Sulla sessualità del copro astrale e degli intelletti angelici
Alcune risposte in merito a questa tematica possono pervenire dalle note biografiche dei viaggiatori astrali della tradizione neoplatonica, ermetica, alchemica e dai fedeli d'amore della tradizione toscana e siciliana.
Sulla sessualità del corpo astrale il Maestro Giordano Bruno rilascia memorie precise sull'atto di copula del corpo lunare mediante proiezione in stato di veglia. Il corpo astrale in stato integrale di sviluppo riusciva a calarsi nel corpo saturnale dell'amata esercitando una stimolazione nervosa che generava un orgasmo "fisico".
La proiezione astrale conservava i caratteri fisiognomici dell'ente proiettore, ma questo ci permette di avere una delucidazione della proiezione su aspetti esclusivamente estetici e non formali (nell'accezione platonica-neo-ed ermetica).
Se prendiamo indicazione dalla tradizione ermetica e pitagorica la costituzione formale dell'individuo uomo-donna è determinata da una differente disposizione delle polarità magnetiche + o -.
Il corpo lunare quale proiezione del corpo materiale è l'esplicazione nel mondo lunare di una disposizione di potenze del corpo fisico e dunque quale proiezione maschile/femminile è proiezione dalla polarità del corpo agente.
Fra le proiezioni astrali possiamo poi distinguere fra le quelle personali che sono fisiognomicamente corrispettive al corpo agente del proiettore, o quelle impersonali in cui l'inconscio si dispone secondo forma acquisendo fisionomia differente dal corpo referente dell'IO.
Per la sessualità angelica il discorso poi è ancora differente, in quanto l'angelo occidentale (che è una accozzaglia di elementi sincretici della tradizione cattolica è giudaica) finisce nella dottrina teologica per acquisire e mischiare attributi di enti d'altre tradizioni; enti che in nessun caso sono proiezioni di corpi sessualmente complementari o materiali.