Ciao Morp, e
grazie per avermi detto la tua sul mio Diario....
sono su questo forum anche per questo, dato che le ho postate...
sai, a me spiace di non aver raggiunto dei risultati evidenti, soprattutto mi rendo conto che se sono presa da cose più pratiche (lavoro, problemi personali) ho ancora meno di questi "approcci"... mi chiedo se sarò fra quelle persoen che hanno avuto solo un accenno di esperienza in tutta la loro vita o se ne capiteranno altre, oppure se dovrò essere in uno stato o umore particolarmente intenso per poter avvicinarmi ad una condizione più favorevole...
Non ho pensato a questa cosa perchè ho visto la ragazza e mi sembrava proprio un'altra persona.... e poi se fossi stata io non pensi che avrei sentito la mia coscenza sdoppiata e mi sarei sentita in parte anche in quella posizione (dove si trovava la ragazza)?
il fatto che "non ascolto" a dovere è vero, sono sempre intenta a dire, a raccontare ciò che provo, ad analizzare le mie emozioni e stati d'animo e non lascio spazio nella mia mente a pensieri più profondi e significativi... ma comunque spesso me ne accorgo dopo, quindi questo posso considerarlo un piccolo passo avanti...
stereotipato, ma sempre allineato con i concetti letti... tutto coincide, io non ho letto 1-2 libri, ne ho letti tantissimi... probabilmente mi spiego male e soprattutto in un tono che sembra non permettere obbiezioni...
mi scuso per questo. Cmq so che posso sembrare un po' troppo fissata, ma è perchè essi hanno costituito il mio mondo di pensieri e non per diversi anni e difficilmente riesco tuttora ad allontanarmi da essi... Ciò che accetto è una specie di sunto di tutto ciò che ho letto... scartandone alcuni e facendo più leva su alcuni piuttosto che su altri, alla fine prendo a grandi linee ciò che si ripete basandomi però anche sulle sensazioni di ciò che ho provato o che mi hanno raccontato altri miei amici.....
non sono adepta dei libri che leggo, ma forse quando insisto è perchè è l'unica prova concreta che posso fornire dei concetti in cui credo...
uno dei quali è appunto quello che hai detto anche tu e cioè che l'Astrale è visto soggettivamente. Non lo riconduco a nulla scrito nei libri, ma prendo solo le linee guida.... le cose comuni che possono capitare, ad esempio le sensazioni in fase di uscita in astrale (i vari suoni che uno può sentire e come uno può percepire l'uscita).... forse è l'aspettativa che è un po' troppo come dire assoggettivata... ma poi bisogna vedere se tutto questo discorso e tutte le mie aspettative servano a qualcosa........... mah.
Quando ho sentito la testa che si espandeva... mi sono spaventata sì, ma non per aver visto qualcosa, questo lo ricordo con precisione, ma solo per ciò che stava accadendo, mi sono resa conto che stavo uscendo e ho avuto timore.
Nef
"Che il meglio del vostro passato possa essere il peggio del vostro futuro."