Il mio primo viaggio

Allora, sono nuovissimo del forum, siccome non so dove scrivere apro un post, e quello che gestisce il forum casomai, può prendere la bacchetta e darmela sulle mani...
Il primo viaggio in astrale, o meglio un'uscita dal corpo l'ho avuta involontariamente, a 19 anni (adesso ne ho 26), e me lo ricordo come se l'avessi fatto 2 minuti fa. Il primo viaggio non si scorda mai. Che poi in realtà è stata una semplice uscita, dove svolazzavo a due metri sopra il mio letto e il mio corpo. Ragà, potenza massima. Premetto non avevo mai sentito parlare di oobe, uscite dal corpo e altre "stranezze" del genere. Comunque la cosa che mi ricordo appena uscito è stata: che brutto che sono!! Nel senso che in un millesimo di secondo ho realizzato che potevo volare sopra il mio corpo fisico, e che quel corpo appariva come un involucro di qualcosa di più importante. Impossibile fosse un sogno perchè in quel preciso momento ho percepito tutti, e dico TUTTI gli oggetti della stanza,come sentirli vivi, non so come spiegare, anche il mio corpo nel letto. Non so spiegare bene. Tutto il ragionamento richiederebbe molte parole, ma in quel momento è stato come un colpo di fulmine. Dopodichè ho pensato: oh mio Dio, sono fuori da me stesso!! e mentre pensavo questo, mi si è annebbiata la vista, ho avuto un senso di cadere nel vuoto, una caduta che sembrava interminabile, dove però non avevo il senso del giù, come cadere dall'alto. Non esistevano su, giù, sopra e sotto. Ho aperto gli occhi, con la volontà di aprire gli occhi fisici. Difficile da spiegare anche questo: mentre son stato fuori, ho guardato tutto, non con i miei occhi fisici, ho pensato: impossibile, mi vedo nel letto e li ho chiusi, Li vedo che Li ho chiusi, mi sale il panico, perchè non voglio vedere con quegli occhi, ma con i miei occhi "fisici". Nel momento in cui apro gli occhi fisici, ho impresso in mente tutto quello che è accaduto, come se rientrare nel mio corpo fosse stato facile quanto passare dalla mia camera al soggiorno.. vabbè, spero capirete, ma questa esperienza l'ho raccontata a una persona soltanto e non con questi dettagli, perchè mi stava già dando del visionario...
E dal quel giorno iniziò un viaggio alla scoperta di indovinate cosa? ME STESSO. Alla fine questi viaggi portano alla conoscenza del nostro io più profondo. La percezione che si ha di se stessi quando si sta fuori dal corpo fisico è qualcosa di incredibile. Altro che 5 miseri sensi...da rimanere senza parole...
Marò che post lungo!!! Scusatemi, mi spiace. Spero capirete, per me è una liberazione scrivere tutto questo. CIAOOO

Hey!

Hai una bella energia!
Bella la tua esperienza, in effetti io nn ne ho ancora avute, però quello che racconti mi motiva e penso sia così anche per gli altri!
Qui nel forum l'intento principale è imparare da tutti e motivarsi a vicenda!

Anche se ancora non sono uscito (peraltro per colpa della pigrizia e forse un pò di paura) immagino molto bene quello che descrivi...sento dentro una gran energia e fuori dal corpo senza limiti fisici e psicologici avrebbe modo di liberarsi in tutta la sua potenza!

Beh ancora Benvenuto!!!

Ciao Rev3, che bello sentire la gioia con cui descrivi l'esperienza e ti capisco benissimo perchè quello che si prova in uscita è veramente spettacolare e forse un po' difficile da spiegare a parole, ma tu ci sei riuscito molto bene. Mi fa piacere che tu ci abbia raggiunti, qui nessuno ti darà del visionario ma ti ascolteremo tutti con grande interesse..... Buon Viaggio

Yeah! Un altro è stato tirato fuori (un bel po' di anni fa,certo...ma va bene ugualmente).

Sai,nemmeno io,come il mio compare Seeking,sono mai uscito coscientemente (tranne 2 volte forse,ma roba di poco). E' da un anno che pratico ed è da un anno che ho sempre e solo le vibrazioni.

