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poca energia?come aumentarla?

Ultimo Aggiornamento: 11/01/2005 16:19
10/01/2005 16:07
 
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IL SANTINO ;-)
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se vogliamo vivere in una società dobbiamo essere inseriti in essa. Il tuo proposito caro morpheus è uno dei migliori in assoluto, penso che tutti qui lo possiamo cogliere, l'atto stesso di dedicarsi alle obe è già un'azione di quelle che tu consigli, ma secondo me la cosa deve essere graduale e deve incominciare interiormente. Bisogna usare una maschera a volte, con una società che è a sua volta falsa e contradditoria la maggior parte delle volte.

Una società in cui ogni individuo si comporta come dici tu dovrebbe avvicinarsi alla società ideale morpheus, questo è il mio pensiero.

silence.[SM=g27832]
10/01/2005 16:38
 
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primo grosso ostacolo
Non crederlo possibile è il primo scoglio da superare innalzato dall'Ego.

E' più facile credere che il mondo debba essere un mondo come lo conosciamo noi, con le guerre, incomprensioni, corsa all'arricchimento?

Davvero il mondo deve essere per forza così?

Questo è il mondo ideale?

Perchè bisogna accettare che meglio di così non si possa stare...

Il lavoro è individuale, sforziamoci noi stessi per noi stessi, senza curarci di quello che fanno gli altri.

Dobbiamo uscire dalla mentalità del ripetersi delle cose, solo così potrà esserci il risveglio
A presto.


"La domanda è il chiodo fisso"
11/01/2005 00:14
 
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Si,ma in questo mondo oltre a viverci devi sopravvivere,devi mangiare e,per esempio,se non lavori non mangi.Ok,è un ragionamento un pò contorto,ma se facciamo il caso,io non usassi un bel ego ferroso nel mio lavoro non potrei mai andare avanti(vendo contratti via telefono per tele2[SM=g27823] )...non potrei affrontare la tesata calda della mia ragazza...ecc,ecc.
A me piacerebbe molto potermi concentrare solo sull'azzeramento del mio ego,ci riesco molto meglio quando non ho un cacchio da fare,ma negli altri momenti mi è indispensabile...ecco mperchè una delle mie ambizioni sarebbe fare l'eremita...quella si che è la condizione giusta!
_-'-_Dusk_-'-_ <--montagne dell'himalaya con me in mezzo sperduto nella neve a meditare [SM=g27815] [SM=g27815] [SM=g27815] [SM=g27821]
___________________________________________________________________________________________________
"Al crepuscolo comincia il tuo viaggio,al crepuscolo svaniscono i tuoi sogni..."
___________________________________________________________________________________________________
11/01/2005 03:40
 
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combattere sempre e ovunque
Ciao DuskEmbrace... L'ego va combattuto sempre e ovunque. Se ci pensi bene per riuscire a lavorare sereni non serve essere prepotenti: non vorrai farmi credere che per svolgere bene il tuo lavoro devi convincere la gente con arroganza, irruenza od altre manifestazioni di Ego...

Certo dovrai essere convincente. Che vuoi dire con "affrontare la testa calda" della tua ragazza?

Se come dici riesci a combattere l'Ego nei momenti liberi, puoi farlo anche negli altri momenti. Deve diventare un "rumore" nella tua testa e sono sicuro che ognuno di noi può farcela.

In alcuni momenti dobbiamo prendere decisioni e essere rapidi nel farlo: importante è farlo con la testa collegata al cuore e non agire d'impulso o d'istinto, quello lo fanno gli animali.

Non aggrappiamoci alla convinzione che ci dobbiamo comportare come gli altri ci conoscono da una vita, altrimenti non sono più io.

Così facendo saremo veramente noi stessi e quelli che ci conoscono ci stimeranno ancora di più e quelli che non ci conoscono ancora saranno attratti dal nostro magnetismo

Certo, che fatica[SM=g27834] , c'è un Ego molto forte qui nei dintorni...ho la gola secca[SM=g27837]

A presto


A presto.


"La domanda è il chiodo fisso"
11/01/2005 10:14
 
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Hehe...

Hihi...Battutona... Da piccoli giocavamo coi Lego...hehe ora che siamo grandi non è cambiato molto...giochiamo con L'Ego...

