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Scienza e materia; piano mentale

Ultimo Aggiornamento: 22/05/2006 16:55
17/05/2006 20:51
 
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Cerchio Firenze 77, 7 Novembre 1954
Dalle notizie che ci sono pervenute, fino dai tempi più antichi, sappiamo che l’uomo definì il mondo in: visibile e non visibile. Contemporanea di questa definizione è la presunta ubicazione dell’invisibile che ancora oggi molti ritengono esistere in qualche zona dell’universo fisico. Un poco più evoluta è la convinzione che l’invisibile non appartenga al mondo materiale; comunque, un interrogativo rimane sempre: che cosa esiste oltre quello che si percepisce e si controlla?

L’uomo percepisce limitatamente alla gamma di ricezione dei suoi sensi; con speciali apparecchiature può indovinare l’esistenza di qualcos’altro, che però appartiene sempre alla regione dell’universo definita fisica, ma oltre questo? Avete ridotto ai minimi termini la materia; farete altre scoperte proseguendo nelle ricerche, non troverete un ostacolo quale il "nulla". Avete scoperto che il grandissimo numero di sostanze è il risultato di un numero assai minore di elementi: avete osservato che gli elementi e le sostanze sono: solidi, liquidi o gassosi; avete anche scoperto che gli elementi sono il prodotto di un certo numero di cariche o particelle; scoprirete anche che queste cariche o particelle stanno all’elemento ultimo del piano fisico come una sostanza sta ad un atomo; in altre parole, scoprirete una unità base dalla quale procedono: cariche, elementi, sostanze.
Quando farete questa scoperta dell’elemento ultimo e primo del piano fisico, comprenderete che oltre a quello esiste ancora qualcosa; ma le vostre scoperte si fermeranno se voi userete apparecchi come mezzi di indagine. Infatti quel "qualcosa" non appartiene più al mondo fisico.

Facciamo alcune considerazioni: in natura esistono moltissime sostanze, prendiamone una comune: il sale. Domandiamo alla chimica che cosa è il sale: cloro e sodio combinati danno sale. La sostanza detta comunemente sale è la combinazione degli elementi cloro e sodio. In teoria prendendo un cristallo di sale lo possiamo frantumare fino ad arrivare ad una infinitesima parte, oltre la quale lo scinderemmo nei suoi elementi costituenti, cioè non avremmo più sale, ma avremmo cloro e sodio separati. I chimici chiamano questi ultimi: "elementi", mentre noi li consideriamo come: "sostanze", perché anch’esse sono il risultato di altri elementi. Infatti, recentemente la vostra scienza ha stabilito che gli elementi sono il prodotto di un certo numero di particelle, che varia da elemento a elemento, da voi chiamate: elettroni, protoni, neutroni e via dicendo.
A sua volta un elettrone differisce da un protone da un numero diverso di altre particelle e così via fino ad arrivare complessivamente a sette suddivisioni. La settima è definita da noi: "unità elementare del piano fisico" ed è la stessa per tutti gli elementi.
Così come nel Cosmo il piano spirituale è lo stesso per tutti gli Universi manifestati, nel piano fisico vi è una unità base - legge di analogia - ma, questa unità base è anch’essa suscettibile di disintegrazione, dalla quale risulterebbero sostanze di un mondo che non è più il fisico e che è definito da noi "astrale", il quale ha anch’esso i suoi solidi, i suoi liquidi, i suoi gas, ecc.
Però, vista la differenza che esiste fra le prime tre classi di densità materiale del piano fisico e le rimanenti quattro, noi possiamo definire o considerare il piano fisico in: eterico e denso. Ma non possiamo dilungarci in queste considerazioni o in altri particolari e pensate che noi guardiamo esclusivamente la materia del piano fisico: immaginate poi se noi prendessimo in esame i veicoli (i corpi fisici), mentre vogliamo accennarvi, sia pure brevemente, anche agli altri piani di esistenza, nei quali voi un giorno vivrete coscientemente.

"Piano di esistenza" è da noi definita una regione dell’universo i cui materiali e le cui materie sono derivate da una classe particolare di unità elementari; quindi, "piano" è una divisione di natura e non di spazio.
Tutti i piani di esistenza sono attorno a voi, figli. Entro la materia stessa è il mondo degli spiriti. Immense meraviglie vi circondano, ma di tutto questo non siete consci. Per ogni piano di esistenza l’individuo ha dei veicoli e, per ogni veicolo o corpo, dei sensi; ma dove i sensi sono sopiti, la coscienza non lavora. Ecco perché voi non percepite molto di più di quanto non rientri nel ristretto campo percettivo dei vostri sensi fisici.
Ascoltate, figli cari, con attenzione le Entità che mi seguono, ed Esse ben volentieri vi parleranno di quei mondi nei quali un giorno vivrete coscientemente.
Che la pace sia con voi.