Davvero bella la tua esperienza,anche il modo in cui la descrivi,dato che non è cosa da poco descrivere con così tanti dettagli un'esperienza di tipo non-verbale.

Beh,ti rinnovo il mio benvenuto tra i "visionari"

Ma il bello è che ho cercato di ricreare la cosa. E ci sono riuscito, due giorni dopo. Mi sveglio di notte alle quattro. Realizzo che ho il corpo paralizzato. Cioè: cerco di muovermi per girarmi dall'altra parte, e porca pupazza il corpo non risponde, mi arrabbio, non nel vero senso della parola, e mi giro di colpo... con il corpo astrale...una sensazione di freddo su tutto il corpo. Mi accorgo di cosa ho combinato. Sapete perchè prima ho detto che mi son svegliato alle quattro? Perchè quando mi son girato in astrale ho visto la sveglia, tutta circondata di luce strana, tipo aureola, con le lancette del tipo fluorescente, ma con un colore troppo strano, tipo verde che cambia in violetto. Impossibile da descrivere. Non come i colori che vedi in un prisma, che cambiano in successione. Era un tutt'uno. Non riesco a spiegare. Vabbè...Mi spavento di brutto e questa volta niente vista annebbiata, rientro di colpo nel corpo fisico. Apro gli occhi, buio pesto. Mi sale l'agitazione, il cuore che batte forte. Ma come caspita riuscivo a vedere così bene quella sveglia. Comunque dopo questo, non ho provato a sperimentare per un bel pò di tempo: troppa paura... In questa mezza uscita mi ricordo che prima di girarmi di colpo provavo una specie di ronzio strano, poi ho scoperto che si chiamano vibrazioni... sperimenta spike.. sperimenta...:)

[Modificato da Rev3rsO 30/04/2005 21.34]

Stavo pensando questo, spike: mi son reso conto che viviamo in un mondo limitato. Dalla prima esperienza che ho avuto, ti posso dire che il mondo materiale insieme ai 5 sensi forniti da madre-natura, ci da una visione parziale, anzi, moooooolto parziale di cosa realmente è questo mondo. Di quella sveglia, oltre ai colori indescrivibili, percepivo l'essenza, l'energia che l'attraversava, questa energia si sprigionava dalla sveglia, era diversa da quella dell'ambiente circostante eppure era in armonia con essa. Indescrivibile anche questa sensazione. Appena esci in astrale, capirai.. e questa storia delle vibrazioni, non dargli molta importanza, a me facevano venire molta paura le prime volte, e in realtà non sono niente...

Eh,io sperimento eh? Solo che in certi periodi,diciamo 'neri',è meglio non sperimentare per quanto mi riguarda,sarebbe tempo perso... la mente vaga...

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Scritto da: Rev3rsO 30/04/2005 21.32
Stavo pensando questo, spike: mi son reso conto che viviamo in un mondo limitato. Dalla prima esperienza che ho avuto, ti posso dire che il mondo materiale insieme ai 5 sensi forniti da madre-natura, ci da una visione parziale, anzi, moooooolto parziale di cosa realmente è questo mondo. Di quella sveglia, oltre ai colori indescrivibili, percepivo l'essenza, l'energia che l'attraversava, questa energia si sprigionava dalla sveglia, era diversa da quella dell'ambiente circostante eppure era in armonia con essa. Indescrivibile anche questa sensazione. Appena esci in astrale, capirai.. e questa storia delle vibrazioni, non dargli molta importanza, a me facevano venire molta paura le prime volte, e in realtà non sono niente...

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Ti sei mai chiesto il perchè di tutto questo? Non che non sia una cosa positiva anzi...però...perchè noi abbiamo questa possibilità...a che pro? Si ok,per conoscere noi stessi...ma perchè dobbiamo conoscere noi stessi? perchè tutto questo? perchè esiste l'astrale,l'eterico,il mentale... ecc ecc?
Si,beh,le vibrazioni a volte mi fanno paura,altre mi mettono tranquillità...ma non riesco mai a svegliarmi in paralisi senza averle...uff...non riesco ad affrontarle,ecco.

E sono uscito questo pomeriggio durante il riposino pomeridiano. Ho iniziato a uscire dai piedi in su. Che strano.... mi sono imposto di non uscire completamente. Che non ne avevo voglia...

