Prima cosa mi vergogno
a dire che ho sbagliato il nome della poesia questa da me presentata si intitola ''dopo un amoroso slancio'' la ''noce oscura'' è una altra poesia di della Croce più famosa, anche questa somiglia un po ad un esperienza astrale.
flapflap@, 19/08/2010 11.22:
....caspita ! sembra scritta da un viaggiatore astrale...
sai cosa ...il terzo versetto "quanto piu alto giungevo in questo slancio sublime,tanto piu' basso,arreso e umiliato mi trovavo"
cosa vorrà dire questa parte
Flapflap non so ma bisogna tener conto che è una poesia mistica di certo quindi non è facile capirla bisogna andare per una propia interpretazione forse si riferisce al ''metodo'' che l'autore aveva per raggiungere questa esperienza, di certo in ambito cristiano non si parlava di viaggi astrali ma in tutto il mondo antico non credo si parlasse di V.A ma diversi personaggi come ad esempio Plotino,Porfireo e altri parlavano di estasi.
L'estasi (dal greco ἐξ στάσις, ex-stasis, essere fuori) è uno stato psichico di sospensione ed elevazione mistica della mente, che viene percepita a volte come estraniata dal corpo (da qui la sua etimologia, a indicare un "uscire fuori di sé").
Nonostante la diversità delle culture e dei popoli in cui l'estasi è stata sperimentata, le descrizioni circa il modo in cui essa viene raggiunta risultano straordinariamente simili. Si afferma di provare in questi momenti una sorta di annullamento di sé, e di identificazione con Dio o con l'"Anima del mondo".
Non crdo che bisogna badare molto a dove c'e scritto ''identificazione con Dio'' non voglio afrontare questioni troppo importanti ma sappiamo o almeno io lo credo, che ci sono diversi tipi di esperienze astrali e credo che tramite essi sia anche possibile arrivare ad uno stato qui descritto magari in tempi antichi si dava più importanza ad un ''uscita al di fuori di se'' con una forte presenza spirituale-religiosa.