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Siete sicuri?

Ultimo Aggiornamento: 29/01/2007 14:21
25/01/2007 15:34
 
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Dunque, avrei voluto leggere molte più esperienze per evitare di dire cavolate, ma sono davvero tantissime e mi è impossibile!
quindi se le mie perplessità sono già state affrontate in passato, in vecchie discussioni (come penso che sia), abbiate pietà e piuttosto dirigetemi a quelle!

Ho avuto qualche anno fa esperienze di "paralisi notturna" e, confrontandomi con un'amica, ho cominciato ad interessarmi di viaggi astrali, leggendo qualche testo in proposito.
Non sono purtroppo mai riuscita ad andare oltre la paralisi notturna ed al forte "brusio" nelle orecchie, per questo motivo mi sono bastate le spiegazioni diciamo "scientifiche" che ho letto in merito (ossia, detta alla carlona, un semplice effetto dello stato fra sonno e veglia)che ho trovato abbastanza esaurienti e verosimili, il non essere mai arrivata oltre, poi, ha rafforzato il mio scetticismo.

Però, sentendo e leggendo di esperienze di questo genere, tante devo dire, mi chiedo, ma saranno tutti pazzi, creduloni o suggestionabili?? ed eccomi!

Ho notato una cosa nei racconti..insomma non ci sono prove tangibili dell'uscita, anzi solo cose che fanno pensare ad un semplice sogno, del tipo la camera da letto non è la propria, è diversa, si vedono persone sconosciute e posti altrettanto irreali, il corpo astrale dovrebbe uscire e trovarsi comunque nel mondo materiale, ma di questo non ci sono prove, se non che si vede il proprio corpo sul letto, ma questo può accadere in un qualunque sogno o sbaglio?
______________________

Sua maestà la Nazion Gallina si è compiaciuta di rubarmi tutti i mie' cavalli, e porvi su i suoi Brutti che formano la Masnada Parigina.
Già gli Austriaci, e' Prussiani, e la Czarina, se la fan sotto, a loro spese instrutti, come la Galla infanteria si butti
Feroce indietro, a destra ed a mancina.
Quai cavalli fien atti a seguitalli?
E i miei son velocissimi, per Dio; bench'io usassi all'innanzi ognor mandalli.
Rubino i ladri, è il lor dovere; il mio è di schernirli; al Boja, l'impiccalli; il seppellirli, lascisi all'oblio.

Vittorio Alfieri, Il Misogallo
25/01/2007 15:55
 
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Re:

Scritto da: Momo- 25/01/2007 15.34
Dunque, avrei voluto leggere molte più esperienze per evitare di dire cavolate, ma sono davvero tantissime e mi è impossibile!
quindi se le mie perplessità sono già state affrontate in passato, in vecchie discussioni (come penso che sia), abbiate pietà e piuttosto dirigetemi a quelle!

Ho avuto qualche anno fa esperienze di "paralisi notturna" e, confrontandomi con un'amica, ho cominciato ad interessarmi di viaggi astrali, leggendo qualche testo in proposito.
Non sono purtroppo mai riuscita ad andare oltre la paralisi notturna ed al forte "brusio" nelle orecchie, per questo motivo mi sono bastate le spiegazioni diciamo "scientifiche" che ho letto in merito (ossia, detta alla carlona, un semplice effetto dello stato fra sonno e veglia)che ho trovato abbastanza esaurienti e verosimili, il non essere mai arrivata oltre, poi, ha rafforzato il mio scetticismo.

Però, sentendo e leggendo di esperienze di questo genere, tante devo dire, mi chiedo, ma saranno tutti pazzi, creduloni o suggestionabili?? ed eccomi!

Ho notato una cosa nei racconti..insomma non ci sono prove tangibili dell'uscita, anzi solo cose che fanno pensare ad un semplice sogno, del tipo la camera da letto non è la propria, è diversa, si vedono persone sconosciute e posti altrettanto irreali, il corpo astrale dovrebbe uscire e trovarsi comunque nel mondo materiale, ma di questo non ci sono prove, se non che si vede il proprio corpo sul letto, ma questo può accadere in un qualunque sogno o sbaglio?