Bene.
Quelli come te, Reverso, che hanno esperienze fuori del corpo senza aver mai sentito parlare di OOBE, astrale e tutta la faccenda, dovrebbero approfittarne per liberarsi del terrore della morte.

Intendo quella spregevole paura che ha colpito tutti almeno una volta nella vita, per cui la nostra anima dice in preda al terror panico:
"Ma quando morirò, esisterò più? Sentirò più di esistere? Cesserò di essere?"

Quindi Reverso, penso che tu debba far dono di questa esperienza a te stesso (e se ne hai coscienza, anche agli altri).
Perchè il corpo fisico è proprio un "involucro" (come hai detto tu), un qualcosa che abbiamo.
E la mente è un qualcosa che usiamo e l'anima è ciò che siamo.
Ognuno di noi è un essere trino.

Non "muoriamo" mai, cambiamo semplicemente forma.

Capisci come l'umanità di questo tempo sia perduta, credendoci puri aggregati di atomi e molecole, identificando la mente col cervello (secondo la bella scienza noi avremmo le intuizioni alla Einstein perchè i neuroni corrono veloci, capito?) e che rinnega l'anima, cioè Dio.

Diffondi il verbo (ovvero la verità), Reverso, soprattutto con coloro i quali mai hanno sentito parlare di uscite dal corpo, in modo tale che le sperimentino e si liberino dalle paure di questa Età Oscura.

Ciao.

[Modificato da Shomoa 15/05/2005 14.05]

Grazie dell'incoraggiamento Shomoa. Una riflessione sulle tue parole: il mondo "sembra" perduto. Secondo me è in uno stato sospeso dell'evoluzione. L'uomo ha raggiunto un livello di conoscenza e Coscienza tali da rendersi conto che c'è qualcosa che non va, eppure pensieri contrastanti tra i popoli del mondo non permettono di volgere tutti verso un fine comune, quello dell'armonia. Non parlo di pace, quella viene come conseguenza. Alcuni sono più sensibili degli altri a questo stato, forse tu lo percepisci come uno stato negativo, guardalo invece inserito in un continuum universale, dove facciamo parte di un universo per la maggior parte a noi sconosciuto. Stiamo crescendo, nel bene e nel male, e ogni evento, pensiero, azione, ci aiuta a capire meglio noi stessi..Perduti si credevano anche gli uomini che aspettavano l'arrivo dell'anno 1000, eppure... E poi la scienza odierna, che scompone tutto in atomi e molecole!!! Purtroppo, come si dice, gli antichi ne sapevano davvero più di noi...Leonardo era un genio a tutti gli effetti: una analisi approfondita delle cose, e poi una sintesi, o almeno un tentativo di sintesi. Oggi, la scienza analizza, disseziona, scruta, rompe, e poi però manca la sintesi finale di tutte le analisi fatte. L'analisi ultima del sistema complesso "Uomo" non arriverà mai, se non si prende coscienza del nostro vero essere. Un bel gruppo fosfato lo leghiamo a un'adenosina, e poi un altro, e un altro ancora, e abbiamo energia per far funzionare una cellula. Ma perchè proprio quel composto? Perchè non un altro? Perchè proprio quello, con quella configurazione di struttura? E lo scienziato ti risponde: perchè poi questi vanno ceduti sotto forma di energia che serve per far svolgere reazioni metaboliche senza le quali la cellula, bla, bla, bla...(e se descrivo tutta la catena della respirazione cellulare?)Si, ma alla cellula chi glielo dice di fare così? C'è qualcosa, qualcuno, che manovra tutto ciò, e non sono due molecole... è qualcos'altro che sfugge alla lente del più potente microscopio del mondo. Non abbiamo il senso del tutto.. (ho letto con meraviglia e stupore il post su quei ricercatori che hanno studiato i comportamenti ottici degli ologrammi, che è stata una conferma a quello che ho appena detto)

Reverso, hai compreso esattamente il punto centrale.

In ogni cosa che dici, soprattutto quando affermi "Si, ma alla cellula chi glielo dice di fare così?"...


