Simbad

BOTAKKI, 22/11/2010 23.17:

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@ danila
BOTA.

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Vorrei condividere un altro tentativo fatto oggi.
In genere io mi metto a letto, ma seduta a gambe incrociate, perché lunga ho timore di addormrntarmi.
Allora sono al solito salotto, comincio a chiudere porte e finestre di tutta la casa e ritorno in salotto. Assaporo odori, rumori, sensazioni di calore che mi dà la stanza. Chiamo Anima. La ricevo con un abbraccio. E' lei perché allo specchio riflette la sua immagine perfetta. Non ha un volto delineato (mi riesce sempre difficile percepire i lineamenti del volto). Ha un'immagine non delineata (sapete la forma fisica dei fantasmi) ma molto evanescente e rarefatta. Sul suo corpo ed anche intorno si nota una nebbiolina che cambia di colore a seconda dei chakra corrispondenti. Mi dà molta sicurezza. Faccio una domanda che riguarda un po' il mio futuro, i miei piccoli progetti, se sono realizzabili e quando. Subito dalla sua figura escono delle note musicali di colore nero che si spandono per tutta la stanza, salgono anche al soffitto. Poi queste note diventano colorate, assumono colori diversi e sono molto belle. Rifaccio la stessa domanda perché non ho capito il messaggio. A questo punto sento una nota musicale che si effonde per tutta la stanza, è una nota alta ma non riesco a riconoscerla. Non so che fare, sono un po' turbata perché non riesco a comprendere i messaggi che Anima cerca di farmi passare. O la finisco qui oppure chiamo Spirito. Decido per la seconda: chiamo Spirito. Si presenta un uomo col vestito nero; faccio la verifica, è lui. Porta un violino dentro la custodia (vi ricordate quel killer in un film con Bud Spencer e Terence Hill, che andava in giro con un fucile dentro la custodia di un violino?). E' sorridente, gli presento Anima e lo faccio sedere alla mia sinistra, di fronte a lei. Faccio delle domande anche a lui ma ad ogni domanda mi sorride come per prendermi in giro. Più passa il tempo, più mi fido di lui. Ad un certo punto ad una mia domanda, ammicca, come per affermare che sto andando per la strada giusta. Apre il violino, io mi aspetto il fucile, invece anche qui c'è una nebbiolina dai colori tenui in cui prevale il rosa bebè.
Chiamo Corpo, appaiono due persone: io vestita da sposa, probabilmente nel giorno del matrimonio, che mi metto seduta vicino ad Anima ed io come sono ora che mi metto seduta vicino a Spirito. Verifico entrambe allo specchio: sono loro. Presento i due nuovi personaggi. "Io come sono ora" entra subito in sintonia con Spirito e si mettono a dialogare. "Io vestita da sposa" è impacciata vicino ad Anima, non riesce a starci, mi chiede di andarsene ed io la accompagno alla porta, la saluto e richiudo.
Torno a mettermi seduta a capotavola a sinistra di Anima; Spirito e Corpo continuano a parlare animatamente, sono a loro agio, ma io non capisco un tubo di quello che dicono. Anima se ne sta buona buona. Le faccio alcune domande di quando ero piccola. Lei mi sorride, ma non percepisco le sue risposte, forse ho bisogno di pratica in questo genere di cose. Mi fa molto piacere che Spirito e Corpo se la intendano così bene, quindi, pur controllando tutto, li lascio parlare ancora, mentre io ed Anima continuiamo a sorridere...
Decido di rimandare tutto alla prossima volta, nella speranza di riuscire a capire i messaggi dei miei ospiti, quindi accompagno tutti alla porta e con un abbraccio li congedo e chiudo la porta.

In conclusione
Sono stata bene, credo che i personaggi erano quelli giusti; quello che ancora non riesco a fare è la traduzione dei simboli che mi vengono offerti dai personaggi.
Spero nel futuro
Grazie