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piccoli semi

Ultimo Aggiornamento: 11/06/2008 09:48
03/06/2008 13:02
 
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Ciao, ho letto molte vostre esperienze e per incominciare a partecipare al forum, vi scrivo le mie se vi va di leggerle.

13 anni ho avuto un'esperienza molto forte, ero in vacanza con la mia fidanzata all'estero. Quello che è successo che ha determinato il mio primo viaggio astrale non è una cosa per me ripetibile, ho mangiato al ristorante qualcosa che mi ha terribilmente intossicato, tornando a casa sono stato malissimo, mi sentivo ubriaco, ho vomitato l'anima e non reggendomi in piedi mi sono sdraiato sul letto...

...all'epoca ero uno schifoso, oggi sono vegano/macrobiotico da diversi anni e sono molto critico su quello che ingerisco...

Insomma una volta sdraiato sul letto ho chiuso gli occhi, mi sentivo svenire, poi ho iniziato a sentire di essere completamente paralizzato.
Provavo a muovermi ma nulla.

Così ho guardato ( ma avevo gli occhi chiusi ) la mano destra, mi sono molto concentrato per cercare di tirare su almeno il mignolino.. niente, prova e riprova nulla, il mignolino era pesantissimo.

La cosa incredibile è che però non ho realizzato subito di avere gli occhi chiusi e di vedere allo stesso momento.

In breve poi mi sono ritrovato con la visione capovolta, io ero sul soffitto galleggiante completamente radente il soffitto e guardavo giù me stesso sul letto con la faccia pallidina...

Ho provato sensazioni molto piacevoli, completa serenità e pace profonda. Vedevo la mia ragazza trafficare, tenermi la mano ecc... poi più niente il giorno dopo mi sono svegliato come se nulla fosse.

...........................................................

Ultimamente come scritto nella presentazione, facendo yoga mi rendo conto che il mio corpo si muove da fermo e così eccomi qui tra voi.

Ho letto molto e mi sono tornate in mente esperienze che avevo dimenticato...

Che ridere, paralisi, vibrazioni, suoni forti di tutto un po' ,leggendovi, ho ricordato di avere vissuto . [SM=g8149]



08/06/2008 13:52
 
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In breve poi mi sono ritrovato con la visione capovolta, io ero sul soffitto galleggiante completamente radente il soffitto e guardavo giù me stesso sul letto con la faccia pallidina...

Ho provato sensazioni molto piacevoli, completa serenità e pace profonda. Vedevo la mia ragazza trafficare, tenermi la mano ecc... poi più niente il giorno dopo mi sono svegliato come se nulla fosse.


Ciao Iniziato.

La tua avventura (mi piace chiamarla così) mi ricorda vagamente la mia (avvenuta circa 12 anni fa). Personalmente faccio una distinzione tra proiezione astrale (prodotta dal dormiveglia) laddove l’Anima non abbandona il corpo, e quel fenomeno più raro in cui Essa si disgiunge dal corpo…
Ma - prima di domandarmi “cosa” o “come” è accaduto - io ho iniziato a domandarmi “perché”…
E invece di trovare una risposta sono solo riuscita a formulare un’altra domanda: “Vuoi continuare su questa strada?” e sono rimasta diverso tempo ferma temendo che ogni direzione avesse quell’unica meta…
Conservo anche un’altra ipotesi più delirante e quindi più attendibile, ma non so quanto un forum sia un luogo adatto, quindi mi soffermo… ^.-

Per quanto riguarda le discipline orientali, non credo molto in esse, anzi non credo proprio nelle “discipline” però possono rendere più bello e completo il rapporto con il proprio corpo… fisico.

A proposito: ...all'epoca ero uno schifoso, oggi sono vegano/macrobiotico da diversi anni e sono molto critico su quello che ingerisco...

un non vegano è uno schifoso? Sfiderei il bannaggio dicendo chi sono per me gli schifosi ma… il ragù sul gas è quasi pronto e devo andare. ^.^












[Modificato da "Luminal" 08/06/2008 13:54]

08/06/2008 18:48
 
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nelle “discipline” però possono rendere più bello e completo il rapporto con il proprio corpo… fisico.



Per me le discipline orientali (perché per me un periodo di “disciplina” è fondamentale in qualunque campo) hanno reso bello e completo il rapporto con me stesso "tutto"...


un non vegano è uno schifoso? Sfiderei il bannaggio dicendo chi sono per me gli schifosi ma… il ragù sul gas è quasi pronto e devo andare. ^.^



Io capisco bene (anche la probabile ironia) quello “schifoso”. Anch’io ero abbastanza “schifoso” prima di seguire una dieta di tipo vegana. Nel mio caso la distinzione tra schifoso e non sta semplicemente nella differenza tra mangiare cadaveri e derivati da essi e non (punto). Se vuoi approfondiamo il perché è mangiare schifo quando non si mangia da vegani...Ma anche se mangio vegetali avvelenati o fritti da schifo mangio da “schifoso”. E questo cerco di evitarlo. E al di là del fatto che non faccio del male (personalmente o indirettamente) ad animali, non faccio del male neppure a me stesso. Non ricordo più cosa sia anche una semplice acidità…
[Modificato da mistermoog 08/06/2008 18:49]










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
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09/06/2008 17:34
 
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Re:
mistermoog, 08/06/2008 18.48:


nelle “discipline” però possono rendere più bello e completo il rapporto con il proprio corpo… fisico.