Ed io intendevo "perduta" proprio in questo senso, essendo la visione materialistica e meccanicistica della Realtà il primo stadio dell'evoluzione spirituale (leggere anche della coscienza) dell'uomo (nonostante noi continuiamo a parlare di progresso e consideriamo gli indiani d'America - tanto per fare un esempio - "primitivi"), ed essendo quindi noi solamente degli arroganti bambini con le pistole in mano che si credono onnipotenti e onniscienti solo perchè fanno girare una particella in un tubo.

Questo è un periodo importantissimo: ci sarà il risveglio della Coscienza, oppure i pochi che vogliono quella che tu ben definisci "armonia" non riusciranno a muovere e guidare la massa inebetita da valori fittizi e imposti, come il denaro.
E perciò Gaia cadrà sotto al nostro peso, come già sta succedendo.

Non sono apocalittico, questa è la situazione, queste le due vie.

Hai perfettamente ragione sul fatto delle molecole...
anchio più studio in generale e soprattutto il metabolismo cellulare e la biochimica dell'organismo e più vedo l'opera di Dio..
c'è qualcosa di sfuggevole nei testi scientifici dove ogni processo è innescato da un altro in una perfetta sintesi vitale ma come può essere tutto così complesso e perfetto? chi provoca la 1° reazione? Come siamo diventati delle macchine perfette? grazie al caso?grazie all'evoluzione che con le sue mutazioni positive e negative ci hanno portato così come siamo? naaaaa

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anchio più studio in generale e soprattutto il metabolismo cellulare e la biochimica dell'organismo e più vedo l'opera di Dio..

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Che tu ci creda o no, Lucathealien, mi hai fatto quasi venire le lacrime agli occhi...
Lo dico con sincerità e senza alcuna vergogna.

Perchè tu non sai con quanti "giovani perduti" mi sono trovato a che fare, e soprattutto mi trovo a che fare ogni giorno nei forum.
Gente che studia sui libri e si sente onnisciente solo perchè memorizza dei passaggi biochimici, delle interazioni materiali...
E che non ha in mente un concetto di Dio più vasto di quello di "essere barbuto che sta su in alto a giudicarci", purtroppo inculcatoci nella mente fin da quando nasciamo.

Dio è l'Informazione Pura che come una griglia invisibile regge il Gioco della Vita.
Bisognerebbe quasi smetterla di chiamarlo Dio in favore di termini quali Informazione o Energia, tanti sono i pregiudizi e i preconcetti associati a quella Parola.

E tu sei davvero - con questa frase l'hai confermato - diverso in un senso magnifico, per ciò che hai detto, perchè infatti per molti tuoi coetanei lo "studio" spesso è il "giro di chiave finale della loro porta spirituale" (e immaginativa).

Potrò essere sembrato eccessivo o addirittura tedioso... Non me ne importa affatto, perchè nelle discussioni sui grandi temi che ho tutti i giorni, è come se "lavorassi nel fango", e certe frasi Illuminate dovute a individui come te - che senza ombra di dubbio trarranno solo giovamenti da un Grande Cambiamento di Coscienza - sono come il ritrovamento di una luccicante pepita d'oro in mezzo alla melma...

Con grande e rispettoso affetto, Shomoa

Ah, la presa di coscienza...A quei giovani farei leggere il mito della caverna di Platone, tanto per aprire un pò loro gli occhi...

Già, come sempre in parabole, miti e allegorie come quelle si celano massime verità.

Ciao

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Scritto da: Shomoa 23/05/2005 21.23
Che tu ci creda o no, Lucathealien, mi hai fatto quasi venire le lacrime agli occhi...
Lo dico con sincerità e senza alcuna vergogna.

Perchè tu non sai con quanti "giovani perduti" mi sono trovato a che fare, e soprattutto mi trovo a che fare ogni giorno nei forum.
Gente che studia sui libri e si sente onnisciente solo perchè memorizza dei passaggi biochimici, delle interazioni materiali...
E che non ha in mente un concetto di Dio più vasto di quello di "essere barbuto che sta su in alto a giudicarci", purtroppo inculcatoci nella mente fin da quando nasciamo.

Dio è l'Informazione Pura che come una griglia invisibile regge il Gioco della Vita.
Bisognerebbe quasi smetterla di chiamarlo Dio in favore di termini quali Informazione o Energia, tanti sono i pregiudizi e i preconcetti associati a quella Parola.

