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(MAC)CHE' TTE MAGNI!!?

Ultimo Aggiornamento: 29/12/2013 20:42
31/08/2010 13:04
 
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Ci mancherebbe, chiedimi tutto quello che vuoi, non mi pare che tu abbia il benché minimo tono polemico.
Non riconosco nell'animale un genere di consumo.
Se mi citi i pellerossa che scorrazzavano nelle praterie ti dico che la DISTANZA tra noi e i pellerossa è tale e in tutto che non mi sento di accostarli per qualunque paragone a niente che riguardi le nostre abitudini.
Tornando a modi a noi più vicini, credo che proprio quel pellerossa se vedesse anche il più "umano" dei nostri allevamenti vomiterebbe e sarebbe subito vegano. Sicuramente troverebbe la dignità di un animale che per lui era paragonabile a un dio, ridicolizzata, schiacciata con grande infamia. Ci direbbe pure che nessuna creatura meriterebbe un simile trattamento. Al di là del vegetarianesimo sì o no, noi non mangiamo niente di dignitoso quando prendiamo un vitello che non ha mai visto un filo d'erba attaccato alla terra e dopo averlo tolto prematuramente alla madre di cui non ha mai bevuto il latte, gli regaliamo degli interminabili giorni di prigionia lo trasportiamo su dei camion ammassato con tanti altri come lui (alcuni già malati moriranno se non di malattia di schiacciamento) e poi lo bastoniamo per spingerlo verso una pistola sparachiodi. Io credo che da noi sarebbe un lusso poter scegliere tra il mangiare carne cacciata secondo modalità "leali" o essere vegetariani. E invece mi tocca non poter sapere mai cosa mangerei se fossi nato in un posto e un tempo dove gli animali vengono rispettati e fanno una vita dignitosa, da animale, perché veramente penso che se vedessimo cosa mangiamo se compissimo una scelta "di pancia" assistendo a questo interminabile massacro irrispettoso della minima dignità di quei poveri esseri non ci sarebbe nessuna etica o morale su cui speculare dalle nostre comode poltroncine col tè servito. Per questo io ritengo che è molto ma molto più distante di me, da un pellerossa, chi va dal macellaio. Non è certo ciò che i suoi denti triturano che lo accomuna alla grandezza dei Nativi americani.

Mi pare chiaro quindi, in risposta alla tua domanda, Plato, che qualsiasi allevamento lo aborro per i succitati motivi e non solo per quell'atto finale che è l'uccisione\liberazione...

Se trovo uova di galline che vivono felici e non sono destinate allo strangolamento, sì non disdegno. Ma sappi che la mia cucina è arrivata a successi tali che non mi manca proprio nulla che provenga dagli animali...ultimamente sto pensando seriamente a un corso di cucina vegana con prospettive lavorative. Mi diverte troppo cucinare e fare godere...
[Modificato da mistermoog 02/09/2010 13:13]










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
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Mistermoog, sento davvero di doverti ringraziare.
Intanto per il semplice fatto di avermi risposto; ma soprattutto per la limpidezza della risposta: ci sono ottimi spunti di riflessione (privi tra l'altro di un certo diffuso buonismo) e allo stesso tempo non vedo lo spazio per nessun'altra domanda o chiarimento da fare o richiedere.
Ovviamente qualcun'altro potrà avere altro da aggiungere o da domandare, ma io, per il momento, su ciò che riguarda la tua posizione e le tue motivazioni sono apposto.


