Il mio corpo fisico nemmeno io l'ho mai visto, è anche vero che ho avuo meno esperienze delle tue. Io non mi preoccuperei troppo di questo fatto. Non essenziale vedere il corpo fisico giacente nel letto per essere certi di stare facendo un viaggio astrale, o come vuoi chiamarlo. La dimensione in cui siamo proiettati in astrale è differente da quella fisica, per quanto molti elementi, la staza, i sopramobili i colori i mobili siano o possano essere identici. Non mi preoccuperi di questa cosa perchè la mente e la coscienza e la dimensione in cui siamo proiettati è mutevole, a volte la mente ci protegge eliminando tutto ciò che ci può turbare. Molti di uelli che vedono il proprio corpo disteso, ne rimangono attratti e si risvegliano. Altri provano ribrezzo per il corpo fisico. Non ti preoccupare di questo. Non preoccuparti nemmeno della visione delle tue mani astrali. Io per esempio mi sono vista le mani 4 volte, tre in semi uscita una in uscita totale. Le prime due volte la luce era accesa e le mie mani erano ben definite, trasparenti, avevano l'aspetto di ombre di vapore o liquide. Le altre due volte le ho viste emanare una luce azzurrina, piene di piccoli brillantini biancastri. Non erano ben definite in quei casi. L'ultima volta che le ho viste era quasi totalmente buio. Ho pensato che la luce esterna opacizzi alla vista il corpo astrale che al buio invece brilla... perchè magari la luce di cui siamo fatti è molto più debole di quella di una lampadina o del sole... questa è una mia supposizione ma non ne sono per niene certa. ora che ci penso mi sono vista una volta. solo la faccia però! Ero in fase di uscita ma forse non ero molto carica o ben predisposta. Le gambe erano immobili, paralizzate il busto la testa e le braccia invece erano ben fuori dal corpo. Ho fatto per alzarmi e guardando verso il basso ho visto il profilo dalla mia faccia disteso sul cuscino di lato ad occhi chiusi. E' stato strano e brutto come episodio! Non me l'aspettavo di vedermi distesa.
Pace
[Modificato da Saliceridente 17/09/2014 18:27]
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"E che cos’è l’odio, se non Amore represso. Amore frenato? Amore che è divenuto
un veleno mortale sia per il nutritore che per il nutrito, sia per l’odiante che per
l’odiato?! Una foglia gialla sull’albero della vita, è solo una foglia svezzata
dall’Amore, non biasimiamola. Un ramo inaridito è solo un ramo
affamato d’Amore... Un frutto marcio è solo un frutto
allattato con l’odio. Non accusiamo il frutto
marcio, ma condanniamo la nostra cecità
e la nostra avarizia che preferisce
dare con parsimonia la linfa
della vita ai pochi e
negarla ai molti,
negandola in
tal modo a
noi stessi"
M. N. (Il libro di Mirdad)]