E tu sei davvero - con questa frase l'hai confermato - diverso in un senso magnifico, per ciò che hai detto, perchè infatti per molti tuoi coetanei lo "studio" spesso è il "giro di chiave finale della loro porta spirituale" (e immaginativa).

Potrò essere sembrato eccessivo o addirittura tedioso... Non me ne importa affatto, perchè nelle discussioni sui grandi temi che ho tutti i giorni, è come se "lavorassi nel fango", e certe frasi Illuminate dovute a individui come te - che senza ombra di dubbio trarranno solo giovamenti da un Grande Cambiamento di Coscienza - sono come il ritrovamento di una luccicante pepita d'oro in mezzo alla melma...

Con grande e rispettoso affetto, Shomoa

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ti ringrazio per le belle parole shomoa...
in effetti hai ragione quando dici che la moltitudine di giovani che inizia a studiare si riempe d'orgoglio per le nozioni imparate; essi salgono in superbia pensando così di sapere e giustificare tutto dalla loro alta conoscenza...
invece io la penso esattamente al contrario. Più la mente si avvalora di conoscenza più si nota l'opera di Dio dove la Grande mente opera su tutto nell' equilibrio.
io sento Dio che si manifesta anche in una sonata classica o in una paesaggio di montagna...anzi è proprio lì che il mio spirito si riempe di gioia e orgoglio per la vita.
putroppo non tutti, anzi quasi nessuno condivide il mio pensiero e le mie emozioni, e così nei miei coetanei la parola Dio serve solo come accostamento a un ingiuria o come capro espiatorio da additare per le proprie sventure,,.
Luca

[Modificato da Lucathealien 26/05/2005 13.56]

Ciao ragazzi, bentrovati a tutti. Sono abbastanza nuovo, non è che abbiamo parlato molto (a proposito ciao Lucath, come butta? ), ma queste parole mi prendono tantissimo, e vorrei lasciarvene qlcna anch'io, anche se forse stiamo andando verso l'off-topic...

Ragazzi, io credo che la scienza, zoppicando, si sta avvicinando a dio. Esiste un libretto, "La mente di Dio - il senso della nostra vita nell'universo", Paul Davies, Oscar Mondadori (costa anche poco) che io continuo a consigliare a tutti... e per me è stato quasi commovente.
Questo libro non sostiene per nulla nessuna ipotesi nè nessun credo, ma espone in maniera ampia ed esaustiva tutte le ipotesi scientifiche dalle più materialiste alle più estreme, fino alla fisica quantistica, amalgamate alla filosofia vecchia e nuova, analizzando ogni cosa in modo molto aperto e molto sapiente; per arrivare vicino, non oltre, ad un'idea come quella di dio (ma sarebbe meglio usare le definizioni che ha usato Shomoa).
Ne cito un pezzetto:

" [...] Lungi dal presentare gli esseri umani come prodotti accidentali di cieche forze fisiche, la scienza suggerisce che l'esistenza degli organismi coscienti è un aspetto fondamentale dell'universo. Sono convinto che nelle leggi naturali noi siamo inscritti in un modo profondamente significativo. [...] Essa (la scienza) non nega che ci sia un significato dietro l'esistenza. Al contrario. Come ho sottolineato, il fatto che la scienza funzioni, e funzioni tanto bene, rinvia a qualcosa di profondamente significativo sull'organizzazione del cosmo. [...]"

Si potrebbero interpretare le mie argomentazioni come molto materialistema come voi credo mi interrogo incessantemente sulla relazione tra la materia più grezza (nostro malgrado dobbiamo farcene una ragione: siamo fatti di essa - prima di tutto) e la spiritualità più eterea, e ho trovato una armonia sconvolgente, che mi fa vedere il mondo con una luce diversa.

Sono assolutamente convinto che non si debba buttare via la scienza, anzi. Molti scienziati forse sì, ma non la scienza in toto. Quello che la scienza estrema sta scoprendo, teorizzando, sulle origini e la struttura dell'universo, trova sorprendenti analogie con molte antiche culture, tradizioni esoteriche, religioni. Gli scienziati certo di questo non si preoccupano, ma io, che per molto tempo ammetto ho proteso per lo spirito, e ho "creduto" perchè davo per scontato che oltre un certo punto la realtà non fosse umanamente comprensibile, io adesso cerco ovunque e mi dico che essendo io fatto della materia (in senso ampio) di cui è fatto l'universo, allora io posso capire l'universo; e mi dico anche, forse siamo fatti così (a prescindere da chi ci abbia fatti) proprio perchè dobbiamo capire l'universo.