Le tue domande sono più che giuste, non riuscirei mai a smontarle perchè sicuramente non crederai mai ai viaggi astrali fino a quando non riuscirai a farne uno di persona; ma proverò a darti delle risposte in base alle mie esperienze.
Ti premetto che anche io ho avuto varie paralisi in passato senza uscire dal corpo e che ho cominciato a "viaggiare" solo da un paio di mesi a questa parte senza comunque insistere con le tecniche tutte le notti; fino ad ora sono uscito 3 volte soltanto e me ne sono fatto un'idea.
Prima di tutto devi sapere che non è automatico uscire dal proprio corpo durante le paralisi perchè per farlo il corpo astrale deve avere raggiunto una certa maturità energetica che non è propria di tutti gli uomini e in certi casi deve essere prima acquisita tramite la meditazione e la concentrazione.
Per quanto riguarda la possibilità che siano solo sogni non saprei cosa dirti in contrario... io non lo penso affatto.
Studio i sogni ormai da anni ed ho imparato perfettamente a distinguere i sogni normaali da quelli più o meno lucidi.
Quando invece esco fuori dal corpo le sensazioni che provo sono totalmente differenti, sono molto più simili a quelle fisiche ma allo stesso tempo sono anche diverse: insomma non saprei come descrivertele esattamente anche perchè credo che siano diverse per tutti in base al livello energetico del corpo astrale.
NON TI POSSO DIMOSTRARE NIENTE MA TI POSSO ASSICURARE CHE QUESTI FENOMENI NON SONO ASSOLUTAMENTE SOGNI,SI RIMANE PIENAMENTE COSCENTI PER TUTTO IL TEMPO FINO ALLA FINE DELLA PROIEZIONE.
Per quanto riguarda il fatto che non ci si trova mai nella propria stanza questo dipende sempre dal livello energetico del solito corpo astrale, se il livello è molto basso ci si può anche trovare nella propria stanza fisica, man mano che il livello aumenta la propria mente associa delle immagini a lei familiari all'ambiente circostante e le cose diventano più confuse. Fino a quando il corpo energetico con il costante allenamento è pronto alla nuova realtà.
Questo è il mio pensiero a riguardo, spero di averti almeno "convinta" a prendere in considerazione il fenomeno come una cosa a cui non si può arrivare con la mente, la si può solo provare.
Ciao
26/01/2007 10:37
 
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Per quanto mi riguarda l'"astrale" ha messo in dubbio più la mia identità che una "struttura dell'universo", però, non volendo scindere le due cose, ho aperto una porta e ho visto una stanza con un tizio, di spalle, vestito come me, a una porta, che faceva capolino oltre di essa...
Potresti provare a pensare al sogno non come "solo un sogno". Questo, come la verità, ci accompagna da sempre.
abbracci, mm










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend

26/01/2007 11:18
 
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l'antibimbominkia
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nessuno potrà mai dirti che esiste il viaggio astrale o che quello che ti accade è reale.
io per primo più di una volta ho avuto dubbi, perplessità, incertezze, ma vivendo un'esperienza -fuori dal corpo o fra le pieghe dell'inconscio- quello che provi è al di fuori di un contesto di sogno o di qualsiasi spiegazione.
è un viaggio questo è certo è il "verso dove" che incerto [SM=g27822]
sicuro di averti confuso le idee ti saluto e ti do il benvenuto sul forum!
ciau


A cavallo dei Fotoni

Se ti fa stare bene...C'hai ragione te!

26/01/2007 13:23
 
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allora dovrei proprio provare via.. [SM=g27823]
Aimè ho sempre avuto troppa paura la dinamica era essenzialmente questa:

sensazione di avere gli occhi semichusi
impossibilità di muoversi
sensazione netta e stranissima di essere un qualcosa chiuso dentro una scatola
brusio nella testa

Quando ho iniziato ad informarmi sul viaggio astrale ho cercato più volte di "uscire" ma losforzo provocava solo l'aumento del brusio che ad un certo punto diventava spaventoso.. e presa dalla paura ripetevo a me stessa "nono, basta!..ora muoviti e svegliati..." [SM=x431255]
Non sono mai riuscita...

Comunque sono anni che non mi succede più..e mi spiace moltissimo..secondo voi ho la possibilità di "recuperare" questa cosa?

[Modificato da Momo- 26/01/2007 13.27]

______________________

Sua maestà la Nazion Gallina si è compiaciuta di rubarmi tutti i mie' cavalli, e porvi su i suoi Brutti che formano la Masnada Parigina.
Già gli Austriaci, e' Prussiani, e la Czarina, se la fan sotto, a loro spese instrutti, come la Galla infanteria si butti
Feroce indietro, a destra ed a mancina.
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E i miei son velocissimi, per Dio; bench'io usassi all'innanzi ognor mandalli.
Rubino i ladri, è il lor dovere; il mio è di schernirli; al Boja, l'impiccalli; il seppellirli, lascisi all'oblio.

Vittorio Alfieri, Il Misogallo
26/01/2007 13:40
 
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...io ai viaggi astrali non credevo assolutamente, cioè li facevo ma li ho sempre considerati solo facenti parte di una attività onirica particolare.
poi un giorno è successo che sono andata da mia mamma in viaggio e lei mi ha percepito, abbiamo parlato mentalmente, lei ha risposto a quello che le dicevo e poi ci siamo riportate a vicenda le parole esatte, inoltre ho riportato dei particolari che nessuno avrebbe potuto sapere, perchè fuori dalle abitudini in casa mia.
Lei si ricorda perfettamente di avermi visto entrare in camera sua e che ci siamo parlate... questo ha fatto vacillare la mia fede in tutto ciò che era concreto e tangibile...


