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PASSIAMO ATTRAVERSO I MURI?

Ultimo Aggiornamento: 12/02/2009 22:55
22/04/2008 15:39
 
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Quando iniziai a dedicarmi all’esplorazione fuori dal corpo avevo una certa confusione in testa sul luogo in cui mi sarei trovato una volta uscito. In base alle frammentarie informazioni raccolte sul web (spesso confuse e scopiazzate da un sito all’altro, nonché patologicamente incentrate sulle solite larve) ritenevo che il posto in cui mi sarei proiettato fosse il normale mondo fisico, nel quale avrei agito come una sorta di fantasma. All’epoca non avevo ancora letto “Avventure fuori dal corpo” e impiegai diversi mesi (mesi di frustrazioni ed esperimenti falliti!) per capire che quello in cui mi proiettavo non era affatto il mondo materiale, ma un luogo totalmente separato e distinto, così vicino all’universo fisico da somigliargli in modo impressionante. E’ quello che, come scoprii solo più tardi, viene chiamato “piano astrale inferiore”.

Una delle mie prime perplessità fu il notare che, a volte, pareti e mobili apparivano totalmente solidi e concreti e ci si poteva interagire come nella realtà di tutti i giorni; ma spesso accadeva che, posando una mano sul muro, questa ci sprofondasse all’interno. In questo caso, sulle dita avvertivo sempre una marcata sensazione di calore e un formicolio simile a quello delle vibrazioni; inoltre, muovendo le mani dentro al muro, sentivo una certa resistenza, più o meno come quando si agitano all’interno di una vasca piena d’acqua. Se provavo ad immergermi completamente nella parete, la attraversavo sentendo una specie di “brivido” e passavo facilmente nella stanza accanto.

A furia di rimuginare la cosa per cercare di venirne a capo, giunsi alla conclusione che ritengo tuttora valida e che ho più volte verificato con un apposito esperimento. L’idea di base è che il fatto che i muri appaiano solidi o meno, non dipende da loro, ma da me stesso: o meglio, dalla densità vibratoria del mio corpo sottile. Come ben saprete, ogni dimensione invisibile vibra ad una velocità sua propria ed il corpo sottile, “sintonizzandosi” su una particolare frequenza, in qualche modo “ci centra” in una determinata realtà (spero proprio di essere stato chiaro…). Buhlman lo paragona ad una radio che si sintonizza su varie stazioni e trovo che l’esempio sia proprio azzeccato. Partendo da questo presupposto, capii che quando i muri si mostravano solidi come nella realtà, significava che ero ben centrato con quel livello energetico e lo percepivo come reale; ma quando riuscivo ad attraversarli, significava che la mia frequenza era per qualche motivo “sfasata” e quell’ambiente non mi appariva più come una valida realtà. Mi chiesi allora se potessi alterare la mia frequenza personale a piacimento.
Non so quanti di voi si siano accorti che, anche dopo aver ottenuto lo sdoppiamento, il corpo sottile mantiene comunque la capacità di vibrare. E’ sufficiente fare una richiesta in proposito, o meglio ancora pensare alle vibrazioni che si sentono durante la fase di separazione, per sentirle subito addosso. Questa capacità è indispensabile per l’esperimento che vi propongo…

ED ECCOLO, FINALMENTE!
Una volta usciti in astrale, chiedete “Chiarezza!” per ottenere una visuale limpida (o qualunque altra formula usiate…). Avvicinatevi alla parete che desiderate attraversare e posate una mano sulla sua superficie: la sentirete vera come una qualunque parete. A quel punto, fate vibrare il corpo sottile e chiedete di aumentare la vostra velocità di vibrazione (oppure stimolatela voi stessi col pensiero); la reazione immediata sarà che le vibrazioni si velocizzeranno e sentirete un pizzicore sulla mano, mentre la parete inizia a vibrare. E’ inoltre normale che la vista si annebbi bruscamente perché vi state volontariamente sfasando rispetto all’ambiente circostante. Quando sentirete che la mano affonda nel muro, fate qualche passo in avanti e attraversatelo. Una volta dall’altra parte, richiedete chiarezza e, guardandovi attorno, vedrete che siete usciti all’esterno! A toccarla, la parete sarà di nuovo solida.

Forte, no? Vi garantisco che questo metodo funziona, l’ho provato un sacco di volte e mi piacerebbe sapere se anche voi ci riuscite, se lo trovate comodo oppure se avete altri metodi per passare attraverso i muri. Non è solo una perdita di tempo, la potete anzi considerare una forma di “autodifesa” perché in futuro potrebbe servirvi per scappare da ambienti poco piacevoli e senza uscite… Temo forse di essere stato un po’ ostico con quella lunga spiegazione iniziale, specialmente per i novizi, ma era necessaria; non crediate che si tratti di un processo difficile, in realtà lo si esegue in un paio di secondi e, come molte delle cose che accadono sul piano astrale, è cento volte più facile farlo che spiegarlo. Non vi scoraggiate se non riuscite al primo tentativo, ma perseverate! Buon divertimento e fatemi sapere!
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