Per me le discipline orientali (perché per me un periodo di “disciplina” è fondamentale in qualunque campo) hanno reso bello e completo il rapporto con me stesso "tutto"...


un non vegano è uno schifoso? Sfiderei il bannaggio dicendo chi sono per me gli schifosi ma… il ragù sul gas è quasi pronto e devo andare. ^.^



Io capisco bene (anche la probabile ironia) quello “schifoso”. Anch’io ero abbastanza “schifoso” prima di seguire una dieta di tipo vegana. Nel mio caso la distinzione tra schifoso e non sta semplicemente nella differenza tra mangiare cadaveri e derivati da essi e non (punto). Se vuoi approfondiamo il perché è mangiare schifo quando non si mangia da vegani...Ma anche se mangio vegetali avvelenati o fritti da schifo mangio da “schifoso”. E questo cerco di evitarlo. E al di là del fatto che non faccio del male (personalmente o indirettamente) ad animali, non faccio del male neppure a me stesso. Non ricordo più cosa sia anche una semplice acidità…




Esatto mistermoog.

Diciamo che diventando critici su quello che portiamo tutti i giorni sulle nostre tavole, automaticamente diventiamo critici su tutto quello che riguarda la nostra vita, sia gli aspetti esterni che interni.

Per critici intendo consapevoli.

Inoltre hai fatto bene a sottolineare che la giusta indicazione nell'approccio al cibo non deve essere solo quella etica ma bensì quella salutista. Imparando a rispettare noi stessi e a volerci bene , è naturale che poi saremo predisposti a rispettare l'ambiente, gli altri e i fratelli animali.

Un uomo malato crea attorno a se negatività e disarmonie, violenza e sofferenza e, un uomo che non non cura la propria alimentazione è sempre potenzialmente un uomo malato.

09/06/2008 17:38
 
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Re:
"Luminal", 08/06/2008 13.52:



In breve poi mi sono ritrovato con la visione capovolta, io ero sul soffitto galleggiante completamente radente il soffitto e guardavo giù me stesso sul letto con la faccia pallidina...

Ho provato sensazioni molto piacevoli, completa serenità e pace profonda. Vedevo la mia ragazza trafficare, tenermi la mano ecc... poi più niente il giorno dopo mi sono svegliato come se nulla fosse.


Ciao Iniziato.

La tua avventura (mi piace chiamarla così) mi ricorda vagamente la mia (avvenuta circa 12 anni fa). Personalmente faccio una distinzione tra proiezione astrale (prodotta dal dormiveglia) laddove l’Anima non abbandona il corpo, e quel fenomeno più raro in cui Essa si disgiunge dal corpo…
Ma - prima di domandarmi “cosa” o “come” è accaduto - io ho iniziato a domandarmi “perché”…
E invece di trovare una risposta sono solo riuscita a formulare un’altra domanda: “Vuoi continuare su questa strada?” e sono rimasta diverso tempo ferma temendo che ogni direzione avesse quell’unica meta…
Conservo anche un’altra ipotesi più delirante e quindi più attendibile, ma non so quanto un forum sia un luogo adatto, quindi mi soffermo… ^.-

Per quanto riguarda le discipline orientali, non credo molto in esse, anzi non credo proprio nelle “discipline” però possono rendere più bello e completo il rapporto con il proprio corpo… fisico.

A proposito: ...all'epoca ero uno schifoso, oggi sono vegano/macrobiotico da diversi anni e sono molto critico su quello che ingerisco...

un non vegano è uno schifoso? Sfiderei il bannaggio dicendo chi sono per me gli schifosi ma… il ragù sul gas è quasi pronto e devo andare. ^.^




ciao lumi, è saggio chiedersi il perchè.
A volte però nella vita non sempre noi stessi siamo in grado di darci delle risposte.

Spesso è utile chiedere a chi è più saggio di noi.

Come ti chiedi perchè è successo un fenomeno del genere potresti chiederti perchè mangi il ragù.

E bada bene a non dire che " perchè mi piace" perchè allora quel perchè perderebbe tutta la sua profondità che mi pare che tu sia felice di accogliere nella tua vita...o, almeno... te lo auguro.



10/06/2008 00:49
 
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mistermoog, 08/06/2008 18.48:
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nelle “discipline” però possono rendere più bello e completo il rapporto con il proprio corpo… fisico.
________________________________________


Per me le discipline orientali (perché per me un periodo di “disciplina” è fondamentale in qualunque campo) hanno reso bello e completo il rapporto con me stesso "tutto"...