HAHAHAHAH AH AHAH A HAHAHAHAHAHAHAHAHA....SISI lo so fa caccare...beh dai torno al mio L'Ego Tecnic...

Cmq tutto questo per dire che Quoto Morpheus...
Chiaro che nei rapporti con altre persone che non conoscono il nostro viaggio dobbiamo essere inseriti nella società...non è che cominciamo a parlare per parabole o andiamo in giro in tunica.. Hehe...che figata da manicomio presentarsi il giorno dopo al lavoro vestiti da monaci hehe...

Però per quanto difficile sia e per quanto certi lavori necessitano di raccontare anche qualke balla e di essere un pò ruggenti ciò non toglie che si possa restare presenti e capire i nostri Ego come si evolvono...Nn bisogna mai distrarsi dall'osservarci...

Shhhh...c'è un ego anche qui moprh....shhh sennò scappa...Devo prenderlo.......ZAAAK!


Scappatoooo...uffy...

11/01/2005 12:50
 
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Come facciamo ad eliminare il nostro "io" la nostra parte egocentrica?

Credo che la risposta sia: se osserviamo il movimento dei nostri pensieri...

ovvero...

Che cos’è la realtà? Si potrebbe dire che tutto ciò che il pensiero ha creato è realtà, comprese tutte le illusioni (mantra, rituali, tutto il movimento del pensiero). Tutto quello che è stato costruito nel mondo è il prodotto del pensiero. Quindi è realtà. Potreste affermare che il pensiero ha creato la realtà? I sogni(intesi come speranze), reazioni sensoriali, tutto il mondo tecnologico, poemi, dèi, tutto ciò è realtà? Per esempio potremo dire che un essere umano non è creato dal pensiero. Ma ciò che lui crea. La guerra è prodotta dall’uomo…e la guerra è una realtà. Se accettiamo tutto questo provvisoriamente questa affermazione, possiamo domandarci se la mente, che è la rete di tutti i sensi, delle effettività ecc. può cogliere, vedere, osservare cos’è la verità? Per capire cos’è la verità assoluta, si deve capire il pensiero: tutto il movimento del pensiero e la natura del pensiero devono essere esaminati a fondo, osservati. In questo modo riceve una collocazione relativa, e di conseguenza la mente diventa completamente calma, e forse in seguito a ciò, in tale calma, si percepisce la verità, che non può essere misurata a parole. Uno degli errori dell’essere umano è rimanere intrappolati nel movimento del pensiero. E questo movimento proietta ciò che è verità. Proietta ciò che lui pensa sia verità. Questo era il messaggio che volevo farvi approfondire. Ora può la mente smettere di misurare? La misurazione che è tutto il nostro condizionamento educativo, ambientale e sociale. Siete d’accordo? Esistono due modi di misurare. Una misurazione fisica (misurare un foglio) e una misurazione psicologica ( si misura se stessi, confrontandosi psicologicamente con un altro). Quindi misurazione significa anche confronto. Quindi finché c’è il pensiero che confronta, misura esiste dualità. Ora domandiamoci come si è verificato questo condizionamento? Io credo che sia dovuto dal linguaggio che è coinvolto nella misurazione. Ricordo che stiamo parlando esclusivamente della misurazione psicologica non del movimento fisico della distanza. Perché l’uomo è stato trattenuto in questa misurazione? Probabilmente perché entro certi limiti sia un mezzo per progredire. Così è tempo. Quindi l’uomo ha utilizzato il tempo come un mezzo per progredire? Intendo tempo psicologico. Non del tempo per studiare o percorrere un determinato tragitto. Il problema è però anche quello fisico…perché cominciando dai fatti fisici della differenza, della misura, della quantità e così via, la nostra tendenza è quella di applicare la misurazione in modo analogico al processo psicologico. Perché l’uomo ha usato il tempo psicologico come mezzo per migliorare se stesso? Per incrementare il proprio potere? Lo chiama “ diventare migliore”, diventare più nobile, raggiungere l’illuminazione. Tutto ciò implica il tempo. A livello tecnologico abbiamo bisogno di tempo. Per studiare abbiamo bisogno di tempo. Per andare da un posto ad un altro abbiamo bisogno di tempo. Ma abbiamo bisogno di tempo psicologicamente? Che cos’è che crea il tempo? Non è il pensiero? Quindi in termini di anticipazione il pensiero dice: “ Io spero!” Quindi il pensiero cerca di raggiungere qualche genere di sicurezza. Se viviamo in questo modo si rimane intrappolati nel cerchio del tempo. Rimaniamo legati nel passato, a ciò che si è fossilizzato. E diamo forza all'"io"...credo sia importantissimo capire dove nasce l'io...andare fino alle radici...se lo si osserva, lo si comprende, tutti i problemi tutte le domande; ma come faccio a confrontarmi con gli altri? come farò a lavoro? come posso non essere più "io"? svaniranno...perchè proprio queste domande fanno parte del pensiero che muove il nostro essere egocentrico.
Morpheus ha toccato un punto essenziale! E' veramente importante osservare tutto ciò! Non rispondete, non rifiutate, non accettate...osservate!

