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filmografia orientale

Ultimo Aggiornamento: 16/04/2011 18:01
15/04/2011 21:44
 
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Ciao a tutti.
Da qualche anno mi sono avvicinato alla filmografia orientale,tralasciando i film d'azione e combattimento anche modermi tipo La foresta dei pugnali volanti ecc vorrei consigliare alcuni film dal significato profondo e secondo me talmente rilassanti da essere quasi concilianti con la vita:
Maghi e viaggiatori:
Le storie parallele di due uomini e due donne, due viaggi attraverso il cuore della cultura buddista del Bhutan. Il giovane Dondup vuole andare in America; iniziato il viaggio, incontra un monaco che gli racconta la favola di Tashi, un "sognatore" come lui. Come Tashi, anche Dondup si innamora di una fanciulla, e non è più certo dei suoi propositi di fuga..

Samsara:
Samsara è il mondo. O meglio è la strada che si intraprende per avere “conoscenza” del mondo. Samara è anche il primo lungometraggio realizzato da Pan Nalin un uomo che da quando ha visto il suo primo film sapeva di diventare regista. Aveva nove anni, tanti quanti c’è ne sono voluti per realizzare questo film.

La storia è quella di un monaco buddista che dopo essere stato per 3 anni, 3 mesi, 3 settimane e 3 giorni in eremitaggio, viene riportato alla “vita” dai suoi compagni. E da allora comincia ad avere dubbi sulla strada da intraprendere. Seguirà la strada che gli indicheranno le sue naturali pulsioni sessuali. Ovviamente questo è solo l’inizio del film, anzi l’inizio del percorso che porterà alla conoscenza.
Tutto, qui, è trattato con sottile leggerezza, e questo non può che essere un merito. Il percorso che si intraprende è lo stesso che intraprende chiunque si ponga dubbi sulla sua esistenza; fa parte della quotidianità universale di tutti coloro che posseggono un barlume di profondità. Il fatto che tutto succeda in India non ci deve ingannare, potrebbe succedere ovunque.

Certo la storia potrebbe sembrare già sentita, poiché ultimamente di personaggi che cercano la loro “via esistenziale” sullo schermo se ne sono visti tanti (e bisogna dire che alcune volte sono stati soltanto dei “fighetti” che si struggevano cercando una profondità che non sapevano neanche cosa fosse). La novità sta nel fatto che, qui tutto il percorso è vissuto con sincera curiosità e allegria. In alcuni punti il film diventa addirittura commedia (c’è una scena che sembra tratta da un film di Bruce Lee), alcuni personaggi sono delle vere e proprie macchiette (in senso buono). All’inizio del film c’è un ragazzino, monaco anche nella vita, che è da premio Oscar, tanto è impunito.

Trattare un argomento così complesso in modo così aereo è molto raro. In fondo, non dimentichiamoci che è pur sempre il racconto della vita fisica e spirituale di una persona con tutti i suoi dubbi, i suoi errori e le poche certezze. Anzi di più: è la messa in crisi di una persona che avendo operato una scelta come quella della religione, dubbi non dovrebbe averne, e invece…
Forse l’unico appunto che potrebbe essere mosso a questo film è la durata. Qualche volta infatti l’attenzione si perde un po’. Ma è poca cosa in confronto al colpo di scena finale che ci riattacca alla terra facendoci vedere giusto quello che pensavamo sbagliato e viceversa.
Forse la chiave del film è tutta in una domanda che, infatti, apre e chiude il film: “Come si può impedire ad una goccia d’acqua di asciugarsi?”. La risposta non ve la dico.


E la filmografia del regista coreano Kim Ki Duk tra cui spiccano;Time,L'arco,Soffio e il capolavoro Ferro 3 la casa vuota.
15/04/2011 21:53
 
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Ciao, a me è piaciuto moltissimo questo, ma non ti so dire il perché. Forse le atmosfere.

Aranyer Din Ratri, tradotto in italiano con Giorni e notti nella foresta.


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15/04/2011 23:13
 
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Ciao Fedetes, i film orientali hanno ritmi e modi di raccontare personaggi e storie sempre molto particolari. Non sono facili da vedere per le nostre abitudini ma a me incantano sempre molto. Ti ringrazio per l'originale dritta cinematografica, qualcosa sicuramente andrò a cercare.
15/04/2011 23:22
 
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Primavera estate autunno inverno.. e ancora primavera

è un film che racconta il ciclo della vita, compresi tragedie e tentazioni, con un ritmo calmo e galleggiante (è tutto ambientato nella casetta galleggiante di un monaco, al centro di un lago) che scalda il cuore (almeno a me!)
16/04/2011 18:01
 
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Auriah mi ero clamorosamente scordato primavera,estate,autunno,invero e ancora primavera...altro film geniale di K.K.Duk
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