Per quanto riguarda il rapporto con me stessa, quello più autentico e forse anche più complesso, sento il bisogno di liberarmi da ogni tipo di condizionamento, di ritornare allo stato selvaggio, e in questo, le discipline temo rappresentino la polarità opposta.
Però le considero non solo fondamentali ma una vera e propria “esperienza di vita” se applicate nello sport, nella danza, nel canto… questo è comunque solo il mio punto di vista…

In quel “tutto” di cui tu parli è compreso anche una sorta di “Vuoto” che pratiche come la meditazione, lo yoga, ecc. e soprattutto chi le ha inventate (nasce da qui il mio riserbo) vorrebbero sopprimere o peggio ancora… colmare.
Sono del parere che quel vuoto vada semplicemente vissuto, senza averne paura, senza cercare di scacciarlo ad ogni costo.


________________________________________
Iniziato, 08/06/2008

ciao lumi, è saggio chiedersi il perchè.
A volte però nella vita non sempre noi stessi siamo in grado di darci delle risposte.

Spesso è utile chiedere a chi è più saggio di noi.

Come ti chiedi perchè è successo un fenomeno del genere potresti chiederti perchè mangi il ragù.

E bada bene a non dire che " perchè mi piace" perchè allora quel perchè perderebbe tutta la sua profondità che mi pare che tu sia felice di accogliere nella tua vita...o, almeno... te lo auguro.


Purtroppo capita spesso, che le persone a cui chiediamo consiglio, che riteniamo sagge, o che pretendono di insegnarci qualcosa in realtà ne sappiano meno di noi…

Sai cosa ho fatto per cambiare la situazione… ho “iniziato” a scegliere cosa per me E’ Sacro e cosa NON lo è.
Subendo il fascino dei pescatori, il pesce in tavola per me è quasi come un Rito, come la Ruota dell’Anno che ha il suo ciclo, il suo inizio e la sua fine… non vedo quel pesce come un cadavere in putrefazione, ne assaporo il gusto e il profumo…
poi ringrazio la Natura per averlo creato… e l’uomo per avere inventato il vino…

Naturalmente non tollero il commercio/massacro di cui gli animali sono vittime. E mi disgustano le fragole che vengono piantate a mezzanotte e raccolte alle tre del mattino. Ma la mia “attenzione” adesso si è spostata su altro.

Dirò che il ragù semplicemente mi… consola, se dire piace può intaccare la mia profondità, anche se a dire il vero, non sono sicura che mi importa molto “apparire” tale, anzi non mi importa molto neanche “esserlo”.

Perdo molto più tempo domandandomi quale rossetto sia più adatto alla serata anziché riflettere su ciò che è “giusto” o “sbagliato”(però cerco sempre di comprare quelli che non sono stati fabbricati impiegando grassi di origine animale ^.^)

***Perché tendo ad associare sempre più i vegani ad i testimoni di geova?***

***Luminal accende una sigaretta, infonde nell’anima un pensiero e…***





10/06/2008 02:20
 
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Cara Luminal, ora devo andare a letto ma spero di continuare domani questa discussione. Ora solo una cosa mi va di dirti:

***Perché tendo ad associare sempre più i vegani ad i testimoni di geova?***


Io questo non lo so, sarà un problema tuo, forse hai conosciuto una setta che tra le altre cose si dichiarava vegana...boh? O magari hai conosciuto "vegani" un po' chiusi di mente. Sai, mangiare in un modo o in un altro non vuol dire niente se non "mangiare in un modo o in un altro". Forse dovresti evitare tu di racchiudere in "organizzazioni" coloro che si comportano in modo diverso da te. Io non mi sento uguale o simile a un altro perché mangia vegano o meno. Avrei bisogno di più elementi per trovare dei rapporti di similitudine. Un esempio? Mi sento più vicino alla mia zoc..cioè ad Auriah in tante cose anche se mangia carne, che a molti vegetariani o vegani vari.
[Modificato da mistermoog 10/06/2008 02:21]










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10/06/2008 10:02
 
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Lumi, io asserisco che ogni religione sia un limite alla naturale crescita umana, detto questo molto meglio un testimone di "genova" che un cattolico.

Il discorso disciplina invece ha proprio il fine di rendere liberi, però non si può comprendere questo se non con la pratica.

Siamo abituati a non leggere le favole che insegnano che dietro un rospo si nasconde un principe, dietro la disciplina si nasconde una grande libertà.

Per esempio praticando vipassana, la forte determinazione a rimanere immobili in ascolto, è la chiave per la conoscenza dell'impermanenza, ma per fare 10 giorni di totale e completa meditazione dall'alba al tramonto occorre dedizione e tanta tanta disciplina. In cambio la libertà dagli schemi e dai nodi gordiani atavici nei quali ci siamo immobilizzati.

Lo stesso dicasi dell'alimentazione, passando di fronte una vetrina di dolciumi, noto le persone fermarsi e a volte addirittura sbavare per quelle leccornie, non nutrendomi di dolci io semplicemente mi sento libero da una bramosia.

Il punto di vista cambia molto se si scegliesse di vedere il mondo in maniera oggettiva, ovvero così come è.

Il vuoto invece è un discorso più delicato... ma anche qui, forse non hai praticato lo yoga, chi ti ha detto che il fine di queste pratica sia colmare il vuoto?? o peggio ancora come dici sopprimerlo??