Ho osservato che tutto ciò che esiste, io compreso, risponde a certe leggi, c'è una regolarità infallibile nel modo che hanno le cose di comportarsi. Perchè ci sono certe leggi? Qual è l'essenza di queste leggi? Come esistono? C'è uno scopo? Una meta? Un motivo scatenante? Mi guardo attorno e cerco le risposte.
Dove sta andando l'umanità - la coscienza? Che strada ha fatto, fin'ora? E' in preda al caos, o c'è un disegno, un progetto? Per me un progetto c'è.
Alla base, cosa c'è?? Qual'è il motivo per cui esiste la nostra realtà, la materia, la vita organica, la coscienza? Diamo per scontato che la nostra vita sia un'aula di scuola, e che come anima la scegliamo sostanzialmente per crescere, e che continiuamo di vita in vita finchè...
Finchè cosa??? Torniamo a far parte del Tutto? Perchè dovremmo tornare a far parte del tutto? Il Tutto inconsapevole vuole divenire consapevole diramandosi in un'infinità di vite e di esperienze attraverso di noi? E poi? Questa risposta da molto tempo non mi basta più.
Perchè il Tutto, Dio, come lo vogliamo chiamare, ci ha immesso in questa ruota di vita e di morte? Per amor nostro? Per sfizio? Per necessità? Per vedere cosa succedeva? Esisterebbe quindi una realtà superna in cui già tutto E' , da cui tutto proviene e a cui tutto tornerà?
Io non credo.

Mi soffermo innazitutto sul senso del Creato, sul disegno infinito e sublime che regola il nostro vivere e morire, in sostanza, sul perchè. Insomma, chiunque sia Dio, accidenti, perchè ha creato il Creato??? Qualunque risposta tipo "perchè è amore infinito", "perchè lui è eterno", "perchè è la giustizia", "perchè essendo rende reale tutto ciò che pensa" (una specie di Bastiano della Storia Infinita? Allora noi siamo suoi capricci? O suoi sogni? O sue seghe mentali?), non mi può bastare, sono tappabuchi che interrompono ad hoc il flusso dei perchè.
Io credo fermamente che la causa e lo scopo del Creato sia evolvere. Perchè?
Perchè a tutti i livelli immaginabili della vita e del pensiero, è ciò che fa ogni forma di esistenza del mondo che ho potuto osservare direttamente e non, dal più infinitesimale microorganismo alle galassie, e - pare - anche l'universo.
Evolvere intrinsecamente significa "diventare qualcosa di nuovo e di migliore". Nuovo e migliore come concetti implicano una condizione che prima non esisteva.
E' vero solo ad un livello superficiale che "nulla si crea e nulla si distrugge": ad annullare questo concetto c'è quello che dice "il tutto è più dell'insieme delle parti". Cioè una torta è molto più dell'insieme degli ingredienti, è una cosa a sè stante. Tant'è poi che se metto insieme gli ingredienti in una sequenza diversa da quella scritta sulla ricetta, la torta non viene, oppure ne esce una diversa: la torta è una cosa nuova, è stata creata, prima non esisteva, e non è possibile tornare indietro.
Sono d'accordo che dire "prima" sia sbagliato, parlando del Creato, ma io intendo un divenire che non ha a che fare col tempo. L'attuazione dell'esistenza di qualcosa che prima non esisteva è una Creazione. Quindi la Creazione è permanentemente in atto, e il nostro scopo è creare. Per ora creiamo nel modo che la natura materiale prevede, nel modo per cui siamo predisposti, cioè generiamo dei figli, altri noi stessi, ma potenzialmente nuovi. Al fine di arrivare ad avere dei nuovi noi stessi che riescano a creare in un modo nuovo, senza la fusione materiale di due corpi - così come da animali siamo giunti a diventare esseri coscienti; la creazione è insita nel nostro processo evolutivo sia a livello di umanità sia a livello individuale, sia materiale che di coscienza. In qlche modo -ancora troppo grossolano e maldestro- creiamo anche col pensiero.
La creazione di una vita umana avviene attraverso la fecondazione; la fecondazione consiste nel raggiungimento dell'ovulo da parte di uno spermatozoo; miliardi di spermatozoi partono tutti verso una stessa meta, ma uno solo riesce nell'impresa; il suo congiungimento con l'ovulo genera il più straordinario miracolo della materia, la creazione di un nuovo corpo. L'analogia con l'umanità mi sembra così significativa da doverla considerare più di una semplice analogia; e ancora una volta entra in scena il "come in alto così in basso".
Dal più piccolo al più grande, dalla materia più grossolana al pensiero più effimero, tutto si comporta nello stesso modo, e tende verso l'evoluzione.
Noi siamo la creazione, noi creiamo la creazione.

