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Ciao Cosmos, tempo fa mi interessai un po' anch'io alla figura di Gustavo Rol e come tutti provai a fare il famoso esperimento con le carte e credo di aver capito vagamente cosa intendesse Rol, nonostante tutto non ho acquisito i suoi "superpoteri". Mi spiego meglio.
I risultati migliori nell'indovinare le carte li ho avuti quando ero completamente rilassata e senza preoccupazioni in testa, in pratica quando riuscivo a concentrarmi esclusivamente sulle sensazioni che mi davano le carte. A un certo punto, a mente sgombra, ho avuto una sorta di "illuminazione" le carte mi davano 2 sensazioni differenti, ma non recepibili con i sensi fisici, era qualcosa fatto di un'altra "sostanza", se dovessi definirla direi che equivale ad un emozione.
Questa "emozione" mi portava alla memoria, a seconda della carta che avevo in mano un'idea di caldo o di freddo o a volte di nota bassa e nota alta. Non li sentivo veramente ma come ti ho spiegato era più un...riportare alla memoria.
Se avevo la mente abbastanza sgombra riuscivo a "sentire" bene bene quale nota o quale temperatura mi ricordava ciò che avevo in mano e quindi una volta capiti gli abbinamenti giusti ecco che sapevo anche il colore. Non che fosse facile, la cosa più difficile era non avere aspettativa, questa mi riportava alla mente sensazioni che mi confondevano e quindi non capivo più se ciò che recepivo veniva dalla carta o da me.
Quando Gustavo Rol parla dell'abbinamento tra quinta nota, colore verde e una precisa sensazione di calore credo che parli di questo.
Lui si era accorto che tutte queste "qualità" possono avere una vibrazione comune. Nota bene che quinta nota e colore verde sono in posizioni simili sia della scala musicale che cromatica. Il calore..non sappiamo "quanto calore" percepisse...
Lui lo dice, è un'associazione di idee e di sensazioni. Niente di più.
Se mettessimo a confronto le onde che provengono da nota quinta e colore verde credo troveremmo somiglianze in termini di unità di misura. Lo stesso per gli altri colori e le altre note.
Quel superpotere che ci permette di "sapere" quale nota emana il rosso o quanto caldo è il nero è quella sensibilità sottile che ti permette di andare oltre quello che sei abituato a tradurre con i soliti 5 sensi e per farlo devi davvero sapere svuotare la mente.
Lui era molto bravo in questo, io no...ho solo intravisto qualcosina.
Ti ho raccontato tutto questo per cercare di smitizzare un po' questo fantomatico segreto di Rol che secondo me era qualcosa di molto più semplice e non era AFFATTO la chiave dei suoi doni. Era UNA COSA PICCOLA in mezzo a molte altre che noi non sappiamo.
Lui ha un certo punto lo dice anche in un'intervista storica che si trova anche su You Tube. Gli chiedono che cosa abbia scoperto di così eccezzionale, perchè in tal modo l'aveva definito nei suoi scritti e lui risponde ridendo che non aveva scoperto niente di che, solo che in quel momento si era particolarmente esaltato per essere riuscito a indovinare tutto un mazzo e si sentiva Dio!
Quella frase ha rovinato la profondità della sua figura per sempre.