Dali

[Modificato da BlueCap 17/05/2006 20.57]


"Il cucchiaio non esiste."
18/05/2006 08:06
 
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Davvero bello [SM=g27823]

Anche io sono propenso a pensare che ogni veicolo fisico è adatto alla propria dimensione,però penso anche che tutti i veicoli fisici sono QUI' ADESSO,così vale per le dimensioni... tutto è quì ed ora.

Ps: scusate la ripetitività della mia ultima frase,ma è quello che penso... solo che magari non riusciamo a percepirlo,causa l'assopimento delle nostre "capacità".

[Modificato da Spike The Dark 18/05/2006 8.07]


Spike The Bloody

L'errore più grande che si possa fare è credere di essere vivo... quando invece stai dormendo nella sala d'attesa della vita...

Fa che i tuoi sogni siano duri come pietra affinche' questa societa' non possa distruggerli!!!

Demone: "Dai Spike,le cose cambiano"
Spike: "Già...le cose cambiano...SE LE AIUTI A CAMBIARE...!!"
18/05/2006 17:08
 
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Il nostro corpo fisico è come l'automobile, la usiamo (bene o male) può rompersi per cause esterne (incidenti) o interne (guasti vari) ed a un certo punto.... si spera il più tardi possibile è da buttare [SM=x431231] [SM=x431231] [SM=x431231]
A volte la si può anche vendere ad un altro.... in questo caso "al diavolo" o cmq ritrovarsi "indemoniati" xké ci è stata rubata l'auto.
Non sò dire se c'è colpa nel ritrovarsi indemoniati per essere stati troppo spericolati in qualche impresa con l'aldilà o se semplicemente te la possono rubare contro tutta la tua buona volontà.... [SM=x431217] [SM=x431223]
Che dire.... [angelo1] [angelo1] [angelo1] [angelo1] [angelo1] [angelo1] [angelo1] [angelo1] speriamo di ritrovarci con ali da angelo e non coda da diavolo. [SM=x431243] [SM=x431243] [SM=x431243]

Mi andava di straparlare [SM=x431243] [SM=x431243] [SM=x431235] [SM=x431243] [SM=x431243]
Acqua
18/05/2006 17:16
 
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Sì Spike, tutto è qui ed ora. Noi siamo contemporaneamente in tutti e tre i piani di esistenza del "Percepire" perché abbiamo un veicolo per ciascuno di essi e tutti e tre i veicoli funzionano insieme (finché viviamo!).

Il nostro difetto è di essere fiori non ancora sbocciati: da svegli, non riusciamo a percepire la realtà astrale né quella mentale, ma è solo questione di tempo. Prima o poi tutti saremo veggenti, anche se questo è ancora lontano.

Tra un po' posto il seguito (che è lunghetto quindi l'ho diviso).

"Il cucchiaio non esiste."
19/05/2006 16:50
 
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Piano Mentale
[SM=x431228] ooops! Mi sono appena accorto che quanto stavo per postare (e l'ultima parte di ciò che ho postato) era già stato inserito da MarcoCF77 nella cartella "Piani di esistenza". Gli argomenti che interessano sono sempre questi ma che figura... Cmq se vi interessa posso inserire la parte successiva, interessante, che riguarda il piano mentale. Io lo faccio!



