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tornare in un corpo defunto

Ultimo Aggiornamento: 04/01/2007 19:14
29/11/2006 14:36
 
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questa notte ho fatto un viaggio astrale stranissimo. Mi sono trovata in un posto molto affollato. Mi guardavo intorno cercando di riconoscerlo ma niente da fare. Sembrava una stazione o qualcosa di simile. Ad un certo punto, mentre vedevo tutta questa gente passarmi accanto senza badare a me, coscente del fatto che non potevano vedermi, è passato un uomo di mezza età che mi ha salutata. La cosa mi ha sorpresa e gli ho chiesto: "Ma tu mi vedi?, come fai a vedermi?" Lui ha iniziato ad aumentare la velocità del suo passo, ma tartassato dalle mie domande non ha potuto fare a meno di rispondermi: "certo che ti vedo, sono come te" Questo mentre entrava in un posto che io ho associato ad un ascensore o qualcosa di simile. La cosa non è finita qui. Così gli ho chiesto: "anche tu sei in astrale?" A questo punto lui mi ha fatto un discorso che non ricordo molto bene. Mi ha parlato di uno spirito che era morto, rimasto imprigionato in un corpo defunto; come se ci fosse la possibilità di sbagliare a tornare nel proprio corpo e di ritrovarsi in un corpo morto e di rimanere imprigionati da questa cosa. Io gli ho chiesto come fosse possibile una cosa del genere e lui mi ha risposto che si tratta di altri mondi e tutto è possibile. La cosa mi ha spaventata e ho cercato di tornare subito nel mio corpo onde evitare problemi. Sono tornata, ma le vibrazioni mi hanno di nuovo risucchiato in un viaggio. Questa volta ero nella mia vecchia casa e subito ho pensato se mai avrei rivisto quella persona, così catapultata dal mio pensiero mi sono ritravata in una strada e c'era lui con altre persone, ugualmente spiriti, almeno credo. Lui mi ha detto di stare tranquilla. Quella gente viveva per strada come se la strada fosse la loro casa. Ho avuto l'idea che fossero anime rimaste in quel mondo, il nostro mondo.
30/11/2006 09:37
 
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Ciao, se ti dovesse ricapitare un'esperienza simile prova a dire loro di desiderare di vedere la luce e di entrarvi.
E' possibile che tali entità siano rimaste bloccate perchè incapaci di accettare una diversa forma di realtà o per motivi di attaccamento materiale.
Bella esperienza!
[SM=x431219]
01/12/2006 13:29
 
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GRAZIE MILLE DJAZIRA!
Ma tu pensi si trattasse di persone defunte?
03/01/2007 20:48
 
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Parlare con i defunti
Penso che le tue sensazioni siano giuste, anche a me è capitato di parlare con persone defunte (mio padre, mia madre... e recentemente anche con mio fratello, passato improvvisamente nel 2003 a 45 anni)
L'impressione che ne ho ricavato, da quello che mi hanno detto e da quello che ho visto, è che vivano come se nulla fosse accaduto, con i loro cari intorno.
Mio padre lo ho incontrato varie volte:
La prima volta mentre ero sul letto per un pisolino prima di cena, improvvisamente mi sento paralizzato ed osservato alle mie spalle. Non so come mi sono ritrovato a galleggiare e mi sono girato, mio padre era dietro di me, in piedi vicino alla porta della camera e mi sorrideva.
Spaventatissimo mi sono destato e sono corso giu in cucina.
La seconda volta (avevo gia preso confidenza con i viaggi astrali) prima di dormire stavo leggendo dei vecchi documenti di mio padre, di quando era presidente di una società con 200 dipendenti nel 1960. Documenti che testimoniavano le difficoltà dell'impresa.
Passavo un periodo difficile e insicuro per la mia piccola azienda.
Durante la notte faccio questo sogno: Sono in cantina nella mia vecchia casa, nel locale dove mio padre ha passato gli ultimi anni riparando orologi. Lui non c'è. Sfogliando dei documenti trovo una cartolina dove c'è scritto che mio padre si trova a Ventimiglia (In realtà lui ha passato un periodo là, prima della guerra).
La cartolina ha un punto illeggibile dovuto ad una macchia, c'e' caduta una lacrima, ho pensato.
Ad un tratto ho l'impressione che mio padre sia tornato, che sia vicino. Allora mi trovo a salire le scalette che portano in piazza, qui incontro due uomini che scendono, li passo, poi dalla cima delle scale mi giro perchè ho l'impressione di conoscerli. Torno indietro e scendendo le scale li raggiungo, gli passo davanti e uno di loro era mio padre. Lo abbraccio forte e comincio a piangere... qui lui comincia a rifarmi il verso, come quando ero piccolo, ed io giu a piangere cosciente del fatto che solo mio padre poteva farmi questo.... Poi gli ho chiesto dove fosse stato tutto quel tempo e lui, ridendo e indicandomi l'altro uomo mi dice - Sono stato vicino a questo qui.... - Come se lo avesse protetto.
Poi, ci incamminiamo verso casa e lui comincia a trasformarsi, diventa più vecchio e sembra ammalarsi, al che penso, oddio, si ammala di nuovo, ospedale, morte.... morale, mi sono svegliato con le lacrime agli occhi, completamente appagato e con un messaggio, ... io sono con te, ma sei tu che devi condurre la tua vita, gioie e dolori, ma io ci sarò sempre.

Nel mio diario riporterò altre esperienze.

Comunque loro sono vicino a noi... se vogliamo che siano vicino a noi e se ci sintonizziamo con loro.
04/01/2007 19:14
 
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molto interessante questo topic...
io ho la personale tesi che dopo morti si possa rimanere "intrappolati" nella propria mente o comunque nel piano astrale (che non è poi così male forse)
questo avvalorerebbe la testi del concetto di inferno... che non sarebbe altro che il proprio senso di colpa che crea un universo negativo e punitivo o del concetto di paradiso...
ci vorrebbe una trattazione molto più ampia ma ho poca voglia di scrivere... [SM=g27820]:
"Turn on, Tune in, Drop it!"
"buona notte e sogni lucidi!" MadHead83
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