cosa vuoi dire. Ciò che l'occhio è, dipende da chi lo analizza.
Relativamente al punto di vista di un fumettista, l'occhio è una palla con un cerchio nero nel mezzo.
Relativamente al punto di vista di un medico, l'occhio è l'insieme delle parti chiamate iride, retina, ecc.
Relativamente al punto di vista di un chimico, l'occhio è un insieme di molecole organiche ecc. ecc.
Mi sfugge però ciò che l'occhio sia in termini assoluti. Però credo che sia un male da poco, perché la mia visione dell'occhio è, per forza di cose, sempre relativa.
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09/08/2011 11:59 |
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| | | Post: 1.437 | Registrato il: 16/11/2007 | Sesso: Femminile | Astral | Utente Veteran | "viaggiatrice marziale" | | OFFLINE |
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La vacuità è proprio il VUOTO sostanziale di ogni cosa.
..ed il vuoto è la prima forma di ogni creazione.
comunque dovremo cercare di prendere in considerazione il non accanirsi a dare una spiegazione assoluta ad ogni cosa... è favorevole a noi stessi, respirare , ascoltare e far davvero fluire le nostre considerazioni in modo che non diventino fraitendimenti. Lasciar andare....
per capire il cielo ....affonda le mani nella terra e ascolta i suoi profondi silenzi... |
09/08/2011 12:04 |
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| | | Post: 23 | Registrato il: 08/07/2011 | Sesso: Femminile | Obino | Utente Junior | | OFFLINE |
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Fritto Mistico, 09/08/2011 11.38:
Mi sfugge però ciò che l'occhio sia in termini assoluti.
In termini assoluti è VUOTO...appunto....questa è la vacuità, per cui niente è sostanziale in termini assoluti
ciao
lara |
09/08/2011 12:08 |
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| | | Post: 24 | Registrato il: 08/07/2011 | Sesso: Femminile | Obino | Utente Junior | | OFFLINE |
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raam, 09/08/2011 11.59:
La vacuità è proprio il VUOTO sostanziale di ogni cosa.
..ed il vuoto è la prima forma di ogni creazione.
comunque dovremo cercare di prendere in considerazione il non accanirsi a dare una spiegazione assoluta ad ogni cosa... è favorevole a noi stessi, respirare , ascoltare e far davvero fluire le nostre considerazioni in modo che non diventino fraitendimenti. Lasciar andare....
...certo è proprio così...il problema è proprio che vorremmo trovare un punto fermo, chiaro, netto e certo... che, non c'è.
ciao lara |
09/08/2011 14:16 |
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| | | Post: 9 | Registrato il: 03/08/2011 | Età: 27 | Sesso: Maschile | Obino | Utente Junior | | OFFLINE |
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l@r@_, 09/08/2011 12.04:
In termini assoluti è VUOTO...appunto....questa è la vacuità, per cui niente è sostanziale in termini assoluti
d'accordo, ma... hai fatto esperienza di questo vuoto? Altrimenti rimane solo un concetto intellettuale. Come esperienza rimane impossibile da immaginare, come è difficile immaginare che al momento di questa esperienza non ci sia più alcun osservatore (o testimone interiore, chiamiamolo così, e anche in questo caso difficile dire se questo testimone non abbia le caratteristiche dell'IO -che pure non sappiamo che roba sia-).
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09/08/2011 14:41 |
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| | | Post: 25 | Registrato il: 08/07/2011 | Sesso: Femminile | Obino | Utente Junior | | OFFLINE |
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Fritto Mistico, 09/08/2011 14.16:
d'accordo, ma... hai fatto esperienza di questo vuoto? Altrimenti rimane solo un concetto intellettuale.
Non è questo il punto, Fritto.
Provo a spiegare (per quello che ho compreso fino ad ora e sicuramente avrò altro da comprendere) ma sappi che comunque sono concetti che devono essere assimilitati e digeriti...non per mesi, ma anni....almeno per me è stato così.
Il principio di VACUITA' semplicemente spiega un aspetto della natura della realtà. Per VUOTO, in questo caso, non si intende "l'esperienza del vuoto"....ma semplicemente che la natura essenziale delle cose è infondata, non c'è. Più vai in profondità di qualsiasi cosa...più la sua natura ti sfugge, i confini si confondono, le certezze vacillano, proprio per questa caratteristica della realtà.
Non c'è una natura essenziale....occhio...perchè, come hai visto, l'occhio è formato da elementi, parti, tessuti ecc....
Dici:
e anche in questo caso difficile dire se questo testimone non abbia le caratteristiche dell'IO
Ok...ma quali sono le caratteristiche dell'IO..?? .Se abbiamo appurato che ogni cosa è vacua, esiste un IO essenziale...?? dov'è ? come è fatto...? sapresti localizzarlo con precisione e definirlo in modo univoco....??
A te le risposte.
lara [Modificato da l@r@_ 09/08/2011 14:44] |
10/08/2011 01:57 |
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| | | Post: 10 | Registrato il: 03/08/2011 | Età: 27 | Sesso: Maschile | Obino | Utente Junior | | OFFLINE |
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ovvio che le risposte non le ho, infatti sopra ho scritto "caratteristiche dell'IO -che pure non sappiamo che roba sia-".
Se però tu mi parli di testimone interiore ammettendo di non poter descrivere la natura dell'IO, direi che a maggior ragione questo testimone rimanga un qualcosa di molto astratto.
Credo che il principio di vacuità debba essere stato enunciato dopo che qualcuno abbia avuto una esperienza tale da cercare di parlarne appunto. Perché se rimaniamo sul piano della semplice filosofia non accompagnata dalle esperienze (leggi fatti), questi concetti sono davvero contraddittori. Se io conduco un'indagine e scopro che nulla può essere definito o descritto, direi che a un certo punto mi devo fermare perché non sto andando da nessuna parte. Non posso tirare in ballo così come se nulla fosse concetti come il testimone interiore.
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10/08/2011 08:26 |
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| | | Post: 26 | Registrato il: 08/07/2011 | Sesso: Femminile | Obino | Utente Junior | | OFFLINE |
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[ POSTQUOTE]Fritto Mistico, 10/08/2011 01.57:
ovvio che le risposte non le ho, infatti sopra ho scritto "caratteristiche dell'IO -che pure non sappiamo che roba sia-".
Se però tu mi parli di testimone interiore ammettendo di non poter descrivere la natura dell'IO, direi che a maggior ragione questo testimone rimanga un qualcosa di molto astratto.
Credo che il principio di vacuità debba essere stato enunciato dopo che qualcuno abbia avuto una esperienza tale da cercare di parlarne appunto. Perché se rimaniamo sul piano della semplice filosofia non accompagnata dalle esperienze (leggi fatti), questi concetti sono davvero contraddittori. Se io conduco un'indagine e scopro che nulla può essere definito o descritto, direi che a un certo punto mi devo fermare perché non sto andando da nessuna parte. Non posso tirare in ballo così come se nulla fosse concetti come il testimone interiore.
...certo...ognuno su questi argomenti trae le sue considerazioni...che comunque sono sempre aperte a nuove "evoluzioni".
ciao lara |
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