Ora, a proposito dell'arte culinaria vegana, giusto per cazzeggiare un po'...
In un video su youtube di una tipa vegana che spiegava come veganizzare le ricette, veniva suggerito un modo per fare la maionese vegana. Normalmente non sono un appassionato di cucina, e se mi metto ai fornelli e giusto perchè qualcosa devo pur mangiare, e pur non essendo goloso, evito mi mangiare merda già pronta da mettere in microonde ecc...
In questo caso però, la ricetta era talmente semplice che ho voluto provare: una parte di latte di soia, tre parti di olio di mais, un po' di sale e limone. Due o tre passate con un frullatore ad immersione... et volià, pronta!
Questa la ricetta. Nel farlo ne è uscita una cosa liquida, di un color tra un bianchiccio sporco e un leggero tono verde pisellino con un odore terrificante. Ho provato allora ad aggiungere altro latte di soia mentre frullavo: ad un certo punto ha cominciato a montare. Allora mi sono fermato. il colore era diventato decisamente più bianco maionese, la consistenza era più densa, ma molto molto lontana da quella di una normale maionese, e l'odore sembrava un po' migliorato. Ho atteso il giorno dopo delle patate al fono per testarla (non me la fidavo di assaggiarla così "a crudo"... non mi piace neanche la maionese normale così...). Risultato: faceva abbastanza schifo!!
Secondo la tipa del video invece era buonissima!... Ora, ci sta pure che abbia sbagliato io qualcosa, ma la ricetta è così semplice che non credo il sapore posso distanziarsi troppo da quello da me assaggaito. Poi non so... in fondo di cucina non capisco assolutamente niente... [SM=g27828]




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31/08/2010 22:24
 
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Agendo di pancia, come fa notare MM, posso dire che recentemente ho cambiato nettamente direzione su un certo acquisto. Le uova.
Fortunatamente da un pò di tempo hanno messo quel codice chiarificatore su di esse e di recente mi è capitato di vedere un filmato, "terrificante" non rende abbastanza l'idea, sul trattamento che ricevono i pulcini appena usciti dall'uovo per essere smistati tra maschi e femmine. I maschi vengono buttati vivi dentro una specie di tritura carne, le femmine (più fortunate) vengono lanciate su un nastro trasportatore. Nel vederlo mi era venuto in mente di postarlo qui, ma poi non me la sono sentita. Già a raccontarlo faccio fatica.
Questo trattamento è quello praticato in tutto il mondo per le galline da gabbia.
Non mi è ben chiaro se valga lo stesso per quelle da allevamento all'aria e da terra, ma mi auguro che non funzioni per quelle biologiche.
Tornando al codice sulle uova, ora ho scoperto che ci sono questi 4 tipi di provenienza.
Quelle che cominciano con lo zero=biologico, 1=aria, 2=terra, 3=gabbia.
Senza bisogno di pensarci tanto credo che non comprerò mai più uova che cominciano con il 3 e neanche con il 2.
Però ancora non mi è chiaro come va a finire negli altri due casi.

Per Platone: una volta ho provato a fare una specie di Parmigiano con le mandorle e il sale. Una vera schifezza! Un'amica mi disse che il trucco non è cercare di copiare qualche alimento che quel sapore non lo avrà mai ma inventare cose nuove e valorizzare quello che si ha a disposizione.


ultimamente sto pensando seriamente a un corso di cucina vegana con prospettive lavorative


Per Moog: a Genova di recente hanno aperto questo posto--> Cibi&Libri, io l'ho scoperto per caso e ci sono andata qualche volta nella pausa pranzo. E' una sorta di Fastfood vegano. Piccolo, informale e molto originale.
Mi sono stupita (e probabilmente il proprietario stesso lo ha fatto) del successo che sta ottenendo questo piccolo locale, l'alternativa al panino schifezza è molto apprezzata inoltre è un punto di incontro per la divulgazione di iniziative particolari da "Nuova era".
[Modificato da Alfea77 31/08/2010 22:33]
31/08/2010 23:06
 
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01/09/2010 07:46
 
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beh... più ci penso e più mi faccio schifo da sola per essere un essere umano. Scusate ma sto passando un periodaccio! passerà...
01/09/2010 12:08
 
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Re:
Alfea77, 31/08/2010 22.24:

Per Platone: una volta ho provato a fare una specie di Parmigiano con le mandorle e il sale. Una vera schifezza! Un'amica mi disse che il trucco non è cercare di copiare qualche alimento che quel sapore non lo avrà mai ma inventare cose nuove e valorizzare quello che si ha a disposizione.




