Vorrei, senza essere prolisso, riportare spiegazioni che vengono dagli ambienti dello yoga trasendentale...
Immaginate di avere in mano ua videocassetta. Una semplice VHS. La inserite nel videoregistratore, il film parte e ne osservate le scene, spesso, se il film merita, con trasporto.
A un certo punto il film termina, la cassetta viene riavvolta e la ripmrendete in mano per riporla nella sua custodia.
La cassetta è come il tempo.
Esso è un tutt'uno, un solo ente. Apparentemente, per chi l'osserva e chi emotivamente lo vive pare trascorrere. Cioè passare da un punto all'altro, dall'inizio alla fine.
Chi è meno preso e si rende conto che si tratta di un film, si rende conto che è possibile andare avanti e indietro lungo questa finzione o illusione. Velocemente, piano o come si voglia...
La persona che riesce a non fermarsi alla fine del film, ma REALIZZA che può prendere di nuovo in mano questa cassetta capisce, non solo con l'intelletto, che il tempo non esiste ma è un concetto illusorio della mente.
Questi individui diventano liberi. Possono viaggiare nel tempo e con la mente e col corpo(si pensi alle percezioni, alle previsioni o al viaggio astrale)... Semplicemente perché sono CONSAPEVOLI che ci sono dei 'tasti' per andare avanti e indietro su quel film di cui, in realtà non facevano parte ma in cui si erano solo identificati... Un pò come quando ci si addormenta davanti ad un tv e si sogna di essere i protagonisti del film ce si guardava.
Ma c'è chi si risveglia.