piccola paralisi notturna

In genere dò poca rilevanza alle paralisi notturne, avendo letto che si presentano quando c'è un disallineamento del corpo astrale con quello fisico in fase di uscita, ho semplicemente rimandato l'approfondimento dell'argomento...

Quando mi è capitato ero piccola, ero sdraiata nel mio letto e forse era la mezza stagione perchè ricordo che avevo la copertina... ad un certo punto dopo un lungo meditare su come avevo passato la giornata divagando fra vari pensieri (ero quasi nel dormiveglia), ricordo che ad un certo punto mi sono sentita "bloccata"... ho pensato ci fosse qualche spirititello biricchino che voleva divertirsi a spaventami...
Avevo sentito raccontare anche da altre persone che conoscevo che era capitato anche a loro di non riuscire a muoversi per un breve momento, ma nessuno sapeva come fare... così la soluzione, volendo reagire, è stata quella di mantenere la calma e di lasciarsi andare (lo spiritello si sarebbe annoiato della mia passività e avrebbe cambiato rotta)
Beh ha funzionato e dopo poco i miei movimenti sono tornati di nuovo normali, rilassati e senza impedimenti.

Durante una delle mie esperienze (visto che non posso chiamarla con certezza "viaggio astrale"), prima di aprire gli occhi fisici ho avuto come un brevissimo flash durante il quale mi sono accorta che il mio corpo fisico era fermo, come "bloccato" ma non è successo niente, nel senso che non mi sono preoccupata di questo, perchè ho rivolto la mia attenzione subito al rilassamento.
Sui libri che parlano dell'astrale e di come uscire dal corpo ho sempre trovato scritto che le paralisi notturne, come certi suoni che si sentono e le vibrazioni, sono presenti durante le varie fasi che precedono l' uscita. Credo che molte persone (me compresa) affrontino l'esperienza analizzando tutto ciò che gli accade, focalizzando così l'attenzione su particolari come i suoni, le vibrazioni o le paralisi. Personalmente devo ancora approfondire le altre fasi che ho citato (soprattutto le vibrazioni), cmq nel caso in cui ci si accorga di essere in paralisi, il mio consiglio rimane quello di aspettare con tranquillità che passi (senza forzare la cosa, ma lasciandosi andare passivamente) e concentrarsi sull' uscita intesa come azione oppure sul ritmo del respiro.

Nef

mannaggia, queste paralisi spaventano un po tutti e io invece vorrei tanto averle (come le vibrazioni del resto) perchè mi aiuterebbero a definire la veridicità della questione.
infatti credo che uno dei veri problemi sia nn credeci abbastanza (dei miei problemi si intende).

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Scritto da: andrea997 28/07/2005 14.21
mannaggia, queste paralisi spaventano un po tutti e io invece vorrei tanto averle (come le vibrazioni del resto) perchè mi aiuterebbero a definire la veridicità della questione.
infatti credo che uno dei veri problemi sia nn credeci abbastanza (dei miei problemi si intende).

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neanche io ho mai avuto paralisi, ma riesco a raggiungere le vibrazioni, che però non sono obbligatorie.
Non cercare le vibrazioni, sono uno stato fastidioso e sicuramente non obbligatorio, pensa che potrai uscire senza di esse

Io non sono mai riuscita ad uscire in astrale a partire da una paralisi e sinceramente non ho ancora capito come si faccia.
Quando mi capitano le obe la mente mi si sveglia mentre il corpo dorme in paralisi ma io non mi sento bloccata perchè sento il corpo astrale e non quello fisico e quindi esco e mi muovo con quello.
Quando invece mi capitano le classiche paralisi la mente mi si sveglia allo stesso modo nel corpo che dorme paralizzato ma non sento il corpo astrale, solo quello fisico bloccato e quindi non capisco come poter uscire con l'astrale se non lo sento... il solo volerlo non mi basta, e così aspetto di sbloccarmi e nient'altro.
Spero di essermi spiegata decentemente. Sono un po' confusa al riguardo , se riuscite a chiarirmi le idee...