Intanto grazie per la dritta sulle uova; al momento sono tornato a vivere a casa dai miei e non faccio io la spesa, ma non appena ne riavrò la possibilità ci farò sicuramente caso.
Per quanto riguarda l'eperimento della maionese vegana, non mi aspettavo fosse uguale come sapero a quella normale, ma da come ne parlava la tipa del video almeno buona... poi ripeto magari sono io che non sono capace...

Ho ricercato il video è l'ho ritrovato. Vi metto il link sotto se qulcuno volesse sentire: la parte della maionese comincia al minuto 6:38.

http://www.youtube.com/watch?v=CYxvP0r7P7c
(ma come fate a mettere i video direttamente nella finestra??! [SM=x431223] )

Come potete ascoltare, me ne ero dimenticato, dice addirittura che questa maionese vegana ha scolvolto e sorpreso gente che di mestiere fa il cuoco... bho...





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01/09/2010 12:41
 
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Beh, in qualche modo anche tu sei rimasto sconvolto!! eh eh
01/09/2010 14:17
 
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Questa è una salsina dal risultato garantito!
Patata lessa, passata a purè, con l'aggiunta di olio, limone, aglio,
a piacere capperi, olive, ecc..
Oppure ricettina costo quasi a zero, panzanella con pane grattato, pomodori "troppo" maturi, frullati, il tutto legato da olio, origano, aglio, peperoncino.
Ho sentito delle discussioni sulla soia e derivati, ne sapete qualcosa?
Ciao
01/09/2010 17:52
 
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A proposito dei nativi americani e del loro raporto con la Terra e gli animali, vedendo la puntata di Report postata da SHARDBOVERI, alla fine del servizio viene riportato uno stralcio della lettera che nel 1885 il Grande Capo Seattle screisse al presidente Franklin Pierce in risposta alla proporsta avanzata dagli americani (non nativi questa volta) di acquistare le loro terre.

Sono andato a cercare la lettera intera, è l'ho trovata. Volendo condividerla con voi ho provato a "ridurla" per non appesantire il post, ma è stato molto difficile... non riuscivo ad eliminare nessuna parte, tutte mi sembravano degne di essere riportate...
Il risultato finale è comunque lungo... ad ogni modo, buona lettura!

"Come potete acquistare o vendere il cielo, il calore della terra? L'idea ci sembra strana.

Se noi non possediamo la freschezza dell'aria,lo scintillio dell'acqua, come potete voi acquistarli? Ogni parte di questa terra è sacra per il mio popolo.[…]
I morti dell'uomo bianco dimenticano il loro paese natale quando vanno a passeggiare tra le stelle. I nostri morti non dimenticano mai la nostra terra meravigliosa, perchè essa è la madre dell'uomo rosso.[…]
Quando il grande capo bianco di Washington ci manda a dire che vuole acquistare la nostra terra, ci chiede una grossa parte di noi.[…]
Il mormorio dell'acqua è la voce del padre di mio padre.

I fiumi sono nostri fratelli, ci dissetano quando abbiamo sete, sostengono le nostre canoe. Sappiamo che l'uomo bianco non comprende i nostri costumi: per lui una parte della terra è uguale all'altra, e quando l'ha conquistata va oltre.
Tratta sua madre, la terra, e suo fratello, il cielo, come se fossero semplicemente delle cose da acquistare, prendere e vendere, come si fa con le pecore e con le pietre preziose.

La sua bramosia divorerà tutta la terra e a lui non resterà che il deserto.[…]
E che gusto c'è a vivere se l'uomo non può ascoltare il suono dolce del vento o il fruscio delle fronde del pino profumato?

L’aria è preziosa per l'uomo rosso, giacché tutte le cose respirano la stessa aria. L’uomo bianco non sembra far caso all'aria che respira.

