ipotesi sul tempo

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andrea997
00giovedì 26 gennaio 2006 15:35
bene bene.
il tempo...
abbiamo più di una volta affrontato l'argomento di come sia strutturato...di come viaggiare attraverso esso.
ma cos'è il tempo?
come definire la parola tempo se non come qualcosa inventato da noi esseri terreni.
il tempo si può intendere solo come la materia che si corrode e muore...
nulla si ringiovanisce andando avanti nel tempo e quindi il pensiero e l'ideologia trasforma il decadere in trascorrere.
ma il tempo scorre su una linea retta o si interseca su se stesso...tipo gomitolo?
a volte noi sognamo, vediamo, percepiamo pezzi di "futuro" li chiamiamo deja-vu ma non ci curiamo del perchè essi esistano.
quante volte ci siamo fermati di colpo, scossi, dicendo "questa scena l'ho già vista"...
la mia ipotesi a riguardo è che il tempo trascorra, si ma in una sorta di infinita "S" quindi serpeggiando ed a volte le "gobbe" di questa S si tocchino e diano la possibilità a chi è più predisposto, di dare un occhiata.
in viaggio nel tempo inteso come spostamento fisico del proprio corpo per me è escluso ma il viaggio spirituale in questo caso sarebbe spiegato in modo semplice.
quando siamo in astrale noi varchiamo una soglia dove è possibile viaggiare dritti invece di "serpeggiare" nel tempo.
vorrei saper ele vostre opinioni a riguardo.
ciaoooooo [SM=g27828]
andrea997
00giovedì 26 gennaio 2006 15:41
ahh un altra cosa...
vi capita mai -non calcolando momenti particolari di noia- che ci siano giornate che vi "volano" e altre che non passino mai?
ho notato più di una volta che, anche parlando con altre persone, mi venga confermato -come ho detto prima in condizioni normali, quindi senza giornate nuvolose, lavorative o poco impegnate- che magari una giornata sia più lunga o breve della precedente...
come sempre reinterpretate in modo normale quello che ho scritto e cercate di capirmi [SM=g27828]
hehehehe
MarcoCF77
00giovedì 26 gennaio 2006 19:19

Scritto da: andrea997 26/01/2006 15.41
ahh un altra cosa...
vi capita mai -non calcolando momenti particolari di noia- che ci siano giornate che vi "volano" e altre che non passino mai?
ho notato più di una volta che, anche parlando con altre persone, mi venga confermato -come ho detto prima in condizioni normali, quindi senza giornate nuvolose, lavorative o poco impegnate- che magari una giornata sia più lunga o breve della precedente...
come sempre reinterpretate in modo normale quello che ho scritto e cercate di capirmi [SM=g27828]
hehehehe



[SM=g27811]

Certo, proprio perchè il tempo non è un ente assoluto, non esiste uno scorrere a prescindere da chi percepisce questo scorrere.
E sempre relativo alla situazione vissuta.
Leggi un bel libro per un'ora: vola!
Corri per un'ora: non passa mai!

E tutti i fenomeni apparentemente inspiegabili, legati al tempo, hanno una unica spiegazione: che il tempo non esiste!
Ma non è un modo di dire, non esiste proprio. E' una totale illusione di noi esseri relativi che proprio perchè tali non possiamo percepire la totalità delle mutazioni.
E' solo la logica che lega chi ha iniziato a scrivere questo post a chi lo finisce.
In realtà c'è un Marco per ogni lettera! anzi molti di più.
Quindi chi è Marco? Quale dei tanti?

[SM=x431257]
BlueCap
00venerdì 27 gennaio 2006 17:47
E poi l'illusione che deriva dal tempo (logicamente) è quella della materia, che si muove, ma soprattutto rimane la stessa nel tempo...

Ma è proprio vero che la materia rimane la stessa nel tempo (non parlo dei processi di decadimento)?

Ritornando all'esempio di prima, quanti Marco ci sono? Uno solo, che ora è nel presente e non è più nel passato? O tanti, uno per ogni attimo? È impossibile che nel passato non ci sia più nessun Marco che ormai sia nel presente; questo è sbagliato. C'è un qualcosa per ogni attimo: la tastiera su cui ho iniziato a scrivere il post non è fatta della stessa materia di quella su cui sto scrivendo ora, perché quella tastiera è nel passato, e questa nel presente. Si trovano nello stesso spazio, ma in coordinate temporali differenti, perciò è scorretto pensare che siano la stessa cosa.

