Invece a me il paragone con il computer garba parecchio perchè in effetti l' uomo pensante è molto simile ad un computer con le dovute proporzioni. La memoria volatile a cui si riferisce Acronimo io la chiamere buffer che è più una memoria temporanea.
Io sono convinto che il nostro bagaglio culturale non vada disperso con la morte biologica. Io credo che tutto ciò che l' esperienza di vita sulla terra ci trasmette venga immagazzinato all' interno del nostro essere sotto forma di coscienza ed essa non è altro che quello che noi chiamaimo corpo astrale. Di conseguenza al termine della vita fisica la nostra coscienza perdurando all' infinito porterà con se quanto appreso dall' individuo durante la sua permanenza nel mondo fisico.
La prova che mi porta ad avere questa convinzione è il contatto che abbiamo con i defunti durante i nostri sogni. Essi si ricordano di noi venedoci a trovare, quindi se si ricordano di noi perchè dimenticare il resto?
Inoltre condivido pienamente ciò che ha scritto Acronimo e cioè che alcuni di noi nascono con delle doti naturali che non hanno appreso dalla loro vita fisica, ma che probabilmente avevano ancor prima di essere concepiti.