***Iniziato si chiede che senso abbia fumarsi una sigaretta che più che infondere qualcosa rischia di,
.... confondere qualcosa ***





10/06/2008 11:09
 
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ma ma...
un discorso che sembrava interessante all'inizio si sta tramutando in un "io so questo e tu non sai quello"...non vi starete mica giudicando a vicenda vero?
il segreto per vivere bene è vivere con ciò che ci fa stare bene, senza desiderarlo, senza averne bisogno.
chi sbava davanti ai dolci si è privato a forza di qualcosa e se davanti ai dolci ci sbava vuol dire che non era pronto a privarsene.
come insegna il buon moog, chi si priva della carne per un qualsivoglia ideale/bisogno, non ha il rimpianto di averlo fatto.

dietro la disciplina si nasconde la libertà, per chi vuole trovare la libertà dietro la disciplina.
per me la libertà è vivere nel rispetto di sè stessi e degli altri...tanto facile da sembrare stupido.
ma io in fin dei conti sono uno stupido ;)

quindi non cercate di inculcarvi a vicenda (moooog rimani serio) degli ideali, perchè è meglio che la pensiate diversamente e vi vogliate bene che la pensiate uguale e vi prendeste a pizze.
(cacchio che frase carpiata....)

cià


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10/06/2008 11:56
 
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Re:
andrea997, 10/06/2008 11.09:

ma ma...
un discorso che sembrava interessante all'inizio si sta tramutando in un "io so questo e tu non sai quello"...non vi starete mica giudicando a vicenda vero?
il segreto per vivere bene è vivere con ciò che ci fa stare bene, senza desiderarlo, senza averne bisogno.
chi sbava davanti ai dolci si è privato a forza di qualcosa e se davanti ai dolci ci sbava vuol dire che non era pronto a privarsene.
come insegna il buon moog, chi si priva della carne per un qualsivoglia ideale/bisogno, non ha il rimpianto di averlo fatto.

dietro la disciplina si nasconde la libertà, per chi vuole trovare la libertà dietro la disciplina.
per me la libertà è vivere nel rispetto di sè stessi e degli altri...tanto facile da sembrare stupido.
ma io in fin dei conti sono uno stupido ;)

quindi non cercate di inculcarvi a vicenda (moooog rimani serio) degli ideali, perchè è meglio che la pensiate diversamente e vi vogliate bene che la pensiate uguale e vi prendeste a pizze.
(cacchio che frase carpiata....)

cià




in un modo ideale io sono d'accordo con te. Rimane però sempre da affrontare il discorso che nel mondo di oggi, talmente incasinato e abbruttito, dovremmo cercare anche di capire che l'impatto delle nostre scelte personali ha un'evidenza piccola o grande anche sul mondo esterno.

Il discorso di una persona che non è ancora pronta a liberarsi da uno schema, se tale schema ha a che fare solo con lui, massimo rispetto e vogliamoci bene, ma se ha a che fare anche con la società tutta, io un po' me ne preoccuperei.

Vedi il fatto di vedere il mondo da angolazioni diverse ha i suoi pregi e i suoi difetti.

Se io ho sete bevo acqua, qualcun' altro ha sete e beve coca cola...
Oltre a non avere compreso la reale necessità del proprio corpo , che chiedendo acqua si vede arrivare cocacola e di conseguenza chiederà da li a breve nuovamente uno stimolo di sete, che nuovamente verrà non soddisfatto da acqua ma da cocacola, genere uno scollamento fra piano fisico e piano mentale proprio della persona e fin qui ... ma implica una scelta che ha a livello esterno un carico più importante.

Cosa c'è dietro la coca cola, i propri interessi, lo sfruttamento dell'ambiente ecc ecc...

Anche questo deve essere considerato nel contesto se voglio fare un discorso a 360 gradi.

Andrea, il discorso del giudizio, sembra essere spesso il tabù di oggi e non è neppure un discorso di sapere e non sapere, se viene detto che lo yoga sopprime qualcosa, si da un messaggio distorto dello yoga, se tu ,io o qualcuno crede in quel mezzo e ne conosce i valori e normale che voglia prenderne le difese, quanto meno per chiarezza.

Che so domani esce sul giornale che il viaggio astrale è un prodotto di un'alterazione mentale delle persone che sono drogati e disadattati.. probabilmente mi verrebbe da chiedermi se il giornalista conosceva o meno l'argomento... Convieni con me su questo?

Molte se non tutte le tecniche orientali nascono da una ricerca che si può dire millenaria, fatta da persone, uomini , che come molti di noi, volevano comprendere il significato della Vita o quanto meno, cercare di capire come viverla al meglio.

Si può scegliere se percorrerle oppure no, questo è indubbio, il tuo messaggio del rispetto è molto bello e difficile insieme da attuare nella pratica in se e per se anche quella è una via, una pratica, una disciplina.