Ogni attimo ha la sua materia.

Noi non abbiamo un solo corpo, ne abbiamo innumerevoli: uno per ogni attimo. E la scienza dice che il numero di attimi in un secondo si scrive con 43 zeri (il "tempo di Planck")!!!

Fatevi il calcolo... [viastr]
shimoda
00sabato 28 gennaio 2006 02:45
Il tempo è la misura del movimento, il che implica uno spazio entro il quale ci si sposta.
Trovo molto interessante il paradigma olografico, la teoria di un Universo illusorio: a partire dalla constatazione che ogni singola particella subatomica (ad es un elettrone) sembra poter "comunicare" istantaneamente con qualunque altra particella a qualunque distanza, anche miliardi di miliardi di chilometri... si affaccia l'ipotesi di un Universo illusorio, una sorta di proiezione olografica.
Nulla esiste "oggettivamente", nessuno spazio, quindi anche nessun tempo...!
Questo nuovo modello della realtà credo si sposi molto bene con le teorie dei piani astrali.
MarcoCF77
00sabato 28 gennaio 2006 10:53

Scritto da: BlueCap 27/01/2006 17.47
E poi l'illusione che deriva dal tempo (logicamente) è quella della materia, che si muove, ma soprattutto rimane la stessa nel tempo...

Ma è proprio vero che la materia rimane la stessa nel tempo (non parlo dei processi di decadimento)?

Ritornando all'esempio di prima, quanti Marco ci sono? Uno solo, che ora è nel presente e non è più nel passato? O tanti, uno per ogni attimo? È impossibile che nel passato non ci sia più nessun Marco che ormai sia nel presente; questo è sbagliato. C'è un qualcosa per ogni attimo: la tastiera su cui ho iniziato a scrivere il post non è fatta della stessa materia di quella su cui sto scrivendo ora, perché quella tastiera è nel passato, e questa nel presente. Si trovano nello stesso spazio, ma in coordinate temporali differenti, perciò è scorretto pensare che siano la stessa cosa.

Ogni attimo ha la sua materia.

Noi non abbiamo un solo corpo, ne abbiamo innumerevoli: uno per ogni attimo. E la scienza dice che il numero di attimi in un secondo si scrive con 43 zeri (il "tempo di Planck")!!!

Fatevi il calcolo... [viastr]



[SM=g27811]

Ti ho spianato la via per il manicomio!! [SM=g27822] [SM=g27822]

[abbracci]
BlueCap
00domenica 29 gennaio 2006 17:55
Re:

Scritto da: MarcoCF77 28/01/2006 10.53
Ti ho spianato la via per il manicomio!! [SM=g27822] [SM=g27822]




E per questo ti ringrazio! [SM=g27828][SM=g27828][SM=g27828]
andrea997
00lunedì 30 gennaio 2006 11:36
siamo in 2!!!!
huahuahaua
cmq blu per risponderti

Ritornando all'esempio di prima, quanti Marco ci sono? Uno solo, che ora è nel presente e non è più nel passato? O tanti, uno per ogni attimo? È impossibile che nel passato non ci sia più nessun Marco che ormai sia nel presente; questo è sbagliato. C'è un qualcosa per ogni attimo: la tastiera su cui ho iniziato a scrivere il post non è fatta della stessa materia di quella su cui sto scrivendo ora, perché quella tastiera è nel passato, e questa nel presente. Si trovano nello stesso spazio, ma in coordinate temporali differenti, perciò è scorretto pensare che siano la stessa cosa


ho avuto un illuminazione da alcune persone molto preparate sull'argomento...marco ne sai qualcosa hehehe...la realtà non è altro che un susseguirdi di fotogrammi statici che danno l'impressione del movimento, quindi, il tempo non esiste e si forma da tanti pezzi tanti quanti sono i momenti vissuti... [SM=g27828]
-Kenji87-
00lunedì 30 gennaio 2006 12:22
Re:

Scritto da: MarcoCF77 26/01/2006 19.19
In realtà c'è un Marco per ogni lettera! anzi molti di più.




aaaaah [SM=x431222]

[Modificato da -Kenji87- 30/01/2006 12.23]

MarcoCF77
00lunedì 30 gennaio 2006 14:00
Re: Re:

Scritto da: -Kenji87- 30/01/2006 12.22


aaaaah [SM=x431222]

[Modificato da -Kenji87- 30/01/2006 12.23]




[abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci] [abbracci]
BlueCap
00martedì 31 gennaio 2006 16:45
Re:

Scritto da: andrea997 30/01/2006 11.36
ho avuto un illuminazione da alcune persone molto preparate sull'argomento...marco ne sai qualcosa hehehe...la realtà non è altro che un susseguirdi di fotogrammi statici che danno l'impressione del movimento, quindi, il tempo non esiste e si forma da tanti pezzi tanti quanti sono i momenti vissuti... [SM=g27828]




Hai colto in pieno! [SM=g27811]
E aggiungerei che al di fuori del tempo, tutto è immobile, niente scorre.

[Modificato da BlueCap 31/01/2006 16.48]

andrea997
00martedì 31 gennaio 2006 16:52
Re: Re:

Scritto da: BlueCap 31/01/2006 16.45



Hai colto in pieno! [SM=g27811]
E aggiungerei che al di fuori del tempo, tutto è immobile, niente scorre.

[Modificato da BlueCap 31/01/2006 16.48]





avremo studiato i stessi testi??!?!?!?
[SM=g27833]
[SM=g27828]
MarcoCF77
00mercoledì 1 febbraio 2006 14:03
Dai Andrea, l'esempio della musica era carino!

[SM=g27823]

andrea997
00mercoledì 1 febbraio 2006 14:08
era molto azzeccato marco! [SM=g27811]
MarcoCF77
00mercoledì 1 febbraio 2006 14:12
NO, era un invito a scriverlo!! [SM=g27828] [SM=g27828]
andrea997
00mercoledì 1 febbraio 2006 14:35
Re:

Scritto da: MarcoCF77 01/02/2006 14.12
NO, era un invito a scriverlo!! [SM=g27828] [SM=g27828]



e no,
mica l'ho detto io l'hai detto tu... [SM=g27828]
MarcoCF77
00mercoledì 1 febbraio 2006 14:48

Scritto da: andrea997 01/02/2006 14.35


e no,
mica l'ho detto io l'hai detto tu... [SM=g27828]



e mica c'ho i diritti d'autore! [SM=g27827]:
cozzammara
00giovedì 2 febbraio 2006 21:15
a mia zia era successo tanto tempo fa di fare un " sogno " si era sognata di essere davanti a una buca in un cimitero e in fondo una bara .... un po di tempo dopo sua sorella era morta e al funerale al cimitero si era ricorara la scena ( che era uguale quando misero la bara della sorella sotto terra ) !!!!
MarcoCF77
00venerdì 3 febbraio 2006 21:03
Sogni e premonizioni

Scritto da: cozzammara 02/02/2006 21.15
a mia zia era successo tanto tempo fa di fare un " sogno " si era sognata di essere davanti a una buca in un cimitero e in fondo una bara .... un po di tempo dopo sua sorella era morta e al funerale al cimitero si era ricorara la scena ( che era uguale quando misero la bara della sorella sotto terra ) !!!!



I sogni non sono altro che pensieri allo stato di riposo piuttosto che di veglia. Ma chi sogna è sempre il veicolo mentale, solamente che durante il sonno noi (coscienza) non controlliamo questi pensieri neppure nella minima misura di cui siamo capaci da svegli. E' un po' come se mollassimo la presa sui tre corpi contemporaneamente.
(Il difficile del viaggio astrale infatti è proprio quello di mantenere il controllo di mentale e astrale, abbandonando il fisico)
Durante il sonno è più facile che si rivelino certe facoltà (in chi le ha) per cui il corpo mentale può ricevere impulsi di diversa origine: reminiscenze, premonizioni, contatti con i trapassati.
Dal momento che PASSATO,PRESENTE E FUTURO sono solo "punti di vista" è possibile collegarsi ad una situazione qualunque, ma più facilmente a quelle con un forte impatto emotivo.

