La REALTA' tra zanzare, sudore, tuffi e tintarella

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Maila1
00martedì 19 luglio 2011 19:48
Intervento Moderatore(scusate):
In attesa di delucidazioni!
andrea997
00mercoledì 20 luglio 2011 10:13
te l'avevo detto di non provarci hahahaha =)
mistermoog
00mercoledì 20 luglio 2011 10:28
Povera pischella...
(comunque ce la stavi facendo, dovevi solo cambiare il titolo...però ti sconsiglio di avventurarti con dividi e sposta e sminchia, in questo ffz funziona veramente male)
l@r@_
00mercoledì 20 luglio 2011 10:47
Maila, forse giriamo intorno allo stesso concetto perché certo che di fatto ognuno percepisce la realtà in modo soggettivo ma la realtà dovrebbe essere proprio ciò che rimane, tolti tutti gli investimenti soggettivi che ognuno le proietta sopra.

Quindi, la realtà non è una definizione. Nel momento che cerchi di definire a parole la realtà....ci stai già proiettando qualcosa sopra.

ciao lara
mistermoog
00mercoledì 20 luglio 2011 10:59
Però, Lara, il tuo escludere sempre e a priori che la realtà sia quello che percepisci, dando sempre per scontato che la verità sia oltre...

Perché non vuoi neppure considerare lontanamente che la PERCEZIONE può veramente ESPANDERSI?

Forse mi sbaglio, anzi sicuramente, ma somiglia veramente tanto alla religione ciò. (Lo so, c'è caldo per i pipponi)
l@r@_
00mercoledì 20 luglio 2011 11:11
Re:
mistermoog, 20/07/2011 10.59:

Però, Lara, il tuo escludere sempre e a priori che la realtà sia quello che percepisci, dando sempre per scontato che la verità sia oltre...

Perché non vuoi neppure considerare lontanamente che la PERCEZIONE può veramente ESPANDERSI?

Forse mi sbaglio, anzi sicuramente, ma somiglia veramente tanto alla religione ciò. (Lo so, c'è caldo per i pipponi)




...Cosa vuol dire che la percezione può espandersi...?? espandersi verso cosa ??

Moog...però non ti seguo. Dici tu stesso che la percezione inevitabilmente è un allucinazione, quindi, come può essere realtà ??

Se per espandersi intendi che si può andare sempre più in profondità, nell'esperienza e questo "scendere" comporta un togliere sempre un po' più di "investimenti" soggettivi (o proiezioni). Si...ok, in questo senso sono d'accordo.
mistermoog
00mercoledì 20 luglio 2011 11:19
Ecco, questo è il punto, per te allucinazione vuol dire solo "tizio in preda a visioni". Prova a dare una funzione meno rigida a questo termine. Quando ho definito la realtà come un'allucinazione intendevo "soltanto" provare a dare una struttura di coesione...cosa tiene insieme la realtà? Certo, potrebbe essere tutto una vaccata della mente, come dici tu, e che dovremmo tirare via il sipario che questa ci impone coi suoi limiti. Ma questo non era affar mio in quella affermazione. La realtà a cui mi riferivo non è quella scritta sui testi profondi o tramandata dai maestri illuminati, ma quella che LAICAMENTE, ogni mattina in cui apriamo gli occhi ci si para davanti. Il resto, ripeto, non era affar mio in questa sede.

smack
l@r@_
00mercoledì 20 luglio 2011 11:34
Re:
mistermoog, 20/07/2011 11.19:

Ecco, questo è il punto, per te allucinazione vuol dire solo "tizio in preda a visioni". Prova a dare una funzione meno rigida a questo termine. Quando ho definito la realtà come un'allucinazione intendevo "soltanto" provare a dare una struttura di coesione...cosa tiene insieme la realtà? Certo, potrebbe essere tutto una vaccata della mente, come dici tu, e che dovremmo tirare via il sipario che questa ci impone coi suoi limiti. Ma questo non era affar mio in quella affermazione. La realtà a cui mi riferivo non è quella scritta sui testi profondi o tramandata dai maestri illuminati, ma quella che LAICAMENTE, ogni mattina in cui apriamo gli occhi ci si para davanti. Il resto, ripeto, non era affar mio in questa sede.

smack




Ho capito Moog che la realtà di cui tu parlavi là non aveva connotazioni "metafisiche"...ma mi sembra che poi il discorso è andato avanti in un altra direzione, non per niente si è sdoppiata la discussione (mi sa che non sei in vena di pipponi...!!)

Comunque...visto che ci siamo...per allucinazione non intendevo certo "un tizio in preda alle visioni"....e nemmeno che sia tutta una vaccata della mente....