La legge di analogia aiuta l’uomo a comprendere l’architettura di quelle regioni nelle quali non vive coscientemente. Così il piano mentale, nella sua immensa sottigliezza di materia, ha sette suddivisioni stabilite rispetto alla diversa sua densità.
Una particolarità che si nota in questo piano è la grande elasticità delle forme che sono immensamente più malleabili di quelle del piano astrale. Il quadro che si presenta a colui che acquista visione cosciente di questo piano è meraviglioso, sublime! Forme e colori straordinari, dalle più tenui sfumature ai contrasti più accesi.
In questo piano attendono di manifestarsi due classi di spiriti elementari, i quali cominceranno la loro opera quando l’umanità avrà fatto un grande passo nell’evoluzione. In questo piano soggiornano, a volte, anche dei Maestri, i quali prendono un corpo mentale per eseguire una missione particolare. Avere il proprio corpo mentale organizzato e ben sviluppato equivale ad avere, come voi dite, un forte raziocinio. Ora, colui che si trova dinanzi al quadro meraviglioso, che non può essere descritto con parole, nota subito una particolarità ed è questa: come la materia del paino fisico può essere considerata in densa ed eterica, vista la differenza che esiste fra le tre suddivisioni inferiori e le quattro superiori, così la materia del piano mentale ha uno stesso stacco, diciamo, ed è da noi chiamata regione della forma e regione della non forma. Mi spiego: se la materia mentale esistesse solo nelle quattro suddivisioni superiori, diciamo meno dense, gli impulsi della coscienza individuale, o pensieri, non creerebbero delle figure, ma unicamente dei bagliori, per cui la comunicazione fra incarnati sarebbe possibile solo per coloro che possono comprendere la ragione pura, mentre la materia più densa del piano mentale, sotto gli impulsi della coscienza individuale, prende delle forme, le quali sono ricevute dal cervello - organo del corpo fisico - e tradotte in parole, rendendo possibile la comunicazione sia fra gli incarnati che i disincarnati.
Direte voi: ma non poteva esistere solo la materia mentale delle quattro suddivisioni superiori? Quella detta appartenente alla “regione della non forma”? Evidentemente no, se pochi sono i cervelli che possono ricevere tale genere di pensieri e solo quelli che abbiano avuto un particolare allenamento. Direte anche: e perché è necessario un tale lavorio? La più grande barriera che esiste fra gli uomini è la diversità di evoluzione, ma questa barriera, in effetti, esiste solo per l’inevoluto, perché l’evoluto sente e percepisce maggiormente dell’altro; solo che per farsi comprendere deve usare un linguaggio che l’altro capisca.
Cristo, per insegnare agli uomini, prese forma umana.
Quando l’uomo sarà evoluto, non vi sarà più bisogno di incarnazioni. Colui che vivesse coscientemente, nel vero senso della parola, sul piano mentale ed avesse i sensi del suo corpo fisico sopiti, cioè mettiamo fosse cieco e sordo, vedrebbe ed udrebbe meglio di colui che avesse vista ed udito.
Allora possiamo dire che il corpo mentale di un individuo è quel corpo che traduce gli impulsi della coscienza individuale in immagini o bagliori, secondo la natura di questi impulsi e queste immagini o bagliori sono definiti da voi “pensieri”, i quali, ricevuti dal cervello fisico, sono tradotti in parole. Così come possiamo dire che il corpo fisico è quel veicolo capace di comunicare con i simili a mezzo di atti o di parole. Ma come il corpo fisico non è l’individuo stesso, altrettanto non lo è il mentale. L’individuo è il pensatore, colui che pensa e che non va confuso con il veicolo mentale.
Non si può tralasciare di dire, sia pure accennando come è stato fatto per le altre cose, di quella regione del corpo mentale corrispondente ai cieli descritti dalle religioni. Occorre però ricordare che una creatura, la quale fosse in questi cieli, non è divisa dalle altre se non da un particolare stato di coscienza. Tutto è attorno a voi. Un uomo che avesse vissuto per meritarsi un premio eterno od avesse dedicato la sua vita ad un ideale, dopo il trapasso, nel piano della mente, per karma, vede ed esperimenta l’ideale sognato. Questo stato corrisponde, quindi, ad un senso di appagamento, di beatitudine. Molte Entità che si presentano in certi incontri, provengono appunto da questa regione del mondo mentale. Ecco perché esse descrivono un “aldilà” simile a quello che credevano esistesse durante la vita, perché lo stanno sperimentando e per esse è una cosa reale, non un sogno.
Una volta che l’individuo, non abbastanza evoluto, abbia cessato questo suo sogno, si riposa; rivede con chiarezza e con tranquillità tutte le passate esistenze, ma non è conscio di quanto avviene attorno a lui, perché egli è entrato nel piano successivo a quello mentale e si trova sulle soglie di un piano nel quale un giorno vivrà un’immensa indescrivibile beatitudine.

Claudio

[Modificato da BlueCap 22/05/2006 15.15]


"Il cucchiaio non esiste."
19/05/2006 23:49
 
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Caspita, caspita!! [SM=x431221] [SM=x431221] [SM=x431221]
Quante riflessioni che mi ha fatto venire in mente questo pezzo!

