Consapevolezza di viaggiare

Stanotte ero inconsapevole e mi trovavo a fare a botte con mio fratello... Mia nonna poi ci ha separati e le ho detto di non preoccuparsi, perché non era la realtà fisica! Ma... come diavolo facevo a saperlo se ero inconspevole?! Non avrei già dovuto essere consapevole prima per dire una cosa del genere? Allora diamo una definizione sbagliata di inconsapevolezza?!

Che significa essere inconsapevoli, quindi?
È stato solo un caso, questo, o la consapevolezza è una cosa che va oltre il fatto di sapere/non sapere se si è in astrale?

Booooooh!!!

E' una domanda interessante questa...
Hai detto giusto sul fatto che non eri consapevole (in effetti il solo tuo comportamento ti fa capire che non ti rendevi neanche conto di essere in astrale), però poi dici: "tanto sono in astrale" (questo fa capire che c'era una labile lucidità, o comunque potrebbe anche essere un pensiero "meccanico", del tipo: lasciami continuare a fare quello che stavo facendo tanto è un sogno)...
Tipico comportamento in cui non abbiamo consapevolezza e ci lasciamo quindi trascinare dagli eventi (personaggi/situazioni del sogno)...
Nella lucidità non c'è consapevolezza, anche se sappiamo di essere in sogno; tanto meno coscienza.

Sil.

Sai Blue io più che di inconsapevolezza parlerei di annebbiamento.

Il fatto che tutti, senza distinzioni, possono acquisire consapevolezza è indice del fatto che è uno stato presente ma offuscato, è ma in potenza, per questo può succedere di divenire consapevoli da un momento all'altro, a volte senza sapere perchè.
In vista di questo, io direi che ci sono dei segnali di affioramento della coscienza che non siamo sempre in grado di captare e/o utilizzare, oppure che riconosciamo ma solo parzialmente.

ciao

Luna

Secondo me di tanto in tanto si confondono i sogni (più o meno lucidi) con le esperienze. Dovremmo prima di tutto essere consapevoli di questo.

D

Quello che mi chiedo,Dario,è: se noi ogni notte usciamo in astrale,allora anche quando sognamo in realtà siamo già in astrale. Quindi i sogni e l'astrale sono la stessa cosa ma si differenziano dal grado di consapevolezza? Oppure non è vero che proprio ogni notte usciamo in astrale?

[Modificato da Spike The Dark 14/03/2006 14.45]

Anche se possiamo essere daccordo che il nostro corpo astrale si separa da quello fisico ogni volta che ci addormentiamo, questo non significa affatto che i sogni rientrino per forza nel campo delle esperienze astrali.
I sogni sono una cosa, i sogni lucidi un'altra e le esperienze extra fisiche un'altra ancora.
Durante il sonno il corpo astrale staziona incoscientemente poco sopra quello fisico e nella stragrande maggioranza dei casi rimane così fino al risveglio indipendetemente dai sogni. Capita però a volte che durante un sogno si acquisti consapevolezza del nostro veicolo più sottile più conosciuto e che si possa arrivare ad avere un'esperienza. Ma cosa succede in questi casi? Che il sogno si interrompe e che la nostra coscienza passa dal fisico canonico a quello astrale. Una volta in questo stato la nostra mente godrà assolutamente di continuità cognitiva e in base al grado di pulizia sperimenterà diversi livelli dei mondi sottili.

D

Sì, quoto Dario. I sogni sono sogni e basta. Il problema è che anche le esperienze in astrale possono essere simili ai sogni o alla realtà, perché non siamo abbastanza bravi per conoscere il piano astrale andando oltre tutti i nostri pregiudizi sulla realtà, di conseguenza, il nostro piano astrale è molto simile a ciò che già conosciamo. Ma ogni tanto qualcuno potrebbe andare oltre...

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Scritto da: Luna Noctiluca 14/03/2006 0.49
In vista di questo, io direi che ci sono dei segnali di affioramento della coscienza che non siamo sempre in grado di captare e/o utilizzare, oppure che riconosciamo ma solo parzialmente.

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Mmmm sì mi sa che è proprio così, sappiamo di essere in astrale (o in sogno) ma non prendiamo questa idea in considerazione perché siamo troppo annebbiati, io direi quasi ipnotizzati dal sogno. E ogni tanto qualcosa ci dà uno scossone e usciamo da questo torpore ipnotico. Interessante.

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Scritto da: aquilasevia 13/03/2006 20.08
Nella lucidità non c'è consapevolezza, anche se sappiamo di essere in sogno; tanto meno coscienza.

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Ciao Sil scusa non ho capito benissimo!
Che intendi per "lucidità" e "consapevolezza"? Che cambia?
Io li usavo come sinonimi!

Grazie.

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Scritto da: -Dario74- 14/03/2006 15.11
Anche se possiamo essere daccordo che il nostro corpo astrale si separa da quello fisico ogni volta che ci addormentiamo, questo non significa affatto che i sogni rientrino per forza nel campo delle esperienze astrali.
I sogni sono una cosa, i sogni lucidi un'altra e le esperienze extra fisiche un'altra ancora.
Durante il sonno il corpo astrale staziona incoscientemente poco sopra quello fisico e nella stragrande maggioranza dei casi rimane così fino al risveglio indipendetemente dai sogni. Capita però a volte che durante un sogno si acquisti consapevolezza del nostro veicolo più sottile più conosciuto e che si possa arrivare ad avere un'esperienza. Ma cosa succede in questi casi? Che il sogno si interrompe e che la nostra coscienza passa dal fisico canonico a quello astrale. Una volta in questo stato la nostra mente godrà assolutamente di continuità cognitiva e in base al grado di pulizia sperimenterà diversi livelli dei mondi sottili.

D

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Sì Dario,questa è la tua opinione e/o la tua esperienza,ma sappiamo che l'astrale è soggettivo,a me non funziona così,quando esco tramite sogno lucido,il sogno si "scioglie" ed arrivano sempre le vibrazioni,ciò significa che il corpo astrale si trova dentro il corpo fisico e non sopra o a mezza altezza. Tutte le volte che ho provato a non uscire tramite vibrazioni mi sono semplicemente svegliato sprecando un'occasione...