| | | Post: 3 | Registrato il: 07/10/2007 | Città: TRIESTE | Età: 61 | Sesso: Maschile | Obino | Utente Junior | | OFFLINE |
|
Da come viene descritto nei vari post, parrebbe che il "piano akasiko" sia quello che per altri non è che il "piano causale", anche se vengono chiamti mondi, più che piani.
Ho letto di registi akasici dove vi è annotatato tutto quanto sia accaduto dall'inizio fino ad ora. Ho letto altresì che per arrivarci la coscienza che uno deve avere è pressapoco assoluta.
Non ancora alla mia portata, dato che non ho visto niente del genere.
La "teosofia" come altre correnti spirituali, ha avuto un suo apice e ora vive il suo lento declino. Come tutto. Non la recrimino ma, nemmeno ci perdo tanto tempo. Da quello che ho notato oggigiorno, sono solo teorie e niente pratica. Un gran parlare e pensieri logici. Ma poche esperienze dirette.
Essere come i bambini è una frase che arriva da lontano, vi sono indicazioni che non deve essere presa alla lettera, come possiamo vedere i bambini noi. Piuttosto avere l'atteggiamento dei bambini che è quello di essere aperti al nuovo senza formulare teorie su quello che si osserva. In più viene dette in alcune fonti, che bambini è l'allegoria che sta per "iniziati"; nel senso che iniziano a praticare qualcosa senza per questo detenere poteri titoli o che altro.
Ci sono, sempre nei post sopra, molte idee di come devono essere i piani superiori; astrale, mentale, eterico, ecc.
Scusate, ma sono idee. Non mi risulta che vi sia un cartello da qualche parte con scritto :"Piano astrale" o "Piano eterico".
Nel tempo si sno dati dei nomi per capire di che stato di coscienza si parli. Ma sono nomi. Va a finire che uno dice una cosa e si scontra con uno che dice la stessa cosa per un nome diverso. Alla fine entrambi dimostrano solo di avere molta teoria e quasi niente pratica.
Indi, ma non per ultimo, tutti escono dal proprio corpo. Il probelma è rendersene conto, consapevoli. Questo è il succo della pratica e di un lavoro che ci trasforma in "iniziati" ovvero a "bambini" che imparano ed osservano.
Senza polemica, la mia è solo una voce nel coro, a volte stonata. |