Se ho visto
un po' più lontano
è perchè stavo
sulle spalle dei
giganti

(Isaac Newton)
26/01/2007 13:47
 
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comunque la domanda era: siete sicuri? la mia risposta è : no, io non sono sicura di niente!


Se ho visto
un po' più lontano
è perchè stavo
sulle spalle dei
giganti

(Isaac Newton)
29/01/2007 09:44
 
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Se sono sicura? Veramente no ma è il dubbio che stimola la ricerca, fa parte del gioco. Se posso confessare la mia opinione, ormai dopo tanti anni per me è irrilevante se esiste o no il viaggio astrale, perchè le emozioni che ho provato sono tante e tali che so bene le gioie che mi hanno donato e se non sono viaggi, beh, so che non sono nemmeno sogni, sono troppo fisici per essere sogni sono troppo belli per essere invenzioni [SM=g27823]
Lunga vita e prosperità.
29/01/2007 10:37
 
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E' reale?!?!
Ciao Helenna! avevo letto l'esperienza dell'incontro con tua madre. E' davvero una cosa eccezionale il fatto che tua madre sia stata consapevole della tua presenza; deve esserci una grande sintonia tra di voi. Mi è capitato molte volte in astrale di incontrare persone care, ma non credo che queste, se anche consapevoli della mia presenza, ne abbiano conservato il ricordo. Del resto, come sai, non è così facile indagare sull'argomento, anche se si tratta di persone di famiglia (quando raccontai le mie esperienze a mio fratello mi guardò come fossi un'aliena con un'espressione mista tra incredulità e terrore). [SM=g27831]

Per quanto riguarda la domanda posta da Momo, io penso, come già espresso in un altro post su questo forum, che qualunque esprienza si proietti allo specchio della nostra coscienza, sia che appartenga alla sfera soggettiva del nostro vivere nel contesto del mondo ordinario, o che avvenga durante stati onirici o in altre dimensioni esperienziali, è reale.
In altre parole, durante il sogno o il V.A. cambia il livello dimensionale in cui avviene la percezione del nostro esistere, ma a livello esperienziale la sostanza non cambia.
E’ il continuum spazio temporale della percezione dello svolgersi delle nostre vite che produce la differenza qualitativa, che acquisisce la definizione di "realtà" rispetto all'esperienza onirica.
Infatti, la differenza sta nel fatto che ad ogni risveglio nel contesto della nostra vita ordinaria, siamo in contatto con la memoria del nostro vissuto e questo crea l’illusione dello scorrere del tempo e struttura lo svolgersi delle nostre esistenze.
Se ogni mattino ci svegliassimo privi del bagaglio del ricordo del nostro passato, saremmo in una condizione molto simile a quella in cui ci troviamo durante l’esperienza a livello onirico; passeremmo pertanto da uno stato all’altro senza distinguere quello che definiamo lo stato reale dallo stato del sogno. Viceversa se potessimo conservare a livello di memoria cosciente tutto il nostro vissuto onirico e se questo potesse acquisire un senso a livello cronologico, probabilmente non saremmo in grado di distinguere la cosiddetta realtà dal sogno.
Per quanto riguarda l’esperienza del V.A. io penso che possa essere posta ad un livello particolare di percezione, dove l’individuo acquisisce esperienza in uno stato diverso dalla dimensione cosiddetta materiale (la banda di frequenza dimensionale che i nostri sensi fisici sono in grado di percepire), pur conservando a livello di coscienza la consapevolezza di trovarsi fuori dal contesto ordinario della propria vita.
Si tratta quindi di comprendere che l’esperienza della VITA, in quanto esistenza, possa avvenire su un’infinità di livelli dimensionali.
Pertanto, considerare il V.A. come un cambio a livello percettivo, piuttosto che come un movimento oggettivo di una parte sottile del nostro essere in altre dimensioni, non cambia la realtà dell'esperienza.
[abbracci]
29/01/2007 14:21
 
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A proposito di "cronologia" mi viene in mente, ad esempio, che anche in fisica il tempo è considerato una costante: t.
Siamo noi che organizziamo il vissuto e le esperienze in termini di spazio tempo, perchè deve essere utile alla nostra "sopravvivenza" fisica percepire così.
Quando passo in astrale nè tempo nè spazio per me hanno senso (mi riferisco al senso che avrebbero nella quotidianità ordinaria)...


Se ho visto
un po' più lontano
è perchè stavo
sulle spalle dei
giganti

(Isaac Newton)
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