Ma se vi vendiamo le nostre terre io porrò una condizione: l'uomo bianco dovrà rispettare gli animali che vivono in questa terra come se fossero suoi fratelli.

Io sono un selvaggio e non conosco altro modo di vivere. Ho visto un migliaio di bisonti imputridire sulla prateria, abbandonati dall'uomo bianco dopo che erano stati abbattuti da un treno in corsa.

Io sono selvaggio e non comprendo come il "cavallo di ferro" fumante possa essere più importante dei bisonti, quando noi li uccidiamo solo per sopravvivere. Che é l'uomo senza gli animali?

Se tutti gli animali sparissero, l'uomo morirebbe in una grande solitudine.

Poiché ciò che accade agli animali prima o poi accade all'uomo.

Tutte le cose sono connesse tra loro. Noi sappiamo almeno questo: non è la terra che appartiene all'uomo, ma è l'uomo che appartiene alla terra.

Questo noi lo sappiamo.

Tutte le cose sono connesse come i mèmbri di una famiglia sono connessi da un medesimo sangue. Non è l’uomo che ha tessuto la trama della vita:

egli ne ha soltanto il filo. Tutto ciò le egli fa alla terra, lo fa a se stesso. Lo stesso uomo bianco, che parla con il suo Dio come due amici insieme, non può sottrarsi al destino comune. Dopo tutto, forse, noi siamo fratelli.

Vedremo. C'è una cosa che noi sappiamo e che forse l'uomo bianco scoprirà presto: il nostro è il suo stesso dio.

Egli è il dio degli uomini e la pietà è uguale per tutti: tanto per l'uomo bianco tanto per quello rosso.

Questa terra per lui è preziosa, nuocere alla terra è come disprezzare il suo creatore. Anche i bianchi spariranno: forse prima di tutte le altre tribù.[…]”




Se qualcuno fosse interessanto a leggere anche le poche parti che ho eliminato, può trovare la versione integrale qui:
http://lacasadimidsummer.blogspot.com/2006/08/grande-capo-seattle-1855.html
[Modificato da Platone84 01/09/2010 21:20]




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Bellissima, grazie Platone.
02/09/2010 09:50
 
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"...non è la terra che appartiene all'uomo, ma è l'uomo che appartiene alla terra."

bellissima plato, grazie!
03/09/2010 16:08
 
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Probabilmente molt di voli lo sapranno già, ma pare che ci sia chi oltre a tutti i prodotti animali non mangia neanche le verdure... [SM=x431223]





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20/09/2010 10:00
 
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Mi hanno consigliato questi due libri a tema e li passo anche a voi:


"Se niente importa"
di J.S.Froer. - Un giovane papà e scrittore newyorchese si (e ci) pone in modo non retorico la cruciale domanda: perché chi ama sinceramente il proprio cane (o gatto) mangia invece gli altri animali? Chi sono gli aninali? Si (e ci) risponde attraverso un viaggio americano dietro le quinte dell'industria della carne. Un libro-svolta. p.s. Sapevi che un cavalluccio marino corteggia la sua cavalluccia in almeno 24 modi differenti? E che i cavallucci marini finiscono con tanti altri "inutili" pesci nelle reti a strascico che stanno spopolando i mari?

"Istruzioni a un cuoco zen"
(*)di Dogen - Uchiyama Roshi. - Ovvero: come ottenere l'iiluminazione in cucina... Ovvero: come cucinare la tua vita.... Scritto in Giappone nel XIII secolo, ma sembra ieri....

Buona mangiat...ehm...lettura.
20/09/2010 14:21
 
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Leggendo la lettera postata da Platone mi è venuto il solito groppo in gola.
Aggiungo una nota a quel che ha detto Moog sui Nativi Americani. Plato, citavi il famigerato leone che mangia la povera gazzella... beh, i Nativi Americani erano proprio quello! Non ci vedo nulla di strano a mangiare animali, se sei come loro! I Nativi erano parte della Natura, e in Natura vivevano. L'unica differenza era che RINGRAZIAVANO l'animale ucciso, perchè essendo umani avevano una consapevolezza maggiore del suo Spirito, comunque immortale, quindi non toccato dal loro mangiar carne.

