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Quando la realtà sembra un sogno.

Ultimo Aggiornamento: 13/08/2010 15:19
26/07/2010 15:37
 
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Vi è mai capitato un avvenimento improvviso e tanto strano (ma neanche tanto a volte) che per una frazione di secondo avete auto l'impressione che volesse dire qualcosa?
Avviene in un attimo e si ha l'impressione di ritrovarsi catapultati in un mondo simbolico e sincronico di eventi in cui la realtà ci sta raccontando altro rispetto a ciò che vediamo e ti sembra di sentirlo, come una scarica elettrica che passa nella testa e tutto pare "della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni".

Bene, il fatto è che...ho rotto un piatto!
E voi direte..embè?
Ma voi dovreste vedere che capolavoro nella rottura dei piatti!!
Ero quasi tentata di postarlo nella sezione "le vostre opere artistiche" tanto mi è venuto bene!
Una performance che a rifarla ci vorrebbero anni di allenamento e calcolo matematico per trovare il punto esatto di rottura come l'ho trovato io! (so che c'è una definizione matematica per questa cosa ma non mi ricordo..forse qualcuno la sa)
Un gesto minimo, il bordo del piatto ha appena sfiorato quello del lavandino e TAC! Due metà perfette! Se non fosse per una lieve ondeggiatura nel taglio, la linea di divisione passa esattamente per il centro e unendo i due elementi l'oggetto pare di nuovo intero.
Insomma quando è successo quasi mi è venuto da esclamare "Che meraviglia!" Un senso di giubilo e stupore nel vedere queste due metà esatte da farmi dimenticare istantaneamente il problema di quello che avevo appena combinato.
Ora devo solo capire come mai è arrivata anche quella sensazione, quella che ti fa vedere la scena come un'immagine simbolica e per un attimo rimani stordita quasi non sapessi più se stai sognando o se sei sveglia.
Forse lo scoprirò o forse no...però questa è una di quelle volte lì, l'ho sentito.
La linea fra realtà e sogno si fa più sottile.

P.s. per i vecchi del forum:
Avanti chi sta pensando ad una tanica di benzina??!
Sì..."Nun ciò gniente da fà!"
26/07/2010 15:51
 
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a volte succede anche a me!
ma non deve capitare qualcosa in particolare, in un caso sono li che penso, mi accorgo che non sto capendo a cosa sto pensando e TAC (si sente proprio "TAC") per un attimo mi sento strano...non è come sempre.
altre volte mi capita mentre guido...è come un "tornare".
è un po' difficile da spiegare ma è come dici te Alfea, la scena si sposta un attimo sul simbolismo (e sembra anche cambiare prospettiva come nei sogni) e tutto appare ovvio, facile da capire e poi (senza un altro TAC) torna com'era prima.

SCHTRANO!


A cavallo dei Fotoni

Se ti fa stare bene...C'hai ragione te!

26/07/2010 19:05
 
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corro a rompere un piatto...

comunque capisco perfettamente cosa intendi, a volte in passato mi è capitato. per quanto riguarda me però, la sensazione che ricordo di avere è perdere la cognizione del tempo (per pochi secondi reali, che sembrano tanti in quegli attimi!) e perdersi nella distanza tra me e l'oggetto o la causa che scatena il fenomeno.

EDIT: il piatto che ho rotto non mi ha regalato l'effetto sperato.... sigh
[Modificato da (Lo Sciamano) 26/07/2010 19:06]
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Kakáram ajastá
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Cosa c'è di più dolce che avere qualcuno con cui parlare così come con se stessi?
[Marco Tullio Cicerone]
26/07/2010 23:10
 
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Ah, Ah, Ah...Sciamano non vorrai far fuori tutto il servizio di porcellana per provare quella sensazione?! Poi fanno fuori te.
Guarda che non viene a comando! Succede e basta ;)


andrea997, 26/07/2010 15.51:

...tutto appare ovvio, facile da capire e poi (senza un altro TAC) torna com'era prima.



Hai detto bene Andrea, succede in un attimo ma non sparisce in un attimo...va scemando, come un lento risveglio e proprio in quel momento sembra che il tempo si fermi.
Mi è capitato a volte di riuscire a leggere in quelli eventi e di prenderci anche. Mi sono accorta che possono essere "utilizzati" con la stessa valenza di un mazzo di tarocchi.
Se si è abbastanza ricettivi, capita che questo evento di trasporti direttamente a qualcos'altro. E' come una sorta di imbeccata che suggerisce al nostro io cosciente qualcosa che già esiste, è latente nello spazio e nel tempo e improvvisamente una similitudine lo trascina a galla. Il trucco è accorgersene e non farlo scappare.
27/07/2010 10:55
 
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nelle vostre parole, mentre leggevo mi è venuto in mente la abusatissima "carpe diem".

da wiki:
« Dum loquimur fugerit invida aetas:
carpe diem, quam minimum credula postero. »
Orazio

« Mentre parliamo il tempo, invidioso, sarà già fuggito.
Cogli l'attimo, fiduciosa il meno possibile nel domani. »
(per gli ignoranti come me...)

Potrebbe essere proprio quella sensazione? L'impressione di aver colto l'attimo, di avere tutto così chiaro... poi torna l'illusione della realtà... e del tempo. Sarebbe bello in qualche modo "allungare" nel tempo la sensazione di annullare il tempo.

PS: tranquilla Alfea, ho rotto di nascosto, altrimenti verrei davvero fatto io in mille pezzi... però forse in quei momenti potrei avere quella sensazione... mmm, no, meglio scacciare il pensiero!
[Modificato da (Lo Sciamano) 27/07/2010 10:57]
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27/07/2010 16:35
 
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Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend

27/07/2010 19:06
 
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Ehi l'accendino non era previsto!! Prrrrr...
Lo so che mi vuoi bene in realtà.
13/08/2010 15:19
 
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A me più che per avvenimenti avviene per "argomenti" non so come spiegarlo....tempo fa ovunque ero mi tornava sempre tra le mani Il libro tibetano dei morti o comunque saltava fuori l'argomento, impressionante in pochi giorni quante volte mi ci sono imbattuto ed è accaduto pure per altre cose.
Da un paio di giorni mi sto imbattendo in "bare" si proprio quelle dei morti...pure accendendo la radio a caso! Spero non sia un cattivo presagio
[Modificato da LucidDreams83 13/08/2010 15:19]
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