Bellissimo intervento Xena, grazie....
Riflettevo e farfuglio qualche discorso buttato lì....in pratica non sarebbe più un movimento nel tempo ma nelle dimensioni (non parlo di spazio, lo spazio continuerebbe ad esistere), forse lo stato vibrazionale che avvertiamo durante i viaggi astrali è la chiave che ci consente di percepire l'uno o l'altro universo, in realtà durante un viaggio astrale non ci spostiamo ma ci integriamo in un nuovo universo, cambia il punto di attenzione detta alla Castaneda.
Avere un punto di attenzione fortemente consapevole (un viaggio astrale vero)ci permetterebbe di interagire con un'altra dimensione in maniera più concreta, forse i sogni sono reminescenze di altri universi reinterpretate dalla logica del nostro cervello terrestre.