Per il resto, non mangio carne né pesce e non uso materiali ottenuti dall’uccisione degli animali (cuoio, pelle, corallo, seta, perle…). La definizione sarebbe “vegetariana”, se mi piacessero le definizioni…
Le motivazioni?
Elencate nell’altra discussione. Paganini non ripete…
L'ultima volta che ho mangiato carne? Per mia scelta, 7 anni fa. In generale, boh, forse il mese scorso. MAI buttare cibo e se qualcosa avanza dal pasto di parenti o amici, la mangio io.
Plato, leggendo dei tuoi amici mi è venuto da sorridere. I miei (amici, parenti, conoscenti vari) non solo non ricordano che sono vegetariana (da 7 anni, mica da ieri!), ma a volte manco lo capiscono.
Ricordo una mia zia che dopo ore ad elencare tutto ciò che mangiavo e non mangiavo ha concluso: "Quindi le melanzane con prosciutto e formaggio le mangi, posso cucinarle!". Al mio rifiuto ha obiettato "ma il prosciutto non è un animale!".
Mio padre pochi mesi fa mi ha comprato un pacco di wurstel light… “per vegetariani!” mi ha spiegato, felice. “Per chi è a dieta”, ho obiettato io. Grassi o magri, i maiali non li mangio lo stesso, ma a lui non è molto chiaro…
Rompo le palle a chi mi invita?
No, non credo, e mi interessa poco. Mangio quantità di cibo irrilevanti. Se cucinano carne, semplicemente non mangio. Ma se qualcuno mi invita a pranzo deve pur prevedere di cucinare qualcosa che mi piaccia, no?! Altrimenti che mi invita a fare? Per dispetto?!? Nel caso in cui non se ne ricordi, cavoli suoi. Io sicuramente non cambio idea solo per non ferire chi non si è ricordato di me!
Ai matrimoni salto le pietanze che contengono carne o pesce. E non mi capita mai di alzarmi dal tavolo affamata… E’ ovviamente molto più difficile essere vegani. Nel caso citato, mi accontenterei dello sforzo e mangerei quel che mi è stato servito.
In realtà non mi piace essere radicale. Ogni scelta è personale e ha la stessa dignità. Cucino per mia figlia e non sdegno di darle carne o pesce; quando sarà abbastanza grande deciderà lei se diventare vegetariana come me o carnivora per vocazione come il padre.
Non ne parlo con gli altri commensali durante i pranzi al ristorante (tutti i giorni, per lavoro…), a meno che l’argomento non sia tirato fuori da altre persone. Quando espongo le mie riflessioni, tutti mi danno ragione, continuando beatamente a masticare le loro bistecche. Non giudico, sono fatti loro.
L’unica eccezione riguarda le pellicce. Le considerò un’inutile crudeltà e detesto esplicitamente chi le indossa. Memorabile fu la risposta che diedi ad un’amica di mia madre inguainata in un’orribile pelliccia di volpe: “Non è giusto uccidere tanti animali per vestirne uno solo”.

Comunque, invito chiunque ad andare in un qualsiasi allevamento di mucche da latte. Non dico polli, per carità! Mucche. Di quelli che si trovano ovunque, qualsiasi fattoria va bene, purchè non sia quelle “di alpeggio” citate prima. Vi invito ad andare a vedere i vitelli messi in gabbie 1 metro x 50 cm, lontani dalle mamme che non li hanno mai conosciuti e che sono state selezionate apposta per produrre latte in quantità industriale.
Latte che, vi ricordo, in gran parte andrà BUTTATO, perché grazie alle quote-latte ne produciamo troppo.
Lo sapete che le mucche da latte non possono più mangiare erba? Producono talmente tanto latte che serve cibo più sostanzioso per evitare che deperiscano…

Per quanto riguarda i polli, purtroppo il selezionatore “maschi-femmine” (maschi tritati vivi, femmine lanciate sul nastro trasportatore…) vale anche per gli allevamenti bio. Dalla selezione in poi, le galline vivono in modo decoroso. Prima, Alfea ha detto abbastanza.

