Proprio stanotte ho fatto un sogno molto particolare, avrei bisogno di un aiuto nell'interpretazione.
All'inizio del sogno accadono varie vicende che purtroppo non mi ricordo se non in piccoli spezzoni. La parte che mi ricordo chiaramente è questa: sono in una casa con una decina di amici, è in programma una cena e stiamo apparecchiando. La casa è completamente priva di arredi, eccetto due tavoli, uno grande e uno più piccolo, e sono attaccati in modo da creare un tavolo unico. A un certo punto inizia un terremoto, l'edificio oscilla, e ci ripariamo sotto i tavoli: tutti i miei amici vanno sotto quello grande, visivamente più resistente, ma non c'è posto per me, e sono costretto a stare da solo sotto a quello piccolo. Già da questo momento so che se starò sotto al tavolo piccolo morirò, quindi prego i miei amici di farmi un po' di posto sotto l'altro, però nonostante si stringano non c'è posto per me. Le scosse continuano. A un certo punto sento la morte imminente, saluto i miei amici, e mi accorgo che qualcosa di estremamente pesante sta cadendo sopra al mio tavolo. Non appena vengo schiacciato l'ambientazione del sogno cambia di colpo, come se fossi morto realmente e mi trovassi in una sorta di aldilà: tutto è nero intorno a me, l'unica cosa che riesco a scorgere è un enorme volto bianchiccio che mi sta davanti, appena lo vedo inizio a porgli tantissime domande sulla vita e sulla morte, ma non risponde, so che ha capito, ma è impassibile.
Di colpo mi sveglio, ho una paralisi notturna e mi sembra di stare volteggiando nel vuoto, mi rendo conto di essere sveglio e di avere la paralisi e così, dopo qualche minuto la paralisi se ne va e sono sveglio normalmente.
Una cosa importante è che nel sogno quando sto per morire non sono affatto impaurito, anzi sono assolutamente sereno. L'ansia arriva dopo quando l'enorme volto sembra non voler rispondere alle mie domande.
Non so proprio come spiegarmelo, perfino mia zia, che è psicologa, ci ha capito ben poco. Qualcuno ha qualche idea?