Una cosa tra tutte, lo stato di beatitudine di cui si parla...
A voi capita? Cioè quando entro in astrale mi rendo conto che sono, sì in uno stato mentale un pò confuso a livello di percezioni, ma anche a livello "umorola" è decisamente alterato. Sento che non ci sono preoccupazioni, nè paure, potrei dire "pace" ma sento che non è la parola giusta per descriverlo, brutalmente trovo sia più simile all'"apatia", anche se in effetti è piacevole.
Il fatto che "ci piace così tanto" viaggiare in astrale penso dipenda anche dal fatto che si entra in questo "stato mentale" che è senza pensieri.
Mi viene da associarlo a certi stati alterati di coscienza più terreni che però attirano tanto...esempio.. un'ubriacatura o nella peggiore delle ipotesi nell'uso di stupefacenti. Niente a che fare, chiaro!
Però a questo punto l'associazione mi viene spontanea...percezioni confuse, niente preoccupazioni, desiderio di ripetere l'esperienza...GASP [SM=g27825] [SM=g27825] che brutto pensiero mi è venuto! [SM=g27825]
Non che voglia arrivare a qualche conclusione ma non è che i VA danno dipendenza [SM=x431223]
Boh!
Certo è che a me quello strano stato di "niente pensieri" in realtà da un pò fastidio, preferirei avere più controllo delle mie emozioni anche di quelle meno belle perchè credo siano utili.

Scusate sono un pò uscita dal tema iniziale ma mi è venuta così.. [SM=g27818] Ciao
19/05/2006 23:52
 
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Ehm...volevo dire "umorale" non "umorola"! [SM=x431235]
20/05/2006 02:51
 
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Re:

Scritto da: BlueCap 18/05/2006 17.16
(finché viviamo!).



Intendi fisicamente? E dopo la morte fisica questi corpi cessano di esistere? Domanda senza risposta suppongo [SM=x431217]

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21/05/2006 18:19
 
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No, quando viviamo li usiamo tutti e tre. Dopo, solo i restanti due.

Il corpo astrale ci dà lo strumento per muoverci nel piano astrale, oltre che la possibilità di provare sensazioni, e quello mentale ci permette di pensare e non solo.

Quando cessa di esistere il corpo astrale (perché piano piano si disgrega, lasciando dei "gusci astrali" dietro di sé) viviamo col solo corpo mentale. Nessuna sensazione, nessuna emozione, esiste solo il pensiero. C'è solo una continua meditazione e questo senso di beatitudine, che non ha ancora niente a che vedere con la beatitudine dei piani dall'akasico in su.

Poi logicamente sta alla fede credere che i corpi sottili sopravvivono al fisico... Sta alla fede o... al Buon Senso! [SM=g27822]

"Il cucchiaio non esiste."
22/05/2006 10:02
 
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Scritto da: Alfea77 19/05/2006 23.49
quando entro in astrale mi rendo conto che sono, sì in uno stato mentale un pò confuso a livello di percezioni, ma anche a livello "umorale" è decisamente alterato. Sento che non ci sono preoccupazioni, nè paure, potrei dire "pace" ma sento che non è la parola giusta per descriverlo, brutalmente trovo sia più simile all'"apatia", anche se in effetti è piacevole.



Sì, piacevole sì, ma non in modo particolarmente straordinario, per esempio io non ho mai provato la sensazione di pace di cui si parla tanto. Però Buhlman ci può testimoniare che nel piano mentale è tutto diverso, siamo al di fuori delle limitazioni dei sensi astrali e perciò godiamo di una immensa beatitudine. Nei piani spirituali non oso immaginare...

"Il cucchiaio non esiste."
22/05/2006 13:51
 
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In effetti se esistono tutti questi piani superiori,un motivo ci sarà... [SM=x431244] [SM=g27836] Però sono convinto che nemmeno la morte ci assicura che li raggiungeremo,dipende tutto dalla nostra evoluzione spirituale,se non siamo abbastanza elevati riprenderemo a reincarnarci... quello che dobbiamo fare (come dice Buhlman) è uscire dalla ruota della reincarnazione e convinverci (al momento della morte) che l'astrale non è l'unica dimensione esistente...dobbiamo sì accettarla,ma non come unica,ci potremmo elevare ancora piu' su sperimentando il nostro Sè superiore e smetterla di reincarnarci continuamente...

[Modificato da Spike The Dark 22/05/2006 13.52]


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22/05/2006 16:55
 
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Sono d'accordo con te Blue, in effetti ho detto piacevole, ma intendevo come qualcosa che non ti dà preoccupazioni, la beatitudine credo e spero sia un'altra cosa. Avere emozioni così ridotte mi spaventa, perchè è un pò così che mi sento.
Spero proprio che ai piani più alti ci sia dell'altro!

Per Spike: Credo che sia come dici tu, anche se penso che sia possibile un passaggio senza tornare necessariamente sulla terra, ma direttamente da astrale a mentale.

In ogni caso, personalmente, penso che un altro pò di giri da queste parti me li farò...anche se.... [SM=x431218] un pò "presuntuosamente" mi viene da pensare che chi riesce a fare su e giù da piano astrale a "pian terreno" forse è già a buon punto... o no? [SM=x431235]
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