[SM=x431257]
WALTER B
00lunedì 13 marzo 2006 23:58
eh! un bell'argomento... provo a dire anch'io la mia che così magari mi schiarisco anche un po' le idee.
se mi dovessero chiedere cos'è il tempo direi che è quella caratteristica della realtà in cui viviamo che caratterizza, per dirla in termini filosofici, il divenire e al contempo il permutare. Dire che è una cosa inventata da noi, per me è un po' azzardato. Certo, la nostra concezione di tempo da un punto di vista quantitativo non è che una schematizzazione fatta grazie alla presenza di moti periodici naturali (un giorno è la durata di una rotazione della terra intorno al suo asse e così via ore sec etc.), ma così facendo e aggiungendo alle coordinate temporali quelle spaziali, fate un corso di meccanica per credere, le cose tornano a meraviglia, e oltretutto si capisce intuitivamente piuttosto bene di ciò che si sta parlando. Il buon newton, a ragione, suppose che spazio e tempo fossero due cose distinte ma conviventi (un grosso contenitore cubico con una freccia che scorre inesorabilmente) e omogenee e sempre uguali, diciamo assolute. Nel ventesimo secolo, grazie ai lavori di einstein, lorentz ed altri, si scoprì che le cose non stavano esattamente così ma che spazio e tempo sono incontrovertibilmente legati e tutt'altro che assoluti (che lo spazio dipendesse da la scelta di un sistema di riferimento comunque era già stranoto...), tant'è che adesso si parla di spazio-tempo e addirittura si è capaci di schematizzarne una sua geometria. Non mi voglio dilungare oltre sull'argomento perché finirei sicuramente con lo sparare qualche puttanata, ma quello che ha scritto bluecap sul numero degli attimi mi ha lasciato veramente allibito, non lo sapevo proprio!!! pensavo che il tempo, o meglio il divenire, fosse sempre schematizzato, se si tralascia le correzioni relativistiche e per dirla in termini matematici, una retta infinita in cui ogni istante non è che un punto infinitamente piccolo e che quindi in un intervallo finito di tempo ci fossero infiniti attimi... ma! incredibol!!! proverò ad informarmi meglio.. bona!
WALTER B
00venerdì 17 marzo 2006 18:08
bluecap mi risponda!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
BlueCap
00venerdì 17 marzo 2006 19:05
Si, scusami Walter!
Effettivamente è davvero raccapricciante la cosa del Tempo di Plank! E poi se mi è concesso esprimere una riflessione personale direi che Tempo e Spazio (ovvero Lunghezza, Larghezza e Profondità) non hanno una natura diversa come diceva Newton. Si tratta sempre di Dimensioni. Cioè, voglio dire che ad esempio Tempo e Lunghezza non sono più diversi fra loro rispetto a Larghezza e Profondità... basta pensare che al momento del Big Bang si dice che Spazio e Tempo coincidessero, fossero la stessa cosa indistinta.

Piuttosto cambia il modo in cui noi li percepiamo.
Mi spiego:

@) Le tre dimensioni spaziali vengono percepite simultaneamente, e vediamo gli oggetti tridimensionali.
@) Il Tempo viene percepito un attimo per volta, e quindi viene creata una sequenzialità logica, e l'illusione di un presunto movimento.

Se noi percepissimo tutti gli attimi di Tempo tutti insieme, vedremmo una realtà non più tridimensionale, ma quadridimensionale (figata!). Questo è ciò che ci spetta in "paradiso". [SM=g27828]

Se fosse, ad esempio, la Lunghezza ad essere percepita un valore alla volta, allora accadrebbe questo.
Prendiamo una matita.
Non potendo vedere tutta la Lunghezza della matita insieme, ma solo un valore alla volta, vedremmo una striscia di matita per volta, partendo dalla punta per arrivare alla fine, e quindi vedremmo trasformare la matita (vista in modo bidimensionale) in modo da muoversi.

E vediamo che anche la Lunghezza, se considerata attimo dopo attimo, dà l'illusione del movimento.