10/06/2008 12:01
 
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Re:
mistermoog, 10/06/2008 12.01:

"prendiate" Andrè




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10/06/2008 12:19
 
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Re:
"Luminal", 10/06/2008 0.49:

mistermoog, 08/06/2008 18.48:
________________________________________
________________________________________
nelle “discipline” però possono rendere più bello e completo il rapporto con il proprio corpo… fisico.
________________________________________

Per quanto riguarda il rapporto con me stessa, quello più autentico e forse anche più complesso, sento il bisogno di liberarmi da ogni tipo di condizionamento, di ritornare allo stato selvaggio, e in questo, le discipline temo rappresentino la polarità opposta.
Però le considero non solo fondamentali ma una vera e propria “esperienza di vita” se applicate nello sport, nella danza, nel canto… questo è comunque solo il mio punto di vista…



Ciao Luminal,desideravo chiacchierare su questo adesso. Sul resto del tuo post esprimerò un parere in seguito, promesso.
La disciplina, la tecnica è vero che implicano un irrigidimento. Ma se non formi una base solida non avrai mai una rampa di lancio. Ci sono tante persone che dicono che la tecnica non serve a nulla senza averla mai studiata, applicata. Non si può improvvisare e basta. Prima devi "fare" in modo che il tuo corpo, la tua mente, creino dei codici, una griglia, un supporto. Poi, un giorno, butta via tutto. Sgrossa, fai fare a te stesso, anzi, al vuoto...Non bisogna "rimanere bambini" ma tornarvi.
Su questo ho cominciato a riflettere da quando un mio caro zietto, quello del mio avatar, disse:

"Prima di studiare l'arte un pugno era solo un pugno. Mentre studiavo l'arte un pugno non era più solo un pugno. Ora che ho compreso l'arte, un pugno è solo un pugno."













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10/06/2008 12:24
 
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cavolo )iniziato( scrivi quasi più di auriah...io soffro di anaerobiosi, potrei finire male =D
cmq.

il tuo discorso è uguale a quello di prima.
se ho sete bevo quello che mi sento di bere...assumo liquidi, in qualsiasi forma ritengo giusta, che poi dietro ogni liquido ci sia una storia questo è un altro paio di maniche.
il mio cervello sicuramente non mi maledirà perchè in quell'istante voleva un gatorade invece di un bicchiere d'acqua di pozzo, e neanche il mio corpo si prenderà a calci da solo se gli mando qualche sale minerale...ma vabè, sono idee.

ah, il mio "volemose bbene" non è una disciplina, è un'idea, un modo di essere un ideale...una disciplina è una disciplina...


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questa è una disciplina, e non implica il voler bene a qualcuno se non a sè stessi...tra l'altro stare fermo 10 giorni secondo me è più farsi male che farsi bene ma, secondo ME.
[Modificato da andrea997 10/06/2008 12:26]


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10/06/2008 12:27
 
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Re: Re:
mistermoog, 10/06/2008 12.19:


Ciao Luminal,desideravo chiacchierare su questo adesso. Sul resto del tuo post esprimerò un parere in seguito, promesso.
La disciplina, la tecnica è vero che implicano un irrigidimento. Ma se non formi una base solida non avrai mai una rampa di lancio. Ci sono tante persone che dicono che la tecnica non serve a nulla senza averla mai studiata, applicata. Non si può improvvisare e basta. Prima devi "fare" in modo che il tuo corpo, la tua mente, creino dei codici, una griglia, un supporto. Poi, un giorno, butta via tutto. Sgrossa, fai fare a te stesso, anzi, al vuoto...Non bisogna "rimanere bambini" ma tornarvi.
Su questo ho cominciato a riflettere da quando un mio caro zietto, quello del mio avatar, disse:

"Prima di studiare l'arte un pugno era solo un pugno. Mentre studiavo l'arte un pugno non era più solo un pugno. Ora che ho compreso l'arte, un pugno è solo un pugno."






ehehe è come iniziare con le mani nude e poi si passa al bastone, alla sciabola alla lancia alla spada e alla fine si torna...alle mani nude però il giro lo hai fatto [SM=g8149] e quando torni al punto di partenza non sei più quello che lo aveva intrapreso all'inizio.

10/06/2008 12:34
 
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Re:
andrea997, 10/06/2008 12.24:

cavolo )iniziato( scrivi quasi più di auriah...io soffro di anaerobiosi, potrei finire male =D
cmq.

il tuo discorso è uguale a quello di prima.
se ho sete bevo quello che mi sento di bere...assumo liquidi, in qualsiasi forma ritengo giusta, che poi dietro ogni liquido ci sia una storia questo è un altro paio di maniche.
il mio cervello sicuramente non mi maledirà perchè in quell'istante voleva un gatorade invece di un bicchiere d'acqua di pozzo, e neanche il mio corpo si prenderà a calci da solo se gli mando qualche sale minerale...ma vabè, sono idee.

ah, il mio "volemose bbene" non è una disciplina, è un'idea, un modo di essere un ideale...una disciplina è una disciplina...


Per esempio praticando vipassana, la forte determinazione a rimanere immobili in ascolto, è la chiave per la conoscenza dell'impermanenza, ma per fare 10 giorni di totale e completa meditazione dall'alba al tramonto occorre dedizione e tanta tanta disciplina. In cambio la libertà dagli schemi e dai nodi gordiani atavici nei quali ci siamo immobilizzati.



questa è una disciplina, e non implica il voler bene a qualcuno se non a sè stessi...tra l'altro stare fermo 10 giorni secondo me è più farsi male che farsi bene ma, secondo ME.




non è il tuo cervello a maledirti , quanto il tuo corpo...ma va bè anche questo è un'altro paio di maniche, del resto dubito che il tuo corpo ti chiederà mai un gatorade, semmai quello sarà il desiderio della tua mente.
10/06/2008 12:48
 
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non è il tuo cervello a maledirti , quanto il tuo corpo...ma va bè anche questo è un'altro paio di maniche, del resto dubito che il tuo corpo ti chiederà mai un gatorade, semmai quello sarà il desiderio della tua mente.