Sigh...non ci intendiamo più come una volta.... [SM=x431232]

mistermoog
00mercoledì 20 luglio 2011 11:36
Ma nooo, semplicemente, ci sono momenti in cui la discussione deve fluire su altri piani...
l@r@_
00mercoledì 20 luglio 2011 11:43
Re:
mistermoog, 20/07/2011 11.36:

Ma nooo, semplicemente, ci sono momenti in cui la discussione deve fluire su altri piani...




...Va bene...lascio fluire allora..

[SM=x431223] [SM=x431223]


Maila1
00mercoledì 20 luglio 2011 17:44
Di tutta questa discussione ho capito solo una cosa,che in realtà ci si può intendere anche senza essere in accordo.

Anche se in realtà non sembra...

l@r@_
00domenica 7 agosto 2011 10:19
Vi va di riprendere questa discussione ??

In questi giorni ho afferrato meglio il concetto di VACUITA' buddhista.

In sostanza, tutte le "cose" sono prive di realtà intrinseca. Infatti più si cerca di "afferrare" qualcosa...più ci si avvicina per conoscerla, per comprenderla....più questa "cosa" oggetto di analisi...ci sfugge, i contorni si fanno meno chiari, meno distinti.

Quindi, in senso assoluto, niente è REALE...ma in senso relativo le "cose" determinano cause ed effetti sperimentati come reali, ma che sono inevitabilmente anch'essi vacui in termini assoluti.

Che ne dite ?

ciao lara
Fritto Mistico
00domenica 7 agosto 2011 12:53
Re:
l@r@_, 07/08/2011 10.19:



Che ne dite ?





va bene, niente è reale. E quindi?
le "cose" determinano cause ed effetti sperimentati come reali, certo, se gioco a mosca cieca in mezzo all'autostrada, prima o poi qualche cosa determinerà qualche effetto che sperimenterò come reale, tipo un tir che farà di me una soppressata. Certo, anche il tir di per sé è un'entità vacua in termini assoluti...
l@r@_
00domenica 7 agosto 2011 16:43
Re: Re:
Fritto Mistico, 07/08/2011 12.53:




va bene, niente è reale. E quindi?





...e quindi...nemmeno "noi" siamo "reali"....ma evidentemente, da come ti sei espresso, ho detto una cosa fin troppo ovvia...scusa tanto... [SM=x431283]

lara [SM=g27823]
Fritto Mistico
00domenica 7 agosto 2011 20:27
no ovvia, ma mi chiedo, quando hai realizzato che anche noi siamo irreali, cos'hai ottenuto? questa constatazione ti serve in qualche modo come protezione, come sicurezza? non capisco.

per me, dire che niente è reale non ha alcun senso. C'è qualcosa che chiamiamo realtà e io mi relaziono con questo qualcosa attraverso i sensi. Fino a quando saranno attivi i sensi, tutto sarà reale.
l@r@_
00lunedì 8 agosto 2011 08:26
Re:
Fritto Mistico, 07/08/2011 20.27:

no ovvia, ma mi chiedo, quando hai realizzato che anche noi siamo irreali, cos'hai ottenuto? questa constatazione ti serve in qualche modo come protezione, come sicurezza? non capisco.

per me, dire che niente è reale non ha alcun senso. C'è qualcosa che chiamiamo realtà e io mi relaziono con questo qualcosa attraverso i sensi. Fino a quando saranno attivi i sensi, tutto sarà reale.




No...non ho detto che niente è reale, ma che tutto è essenzialmente vacuo pur con cause ed effetti sperimentati come reali. E' MOLTO diverso da dire che niente è reale.

E questa constatazione non mi "serve" a qualcosa di specicifico, piuttosto è motivo di indagine su CHI è colui che sperimenta, tutto ciò.

ciao [SM=x431230]
lara
Maila1
00lunedì 8 agosto 2011 10:47
Re:
Fritto Mistico, 07/08/2011 20.27:


per me, dire che niente è reale non ha alcun senso. C'è qualcosa che chiamiamo realtà e io mi relaziono con questo qualcosa attraverso i sensi. Fino a quando saranno attivi i sensi, tutto sarà reale.




Ciao Fritto...
riferendomi alla parte in grassetto:
Il fulcro della questione viene fuori quando sperimenti qualcosa che esula i 5 sensi...
In quei casi,è continuare a dire che esiste una realtà univica e continuare a relazionarsi solo ed esclusivamente con i 5 sensi a non avere un senso .


quando hai realizzato che anche noi siamo irreali[...]questa constatazione ti serve in qualche modo come protezione, come sicurezza?