Plato, ultima nota: esistono anche i “crudisti integrali”, che mangiano SOLO germogli. Oppure i … boh, com’è che si chiamano? Non mi ricordo. Comunque mangiano SOLO frutta caduta dagli alberi.
Per tornare al discorso che avevamo aperto sull’altro thread sul Tao, mi sembra uno sforzo eccessivo.

Shard, al prossimo fumetto dimentico di essere veg e ti sbrano!
[SM=x431248]
20/09/2010 21:40
 
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Per quanto riguarda i polli, purtroppo il selezionatore “maschi-femmine” (maschi tritati vivi, femmine lanciate sul nastro trasportatore…) vale anche per gli allevamenti bio. Dalla selezione in poi, le galline vivono in modo decoroso.



Ah sì? Pure quelli bio?? Ma allora neanche l'allevamento del contadino sotto casa è esente. In effetti c'è sempre un solo gallo nel pollaio...
20/09/2010 21:50
 
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se volete le uova compratevi un terreno e delle galline
20/09/2010 21:57
 
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e se volete il latte compratevi una mucca e mettetela in soggiorno...ehm..scherzavo.
21/09/2010 12:37
 
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Sono d'accordo con lepto anche se lo ritengo sempre un male minore....
In pratica, ti compri delle galline e il gioco è fatto. Te le coccoli, le fai dormire con te, fai ascoltare loro i più bei concerti di Ginastera, le fai mangiare come delle principesse e loro ti regaleranno tante di quelle uova di cui altrimenti non saprebbero cosa fare. Ma in linea di principio, proviamo a immaginare questo mondo felice in cui tutte le galline (femmine) vengono messe in commercio per questo ruolo di produttrici d'uova. Sarebbe come selezionare una specie umana in base al fatto che qualcuno al di fuori della suddetta specie abbisognasse del mestruo delle donne per vivere e ne riducesse i maschi a pochissimi esemplari che serviranno solo alla riproduzione di nuove "femmine da mestruo". Un circolo per nulla naturale, violento (a monte) e comunque tornando al discorso gallina, un modo come un altro per mantenere questo rapporto di sfruttamento uomo-animale.
Ora, quanto appena detto, ripeto mi riguarda solo in linea di principio, perché allo stato attuale delle cose, avercene di galline ovaiole a cui non si tiri il collo e che, ahimé (anzi, ahiloro), hanno avuto fratelli mandati non si sa dove, magari sull'isola dei famosi.
[Modificato da mistermoog 21/09/2010 12:38]










Ah, tutto accade una volta soltanto,
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Re:
mondstrahl, 20/09/2010 14.21:



Shard, al prossimo fumetto dimentico di essere veg e ti sbrano!
[SM=x431248]




non vale o sei veg o non lo sei, poi io sono pelle e ossa, prima devi mettermi all'ingrasso in una stanzetta (con tv e magari fumetti , pc videogiochi)possibilmente farmi riprodurre in continuazione con animalesse selezionate (da me).


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è vero magù, comunque volendo si fa presto a ripristinare la situazione dei polli e dargli un po' di dignità, basta comprare anche dei galli e il gioco è fatto. Però scordiamoci la bella fattoria tutta rosa e fiori, io quando passeggio nel giardino devo fare lo slalom tra le merde di gallina, ad esempio. Poi il mangime per le galline attira i topi e i piccioni, insomma non è così facile come sembra. Le uova però sono buone, non c'è paragone con quelle comprate.
Ma ieri volevo dire che non siamo più capaci di produrre da soli il nostro cibo, almeno la maggioranza di noi non lo fa. Se vuoi coltivare un vigneto devi combattere contro gli uccelli che ti beccano l'uva, devi dare qualche veleno, altrimenti le piante si ammalano, devi fare tabula rasa col famoso (e fumoso) decespugliatore, sterminando assieme ai fili d'erba centinaia di insetti... insomma, in un modo o nell'altro il fatto che noi mangiamo e viviamo (vegan o meno) implica lottare contro gli altri animali.
Poi è chiaro, chi ha maggior sensibilità scelga il male minore, e contribuisca allo sterminio degli insetti piuttosto che al dolore di altri mammiferi. Ma da sempre la vita dell'uomo è morte per altri esseri, è inevitabile questo. Sto divagando? Ok...
21/09/2010 21:40
 