Sono d'accordo. Anche se non scindo corpo e mente
[Modificato da mistermoog 10/06/2008 12:49]










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
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non sono mica io che ho detto "uno stimolo di sete, che verrà non soddisfatto da acqua ma da cocacola, genera uno scollamento fra piano fisico e piano mentale"

quindi se bevo una cocacola è il mio piano mentale che viene compromesso in quanto lui aveva bisogno di "acqua"...ma se il mio corpo aveva voglia di cocacola, il mio fisico anche, il mio piano mentale sarà ben contento di essere soddisfatto.

poi torniamo al discorso del bambino che dice "ho sete di cocacola" e tu gli dici "no, hai sete d'acqua non fare i capricci! sete=acqua" e lui cercherà di spiegarti in tutti i modi che la sua non è "sete" ma "voglia" e quindi il suo piano emozionale/mentale sarà turbato dal tuo non capire che non si parlava di "sete"...è un pò quello che fa il tizio davanti ai dolci no?

ma mi sà tanto che stiamo scivolando di qua e di là...vado =)



A cavallo dei Fotoni

Se ti fa stare bene...C'hai ragione te!

10/06/2008 14:54
 
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Re:
mistermoog, 10/06/2008 12.48:


non è il tuo cervello a maledirti , quanto il tuo corpo...ma va bè anche questo è un'altro paio di maniche, del resto dubito che il tuo corpo ti chiederà mai un gatorade, semmai quello sarà il desiderio della tua mente.

Sono d'accordo. Anche se non scindo corpo e mente



Si mister corpo mente ed emozioni sono come tre lati di un triangolo equilatero, in realtà dove finisce uno inizia l'altro, sono appunto contigui e collegati.

Nelle persone spesso i lati si scollegano per lo stile di vita scorretto per questo il corpo che chiede acqua viene non compreso dalla mente che offre cocacola...

10/06/2008 14:57
 
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Re:
andrea997, 10/06/2008 13.37:

non sono mica io che ho detto "uno stimolo di sete, che verrà non soddisfatto da acqua ma da cocacola, genera uno scollamento fra piano fisico e piano mentale"

quindi se bevo una cocacola è il mio piano mentale che viene compromesso in quanto lui aveva bisogno di "acqua"...ma se il mio corpo aveva voglia di cocacola, il mio fisico anche, il mio piano mentale sarà ben contento di essere soddisfatto.

poi torniamo al discorso del bambino che dice "ho sete di cocacola" e tu gli dici "no, hai sete d'acqua non fare i capricci! sete=acqua" e lui cercherà di spiegarti in tutti i modi che la sua non è "sete" ma "voglia" e quindi il suo piano emozionale/mentale sarà turbato dal tuo non capire che non si parlava di "sete"...è un pò quello che fa il tizio davanti ai dolci no?

ma mi sà tanto che stiamo scivolando di qua e di là...vado =)




be si, il discorso detto così è logicamente corretto.

per non scivolare sulla "voglia" .... mi fermo qui anche io.
10/06/2008 16:00
 
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Ciao Iniziato. Ti preoccupa così tanto scivolare in quella “voglia?” ^.^
Andrea non posso che essere d’accordo con le tue parole, però è bene che io puntualizzi alcuni particolari.

La “libertà”(per come la concepisco io) è uno stato mentale che parte fondamentalmente da noi… se siamo pronti ad accoglierla basterà un pretesto qualunque…
Per Iniziato può essere lo yoga, per qualcun altro una corsa in spiaggia o un tramonto o l’urlo di un bambino o un improvviso silenzio o un concerto rock… qualunque cosa andrà bene…
Qualunque sforzo sarà vano se insistiamo nel credere che quella della libertà è una ricerca schematica o anche solo una “ricerca…”

Per esempio praticando vipassana, la forte determinazione a rimanere immobili in ascolto, è la chiave per la conoscenza dell'impermanenza, ma per fare 10 giorni di totale e completa meditazione dall'alba al tramonto occorre dedizione e tanta tanta disciplina. In cambio la libertà dagli schemi e dai nodi gordiani atavici nei quali ci siamo immobilizzati.


Non credo che la libertà sia barattabile.

Andrea, il discorso del giudizio, sembra essere spesso il tabù di oggi e non è neppure un discorso di sapere e non sapere, se viene detto che lo yoga sopprime qualcosa, si da un messaggio distorto dello yoga, se tu ,io o qualcuno crede in quel mezzo e ne conosce i valori e normale che voglia prenderne le difese, quanto meno per chiarezza.