Non più di quanto non lo sia credere il contrario.
Fritto Mistico
00lunedì 8 agosto 2011 11:41
Re: Re:
l@r@_, 08/08/2011 08.26:




No...non ho detto che niente è reale, ma che tutto è essenzialmente vacuo pur con cause ed effetti sperimentati come reali. E' MOLTO diverso da dire che niente è reale.

E questa constatazione non mi "serve" a qualcosa di specicifico, piuttosto è motivo di indagine su CHI è colui che sperimenta, tutto ciò.

ciao [SM=x431230]
lara



veramente hai scritto poco sopra "Quindi, in senso assoluto, niente è REALE"...

e l'indagine cosa la fai a fare, se affermi: "In sostanza, tutte le "cose" sono prive di realtà intrinseca. Infatti più si cerca di "afferrare" qualcosa...più ci si avvicina per conoscerla, per comprenderla....più questa "cosa" oggetto di analisi...ci sfugge, i contorni si fanno meno chiari, meno distinti."

pensi che colui che sperimenta sia di natura diversa ripetto a ciò che è intrinsecamente vacuo, e quindi sfuggente?
direi che è un cane che si morde la coda.

Fritto Mistico
00lunedì 8 agosto 2011 11:54
Re: Re:
Maila1, 08/08/2011 10.47:




Ciao Fritto...
riferendomi alla parte in grassetto:
Il fulcro della questione viene fuori quando sperimenti qualcosa che esula i 5 sensi...
In quei casi,è continuare a dire che esiste una realtà univica e continuare a relazionarsi solo ed esclusivamente con i 5 sensi a non avere un senso .


quando hai realizzato che anche noi siamo irreali[...]questa constatazione ti serve in qualche modo come protezione, come sicurezza?



Non più di quanto non lo sia credere il contrario.



ciao maila, io ho parlato di sensi, non dei 5 sensi. Con senso indico in generale ogni strumento che mi consente di percepire o di sentire tutto ciò con cui è possibile interagire (e questo tutto io lo chiamo realtà). Non mi riferisco quindi in senso stretto solo alla realtà fisica percepibile con vista udito ecc.

La risposta all'ultima domanda mi lascia un po' perplesso. Perché non è questione di credere. Io non credo di essere reale, semplicemente percepisco la mia esistenza.
Quindi se parliamo di irrealtà, di vacuità, ma di cosa stiamo parlando, di grazia?
l@r@_
00lunedì 8 agosto 2011 12:20
Re: Re: Re:
Fritto Mistico, 08/08/2011 11.41:



veramente hai scritto poco sopra "Quindi, in senso assoluto, niente è REALE"...

..appunto, in senso assoluto..


e l'indagine cosa la fai a fare, se affermi: "In sostanza, tutte le "cose" sono prive di realtà intrinseca. Infatti più si cerca di "afferrare" qualcosa...più ci si avvicina per conoscerla, per comprenderla....più questa "cosa" oggetto di analisi...ci sfugge, i contorni si fanno meno chiari, meno distinti."

pensi che colui che sperimenta sia di natura diversa ripetto a ciò che è intrinsecamente vacuo, e quindi sfuggente?
direi che è un cane che si morde la coda.




L'indagine è semplicemente riconoscere che siamo in un "sogno" in termini...assoluti...e quindi, smetterla di cercare di realizzare un presunto IO nel sogno.

E' un inversione di marcia... del tutto spontanea

ciao lara
Fritto Mistico
00lunedì 8 agosto 2011 12:40
Re: Re: Re: Re:
l@r@_, 08/08/2011 12.20:



L'indagine è semplicemente riconoscere che siamo in un "sogno" in termini...assoluti...e quindi, smetterla di cercare di realizzare un presunto IO nel sogno.

E' un inversione di marcia... del tutto spontanea

ciao lara



continuo a non capire. Intanto, dire che una cosa è così in assoluto, equivale a non averla detta? mah... per me è un rafforzativo semmai. Dire che un muro è nero e dire che è nero in assoluto per me non è altro che rafforzare il concetto.

Poi, se siamo in un sogno piuttosto che in una commedia o piuttosto che in un altro ambiente, ma cosa cambia alla fine? Il sogno non lo percepisci? Il sogno è irreale? Vacuità? Io penso che il sogno sia percepibile così come lo sono tutte le cose. Se sogno di essere attaccato da uno squalo, io provo paura, esattamente come la proverei se accadesse durante la veglia.

