Credo che domande di questo tipo nascano da un problema di fondo un pò più ampio; noi tutti (o almeno una gran parte di noi) siamo abituati a sottoporre ogni nostra esperienza ad una valutazione che possa essere oggettiva e "scientificamente" inconfutabile. Questo per determinati aspetti della nostra vita è assolutamente necessario (l'ingegnere edile deve poter avere conferme OGGETTIVE che le strutture da lui costruite non crolleranno mai!!!) ma per altri, ed in particolare quelli legati alla parte più profonda di noi stessi, questo tipo di atteggiamento può essere, se non deleterio, quantomeno d'ostacolo.
I cosiddetti "fenomeni paranormali", almeno fino a questo momento, non godono della possibilità di riscontri oggettivi, o almeno non fino in fondo. Non possono essere schematizzati in formule matematiche (e io aggiungerei "per fortuna"
) e la moderna scienza è in grado soltanto di "smascherare" alcuni trucchi da prestigiatori fatti passare per esperienze di tipo paranormale. Ma per quanto riguarda la realtà vera dell'occulto, dobbiamo prendere atto del fatto che non ancora non esista un riscontro oggettivo.
E allora si creano dei gruppi di persone. Quelli che credono fino in fondo, forse perchè loro stessi hanno sperimentato sulla loro pelle esperienze di un certo tipo, e quelli che invece si rifiutano di credere.
Il "dramma" di chi ha vissuto davvero il paranormale è il contrasto sperimentato da chi, da un lato, è pienamente consapevole dell'esistenza di qualcosa che va oltre la nostra percezione ordinaria, ma dall'altro non può fare nulla di "oggettivo" per dimostrarlo. E di conseguenza può soltanto parlare, raccontare le proprie esperienze, invitare gli altri a sperimentare.
Perchè la sostanza è proprio questa. Sperimentare per credere. E per capire.
Io mi sono avvicinato al viaggio astrale senza certezze in un senso, e senza certezze nell'altro. Senza credere ad occhi chiusi a qualcosa che per ora non ho "tastato" ma d'altro canto senza rifiutare a priori qualcosa per la quale tante persone cercano di sensibilizzare gli altri a prenderne atto.
L'unica cosa che possiamo davvero fare è credere in quello che percepiamo. Le uniche risposte sul paranormale possiamo trovarle solo in noi stessi, almeno fino a quando non scopriremo un metodo per dimostrare l'oggettività di tali esperienze.
Nel caso specifico di texwiller, non sono io a poter dire se la tua esperienza sia un sogno oppure un OOBE, puoi saperlo solo tu, ma come ho scritto prima, forse su queste cose è meglio credere all'istinto piuttosto che analizzare il tutto con la ragione.
Però mi viene in mente una cosa:
Da che mondo è mondo, quando dopo un bel sogno ci svegliamo, pensiamo "Peccato, era solo un sogno!", dopo un incubo, "Meno male era solo un incubo!". In entrambi i casi, non abbiamo dubbi sul fatto che la nostra esperienza sia stata di tipo onirico. Ora, già solo il fatto che tu ti chieda se una tua esperienza fosse un sogno o no... Ripeto, solo tu puoi darti una risposta, ma se segui l'istinto che la natura ha dato a tutti credo che resterai senza dubbi!
A presto!