E l'entità dell'evluzione, del divenire, il corso della creazione, non sono prevedibili nemmeno da Dio, proprio perchè si fondano sul libero arbitrio. Non so più chi ha detto questa cosa tanto sottile, "tutti sanno che nemmeno Dio può prendere un asso con un due in una partita a briscola".

E torniamo all'estratto che ho riportato sopra; io sono fermamente convinto che il nostro esistere sia di fondamentale importanza, utilità anzi, che abbia un motivo e un fine. Io credo che la Creazione non sia ancora finita e che noi ne siamo l'apice. Io vedo il Creatore più come uno sperimentatore, che seguendo la propria logica si imbatte in qualcosa che non aveva mai concepito, e ne gioisce: la creazione. Noi siamo come il primo fuoco che sia mai stato acceso, come il primo piede che abbia calpestato la luna, come una musica che non è mai stata suonata. Noi siamo qualche cosa di NUOVO.
Quindi, dove stiamo andando, cosa stiamo cercando di fare?
Ottenere qualcosa che ancora non c'è, diventare qualcosa che ancora non esiste, e nessuno sa cosa, nemmeno Dio.
Per la legge dei grandi numeri, come gli spermatozoi, siamo in molti, miliardi di differenze per ogni generazioni, miliardi di miliardi di possibilità, affinchè uno, su tanti, giunga ad una nuova essenza. Il mio maestro una volta disse che tutti dovremmo essere disposti a sacrificare tutto affinchè uno solo di noi raggiunga l'illuminazione.

Pace e bene ragazzi

A.

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Scritto da: Auriah 26/05/2005 15.06

Per la legge dei grandi numeri, come gli spermatozoi, siamo in molti, miliardi di differenze per ogni generazioni, miliardi di miliardi di possibilità, affinchè uno, su tanti, giunga ad una nuova essenza. Il mio maestro una volta disse che tutti dovremmo essere disposti a sacrificare tutto affinchè uno solo di noi raggiunga l'illuminazione.

A.

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Caro Morpheus, ti ricorda niente?
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Anch'io, come te Auriah, sono convinta che non bisogna demonizzare e demolire ma imparare ad osservare, e comprendere che questo fa parte della meravigliosa, strabiliante, insondabile, capricciosa creazione.
Questo non è peggiore di quello, solo altro e contemporaneamente della stessa matrice.
L'infimo e il sublime appartengono e generano il Tutto.

saluti

Luna N.

--> per Auriah:

Allora, non mi basterebbero mesi per dirti ciò che vorrei dirti...
Mi farò bastare questo: ti stai Illuminando, ed ogni cosa che scrivi ne è la prova.

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Quindi:

"Conversazioni con Dio", Neale Donald Wasch, Sperling & Kupfer Editore
Volume 1, 2 e 3 (è una trilogia)

Davvero, credimi Auriah, questo libro non puoi perderlo. Non puoi mancarlo; ti serve, come serve a chiunque. Ma tu sei pronto ad affrontarne le parole in maniera molto più Cosciente e Saggia.
Sono strasicuro che ti interesserà, e tu fidati.
Leggilo per intero in libreria o compralo, non importa.
Devi averlo, come dovresti avere molti altri libri di cui vorrei parlarti.

Perchè sei pronto alla Nuova Era e all'imminente risveglio della Coscienza.