ritorniamo al topic iniziale:
che cosa è l'energia? proviamo a capire...

ciao

con amicizia gabriele[SM=g27823]

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-La verità è una terra priva di sentieri-
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Nel gdr - Il trono di spade -
Lady Lysa
11/01/2005 16:19
 
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Il Ritorno e Ricorrenza
Quoto Re Gabriel[SM=g27811] perchè ci stiamo avvicinando al punto cruciale:

Il Ritorno e Ricorrenza.
Quando avremo osservato noi stessi e accettato di provare a cambiare, avremo fatto il primo passo per uscire dalla ruota.

(...)Un uomo è quello che è la sua stessa vita; se un uomo non lavora sulla propria vita, sta perdendo il suo tempo miseramente.

Solo eliminando gli elementi indesiderabili che portia­mo in noi possiamo fare della nostra vita un'opera mae­stra.

La morte è il ritorno al principio della vita, con la pos­sibilità di ripeterla di nuovo sullo scenario di una nuova esistenza.

Le varie scuole di pseudoesoterismo e di pseudoocculti­smo sostengono l'eterna teoria delle vite successive; tale concetto è sbagliato.

La vita è un film; conclusa la proiezione riavvolgiamo la pellicola sulla sua bobina e ce la portiamo per l'eternità.

Esiste il rientro sulla scena, esiste il ritorno: tornando in questo mondo proiettiamo sul tappeto dell'esistenza lo stesso film, la stessa vita.

Possiamo confermare la tesi di esistenze successive, ma non di vite successive, perché il film è lo stesso.

L'essere umano ha un tre per cento di Essenza libera e un novantasette per cento di Essenza imbottigliata ne­gli io.
Al ritorno, il tre per cento di Essenza libera impregna totalmente l'uovo fecondato; è indubbio che continuiamo così nel seme dei nostri discendenti.

La personalità è qualcosa di diverso: per la personalità del morto non esiste alcun domani, essa si dissolve lenta­mente nel cimitero.

Nel neonato si trova reincorporata solo la piccola per­centuale di Essenza libera: questa dà alla creatura autoco­scienza e bellezza interiore.

I diversi io che ritornano girano attorno al neona­to, vanno e vengono liberamente dappertutto, vorrebbero introdursi nella macchina organica, ma questo non gli èpossibile fin quando non viene creata una nuova persona­lità.

È bene sapere che la personalità è energetica e che es­sa si forma con l'esperienza nel corso del tempo.

Sta scritto che la personalità prende consistenza du­rante i pnmi sette anni dell'infanzia e che in seguito si ir­robustisce e si rafforza con tutte le esperienze della vita pratica.

Gli io cominciano ad intervenire nella macchina orga­nica a poco a poco, di pari passo con la creazione della nuo­va personalità.

La morte è una chiusura di conti, un resto di numeri frazionari; terminata l'operazione matematica, l'unica co­sa che continua sono i valori, cioè gli io buoni e cattivi, uti­li e inutili, positivi e negativi.

Nella luce astrale i valori si attraggono e si respingono fra di loro secondo le Leggi del Magnetismo Universale.

Noi siamo punti matematici nello spazio che servono da veicolo a diverse somme di valori.
Dentro la personalità umana di ciascuno di noi esisto­no sempre questi valori che servono di base alla Legge di Ricorrenza.

Tutto torna ad accadere proprio come è già accaduto, più il risultato, vale a dire la conseguenza delle nostre azioni precedenti.

