Alcune volte mi capita di essere svegliata all’improvviso (di solito dallo squillo del telefono) mentre sto facendo una “pennichella” pomeridiana.
Fino a qui niente di strano, sarà capitato anche a voi, il fatto è che per un tempo indefinito, probabilmente solo una manciata di secondi, mi trovo in uno stato che potrei definire di pura percezione. Praticamente vivo una sorta di momentaneo blak-out mentale in cui non ricordo assolutamente nulla riguardo agli eventi che si sono susseguiti nella mia vita fino a quel momento, e non riconosco l’ambiente in cui mi trovo.
Per quei brevi istanti, centrata perfettamente nel momento presente, pur non essendo capace di ricollegare la mia esistenza al filo conduttore dei ricordi del mio passato, vivo uno stato percettivo estremamente acuto di coscienza allo stato puro, priva di qualunque sovrastruttura mentale e in totale assenza di dialogo interno.
Credo che l’esperienza possa essere definita come “lo stato essenziale dell’essere”.
Poi, il ricordo del mio vissuto improvvisamente riaffiora e sovrasta la mia mente, il dialogo interno riprende, come un incessante disturbo di fondo, e la mia coscienza ritorna ad identificarsi all’Io creato dalla mia memoria esistenziale.