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No,non stai divagando...
L'uomo per sua natura un po' di coglioni li deve rompere.
Se passo dalle tue parti sarò felice di assaggiare le uova delle tue galline.
(il discorso dei galli però non mi convince, il cinquanta per cento circa dei nascituri maschi te li tieni..? uhmmm)










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend

21/09/2010 22:26
 
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Già ma per partire proprio a monte che più a monte non si può, dovremmo tutti vivere in collina (tanto per rimanere in tema montagne)! Lepto tu vivi in campagna e già puoi arrangiarti in qualcosa ma una buona percentuale della popolazione mondiale vive in pochi mq, circondata da casermoni di cemento. Scherzavo, ma neanche tanto sulla mucca in soggiorno.
Ci sono bambini che non sanno neanche come sia fatto un bosco. Non scherzo!
Quando facevo l'animatrice a volte mi stupivo di quanta poca conoscenza avessero della natura. Non che io ne abbia granchè ma almeno so come riconoscere un banalissimo riccio di castagna, certi bambini no! Io li ho conosciuti e provavo una gran pena per loro.
Tanto per iniziare dovremmo concepire proprio un tipo di società diversa, smetterla di tirar su cemento e supermercati su ogni zolla di terra disponibile e lasciare spazio agli altri abitanti di questo pianeta.
Tanto in un modo o nell'altro prima o poi se lo riprenderanno, come l'anno scorso, quando spuntarono dei pomodori tra i piloni di cemento ARMATO(!) alla fermata dell'autobus sotto casa mia.
22/09/2010 13:06
 
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Leggo con un po' di ritardo gli aggiornamenti a questa discussione.
Faccio un paio di cnsiderazioni.

E' chiaro che il nostro modo di produrre carne da macello non ha nulla a che vedere con la caccia dei nativi americani... anche se credo su questo punto siamo un po' tutti concordi e ci siamo capiti, voglio solamente precisare che se li avevo tirati in ballo era per fare una riflessione sulla "cultura" che porta l'uomo ad uccidere per mangiare. I vegetariani si saranno diffusi nel mondo occidentale durante il secolo scorso, ma esistono praticamente da sempre.
La diffusione dal vegetarianismo credo sia dovuta (oltre alla parte etica che è sempre stata presente) in parte proprio al ripudio e al boicottaggio dello sfruttaemnto degli allevamenti intensivi, più recentemente al diffondersi dei moderni studi sul rapporto tra dieta e salute, e al fatto che il benessere economico raggiuto dall'occidente dopo la guerra ha permesso a tutti di inserire la carne nella propria dieta e quindi anche la possibilità di "scegliere" di non farlo. Mi nonna mi racconta spesso che quando era bambina lei, mangiavano la carne solo a pasqua e natale, e sottoliena il fatto che anche in quell'occasione non mangiavano il maiale, ma si concedevano solo la testa del maiale, con la quale facevano un sugo di carne. Credo che la famiglia di mia nonna (come di molte famiglie contadine del sud negli anni quaranta) fosse praticamente vegana, dato che pur avendo le galline "non potevano" mangiare le uova perchè andavano vendute. Mi raccontava mia nonna che lei e le altre sorelle avevano il compito di controllare il pollaio e di raccogliere le uova non appena venivana depoete, dato che (non ho capito perchè) c'erano i galli, altre galline o le galline stesse, che le andavano a rompere a beccate... e se la mamma di mia nonna si accorgeva che erano state sprecate delle uova, erano mazzate!!
Scusate, mi sono lasciato prendere della narrazione...
Quello che volevo dire è che difficilmente mia nonna (e tanta gente come lei) avrebbe potuto optare consapevolmente per una scelta vegetariana.
Ma il punto di fondo è che tutte queste motivazioni (allevamenti intensivi, impossibilità di scelta, conoscenze scientifiche, ecc) non sono sempre state presenti, eppure i vegetariani esistono come dicevo praticamente da sempre. Evodentemente le motivazioni non potevano che essere (per lo meno quasi del tutto) basate su argomentazioni di carattere etico: non uccidere altri esseri viventi per nutrirsi dato che ci si può nutrire di altro. Stavo cercando di riflettere su questo punto intrinseco alla natura e alla natura dell'uomo...