Siccome in ognuno di noi esistono molti io di vite prece­denti, possiamo affermare esplicitamente che ciascuno di essi è una persona diversa.

Questo ci invita a comprendere che in ciascuno di noi vivono moltissime persone con diversi impegni.

Dentro la personalità di un ladro esiste un vero covo di ladri; dentro la personalità di un omicida esiste tutta una banda di assassini; dentro la personalità di un lussurioso esiste una casa di appuntamenti; dentro la personalità di qualunque prostituta esiste tutto un postribolo, eccetera.

Ognuna delle persone che portiamo dentro la nostra personalità ha i suoi problemi ed i suoi impegni.

Gente che vive dentro la gente, persone che vivono nel­le persone; questo è indiscutibile, irrefutabile.

Purtroppo ognuna di queste persone o io che vive den­tro di noi viene da antiche esistenze ed ha determinati im­pegni.

L'io che nella passata esistenza ebbe un'avventura amorosa all'età di trent'anni, nella nuova esistenza aspet­terà tale età per manifestarsi; arrivato il momento crucia­le, cercherà la persona dei suoi sogni, si metterà in contat­to telepatico con lei ed alla fine verrà il reincontro e la ri­petizione della scena.

L'io che all'età di quarant'anni ebbe una lite per beni materiali, nella nuova esistenza aspetterà tale età per ri­petere la stessa storia.
L'io che all'età di venticinque anni litigò con un uomo all'osteria o al bar, aspetterà nella nuova esistenza l'età di venticinque anni per cercare il suo avversario e ripetere la tragedia.

Gli io dell'uno e dell'altro soggetto si cercano prima fra di loro mediante onde telepatiche, poi si reincontrano per ripetere meccanicamente la stessa storia.

La meccanica della Legge di Ricorrenza è davvero que­sta; questa è la tragedia della vita.

A distanza di migliaia di anni i diversi personaggi si ritrovano per rivivere gli stessi drammi, commedie e tra­gedie.

La persona umana non è altro che una macchina al servizio di questi io con tanti impegni.

Il peggio di tutta la questione è che tutti questi impe­gni della gente che portiamo nel nostro interno si compio­no senza che il nostro intelletto riceva previamente alcuna informazione.

In questo senso, la nostra personalità umana sembra un carro trascinato da innumerevoli cavalli.

Ci sono vite dalla ripetizione esattissima, esistenze ri­correnti che non si modificano mai.

Ma le commedie, i drammi e le tragedie della vita non potrebbero assolutamente ripetersi sullo schermo dell'esi­stenza se non esistessero gli attori.

Gli attori di tutte queste scene sono gli io che portiamo dentro di noi e che vengono da antiche esistenze.

Se noi disintegriamo gli io dell'ira, le tragiche scene della violenza termineranno inevitabilmente.

Se noi riduciamo a polvere cosmica i segreti agenti del­la cupidigia, i suoi problemi finiranno totalmente.

Se noi annientiamo gli io della lussuria, le scene di po­stribolo e di morbosità avranno termine.

Se noi riduciamo in cenere i segreti personaggi dell'in­vidia, gli eventi di questa si concluderanno radicalmente.

Se noi uccidiamo gli io dell'orgoglio, della vanità, della superbia, dell'autoimportanza, le ridicole scene di questi difetti finiranno per mancanza di attori.

Se noi eliminiamo dalla nostra Psiche i fattori della pi­grizia, dell'inerzia, della infingardaggine, le orribili scene di questi tipi di difetti non potranno ripetersi per mancan­za di attori.

Se noi polverizziamo i nauseanti io della gola, della ghiottoneria, finiranno i banchetti, le sbornie, ecc. per mancanza di attori.

Visto che, purtroppo, questi molteplici io si esprimono nei vari livelli dell'Essere, diventa necessario conoscere le loro cause, la loro origine e i procedimenti cristici che do­vranno infine condurci alla morte del me stesso ed alla li­berazione finale.

Studiare il Cristo Intimo, studiare l'esoterismo cristico è basilare quando si tratta di provocare in noi un radicale e definitivo cambiamento.

Accettare in cambiamento per uscire dal ripetersi delle cose.
Essere come lo spettatore che si accorge di aver già visto quel film. Spezzare la continuità.

A presto.
A presto.


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