Dopo queste considerazioni mi viene da pensare, quindi, che il Tempo è una Dimensione percepita male (cioè un attimo per volta), e che come conseguenza genera la pura illusione del movimento.
Se c'è un'illusione, quella non è il Tempo (che da noi viene solo percepito erroneamente) ma è il movimento, che esiste solo per i nostri limitati sensi.


SCUSATE IL POEMA! [pecora]
[SM=x431222][SM=x431222][SM=x431222][SM=x431222][SM=x431222][SM=x431222][SM=x431222]

[Modificato da BlueCap 17/03/2006 21.34]

WALTER B
00sabato 18 marzo 2006 11:31
mmmmmm..... capisco!!! effettivamente la velocità di un movimento, in termini "qualitativi" dipende dalla percezione dell'osservatore e se uno percepisse il tempo tutto insieme.... aaah!!! chissà che minchia vedrebbe!
comunque l'unica informazione che mi è riuscito trovare è che il tempo di plank è il più piccolo intervallo di tempo misurabile. Ora, non vorrei sparare puttanate, anche perché sull'argomento ne so veramente poco ma poco poco poco, ma visto che è una cosa riguardante la meccanica quantistica il fatto che non se ne possa misurare uno più piccolo non necessariamente corrisponde al fatto che non ne esista uno più piccolo, probabilmente dipende da che tipo di interpretazione (realista o non realista)si da alla meccanica quantistica
gregoriosurace
00sabato 18 marzo 2006 12:33
l'oriente ci insegna...
Vorrei, senza essere prolisso, riportare spiegazioni che vengono dagli ambienti dello yoga trasendentale...

Immaginate di avere in mano ua videocassetta. Una semplice VHS. La inserite nel videoregistratore, il film parte e ne osservate le scene, spesso, se il film merita, con trasporto.

A un certo punto il film termina, la cassetta viene riavvolta e la ripmrendete in mano per riporla nella sua custodia.

La cassetta è come il tempo.
Esso è un tutt'uno, un solo ente. Apparentemente, per chi l'osserva e chi emotivamente lo vive pare trascorrere. Cioè passare da un punto all'altro, dall'inizio alla fine.

Chi è meno preso e si rende conto che si tratta di un film, si rende conto che è possibile andare avanti e indietro lungo questa finzione o illusione. Velocemente, piano o come si voglia...

La persona che riesce a non fermarsi alla fine del film, ma REALIZZA che può prendere di nuovo in mano questa cassetta capisce, non solo con l'intelletto, che il tempo non esiste ma è un concetto illusorio della mente.
Questi individui diventano liberi. Possono viaggiare nel tempo e con la mente e col corpo(si pensi alle percezioni, alle previsioni o al viaggio astrale)... Semplicemente perché sono CONSAPEVOLI che ci sono dei 'tasti' per andare avanti e indietro su quel film di cui, in realtà non facevano parte ma in cui si erano solo identificati... Un pò come quando ci si addormenta davanti ad un tv e si sogna di essere i protagonisti del film ce si guardava.

Ma c'è chi si risveglia.
BlueCap
00sabato 18 marzo 2006 15:00

Scritto da: WALTER B 18/03/2006 11.31
il fatto che non se ne possa misurare uno più piccolo non necessariamente corrisponde al fatto che non ne esista uno più piccolo



Ma infatti esiste!!! Ricordati che parliamo sempre di piano fisico, quando parliamo di meccanica quantistica. Per precisione del fisico "eterico", cioè subatomico.

Per quanto riguarda la materia, è noto a chi ne sa qualcosa di astrale che la materia astrale non è una specie di non-materia o di spirito o bla bla bla. Ma allora che cos'è? È tale e quale alla materia fisica, solo che è più piccola. Più piccola dei quark, più piccola dei neutrini, più piccola ancora... Per non parlare della materia che sta nel piano mentale, che è ancora molto molto più sottile di quella astrale! Ecco dimostrato che la "Lunghezza di Plank" non è la lunghezza minore che ESISTE in natura, ma solo quella misurabile nel piano fisico.
Per quanto riguarda la lunghezza.