Ciao, e casomai appuntati > shomoa@walla.com < per dirmi poi se ti è "piaciuto"...

Credo che Auriah abbia già superato Conversazioni con Dio, se non altro perchè ripresenta la convinzione in base alla quale siamo qui per fare esperienza e per ritornare al Tutto di cui siamo parte.
Ha chiaramente detto che questa idea non gli basta più...
Comunque il primo libro te lo presto io, se vuoi. A me è sembrato un capolavoro, qualunque siano le tue convinzioni: il modo in cui Dio ci prende in giro è SQUISITO. Le sue risate per le nostre seghe mentali, le nostre inutili perdite di tempo, le disarmanti Verità su quanto di assurdo facciamo ogni giorno, sul nostro masochismo...
Da leggere comunque, secondo me.

Ohibò!...
Sono come minimo imbarazzato per quel che mi dici, Shomoa!
Ma credo che tu stia esagerando, se non altro perchè, per sapere che mi sto illuminando, dovresti già esserlo tu!!!

Ti ringrazio cmq.

Per quanto riguarda il libro, lo leggerò, se me lo presta mond, mi fido se mi dice anche lei che ne vale la pena visto che mi conosce abbastanza bene

So che ci sarebbero milioni di libri che varrebbe la pena leggere, ma so anche che alla fine non fanno la differenza: a fare la differenza siamo noi, e quello che siamo disposti a fare per la conoscenza.
Ma ti capisco quando consigli un libro con una tale foga, anch'io lo faccio, spesso... (vero mond? )

A presto!

A.

PS: --> per Luna: adesso però voglio saperlo cosa dovrebbe ricordare a Morpheus!!!

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Ma credo che tu stia esagerando, se non altro perchè, per sapere che mi sto illuminando, dovresti già esserlo tu!!!

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No, non ce n'è bisogno.

Anche se non riesco a "liberarmi" nella vita di tutti i giorni, questo non vuol dire che non "veda la Luce"...

Comunque, mondstrahl, io non penso che quel libro "si possa superare".
Lì c'è il nostro Scopo, lo Scopo della Vita, e se dici che sono le "solite risposte", ovvero che siamo qui per fare esperienza, ti invito a rileggerlo più e più volte, perchè Dio non parla di imparare.
Ti sta dicendo che Noi siamo Dio, proprio io che scrivo qui, o tu che leggerai queste parole, e la sua esperienza di se stesso è tramite le nostre vite.

Comunque non mi dilungherei più di tanto perchè spero Auriah lo legga... Magari poi non gli dice niente, ma questo non credo e non spero.

...ehhh vabbè dai mayaend anche tu peroooò...

ognuno ha il suo carattere, shomoa a volte può risultare troppo 'appassionato' e non è certo il caso di farne un dramma, anzi.
D'altronde, ricordi, anche 'per essere uno stregone un uomo deve essere appassionato. Un uomo appassionato ha passioni terrene e cose a lui care e, se non altro, semplicemente il sentiero dove cammina.'

--E' un quiz ? o un Koan ?
Io non l'ho letto, cmq, 'assorbire' non vuol dire 'imparare'
cosa si vince Shomoa ? ...dai... dai che ci riprovo

Shomoa, per me la cosa importante è che tu riesca scrivendo, a farmi arrivare esattamente il tuo pensiero.


T

Il riso sincero è il linguaggio della Vita, e il tono scherzoso è la chiave della felicità.

Se in certi messaggi risulto diciamo "serio", è essenzialmente perchè se vogliamo cambiare questo mondo è l'ora di prendere le cose di petto e cambiare noi stessi.
Certi messaggi devono arrivare in modo diverso, non come l' -"ultima moda in fatto di credenze".

Infatti il tentativo di far cadere qualcuno in contraddizione (leggi a metà del tuo messaggio, mayaend; e peraltro tu giochi sulle parole dando una definizione tutta tua dl termine "imparare"...) è tipico del tentativo di ridicolizzare le idee e i pensieri altrui.

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Shomoa, per me la cosa importante è che tu riesca scrivendo, a farmi arrivare esattamente il tuo pensiero.

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Non è facile, Tolteco. Sono le azioni che cambiano la gente, mille volte più delle parole.