Il qualnulla a cui io ho fatto riferimento non è un concetto generico – ma un preciso “spazio” che credo (ed è solo un mio parere) - vada semplicemente vissuto così com’è. È difficile da accettare? dobbiamo per forza prendere ogni cosa e plasmarla a nostro piacimento? Così facendo quel “vuoto” non sarà più “un vuoto” e quindi ti sarai perso qual”cosa”altro

E in ogni caso, nessuna pratica sopprime o COLMA niente che noi non vogliamo.


Se io ho sete bevo acqua, qualcun' altro ha sete e beve coca cola...

Qui ci sarebbe da chiedersi “chi” beve “cosa”?
Con un po’ di presunzione ti dico che molti testimoni di yoga bevono quotidianamente coca cola credendo di bere acqua.
E poi la convinzione gioca un ruolo fondamentale, la coca cola non è coca cola ma sei tu che la vedi tale, è la tua mente che la crea e la tua mente la può trasformare. E se il nostro corpo quando ha sete in realtà stesse cercando di comunicarci qualcos’altro? A quel punto non ha più importanza se ti disseti con l’acqua o con la coca cola… (coca cosa? Coca colla…)

Cosa c'è dietro la coca cola, i propri interessi, lo sfruttamento dell'ambiente ecc ecc...
Anche questo deve essere considerato nel contesto se voglio fare un discorso a 360 gradi.
Molte se non tutte le tecniche orientali nascono da una ricerca che si può dire millenaria, fatta da persone, uomini , che come molti di noi, volevano comprendere il significato della Vita o quanto meno, cercare di capire come viverla al meglio.


Cosa c’è dietro lo yoga? dietro tutte le tecniche orientali che nascono da una ricerca che si può dire millenaria, fatta da persone, uomini…???
(ANCHE/NON SOLO) i propri interessi, lo sfruttamento, il potere, l’indottrinamento…
Anche questo deve essere considerato nel contesto se vogliamo fare un discorso a 360 gradi.


mistermoog, 10/06/2008 12.19:

--------------------------------------------------------------------------------


Ciao Luminal,desideravo chiacchierare su questo adesso. Sul resto del tuo post esprimerò un parere in seguito, promesso.
La disciplina, la tecnica è vero che implicano un irrigidimento. Ma se non formi una base solida non avrai mai una rampa di lancio. Ci sono tante persone che dicono che la tecnica non serve a nulla senza averla mai studiata, applicata. Non si può improvvisare e basta. Prima devi "fare" in modo che il tuo corpo, la tua mente, creino dei codici, una griglia, un supporto. Poi, un giorno, butta via tutto. Sgrossa, fai fare a te stesso, anzi, al vuoto...Non bisogna "rimanere bambini" ma tornarvi.
Su questo ho cominciato a riflettere da quando un mio caro zietto, quello del mio avatar, disse:

"Prima di studiare l'arte un pugno era solo un pugno. Mentre studiavo l'arte un pugno non era più solo un pugno. Ora che ho compreso l'arte, un pugno è solo un pugno."




--------------------------------------------------------------------------------




Caro mistermoog hai praticamente detto ciò che ho detto io… quello “del pugno” è appunto uno sport, un’arte se vuoi…
"Però le considero non solo fondamentali ma una vera e propria “esperienza di vita” se applicate nello sport, nella danza, nel canto…"
se poi vogliamo cambiare anche ciò che è stato detto e scritto…. ^.^

______________________________________
***Perché tendo ad associare sempre più i vegani ad i testimoni di geova?***
________________________________________

Io questo non lo so, sarà un problema tuo, forse hai conosciuto una setta che tra le altre cose si dichiarava vegana...boh?

Tranquillo non lo vivo come un problema. Era una semplice riflessione… forse perché i tdg si avvicinano con quel fare innocente, sottolineando che non vogliono ASSOLUTAMENTE convertirti… hanno sempre la risposta a pronta, sono armonici, sorridenti… sanno scherzare e deridere le altre religioni magari sottolineandone gli aspetti buffi… ma se provi/osi scherzare con il loro credo… diventano di colpo irritabili, scontrosi, suscettibili… e poi non lo ammetteranno mai ma sono convinti di essere i “supremi”…
Ripensandoci, no… non vi assomigliate per niente… ^.^

Mistermoog: Non ricordo più cosa sia anche una semplice acidità…
Attenzione, non solo la cattiva alimentazione, anche il nervosismo può far venire l'acidità. ^.-

*******Luminal fa le faccine e scrive con il gessetto: Adoro i Dolci*********
[Modificato da "Luminal" 10/06/2008 16:13]

10/06/2008 16:40
 
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Re:
"Luminal", 10/06/2008 16.00:


Ciao Iniziato. Ti preoccupa così tanto scivolare in quella “voglia?” ^.^



No , assolutamente no, non volevo sembrare pedante e così non essendo stato compreso, semplicemente mi fermo nella discussione.

"Luminal", 10/06/2008 16.00:


Se io ho sete bevo acqua, qualcun' altro ha sete e beve coca cola...