Sulla questione del rapporto di sfruttamento dell'uomo sugli animali, credo bisognerebbe un attimo fare una piccola distinzione. I termini "sfruttare" o "usare" sono poco felici. Non volgio certamente farne una questione di terminologia, ma l'uomo si è sempre "servito" degli animali, e sinceramente non ci vedo personalemnte nulla di sbagliato. Una cosa e poter disporre della vita e della morte, o farli vivere in maniera disumana (e disanimale), un'altra servirsene diversamente.
Certo, forse sarebbe più "naturale" lasciare le gallien scorazzare liberamente senza nessuno steccato o recinzione, e più "rispettoso" lasciare loro le loro uova che vengono deposte e covate non affinchè l'uomo posso cibarsene ma per la loro riproduzione; ma in quest'ottica sarebbe anche più "naturale" e "rispettoso" lasciare che cavalli e buoi pascolino o galoppino liberi per prati e praterie piuttosto che chiuderli in stalle e scuderie e servirsene per arare i campi o spostarsi da una città all'altra...
Alla fine certo, siamo sempre al discorso del male minore... ma se possedessi un cavallo e lo curassi, rispettassi e anche amassi, e nel momento in cui lo cavalco qualcuno mi venisse a dire che i cavalli esistono per loro stessi e non per portare a spasso gli uomini... bhe, sul perchè la natura gli ha creati sarei anche d'accordo, ma vedrei il rifiuto a cavalcarli basato su questa motivazione uno sterile estremismo.

ps. in questo post dubito di essere stato sufficientemente chiaro...




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22/09/2010 13:39
 
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Eh, Plato, stavolta devo darti ragione... non sei stato sufficientemente chiaro.
[SM=g27828]
O meglio, non ho nulla da obiettare su tutto quel che ho capito.
Essendo dura di comprendonio, mi devi rispiegare il pezzo che quoto, perchè proprio non lo capisco. Sorry.

Ma il punto di fondo è che tutte queste motivazioni (allevamenti intensivi, impossibilità di scelta, conoscenze scientifiche, ecc) non sono sempre state presenti, eppure i vegetariani esistono come dicevo praticamente da sempre. Evodentemente le motivazioni non potevano che essere (per lo meno quasi del tutto) basate su argomentazioni di carattere etico: non uccidere altri esseri viventi per nutrirsi dato che ci si può nutrire di altro. Stavo cercando di riflettere su questo punto intrinseco alla natura e alla natura dell'uomo...


Che i vegetariani esistano da sempre è ovvio, ma non si definivano tali.
Ovviamente noi ci siamo soffermati sulle motivazioni della SCELTA veg. Tua nonna NON HA scelto, come non sceglie chi non ha possibilità.
E se vivessimo una guerra non sceglieremmo manco noi: se dovessi dar da mangiare a mia figlia cucinerei la mia vicina di casa senza problemi! (partendo dal suo maledetto gatto che mi caga in giardino... poi se la guerra continuasse abbastanza farei fare la stessa fine pure alla padrona!).
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