sono d'accordo con mister. il sogno per molti (me compreso) è la promessa di, una volta varcata la soglia, "mondi infiniti" ed esperienze eccezionali. non per questo però chi vuole solo sperimentare il passare attraverso un muro o librarsi in volo debba automaticamente attirare un'accezione negativa nei confronti del suo "perchè". certo, si potrebbe discutere di quanto possa essere "limitato" un motivo del genere, ma come nella vita, ognuno con le esperienze trae insegnamenti, e poichè è l'unica saggezza, sarà colui che ha visstuo l'esperienza a trarne le conclusioni, non altri.
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Kakáram ajastá
("animo y fuerza", saluto tradizionale Shuar)
Cosa c'è di più dolce che avere qualcuno con cui parlare così come con se stessi?
[Marco Tullio Cicerone]