Qui ci sarebbe da chiedersi “chi” beve “cosa”?
Con un po’ di presunzione ti dico che molti testimoni di yoga bevono quotidianamente coca cola credendo di bere acqua.
E poi la convinzione gioca un ruolo fondamentale, la coca cola non è coca cola ma sei tu che la vedi tale, è la tua mente che la crea e la tua mente la può trasformare. E se il nostro corpo quando ha sete in realtà stesse cercando di comunicarci qualcos’altro? A quel punto non ha più importanza se ti disseti con l’acqua o con la coca cola… (coca cosa? Coca colla…)



Questo discorso è davvero presuntuoso, ma lo accetto. Mi chiedo se volessi fare un esperimento e provare a mangiare un bel piatto di Amanita Muscaria e pensare di star mangiando porcini.

Chiaramente poi se vorrai condividere l'esito dell'esperimento, ...sarei curioso.

10/06/2008 22:19
 
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Re: Re:
)Iniziato(, 10/06/2008 16.40:



Questo discorso è davvero presuntuoso, ma lo accetto. Mi chiedo se volessi fare un esperimento e provare a mangiare un bel piatto di Amanita Muscaria e pensare di star mangiando porcini.

Chiaramente poi se vorrai condividere l'esito dell'esperimento, ...sarei curioso.




Adesso mi sento io poco compresa. >.<
Non volevo tirare in ballo teorie sul potere della forza-pensiero enfatizzandone le caratteristiche.
L’esempio che hai fatto ci può anche stare. Metti caso che io mangi un piatto di funghi porcini pensando che siano allucinogeni… La mia convinzione potrebbe portarmi ad avere realmente le allucinazioni…
Ma non credo volessi parlare di questo quando hai aperto la discussione…

Se poi il tuo era un tentativo di avvelenamento…





11/06/2008 03:51
 
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Cosa c'è dietro la coca cola, i propri interessi, lo sfruttamento dell'ambiente ecc ecc...
Anche questo deve essere considerato nel contesto se voglio fare un discorso a 360 gradi.
Molte se non tutte le tecniche orientali nascono da una ricerca che si può dire millenaria, fatta da persone, uomini , che come molti di noi, volevano comprendere il significato della Vita o quanto meno, cercare di capire come viverla al meglio.

Cosa c’è dietro lo yoga? dietro tutte le tecniche orientali che nascono da una ricerca che si può dire millenaria, fatta da persone, uomini…???
(ANCHE/NON SOLO) i propri interessi, lo sfruttamento, il potere, l’indottrinamento…
Anche questo deve essere considerato nel contesto se vogliamo fare un discorso a 360 gradi.



Ciao, luminal, non voglio entrare in argomento "cosa mangiare e chi non mangiare" ma piuttosto in cosa bere e cosa non...

Io praticando Yoga, o sedendomi davanti a un lago a meditare, non faccio esattamente lo stesso che fa una persona che beve e quindi acquista cocacola (la coca è solo un esempio..)
Se andiamo a parlare di indottrinamento, condizionamenti, mancanza di libertà non dobbiamo additare solo le religioni ma anche un po' i nostri modi di fare... spesso siamo solo dei burattini convinti di non so quale grande emancipazione, intappolati nei fili della nostra società, manovrati e spinti a fare del male verso gli altri (compresi quelli della nostra "razza")...e inconsapevoli (forse neanche tanto, magari ci va semplicemente bene così...) di quello che facciamo...
E per il momento (cioè oggi alle tre e quaranta) io penso che alcune discipline possano essere un trampolino di lancio, per me, verso quella "libertà"...
Chiuso discorso Coca-cola... ma ci tenevo a precisare...
Io preferisco una buona birrozza ghiacciata, della piccola azienda vicino a casa mia, o equo solidale magari... o un buon bicchiere di merlot della vigna dei miei, una spremuta d'arancia ..perchè no... e dai anche l'acqua in fin dei conti è così buona... quando hai tanta sete non c'è nulla di meglio...

Notte






[Modificato da Zeniba. 11/06/2008 14:43]

Tal pais dai zuète, duc' a' crodin di cjaminà drets.

11/06/2008 08:37
 
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Ci tengo inoltre a precisare (cavolo che sonno, questo e quello che succede quando mi metto a leggere dei libri troppo belli e poi la mattina mi devo svegliare comunque presto... [SM=x431216] ........... .... o cosa? ah si, la precisazione è vero... parlando dei burattini, anch'io sono un burattino (sia chiaro)... ma un burattino alquanto incacchiato che cerca di tagliare più fili possibili... ne resterà sempre qualcuno? non so... sicuramente...ma più ne taglio meglio è... e ogni filo in meno non è una "rinuncia" ma una conquista...
Ora che ci penso io non credo di non aver mai rinunciato a nulla... semplicemente, crescendo, maturando, osservando, il bisogno cessava... come per magia...

Mi sono avvicinata allo Yoga da poco tempo...ma mi sono accorta che mi sta aiutando ad essere flessibile e fluida... nel tenere una posizione ma anche (il cambiamento per ora è appena percettibile...ma lo sento..) nel sentire e nel pensare... non so se mi spiego...
purtroppo nell'esprimermi sono sempre un disastro... ma è il sonno...
e non mi pare mi abbia mai imposto nulla... almeno per come lo vivo ora...
Ora tolgo il disturbo....







Tal pais dai zuète, duc' a' crodin di cjaminà drets.

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