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Vincere le paure reali per affrontare il viaggio astrale

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2005 20:32
11/10/2004 16:14
 
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Carissimi amici,
siccome questo è un tema molto ricorrente su questo forum, ma anche nella vita, cercherò di illustrarvi quello che ho capito su di me con questo tema: LA PAURA.

Dana ci chiede: Come si fa a superare le proprie paure?

e io gli rispondo...

Ma cos'è la paura?

Come posso aver paura di qualcosa che non conosco? Solo ciò che mi è noto può farmi paura. Quando dico che ho paura della morte , ho davvero paura della morte o invce ho paura di perdere cio che ho conosciuto? La mia paura non ha per oggetto la morte, ma l'idea di perdere i miei legami con le cose che mi appartengono.
La mia indagine ora verterà sulle possibilità di essere liberi dalla paura di ciò che conosciamo, la paura di perdere la propria famiglia, la reputazione, il carattere, il conto in banca i desideri e così via.

Ho paura di ciò che conosco , il che significa che ho paura di perdere certe persone, cose o idee, ho paura di scoprire ciò che sono, paura di essere confuso, paura del dolore che che potrebbe sopravvenire quando perdessi o non vincessi o non provassi più piacere.
Si ha paura del dolore. IL dolore fisico è una reazione nervosa, menre la sofferenza psicologica insorge quando mi aggrappo alle cose che mi danno soddisfazione, perchè allora ho paura di chiunque o di qualunque cosa possa portermela via.
La paura esiste fin tanto che c'è accumulazione di cose conosciute, il che dà origine alla paura di perderle.

Fin quando avrò questo bisogno di sicurezza, questo desiderio di avere conti in banca, di assicurarmi il piacere e così via, questa volontà di diventare qualcosa, fisiologicamente o psicologicamente, ci sarà inevitabilemten dolore. Le medesime cose che faccio per evitare il dolore mi poratno paura, sofferenza.
La paura insorge quando desidero essere parte ad uno schema. Vivere senza paura significa vivere senza uno schema determinato. Quando aspiro a un particolare stile di vita, questo è già in sè fonte di paura. La mia difficoltà consiste nel desiderio di vivere in un certo contesto. Non posso spezzare tale contesto? POsso farlo solo quando intuisco la verità:CHE IL CONTESTO GENERA PAURA E CHE LA PAURA RAFFORZA IL CONTESTO.
Se dico che devo spezzare il contesto perchè voglio essere libero dalla paura, allora mi limito a seguire un altro schema che genererà altra paura. Come fare a spezzare il contesto senza generare paura, ossia senza alcuna azione conscia o inconscia da parte mia che abbia questo obiettivo?
Ciò significa che non devo agire , non devo fare alcuna mossa per spezzare il contesto. Cosa mi accade se mi limito a osservare il contesto senza fare niente per cambiarlo? Capisco che la mente stessa è il contesto, essa vive secondo lo schema di abitudini che si è costruita. Dunque, la mente stessa è paura.
Fin quando sono cosciente dell'IO, so che c'è dolore, c'è lotta c'è constantemente paura.

Sappiamo cos'è la paura? No è forse la NON accettazione di ciò che è?

C'è comprensione e libertà dal sè solo quando riesco a considerarlo integralmente come un tutto; e posso riuscirci solo comprendendo il processo globale di tutte le attività nate dal desiderio, che è l'espressione stessa del pensiero, poichè il desiderio non è diverso dal pensiero....senza giustificarle, senza condannarle, senza reprimerle; se riesco a comprendere questo, allora saprò se c'è la possibilità di superare le limitazioni del sè.


Concludo dicendovi di non porvi limiti e di concentrarvi nell'osservazione, di voi stessi e degli altri...

con amicizia Emil...[SM=g27811]

Un giovane andò da un maestro e gli chiese: "Quanto tempo potrò impiegare per raggiungere lilluminazione?" Rispose il maestro: "Dieci anni". Il giovane era sbalordito. "Così tanto?" domandò incredulo. Replicò laltro: "No, mi sono sbagliato, ci vorranno venti anni". Il giovane chiese: " Perché hai raddoppiato la cifra?" Allora il maestro spiegò: "Adesso che ci penso, nel tuo caso ce ne vorranno probabilmente trenta".



www.awaremindfilms.net
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