Reiki

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è una disciplina orientale...basata sulla guarigione usando l'energia universale...

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ALFI ...per il mare ok!!!!!!! per il tempestamento di domande...sarà reciproco.....

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Conobbi il ReiKi per caso a 26 anni, quasi 7 anni fa: l'ennesima litigata con quello che ormai 2 anni prima era diventato il mio ex mi aveva completamente svuotato di energia, inoltre avevo un lieve mal di testa, ero a casa di estranei e non mi sentivo a mio agio. Lamentai distrattamente il mio mal di testa, chiedendo un'aspirina o qualcosa del genere.

"Ci penso io!" rispose un improbabile personaggio presente, zio di un amico, che mi spiegò che lui e la moglie erano 3° livello ReiKi (il più alto, seppi in seguito...) e prendevano energia dal cosmo per darla a chi ne aveva bisogno. Nella fattispecie, in quel momento ne avevo bisogno io, secondo lui.
Non mi piaceva, non mi entusiasmava l'idea che giocherellasse con la mia energia, ma mi sembrò scortese rifiutare.
Mi fece sedere su una sedia a piedi nudi, si concentrò un attimo e mi impose le mani sulla testa, senza toccarmi.
Fu un attimo.
Se mi avesse dato una bastonata in testa sarebbe stato meglio!
Sentii come una scossa elettrica partirmi dalle tempie esplodendomi nel cervello, mi alzai urlando di dolore, con la testa fra le mani.
Lui non capiva, era la prima volta che gli succedeva una cosa simile, mi assicurò.
In seguito capii: quell'uomo non mi piaceva perchè le nostre energie non erano compatibili. Questa incompatibità sarebbe stata facilmente comprensibile, se solo avessi saputo ASCOLTARMI!
La terribile cefalea andò avanti per 2 giorni.

Un anno dopo a casa di Laura lei mi propose di darmi ReiKi per il mio mal di schiena.
"NOOOOOOOOO, per favore, no!!!!!" risposi atterrita! Le raccontai quanto successo e mi toccò pure subirmi la sua cazziata: "Non devi MAI accettare energia da una persona che non ti piace! Quando imparerai ?".
Comunque, mi fece ReiKi, e fu una sensazione incredibile: sentivo chiaramente un flusso di calore provenire dalle sue mani, che sentivo appoggiate sulla schiena: si fermò esattamente sul punto dove avevo dolore, e dove in seguito scoprii di avere 2 ernie, e la pressione e il calore si fecero estremi. Le chiesi di non spingere, e lei ridendo mi comunicò, come se fosse la cosa più normale del mondo, che non mi aveva MAI toccata. Mi girai, e pur continuando a sentire la sua pressione, mi resi conto che le sue mani erano effettivamente staccate dal mio corpo.
La sensazione sulla colonna vertebrale era di stiramento, piacevole, rilassante, come se qualcuno stesse "mettendo ordine" tra i miei muscoli.
Decisi di prendere ReiKi anch'io.


La madre di un mio compagno di università era master ReiKi (praticamente maestra); seguii poche lezioni e una dieta leggera e senza carne, lessi un po' di libri che mi diede da studiare, imparai a memoria le sue dispense.
Alla fine mi regalò questo spendido contatto con l'energia cosmica.
Mi spiegò che
Rei=energia cosmica,
Ki=energia personale,
--->ReiKi=unione o collegamento tra l'energia personale e quella dell'universo.

Aprì i miei canali energetici con un semplice rito in cui posizionò le mani in diversi punti del mio corpo, senza mai toccarmi ma tenendo un sensibile collegamento con il mio corpo energetico. Potevo sentire il flusso di calore che si espandeva dalle sue mani al mio sangue.
Ad un certo punto mi strappò letteralmente qualcosa via dal cuore, dandomi l'impressione che un sacchetto di cellophane me l'avesse rinchiuso fino allora. Questo strappo mi fece male, e fu così forte da spaventarmi.

A quel punto diventai praticamente un'antenna per l'energia: capace di convogliarla, di regalarla, di prenderla quando sto male.

Il mio attuale compagno si spaventò, la prima volta che, un po' per scherzo e un po' per curiosità, mi chiese di dargli ReiKi. Aveva una forte carenza di affetto ed era molto chiuso, non lasciava al mondo alcuno spiraglio per avvicinarsi al suo cuore. Proprio sul cuore, sentii una specie di ostacolo che faceva resistenza, e che ad un certo punto crollò. A quel punto il suo cuore iniziò a letteralmente ciucciarmi via dalle mani una quantità enorme di calore, incredibile.
Entrambi abbiamo avuto le stesse sensazioni nello stesso momento.
Smise di prenderlo come uno scherzo, e iniziò a considerare seriamente che ci fosse "qualcosa" di inspiegabile...

Tuttora faccio uso di questo dono, purtroppo troppo poco.
Poco tempo, sempre di corsa, sempre con altri pensieri per la testa... mille scuse che hanno permesso ai miei canali di otturarsi ancora, purtroppo.
Dovrei riprendere, ma me lo ripeto ormai da troppo tempo...

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E cosa ho trovato? forse una cosa simile a quella che qualcuno definì "il colore del grano".

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Quindi se chiedo un aiutino non c'è niente di male, vero?

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Ne abbiamo anche un pò parlato a Milano (gran peccato che non c'eri)

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un po' meno per certe frequentazioni

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non "inno" un bel niente. Sono proprio il signore del nulla io.
Coi miei dubbi potrei riempire i cuscini di tutta Fantàsia..!

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un po' meno per certe frequentazioni

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cacatevi tutti e due

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Ma poi di che colore è il grano?

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Credo sia bello cercare la propria nota personale e accorgersi che è ovunque.

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Appunto: cercare. Dai tempo di scoprire Moog, non è per tutti così naturale e ovvio.
Il "colore del grano" non è tanto scontato, te lo dice una che ha dedicato anni della sua vita per imparare a "vedere" e ancora non è poi così capace.

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