Per quanto ne sò la paralisi anticipa l'obe (paralisi - vibrazioni - uscita) ... parli quindi di fasi differenti durante l'uscita dal corpo...
Comunque penso sia necessario approfondire la differenza che c'è fra Obe e viaggio astrale, più che dopo... durante la fase di uscita e capire se stiamo parlando di differenti stati di coscienza nello stesso tipo di esperienza o in esperienze differenti, oppure se sono 2 differenti uscite in differenti stati di coscienza....
ti ho chiarita o confusa ancora di più?

ehm...

Ciao Nef, non credo ci sia differenza tra Viaggio Astrale, Obe ed OOBE, sono la stessa cosa detta con termini diversi: OOBE sta per O.UT O.F B.ODY E.XPERIENCE è la sigla inglese di V.A. (viaggio astrale). PEr quanto riguarda le paralisi forse chi ha le paralisi ha una presa di coscienza più precoce rispetto a chi diventa cosciente in fase di vibrazioni (ipotesi).

[Modificato da acronimo 03/08/2005 14.58]

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PEr quanto riguarda le paralisi forse chi ha le paralisi ha una presa di coscienza più precose rispetto a chi diventa cosciente in fase di vibrazioni (ipotesi).

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ti ringrazio per la precisazione sulle definizioni
La tua considerazione finale è abbastanza chiara, anche se ritengo sia da specificare che le vibrazioni sono uno dei "segnali" di uscita che possono verificarsi (se no nsbaglio lo scriveva Powell), e che a volte possono esserci anche solo dei suoni...(trapano, musica, voce alta o mormorio di voci) e poi so che le vibrazioni stesse possono anche non verificarsi....
[Mi baso sempre su quello che ho letto sui libri eh!]

Key non leggere

Ciao Nef, ma riflettiamo su una cosa: penso, attingendo dalle ultime supposizioni, che una paralisi notturna sia un'esperienza più cosciente, quindi più diretta a differenza di chi invece deve rendersi conto di essere sveglio attraverso segnali induttori come le vibrazioni, o rumori vari. In questo modo nella versione della presa di coscienza tramite vibrazioni, c'è comunque il 50% di possibilità che l'interessato non diventi consapevole o che lo diventi in percentuali minori e che viva di conseguenza un'oobe non pura (*sporca)o che riscivoli nel sonno. In una paralisi notturna l'interessato è direttamente consapevole al 100% e forse a questo punto è più avvantaggiato sotto il profilo lucido anche se forse svantaggiato perchè sembra più difficile uscire tramite paralisi notturna, almeno per le paralisi non desiderate, quelle spontanee e non volute.

* Ragazzi ho appena coniato un nuovo termine: "uscita non pura" o "uscita sporca" , definedo un'uscita dal corpo poco consapevole, poco cosciente. ok?

Scritto da nefertaty:
"cmq nel caso in cui ci si accorga di essere in paralisi, il mio consiglio rimane quello di aspettare con tranquillità che passi (senza forzare la cosa, ma lasciandosi andare passivamente) e concentrarsi sull' uscita intesa come azione oppure sul ritmo del respiro."


Cmq io penso che tutto dipenda dalle proprie paure,
E se la paralisi sopravviene mentre ti rilassi nella vasca da bagno? non è rischioso?
Istintivamente ovunque entriamo, il primo pensiero è una via di uscita.
Quindi concordo che il saper uscire è anch' esso importante.
Anche se fisicamente tali stati di percezione non sono nocivi, emotivamente lo possono essere.
Non bisogna sottovalutare o scostare le paure, esse forgiano il nostro carattere, e di conseguenza il fluire dell' esistenza.
Penso che imparare ad uscire sia il primo passo per imparare ad entrare.

Era un po' che te lo volevo dire e lo faccio ora,Uguale: complimenti per i pensieri che posti, mi fanno sempre riflettere e complimenti anche per le tue immagini sempre attinenti.

A presto.

Grazie,, non faccio altro che esprimere ciò che mi frulla per la testa,

[Modificato da Uguale 02/10/2005 7.43]