Consapevolezza, quella vera.
Scritto da: andrea997
ciao ragazzi,
ho un'idea riguardo i viaggi astrali e mi piacerebbe parlarne con voi.
-noi durante la notte, spesso, consideriamo quello che sognamo come una cosa normale.
strani luoghi, strane persone e situazioni ci sembrano ovvie e per questo le consideriamo come se fosse una "routine" in onirico.
>>Ciao Andrea. Il motivo per cui consideriamo reali le cose che vediamo nei sogni, è perchè per noi in quel momento la nostra realtà è quella. La mente razionale di regola è disattivata e il nocciolo della questione è proprio lì.
L'impegno è nel far tacere la mente razionale, lasciarci tutto alle spalle, ma allo stesso tempo trasformare la mente razionale in una presenza non troppo pressante come potrebbe avere il raziocinio, in consapevolezza. Una mezza via tra razionale e presenza osservativa.
Se noti infatti, solo al ritorno dal sognato, possiamo valutare se in un sogno vi sono stati degli elementi buffi o impossibili.
In caso di presenza e consapevolezza maggiorata tramite esercizi, probabilmente in presenza di elementi anormali, il sogno si sarebbe trasformato in lucido.
<<< quando entriamo nel mondo astrale le situazioni sono simili solamnete che noi abbiamo una concezione della cosa...terrena.
questo magari non significa aumentare la propria coscienza e considerazione ed essere più vigili ma proprio il
contrario!
>>> L'ingresso presuppone l'essere spogli di qualsiasi concezione materiale, proprio per non incappare in travisazioni della vista (mostri), o di altre percezioni. Purtroppo neanche io mi curo troppo di entrare pulito. Molti ego vengono con me.
Ognuno di noi ha troppa curiosità dell'astrale: si entra e basta.
<<<
>>>Tranquillo che se entri in astrale con una consapevolezza che va al di là di quella che provi in un lucido, te ne accorgi subito. Le cose strane che ti passano senza toccarti, non le noti perchè probabilmente non hai assaporato la consapevolezza.
In quel momento potrai porre fine a questa meditazione: avrai la risposta e potrai archiviare queste domande.
A presto.
"La domanda è il chiodo fisso"