  19/12/2011 08:04 |
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Mi sono appena risvegliata da un incubo.
Quale modo migliore per iniziare la giornata?
Sto guidando in autostrada in direzione della città, è buio e mi trovo sulla corsia di sorpasso. Ho superato il paese di Carini e poco prima di arrivare all' obelisco di Falcone, vedo che circa 500 metri da me c'è qualcosa poggiato sul manto stradale che blocca la corsia. Credo siano degli abiti caduti chissà da dove, così mi sposto sulla corsia di destra per evitarli e mentre cerco ancora di capire cosa possa essere quella massa informe al centro di strada, mi accorgo che sull' asfalto è poggiato un cartello rettangolare bianco , su cui, a grossi caratteri cubitali neri, c'è scritto : DONNA MORTA ".
L' immagine che segue è terribile: dietro il cartello c'è una donna completamente nuda, sdraiata di fianco in posizione innaturale, con le braccia alzate sulla testa e un aspetto cereo.
Non faccio in tempo a riprendermi che poco più avanti ne trovo un' altra ; quest' ultima è invece inginocchiata a gambe aperte sempre completamente nuda. I suoi organi genitali attirano la mia attenzione, guardo ogni particolare e provo un senso di ribrezzo e di pena e di shock, nel vederla.
Comincio a credere che siano dei corpi lasciati lì dalla polizia, per ricostruire le dinamiche di un terribile incidente.
Mi guardo intorno e mi accorgo che ci sono altri corpi per terra: alla mia destra ci sono due persone, sempre nude , abbracciate l' una all' altra , poco più avanti c'è un' altra coppia nuda morta in una posizione sessuale ( 69) e subito dopo c'è una vecchietta.
La vecchietta è l'unica vestita e si trova seduta su una sedia con un telefono in mano.
E' abbigliata elegantemente, ha i capelli corti, ricci e brizzolati, è truccata di tutto punto e indossa degli orecchini.
Ha ancora l' atteggiamento di sta parlando al telefono, sembra come una statua di cera e mi colpiscono in suoi occhi grigi e spalancati.
Hanno tutti quest' aspetto cereo, ma mentre gli altri sono sporchi e nudi, lei no...lei è intatta.
Raggiungo un bar per cercare un po' d'acqua per riprendermi e per trovare un quotidiano locale per leggere la notizia che descrivesse cos'era accaduto.
Sono in un posto che potrebbe essere Mondello anche se è tutto molto diverso.
Il titolare del bar è un uomo massiccio, alto, bruno, riccio e barbuto; non mi piace nemmeno un tantino.
Chiedo dell' acqua e libero un uccellino* che ho portato con me, chiuso in gabbia , con l'intento di farlo sgranchire un po' ma mentre apro la gabbia, un cane si avvicina a lui, che spaventato tenta di scappare.
Cerco di bloccargli il passaggio per timore che il cane lo afferri, ma lo prendo male e rischio di soffocarlo e mentre sento l' uccellino che respira male scappo in bagno per lasciarlo libero in un posto sicuro, mi sveglioe tra il sonno e la veglia penso: "E che cavolo, gli incubi...!"
Mi alzo subito dopo.
L' ultima sensazione che mi è rimasta impressa è il respiro soffocato del' uccellino stretto fra le mie mani.
* l'uccellino durante la scena delle persone morte non era presente come immagine, ma nella dinamica del sogno è come se l' avessi trovato poco prima di salire in macchina e mi avesse seguito. [Modificato da Maila1 19/12/2011 08:20] |
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