Per quanto riguarda il tempo, per analogia, ci devono esistere anche attimi più brevi del Tempo di Plank, non credi? Forse il "tempo astrale di Plank" e il "tempo mentale di Plank"... [SM=g27827]: [SM=g27827]:
gregoriosurace
00domenica 19 marzo 2006 01:38
Cioè ma ditemi solo questo: se mi ignorate o cosa? Almeno non sto a scrivere ancora...
GRAZIE
BlueCap
00domenica 19 marzo 2006 10:50
Re: l'oriente ci insegna...
Sì scusa Greg hai ragione! [SM=g27813]
L'esempio che hai fatto è uno dei più azzeccati per spiegare il tempo: ogni attimo è rappresentato da un fotogramma del film, mentre Dio è tutta la cassetta insieme, anzi, lui è la biblioteca che contiene tutte le cassette, una per ogni cosmo emanato. In lui ogni fotogramma è presente nello stesso momento.


Scritto da: gregoriosurace 18/03/2006 12.33
La persona che riesce a non fermarsi alla fine del film, ma REALIZZA che può prendere di nuovo in mano questa cassetta capisce, non solo con l'intelletto, che il tempo non esiste ma è un concetto illusorio della mente.
Questi individui diventano liberi. Possono viaggiare nel tempo e con la mente e col corpo(si pensi alle percezioni, alle previsioni o al viaggio astrale)... Semplicemente perché sono CONSAPEVOLI che ci sono dei 'tasti' per andare avanti e indietro



Quesi individui di cui parli saremo tutti noi, prima o poi, quando avremo conseguito un'evoluzione sufficiente a consentirci queste capacità in modo naturale. Così come l'uomo (a differenza del criceto) pensa, [SM=g27829] così i prossimi uomini (a differenza nostra) un giorno, per evoluzione, avranno a disposizione questi "tasti" per andare avanti e indietro nel tempo, [SM=g27817] per viaggiare in astrale quasi a comando, [SM=g27817] per qualsiasi altra facoltà che secondo il nostro metro di giudizio è ancora paranormale. [SM=g27824]

È questione di tempo, io sono molto fiducioso... [SM=g27823]

[Modificato da BlueCap 19/03/2006 10.54]

Luna Noctiluca
00domenica 19 marzo 2006 11:14
Re: Re: l'oriente ci insegna...

Scritto da: BlueCap 19/03/2006 10.50
..... viaggiare in astrale quasi a comando, [SM=g27817] per qualsiasi altra facoltà che secondo il nostro metro di giudizio è ancora paranormale. [SM=g27824]

È questione di tempo, io sono molto fiducioso... [SM=g27823]

[Modificato da BlueCap 19/03/2006 10.54]




Io sono convinta che tutte le facoltà paranormali altro non siano che capacità -casuali o volontarie- di interferire o interagire con un altro "spazio-tempo", ossia con la realtà, che di sua natura non può essere certo vincolata a "leggi".
Insomma niente di magico nella visione a distanza, nella telepatia, preveggenza, ecc., anzi, direi che sono gli effetti collaterali di chi riesce ad immergersi nel mondo vero.

Luna
BlueCap
00domenica 19 marzo 2006 11:29

Scritto da: Luna Noctiluca 19/03/2006 11.14
interagire con un altro "spazio-tempo", ossia con la realtà, che di sua natura non può essere certo vincolata a "leggi".



No dai, ogni piano deve avere le sue leggi, altrimenti sarebbe il caos! Sono d'accordo che non esiste niente di paranormale e di sovrannaturale ma rientra tutto nel naturale, però le leggi, anche se diverse, esistono comunque.

Ad esempio sul piano fisico abbiamo la gravità, la massa... sul piano astrale abbiamo la volontà che riorganizza l'essenza (atmosfera) per formare oggetti, e questo non succede dove non c'è essenza; abbiamo i colori emessi dal corpo astrale, che cambiano a seconda del sentimento espresso e così via.
Luna Noctiluca
00domenica 19 marzo 2006 11:49
Sono stata troppo sintetica.

Per non assoggettata alle leggi intendo che le leggi -di fisica tradizionale o meccanica quantistica- non sono risolutive della logica dell'universo.
Certo che qualsiasi realtà possiede dei principi che la regolano, ma non siamo giunti alla comprensione ultima e quindi farei attenzione a vincolare la realtà a ciò che di essa sappiamo o possiamo spiegare.
Non credi? [SM=g27823]

buona domenica

Luna
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