Che significa "smettere di cercare di realizzare un presunto IO nel sogno?"


l@r@_
00lunedì 8 agosto 2011 13:35
Re: Re: Re: Re: Re:
Fritto Mistico, 08/08/2011 12.40:



continuo a non capire. Intanto, dire che una cosa è così in assoluto, equivale a non averla detta? mah... per me è un rafforzativo semmai. Dire che un muro è nero e dire che è nero in assoluto per me non è altro che rafforzare il concetto.

Poi, se siamo in un sogno piuttosto che in una commedia o piuttosto che in un altro ambiente, ma cosa cambia alla fine? Il sogno non lo percepisci? Il sogno è irreale? Vacuità? Io penso che il sogno sia percepibile così come lo sono tutte le cose. Se sogno di essere attaccato da uno squalo, io provo paura, esattamente come la proverei se accadesse durante la veglia.

Che significa "smettere di cercare di realizzare un presunto IO nel sogno?"





ciao Fritto

io posso solo parlarti in base alla mia esperienza, non voglio convincerti , nè dimostrare qualcosa....quindi...ci sta benissimo che non condividi quello che dico...ok ?? [SM=g27823]

Chiaro che si sta parlando di "piani diversi" ....un piano assoluto e un piano relativo....e quindi è difficile capirsi in termini di linguaggio.

L'hai ammesso anche tu che la natura di tutte le cose è vacua in termini assoluti.

Se realizzi questo a livello di esperienza e non più solo a livello intelettuale....non puoi continuare a "credere" all'IO come facevi prima...(come non puoi credere al sogno una volta che ti sei svegliato).

Se prima l'IO era il soggetto al centro dell'esperienza, poi diventa...oggetto di indagine.

C'è una virata (inevitabile, a mio parere) dal "soddisfare" un IO perennemente inquieto alla ricerca di risposte e "realizzazione"...verso la sorgente di queste domande e di questa inquietudine.

ciao lara
Fritto Mistico
00lunedì 8 agosto 2011 15:23
Non si tratta di non condividere, si tratta di voler capire. Quindi ti chiedo:

Qual è la tua esperienza?

Cosa intendi per:
-IO
-assoluto
-relativo
-reale
-irreale
-vacuo
-oggetto
-indagine


"L'hai ammesso anche tu che la natura di tutte le cose è vacua in termini assoluti." ---> ero ironico

"non puoi continuare a "credere" all'IO come facevi prima...(come non puoi credere al sogno una volta che ti sei svegliato)." ---> come detto, io non credo a una cosa, la sperimento. Come si può credere a un sogno? Il sogno io l'ho vissuto, come posso crederci? Si crede a una cosa di cui non si è sicuri dell'esistenza.

"Se prima l'IO era il soggetto al centro dell'esperienza, poi diventa...oggetto di indagine." ---> per esserci un oggetto di indagine, ci dovrà pur essere un indagatore, no?

"C'è una virata (inevitabile, a mio parere) dal "soddisfare" un IO perennemente inquieto alla ricerca di risposte e "realizzazione"...verso la sorgente di queste domande e di questa inquietudine." ---> in che modo avviene questa virata e in cosa consiste la realizzazione?
l@r@_
00lunedì 8 agosto 2011 18:02
Re:
Fritto Mistico, 08/08/2011 15.23:

Non si tratta di non condividere, si tratta di voler capire. Quindi ti chiedo:

cosa intendi per:
-IO
-assoluto
-relativo
-reale
-irreale
-vacuo
-oggetto
-indagine

Qui passo, ...non ha senso che ci imbarchiamo in speculazioni sul significato che ognuno di noi attribuisce a questi termini... si rischia di aumentare la confusione, piuttosto che fare chiarezza
"

L'hai ammesso anche tu che la natura di tutte le cose è vacua in termini assoluti.
" ---> ero ironico

ah....Ok

"non puoi continuare a "credere" all'IO come facevi prima...(come non puoi credere al sogno una volta che ti sei svegliato)." ---> come detto, io non credo a una cosa, la sperimento. Come si può credere a un sogno? Il sogno io l'ho vissuto, come posso crederci? Si crede a una cosa di cui non si è sicuri dell'esistenza.

Quando stai sognano, credi al sogno, ne sei coinvolto ed è "come se fosse vero"...quando ti svegli, sai che non era vero.

"Se prima l'IO era il soggetto al centro dell'esperienza, poi diventa...oggetto di indagine." ---> per esserci un oggetto di indagine, ci dovrà pur essere un indagatore, no?

Hai mai sentito parlare del "testimone interiore" ??

"C'è una virata (inevitabile, a mio parere) dal "soddisfare" un IO perennemente inquieto alla ricerca di risposte e "realizzazione"...verso la sorgente di queste domande e di questa inquietudine." ---> in che modo avviene questa virata

...la virata è un cambio di direzione che accade spontaneamente, quando non può essere altrimenti...

e in cosa consiste la realizzazione?

Ho scritto "un IO sempre alla ricerca di "realizzazione"...nel senso di realizzare se stesso...essere felice...coronare i propri sogni...ecc...ecc...le solite cose che insegue l'IO.




Fritto Mistico
00lunedì 8 agosto 2011 19:49
l@r@_, 08/08/2011 18.02:


Hai mai sentito parlare del "testimone interiore" ??


no.

Hai risposto a questa?

Fritto Mistico, 08/08/2011 15.23:



Qual è la tua esperienza?



l@r@_
00lunedì 8 agosto 2011 21:00
Re:
Fritto Mistico, 08/08/2011 19.49:



Hai risposto a questa?

Fritto Mistico, 08/08/2011 15.23:

--------------------------------------------------------------------------------



Qual è la tua esperienza?






La mia esperienza è quella di cui stiamo parlando...


ciao lara
[SM=g27823]
Fritto Mistico
00lunedì 8 agosto 2011 22:24
non ci ho capito nulla...
raam
00martedì 9 agosto 2011 01:02
non credo di poter riuscire ad addentrarmi profondamente su tutte le botte e risposte di questo topic, anche perchè quando ci si sofferma troppo nel "dettaglio" si rischia di perdere la "giusta" visione delle cose ( questo è solo ciò che penso io in base alla mia esperienza...)
Vorrei solo comunicare il mio pensiero sul fattore della vacuità/realtà etc...
Se noi abbiamo la precezione del soggetto (qualsiasi esso sia) come reale, nel senso che esiste in se stesso come essere assolutamente indipendente , allora avremmo una realtà distorta.
Prendiamo per esempio la rosa che ho qui sul tavolo...( chi me l'ha regalata non c'entra...hehehehehehe o forse sì ...) se noi la percepiamo come essere reale ed indipendente è una visione della realtà limitata e quindi non completamente reale...ma distorta. Se noi visualizziamo la stessa rosa, comprendendo che non può essere un essere indipendente ma la sua forma dipende da moltissimi altri fattori: acqua, sole , terra, aria e che quindi tutti questi componenti fanno parte del suo essere, abbiamo una visione totale e completa della sua effetiva realtà. Quindi, tutto può essere osservato individualmente, ma per avere una visione ed una percezione, ripeto, completa e totale della realtà , forse dobbiamo comprendere che alla fine niente esiste individualmante. Quindi non ha senso dire "tutto esiste o viceversa"...é la "CONSAPEVOLEZZA" che cambia il concetto. Ciò non toglie che sia gradevole, saggio e giusto osservare "umanamente" la rosa , sentire il suo profumo, incantarsi nelle sfumature ed acoltare le emozioni che ti evoca. Certo che poi, se si fluisce verso il suo "essere" e verso il tutto che la compone...è un esperienza armoniosa ed entusiasmante...parola di giovane marmotta!!! ( esperienza) [SM=x431257]
l@r@_
00martedì 9 agosto 2011 09:10

Scusa Fritto,

so che sono vaga ma per esperienza so che su questo genere di argomenti o ci si capisce al volo perchè si ha una visione comune, altrimenti tutti i tentativi di spiegarsi risultano fonte di incomprensioni e fraintendimenti.

ciao lara
l@r@_
00martedì 9 agosto 2011 09:13
Ciao Raam

Sono d’accordo anche io, come ho detto a Fritto, che più si cerca di capire razionalmente queste questioni più ci si allontana dalla comprensione.
Avevo ripreso questa discussione, proprio spinta dall’entusiasmo per aver afferrato meglio il significato di vacuità dopo anni che ci giravo intorno.

Infatti quello di cui tu parli non è la vacuità ma l’interdipendenza di tutte le cose ….e anche io facevo questa confusione.

La vacuità è proprio il VUOTO sostanziale di ogni cosa. Niente “contiente” natura essenziale e assoluta. Per esempio se voglio approfondire la conoscenza dell’occhio umano, prima mi dedicherò all’osservazione superficiale, del colore, della forma, delle pieghe della pelle ecc.scoprirò che è formato da parti…iride, sclera, ecc…poi realizzerò che è di forma diversa da quella che appare, poi andrò ancora più in profondità fino alla composizione dei tessuti…ecc, ecc...e l’occhio da cui sono partita…..dove’è finito ?? Cos’è ??

Ma in termini puramente relativi l’occhio ha una funzione decisamente…reale.

Ciao
lara [SM=g27823]
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